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SELINUNTE

È senza dubbio uno dei maggiori centri archeologici della Sicilia (insieme con la Valle dei Templi di Agrigento). Il sito si divide in due zone: quella dei templi e l'acropoli. Nella zona dei templi si trovano le rovine di 2 templi (il tempio F ed il tempio G) che sono stati distrutti ad opera dei cartaginesi e di cui rimangono cumuli di macerie dalle quali spicca una maestosa colonna riedificata nel 1832. Il tempio G era di dimensioni colossali ed era forse dedicato a Zeus. Nella stessa zona si erge maestosamente il tempio E, rialzato a metà degli anni '50, che giganteggia nel panorama di Selinunte.

(Nella foto: il tempio E)

Periptero esastilo del più puro stile dorico, il tempio E risale al primo ventennio del sec. V a.C. Dal tempio, forse dedicato a Hera, provengono 4 metope, custodite al museo Archeologico di Palermo.

L'acropoli sorge su una spianata di forma irregolare e leggermente inclinata verso il mare, ampliata verso nord-est con opere di sostenimento da un formidabile muraglione a gradini. Le mura visibili sono quelle costruite dopo la distruzione del 409 a.C. per difendere una parte limitata della città. Divisa in quartieri da due arterie che si incrociano ad angolo retto, intersecate regolarmente da altre vie minori, l'acropoli accoglie vari edifici pubblici o connessi al culto e 5 templi, tutti secondo l'uso con fronte rivolta ad est.