La gente dice di non interessarsi alla politica; non se ne
sentono coinvolti o non
vogliono esserlo, ma lo sono. Il loro coinvolgimento
è appena mascherato dall’indifferenza o dalla
disattenzione. È la sottomissione silenziosa dei milioni che
sostengono il sistema. Quando non si contrasta un sistema, il
silenzio diventa approvazione, perché non fa nulla per
ostacolare il sistema. La gente usa tutte le scuse per
giustificare la sua indifferenza. Invoca persino Dio come un
modo sbrigativo per sostenere lo status quo. Parla di legge e
ordine. Ma ha in mente il sistema, pensa all’attuale
“ordine” sociale della società. Vedi Dio? Vedi la legge e
l’ordine? Non c’è nient’altro che disordine, e al posto
della legge c’è solo l’illusione della sicurezza. È un
illusione poiché è costruita su una lunga storia
d’ingiustizie: il razzismo, la criminalità, la schiavitù e
il genocidio di milioni.
Molte persone dicono che è da folli opporsi al sistema, ma
in realtà è da folli non farlo. […]
Certamente credo nella necessità di combattere il sistema.
Ma non userò le stesse tattiche e metodi che il sistema
utilizza ogni giorno. Perché sostituire il sistema con la
stessa cosa?
Abbiamo bisogno di un nuovo sistema, dove la gente è libera
da tutta la violenza del sistema. Spero ancora che un giorno
non ci saranno né bombe, né pistole – né armi di
qualunque tipo – non ci sarà guerra, povertà, o altre
ingiustizie; né odi sociali e di classe; né crimini, né
prigioni.
Rifiuto gli strumenti e le armi della violenza.
[…]
Solo perché il tuo corpo è in prigione non significa che
la tua mente non sia libera, e anche se questo pensiero
potrebbe risultare banale, contiene una certa verità, perché
noi siamo le nostre menti. Nel senso più profondo noi siamo i
nostri spiriti. Quando pensi a una persona, o al tuo corpo,
non è una prigione del tempo? Invecchiamo, perdiamo le nostre
facoltà mentali, ma ciò non significa che non possiamo
vincere, e possiamo riuscirci con il potere della mente e
dello spirito.
Mumia
Abu-Jamal, condannato a morte, attualmente prigioniero
dell’unità di massima sicurezza della Pennsylvania. |