"...ricorda che ti voglio un bene immenso e ricorda che non mi dimentico di te anche se sembro distratta"
belle parole, non c'è che dire, parole forti e calde queste, che ti riscaldano l'animo, che ti bruciano dentro
parole queste, che mi riscaldarono il cuore in quella fredda sera di inizio Novembre che pioveva
l'istante
pioveva quella sera
una pioggia lieve e leggera che mi teneva compagnia, in maniera discreta e delicata, mentre guardavo la tv
mi piace la pioggia
te l'ho già detta questa, vero?
perdonami allora, ma non ci posso fare nulla, è più forte di me
perché mi fa sentire "vivo", adoro la pioggia
perché mi riempie di una "dolce tristezza", adoro guardarla scivolare via
scivolare via lungo i vetri delle finestre, lungo la strada, scendere fitta fitta quasi a voler nascondere il mondo per poi sparire, leggera, così com'era venuta, lasciandoci in cambio un meraviglioso cielo stellato
ma sto divagando troppo e forse ti sto annoiando, meglio tornare a noi
erano le undici di sera ed io ero ancora in piedi, fatto più unico che raro per me, e tu lo sai
quella sera infatti ero rimasto sveglio perché stavo guardando un film e perché aspettavo te
il film era "il mistero di sleepy hollow", un bel film davvero, bello bello bello
per dirla in breve, un giovane investigatore della new york del 1700, belloccio per di più (era impersonato da johnny depp), si recava in un villaggio dell'entroterra per indagare su alcuni assassini compiuti, pare, da un cavaliere senza testa
un thriller ben fatto, grottesco e comico a volte
se non lo hai visto e lo vuoi vedere, ti posso prestare la cassetta, l'ho registrato (previdente, eh? ;-) )
"...ti ci abituerai presto. il bronx è su, manhattan è per di là e casa mia è per di qua"
con queste parole si concludeva il film, con quel bell'imbusto di johnny depp che risolve brillantemente il caso e torna a casa (ignobile gioco di parole, scusa) con tanto di moglie e servo al seguito
con queste parole si concludeva anche la mia giornata
una giornata come le altre, come tante altre, senza alti né bassi né cose particolari che vale la pena ricordare
una volta finito il film, verso le undici più o meno, diedi la buonanotte a mia madre e andai a coricarmi, non prima d'aver dato una rapida occhiata al cellulare per vedere che erano le 23:05 e tu non ti eri fatta viva
i pensieri
dimenticanza?
disinteresse?
mi infilai sotto la coperta, un po' giù di morale a dir la verità, con la paura d'averti offeso, d'averti fatto male, una volta di più con il mio solito comportamento assurdo e strano, che tante volte ti ha ferito e che tante volte non è stato capito
già mi immaginavo litigare con te: "hai visto? sei odioso! è perché sei così! sei strano, non ti capisco..."
-forse l'avrò fatta arrabbiare l'altro giorno, quando non le ho risposto- pensai
-possibile che si sia..
TRIIIIN TRIIIIN
ecco...all'improvviso uno squillo...il cellulare che squillava...una volta, una soltanto
eri tu
l'armonia
ti rispondo con un messaggio dedicandoti la notte
tu sembri divertita, mi rispondi con un altro squillo, e un altro ancora
e poi un messaggio
un messaggio di poche righe, ma che valevano più di molti libri e poesie e parole e silenzi e, che diceva:
"ehi simo..."
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