Salta il menu

Torpedo Club - The Official WebSite Sito Ufficiale del TORPEDO CLUB di Rimini

[A] Chi siamo | [M] Adriakit | [G] Foto | [R] Rivista | [L] Links | [F] Forum | [E] Contattaci | [S] Segnala un sito

[H] Home >> L'Araba Fenice

Cerca

L'Araba Fenice
Buccaneer
Airfix 1/72

Giorgio Beltrammi

Si racconta che ogni 500 anni, un uccello arso sul rogo, rinasca dalle proprie ceneri in quelle terre inospitali e misteriose dell'arabia, ma può un modello abbandonato in un cesto di rifiuti, rinascere a nuovo fulgore?
Ricordo che prima che negli anni novanta l'Airfix rimettesse in commercio il kit dell'S-79, molti modellisti erano disposti ad acquistare , di quel soggetto, anche modelli già montati e colorati per poterli poi smontare, sverniciare e ricostruire. Erano indubbiamente decisioni e imprese coraggiose alle quali oggi non è più necessario ricorrere.

Qualche anno fa un modellista, tale Caira Giuseppe stupì il mondo modellistico con un bellissimo Buccaneer Airfix in 1/72 ed io, non meno colpito dagli altri, volevo fare quello che aveva fatto lui. Mi mancava il modello, ma Paolo Maglio (autore del P-39 mostrato ad Adriakit 2001) aveva cestinato da tempo un Buccaneer costruito "in gioventù" e visto che mi interessava me lo donò.

Fatti due rapidi conti, valutato il fatto che avrei dovuto smontare il modello pezzo per pezzo, che avrei dovuto carteggiare tutti i pezzi, che avrei dovuto sverniciarli, che avrei dovuto incidere le pannellature, che avrei voluto ottenere lo stesso risultato di Caira, che avrei dovuto reperire le decals adeguate, decisi che si poteva fare ed ho deciso anche che avrei ripiegato le ali e che avrei aperto il freno aerodinamico posteriore.

Fortunatamente lo smontaggio dei pezzi non è risultato particolarmente difficile poichè la colla utilizzata al primo montaggio non aveva fatto particolare presa sulla plastica. Allo smontaggio è seguita ovviamente la pulitura dei pezzi e la loro rifinitura e con la documentazione sott'occhio, decisi quali punti dovevano essere presi in particolare considerazione. Per asportare la precedente verniciatura sono ricorso alla carteggiatura accurata delle superfici anche in considerazione del fatto che avrei reinciso le pannellature e la carteggiatura globale risultava particolarmente favorevole a questo intento. Dapprima ho impiegato una cartavetro grossa (280) poi sono salito a finezze ben maggiori (800 e poi 1000) ottenendo superfici lisce e pressochè prive di segni di vernice.

Vista laterale del Buccaneer
Blackburn Buccaneer Airfix 1/72
Oltre alla ricostruzione degli interni, sono state riprodotte le cerniere di flessione delle ali, i carichi ECM ed il freno caudale aperto

Durante la realizzazione degli interni, con poca documentazione a loro relativa per la verità, ho proceduto alla reincisione delle pannellature, opera che ha richiesto molte ore di lavoro, a realizzare i dettagli più fini, a distaccare gli ipersostentatori da posizionare poi flessi, ad aprire l'aerofreno in coda ed a dettagliarne l'interno con plasticard, a rimediare i carichi sub-alari ed a dettagliare gli interni dei vani carrello.

Dopo la colorazione, l'ombreggiatura e la lumeggiatura degli interni dell'abitacolo, ho chiuso la fusoliera ed unito i tronconi alari. Quindi ho attaccato i piani di coda, le prese d'aria e quant'altro faceva parte del "grosso" della struttura.Purtroppo le stuccature, le lisciature, le ulteriori stuccature e relative lisciature sono state l'incubo delle due settimane prevedenti la colorazione.

Nel frattempo carrelli ruote, carichi ECM, trasparenti, seggiolini ed altri dettagli, opportunamente fissati a degli stuzzicadenti, sono statti colorati, sporcati e invecchiati a parte.
La colorazione dell'intero velivolo si è articolata in tre fasi :
1^ Stesura del sottofondo a pennelo con un grigio medio
2^ Stesura del Desert Pink Yellow acrilico ad aerografo
3^ Enfatizzazione delle pannellature con tempera marrone

Il sottofondo cerca di omogeneizzare tutte le superfici e renderle pronte per ricevere la colorazione definitiva. La sua stesura evidenzia anche difetti di superficie che vanno corretti ed il veicolamento a pennello ne favorisce l'attecchimento e aiuta la vernice definitiva a fare presa.
Il Desert Pink Yellow è stato steso ad aerografo ed è un adattamento di un colore Tamiya somigliante ed è stato steso su tutto il modello a seguito delle mascherature dell'abitacolo e delle prese d'aria dall'interno bianco candido. Il fatto di non essermi voluto nevrotizzare nella ricerca del colore esatto, è dato dal fatto che nessun velivolo può mantenere, per un giorno intero la stessa tonalità di colore rispetto ad un esemplare appena tinteggiato, quindi...!
L'enfatizzazione delle pannellature è avvenuta con il solito metodo, che non sto qui ad esporre. Con un moderato drybrushing, ho cercato di riprodurre strisciature, fumi ed altre sporcature.

Vista postero-laterale del Buccaneer dove si nota l'aerofreno autocostruito e aperto
Da notare la strscia di fumo appena dietro gli scarichi, gli ipersostentatori flessi e l'aerofreno aperto.

Quando l'intera colorazione è terminata, una abbondante mano di trasparente lucido sintetico, ha preceduto l'applicazione delle poche decals, con l'aiuto dei solventi dedicati. Le insegne ottenute da un foglio Xtradecals, riproducono un Buccaneer della Guerra del Golfo e sono state poi ricoperte da una passata di Trasparente Opaco.
Il montaggio degli ultimi dettagli ha concluso la realizzazione di un modello caduto nell'oblio e risorto dalle proprie ceneri.


Torpedo Club WebSite a Scale Modelling WebSite from Italy
Powered by Giorgio Beltrammi
Copyright 2001-2003

A-Prompt Version 1.0.6.0 checked. WAI level 'double A'd
Torna su