Il
Buy nothing day (Bnd), la giornata del non
acquisto, per 24 ore metterà al bando ogni tipo di
spesa. L'idea è nata dall'organizzazione canadese
Media foundation (www.adbusters.org) come antidoto al
consumismo: non spendete i soldi -è il messaggio- ma
riprendetevi il vostro tempo. Dal Canada il Bnd si è
diffuso nel mondo e oggi esistono anche la "Journée
sans achat" in Francia o il "Dia sin compras"
in Spagna per esempio. In Italia la Giornata del non
acquisto è arrivata nel 1997, lanciata dal giornale
di strada Terre di mezzo.
Il
24 novembre scioperate dalla vostra carta di credito,
dalla pubblicità e dalle raccolte punti e usate
questo tempo salvato per "stare assieme ai vostri
amici, riscoprire chi siete al di là della marca
dell'orologio che dimostra quello che potete
pagarvi". Dall'anno scorso anche Rete Lilliput e
Bilanci di giustizia hanno aderito al Bnd Italia, che
è diventato una manifestazione di carrelli vuoti per
il centro di Milano. Quest'anno la proposta di Terre
di mezzo è stata un concorso per pubblicitari ribelli
o creativi anticonsumisti, il "Bnd contest".
Il bando del concorso chiede di "ribaltare"
una pubblicità famosa rendendola ridicola.
Vi
invitiamo a una moratoria di 24 ore sugli acquisti.
Per un giorno non comprate nulla. Un gesto importante
per sfuggire all'imperativo del consumismo e
riappropriarsi di una fetta di tempo passata a fare
shopping. |
I
versi che Pier Paolo dedica alla madre, risuonano come
cristallo fra i timbri gravi dei tromboni
multinazionali.
Supplica
a mia madre
E'
difficile dire con parole di figlio
ciò
a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu
sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò
che è stato sempre, prima d'ogni altro amore.
Per
questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere:
è
dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei
insostituibile. Per questo è dannata
alla
solitudine la vita che mi hai data.
E
non voglio essere solo. Ho un'infinita fame
d'amore,
dell'amore di corpi senza anima.
Perché
l'anima è in te, sei tu, ma tu
sei
mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho
passato l'infanzia schiavo di questo senso
alto,
irrimediabile, di un impegno immenso.
Era
l'unico modo per sentire la vita,
l'unica
tinta, l'unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo:
ed è la confusione
di
una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti
supplico, ah, ti supplico: non voler morire
Sono
qui, solo, con te, in un futuro aprile....
(Tratto
da “Poesia in forma di rosa”) |