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MACCHI C 200 Saetta

Giorgio Beltrammi
Il C 200è un velivolo importante, se non per le sue caratteristiche tecniche e prestazionali, almeno per ciò che da esso ha potuto essere progettato, ricavato, affinato e prodotto (alludo alla stirpe dei 202 e 205 della medesima Casa produttrice).
Per un modellista italiiano il C 200 è uno di quei soggetti difficili da trascurare; prima o poi lo si costruisce e se ne diventa orgogliosi. Per un diabolico destino il C 200 è un soggetto trattato in modo pessimo dai produttori di Kit. Si, è vero, ci sono i modelli in resina , ma occorre ammettere che non sono kit "disinvolti" da costruirsi e che rimane il malcelato desiderio di avere a disposizione un normale, decente, kit ad iniezione e invece no!
Mi chiedo come mai Supermodel, Italeri o Tauromodel non abbiano ancora preso in considerazione la sua produzione. Sono sicuro che ne venderebbero almeno diecimila confezioni solamente alla presentazione della scatola. Stesso discorso per S 79, CR 42, eccetera, ma questi sono altri capitoli.

Macchi 200 Macchi 200

Io di costruire un modello interamente in resina non ne avevo la minima intenzione, dato che non lo avevo mai fatto prima e siccome il soggetto mi piace di molto, sono andato ad acquistare quello che, ad iniezione, passa il solito convento. So di fare inorridire i puristi, ma ho acquistato e realizzato i kit di SMER in 1/50 e di (Archeo)Revell in 1/72.
Definirli dei brutti kit è almeno pietoso e saggio, altrimenti si scadrebbe nello scurrile. Pessima grafica delle scatole (ma sarebbe il meno!), pessimi fogli istruzione e decals (ed è ancora il meno!) pessimi stampi e trasparenti (ed è il più!).
Il modello ex-Artiplast è in scala 1/50 ed è vomitevole sotto quasi tutti i punti di vista (l'unico che non lo sia è il fatto di essere ancora disponibile). Niente interni, niente dettaglio, niente di niente, eppure ho deciso dii andare avanti ugualmente.
Il modello ex-Frog è almeno un pochino più avvicinabile, ma con un grave difetto alle ali ed ai piani di coda che appaiono di corda troppo stretta, le prime, e di superfici troppo ristrette, i secondi.
Ad ogni modo entrambi i modelli impongono un lavoro lungo, complesso e da pianificare con rigore. I lavori da eseguire ad entrambi sono :
- Rifare l'abitacolo al completo
- Reincidere le pannellature
- Rifare il castello motore poichè è visibile dai vani carrello
- Rifare totalmente il carrello principale
- Ricostruire i flabelli alle capottature motore
- Rifare le canne delle mitra in fusoliera
- Dettagliare e completare le eliche
- Reperire nuove e più esatte decals
I lavori da eseguire a carico del modello SMER sono :
- Eliminare la pesante bullonatura di superficie
- Rifare il motore al completo
- Ispessire la deriva verticale
- Rifare gli interni dei vani carrello
Invece, sul modello Revell occorre:
- Aumentare la corda alare dapprima tagliando le ali lungo il loro asse longitudinale e poi inserendo un cuneo di plasticard la cui base deve corrispondere ai terminali delle ali
- Rifare completamente i piani di coda aumentandone la superficie
- Aumentare la lunghezza della fusoliera dapprima tagliandola poco prima dei piani di coda e poi inserendo tra i due tronconi risultanti, un frammento di plasticardd sagomato e di 2 mm. di spessore
- Rifare in acetato, i due sportellini ribaltabili del tettuccio a meno di riprodurre un C 200 della 1^ serie.
Io ho proceduto in modo tale che i due modelli sono terminati quasi contemporaneamente. Dopo avere eseguito le rettifiche e le aggiunte descritte sia in generale che nello specifico, dopo aver passato il cianoacrilato almeno una dozzina di volta, dopo aver lisciato i modelli almeno un milione di volte e dopo aver provato, corretto e riguardato le linee di profilo almeno un miliardo di volte, sono giunto alle tanto ricercate colorazioni.
Il kit quasi tutto della SMER (considerate le numerose parti autocostruiite), ha ricevuto la livrea classica del teatro russo, composta di superfici superiori a fondo Verde Mimetico 1 con chiazze di Giallo Mimetico 4 e macchie sovrapposte di Bruno Mimetico e superfici inferiori in Grigio Mimetico. Il velivolo è il famoso 369-1 che presenta l'intera capottatura, i terminali alari inferiori e la fascia grossa in fusoliera gialli ed i triangoli al bordo alare e la fascia stretta iin fusoliera bianchi. I numeri in fusoliera (369) sono neri mentre il numero 1 è bianco.

Macchi 200 SMER 1/48
Macchi C 200 369^ Sq. 22° Gr. Aut. Stalino 1941 SMER 1/50

Lo spaventapasseri nel triangolo è incluso in un altro triangolo frastagliato rosso. L'aereo operava probabilmente da Stalino nel 1941.
I colori impiegati sono quelli della Tamiya mentre i trasparenti lucido ed opaco sono della Model Master. Le decals sono tutte rimediate in fogli della Tauromodel e sono state rese più tenaci con il solito Mr. Mark Softer della Gunze.
Il kit della Revell ha ricevuto la livrea e i codici di un C 200 di base a Gorizia. Il fondo è in Giallo Mimetico 4 con macchie quasi sovrapposte di Verde Mimetico 2 e Bruno Mimetico con superfici inferiori in Grigio Mimetico. La banda in fusoliera è bianca, i numeri sono in nero e la croce caudale è a bracci corti.
I colori impiegati sono i Tamiya, le dacals sono un melange di Tauromodel, Cartograf e Supermodel ed hanno aderito alle superfici grazie all'ammorbidente citato dianzi.

Macchi 200
Macchi C 200 150° Gr. Aut., 364^ Sq. , Gorizia 1941 Revell 1/72

In attesa di tempi migliori nei quali potremo avere il privilegio di costruiire degli ottimii kit del C 200 ad iniezione, occorre chiudere gli occhi e scegliere una delle due strade:
. costruire quello che, ad iniezione, è reperibile sul mercato con l'aggravio di interminabili lavori di rettifica
- costruire i buoni, e cari, kit in resina che si reperiscono sul mercato e che richiedono una mole di lavoro di poco inferiore a quella sommariamente descritta nelle righe precedenti.
A voi la scelta e, come dice il saggio, "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace!"

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