Cerca
  il titolo
  Cerca la
  località
 Scegli
 il segno
 
 Cerca
 nel Network
 PIAZZA AFFARI  METEO  OROSCOPO
 KWSEARCH Web
mercoledì 9 gennaio 2002    



commenti
   
24 ore
il fatto
politica
regionale
primo piano
   
i nomi
   
cultura
spettacoli
telecomando
   
sport
classifiche
   
università
motori
ippica
   
necrologie


GLI ANNUNCI

 SMS





 CARBONIA
 

Gli stagni di Portopino teatro dello scontro tra pescatori e gestori di un villaggio turistico


Battaglia sulla passerella
Ricorso al Tar per la pedana negli stagni
IL CASO Sant'Anna Arresi: non si trova l'accordo

e.c.

SANT'ANNA ARRESI. E' pronto il ricorso al Tar contro la passerella sugli stagni. I pescatori della coop. San Giuseppe, di Teulada, depositeranno gli atti la prossima settimana. La decisione, preannunciata qualche settimana fa, era stata tenuta in stand-by per cercare un accordo in extremis l'imprenditore turistico che intende costruire la passerella in legno a servizio di un villaggio vacanze. In tutto questo periodo ci sono stati degli incontri fra alcune delle parti interessate ma il risultato non ha soddisfatto i pescatori: «Abbiamo avuto una grande pazienza - afferma Pietro Paolo Di Giovanni, presidente della cooperativa - anche perché c'era la mediazione da parte del Comune. A questo proposito dobbiamo ringraziare il sindaco per il suo impegno, ma non abbiamo ottenuto nulla. A quanto pare l'imprenditore ritiene di avere ragione e non ha dato alcuna risposta alle nostre richieste. Dalla sua parte ci sono autorizzazioni e nulla osta che noi però contestiamo. Considerato che in questi mesi non s'è aperto alcuno spiraglio per una conclusione positiva della vertenza abbiamo deciso di proseguire seguendo la strada del ricorso amministrativo. Intanto proponiamo una sospensiva dei vari decreti, perché riteniamo che la loro attuazione possa danneggiarci, poi studieremo tutte le altre iniziative, comprese quelle politiche». Nessuna soluzione amichevole quindi. Eppure per qualche tempo c'è stata la sensazione che si potesse arrivare ad un accordo. In fondo i pescatori chiedono solamente di modificare il progetto in modo tale che la passerella non risulti a monte dei lavorieri, nei quali attualmente vengono catturati i pesci: «Abbiamo ripetuto, sino alla noia, che la passerella è destinata a creare un danno gravissimo alla nostra attività. Anche un profano si rende conto di quali conseguenze possano derivare da un intenso traffico pedonale proprio a ridosso dei lavorieri. Qui è in gioco il nostro futuro. L'imprenditore ha tutto da guadagnare da un accordo con i pescatori perché l'attività turistica e quella della pesca sono complementari. Si può e si deve convivere». Ma l'accordo non si fa. Per spostare i lavorieri occorrono un bel mucchio di euro, ma né l'imprenditore né i pescatori intendono addossarsi un tale onere economico. Di qui la decisione di ricorrere alla legge. Solo fra qualche mese si saprà se le richieste dei pescatori abbiano fondamento o se alla base del decreto, di cui è in possesso l'imprenditore, ci siano tutte le valutazioni normative che consentono di realizzare, in modo legittimo, la struttura.



TORNA ALLA HOMEPAGE