Si racconta che ogni 500 anni, un uccello arso sul rogo,
rinasca dalle proprie ceneri in quelle terre inospitali e
misteriose dell'arabia, ma può un modello abbandonato in
un cesto di rifiuti, rinascere a nuovo fulgore?
Ricordo che prima che negli anni novanta l'Airfix rimettesse in
commercio il kit dell'S-79, molti modellisti erano disposti ad
acquistare , di quel soggetto, anche modelli già montati e
colorati per poterli poi smontare, sverniciare e ricostruire.
Erano indubbiamente decisioni e imprese coraggiose alle quali
oggi non è più necessario ricorrere.
Qualche anno fa un modellista, tale Caira Giuseppe stupì il mondo modellistico con un bellissimo Buccaneer Airfix in 1/72 ed io, non meno colpito dagli altri, volevo fare quello che aveva fatto lui. Mi mancava il modello, ma Paolo Maglio (autore del P-39 mostrato ad Adriakit 2001) aveva cestinato da tempo un Buccaneer costruito "in gioventù" e visto che mi interessava me lo donò.
Fatti due rapidi conti, valutato il fatto che avrei dovuto
smontare il modello pezzo per pezzo, che avrei dovuto carteggiare
tutti i pezzi, che avrei dovuto sverniciarli, che avrei dovuto
incidere le pannellature, che avrei voluto ottenere lo stesso
risultato di Caira, che avrei dovuto reperire le decals adeguate,
decisi che si poteva fare ed ho deciso anche che avrei ripiegato
le ali e che avrei aperto il freno aerodinamico posteriore.
Fortunatamente lo smontaggio dei pezzi non è risultato
particolarmente difficile poichè la colla utilizzata al
primo montaggio non aveva fatto particolare presa sulla plastica.
Allo smontaggio è seguita ovviamente la pulitura dei pezzi
e la loro rifinitura e con la documentazione sott'occhio, decisi
quali punti dovevano essere presi in particolare considerazione.
Per asportare la precedente verniciatura sono ricorso alla
carteggiatura accurata delle superfici anche in considerazione
del fatto che avrei reinciso le pannellature e la carteggiatura
globale risultava particolarmente favorevole a questo intento.
Dapprima ho impiegato una cartavetro grossa (280) poi sono salito
a finezze ben maggiori (800 e poi 1000) ottenendo superfici lisce
e pressochè prive di segni di vernice.
Blackburn Buccaneer Airfix 1/72
Oltre alla ricostruzione degli interni, sono state riprodotte le
cerniere di flessione delle ali, i carichi ECM ed il freno
caudale aperto
Durante la realizzazione degli interni, con poca documentazione a loro relativa per la verità, ho proceduto alla reincisione delle pannellature, opera che ha richiesto molte ore di lavoro, a realizzare i dettagli più fini, a distaccare gli ipersostentatori da posizionare poi flessi, ad aprire l'aerofreno in coda ed a dettagliarne l'interno con plasticard, a rimediare i carichi sub-alari ed a dettagliare gli interni dei vani carrello.
Dopo la colorazione, l'ombreggiatura e la lumeggiatura degli interni dell'abitacolo, ho chiuso la fusoliera ed unito i tronconi alari. Quindi ho attaccato i piani di coda, le prese d'aria e quant'altro faceva parte del "grosso" della struttura.Purtroppo le stuccature, le lisciature, le ulteriori stuccature e relative lisciature sono state l'incubo delle due settimane prevedenti la colorazione.
Nel frattempo carrelli ruote, carichi ECM, trasparenti,
seggiolini ed altri dettagli, opportunamente fissati a degli
stuzzicadenti, sono statti colorati, sporcati e invecchiati a
parte.
La colorazione dell'intero velivolo si è articolata in tre
fasi :
1^ Stesura del sottofondo a pennelo con un grigio medio
2^ Stesura del Desert Pink Yellow acrilico ad aerografo
3^ Enfatizzazione delle pannellature con tempera marrone
Il sottofondo cerca di omogeneizzare tutte le superfici e
renderle pronte per ricevere la colorazione definitiva. La sua
stesura evidenzia anche difetti di superficie che vanno corretti
ed il veicolamento a pennello ne favorisce l'attecchimento e
aiuta la vernice definitiva a fare presa.
Il Desert Pink Yellow è stato steso
ad aerografo ed è un adattamento di un colore Tamiya
somigliante ed è stato steso su tutto il modello a seguito
delle mascherature dell'abitacolo e delle prese d'aria
dall'interno bianco candido. Il fatto di non essermi voluto
nevrotizzare nella ricerca del colore esatto, è dato dal
fatto che nessun velivolo può mantenere, per un giorno
intero la stessa tonalità di colore rispetto ad un
esemplare appena tinteggiato, quindi...!
L'enfatizzazione delle pannellature è avvenuta con il
solito metodo, che non sto qui ad esporre. Con un moderato drybrushing, ho cercato di riprodurre
strisciature, fumi ed altre sporcature.
Da notare la strscia di fumo appena dietro gli scarichi, gli
ipersostentatori flessi e l'aerofreno aperto.
Quando l'intera colorazione è terminata, una abbondante
mano di trasparente lucido sintetico, ha preceduto l'applicazione
delle poche decals, con l'aiuto dei solventi dedicati. Le insegne
ottenute da un foglio Xtradecals, riproducono un Buccaneer della
Guerra del Golfo e sono state poi ricoperte da una passata di
Trasparente Opaco.
Il montaggio degli ultimi dettagli ha concluso la realizzazione
di un modello caduto nell'oblio e risorto dalle proprie
ceneri.