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Maledetta oasi!
Maledetta Oasi

Giorgio Beltrammi

Al crepuscolo di un giorno come tanti altri, sull'immensa distesa di sabbia del deserto libico, un Hs 126 sta rapidamente raggiungendo il terreno in un tentativo di atterraggio di fortuna. L'angolo di impatto è sfavorevole, ma non c'è scelta e dopo una strisciata di qualche decina di metri, l'aereo finisce la sua corsa quasi addosso a delle palme di una piccola oasi. La macchina si impenna leggermente, ma consente ai membri dell'equipaggio di abbandonare il velivolo e allontanarsi da esso. La notte cala rapidamente, ma gli uomini si sono già dati alla fuga.
Verso le due del pomeriggio seguente, un semicingolato con un 88 al seguito, avvista la piccola oasi ed il suo sfortunato ospite. Giunto sul posto il personale ispeziona il velivolo, ma dell'equipaggio nemmeno l'ombra.

Particolare del trattore tedesco

Sulla base di questo racconto ho progettato e realizzato questo piccolo diorama, sfruttando due modelli dell'Airfix ed uno della Esci. Per la realizzazione dell'Hs 126 mi sono rifatto ad un servizio di G.Piero Piva per Aerei Modellismo apparso nel lontano 1986. Per l'epoca l'articolo era magnifico e confesso che se mai dovessi riprodurre nuovamente un Hs 126, non esiterei un attimo a riprendere quelle pagine per completare la mia realizzazione. Occorre infatti ammettere che il Sig. Piva è stato per molti anni il punto di riferimento di molti modellisti (me compreso naturalmente) per i suoi unici, esaurienti e iconografici servizi su quella rivista, ora scomparsa, che si chiamava Aerei Modellismo. Non rimpiango la rivista ma, di certo, alcuni suoi autori.
Tornando alla mia realizzazione, ho dovuto autocostruire gran parte della dotazione interna dell'abitacolo impiegando plasticard e sprue stirato. Una volta all'esterno e conclusi i soliti lavori di chiusura della fusoliera, allineamento, stuccature, carteggiature, lucidature, sono passato alla colorazione che, ad imitazione del modello dell'autore citato dianzi, si compone di un fondo in Splinter in 70/71 coperto con RLM 79 SandGelb che lascia intravedere sulle ali, lo splinter sottostante, splinter che è visibile in fusoliera sotto un fitto Wave Mirror dello stesso 79. Le superfici inferiori sono nel solito RLM 65.
L'intera colorazione è stata realizzata a pennello, sia quella sottostante, sia quella in superficie. Il Wave Mirror ha richiesto due passate su quasi tutte le superfici.
A colorazione completata ho poi provveduto ad eseguire i soliti passaggi con trasparente lucido, decals e trasparente opaco. Poco il wheatering, mentre le varie incrinature e piegamenti sono stati dati a mano libera.
Naturalmente i trasparenti sono stati posizionati aperti.

Il mezzo corazzato è della Esci e dato che il diorama è stato realizzato oltre 8 anni fa, non ricordo assolutamente quale, dei tanti, riproducesse le linee, forse un Panzer III, ma potrei dire una emerita asinata.
Anche per questo modello valgono gli stessi elogi e gli stessi deprezzamenti elencati in "Missing in Action".
Mi sono comunque attenuto strettamente alle istruzioni ed ho cercato di rendere l'aspetto cromatico migliore possibile, con alcune gradazioni di chiaro scuro.

Particolare del muso del velivolo danneggiato

Il semicingolato con il pezzo da 88 al seguito, ha avuto gli stessi trattamenti. I figurini dell'Afrika Korps sono quelli inseriti dentro il modello dell'Opel Blitz della Esci e posseggono quella refrattarietà al colore che me li ha fatti odiare con forza.

La base sabbiosa del diorama è costituita di DAS testurizzato con uno spazzolino da denti vecchio, sulla quale è stato incollato un modico quantitativo di lettiera per gatti, distribuita a caso e colorata successivamente con del giallo sabbia passato ad aerografo. Ad asciugatura completa è stata effettuata una lumeggiatura con del bianco ad olio. Le palme provengono da un set di stampi per modellismo ferroviario.

Il fissaggio dei soldatini, dei mezzi terrestri e del velivolo, alla base, ha completato la realizzazione di questo semplice diorama.


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