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ATTENTI A QUEI TRE

L’indice COMIT e le FAN LINES di Fibonacci

(prima parte)

di Giuseppe Ruggiero

 

Spesso, nell’analizzare un grafico, ci si limita a guardare soltanto l’ultima parte di esso, senza osservarne l’andamento storico nel lungo periodo, trascurando così elementi preziosi.

Proprio per non incorrere in quest’errore, inizieremo ad effettuare l’analisi dell’indice COMIT (Grafico 1) partendo da lontano, utilizzando le FAN LINES di Fibonacci, una tecnica a volte un po’ sottovalutata ma che sembra funzionare a meraviglia.

Grafico n. 1 Indice COMIT settimanale su scala semilogaritmica.

 

Tracciando le FAN lines tra il minimo del ‘77 ed il top del ’86 ci rendiamo subito conto di un fatto sorprendente: il mercato le ha ‘viste’ sempre ogni qualvolta le ha incrociate (vedi punti cerchiati).

Dal top del ’86 il mercato scivolava fino al raggiungimento della prima FAN sulla quale reagiva, accompagnandola per quasi tre anni. Verso la meta’ del 1990 la violazione di tale supporto spingeva l’indice giù per circa sette mesi, fino al raggiungimento della seconda FAN che determinava un rimbalzo tecnico durato per un buon trimestre. La successiva rottura, avvenuta nel 1991 ed il conseguente ‘pullback’ (inizio ’92), proiettavano violentemente il mercato giù fino alla terza FAN (ma guarda che combinazione…). Eravamo praticamente ad un punto cruciale: se al rischio della violazione della terza FAN, ultimo baluardo, aggiungiamo la grave crisi del golfo, possiamo ben immaginare i momenti di panico che il mercato stava vivendo…

Ma il mercato reagiva alla grande e, in circa due anni, raggiungeva di nuovo la seconda FAN (’94) violata tre anni addietro. Anche questa volta l’ostacolo appariva durissimo e l’indice ripiegava fino a trovare un valido supporto nella terza FAN (‘95-’96), formando così la seconda ‘spalla’ di un gigantesco ‘testa e spalle rovesciato’ la cui neckline era situata proprio in corrispondenza dell‘incrocio delle FAN LINES (‘90 e ’94). L’obiettivo rialzista, stimabile poco sopra a quota 1600 dell’indice COMIT, veniva puntualmente raggiunto nel ’98 ed, anche questa volta, lo stop al rialzo avveniva con la complicità della seconda FAN di Fibonacci che nel frattempo passava proprio a quella quota.

Come abbiamo potuto osservare, l’analisi dell’indice COMIT tracciato su scala semilogaritmica ha dimostrato la validità di una tecnica abbastanza semplice da applicare ma non per questo poco efficace.

In questo momento ci troviamo a metà strada tra la seconda e la terza delle FAN lines citate, ma nel frattempo altre FAN possono essere tracciate e saranno proprio queste, insieme con altri fattori, l’oggetto di un prossimo approfondimento che ci aiuterà a capire meglio dove siamo ed in quale direzione potremmo andare nell’immediato futuro.

Seconda parte

 


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