Ta 154 V3 Moskito
Giorgio Beltrammi
La possibilità di usare materiali non strategici per
realizzare velivoli da combattimento, non è venuta in
mente solo ai progettisti della
De
Havilland, ma anche ad un certo
Kurt
Tank che nel 1942 estrasse dai suoi uffici il progetto Ta
211 per un velivolo da caccia notturna e ognitempo. Egli
proponendo l'impiego del legno per la realizzazione della maggior
parte della struttura dell'aereo, fu duramente criticato da
alcuni membri del
RLM, ma la
comparsa del Mosquito inglese, corse in aiuto al famoso
ingengnere e il progetto partì.
Il velivolo fu contrassegnato dalla sigla Ta 154 ed aveva
fusoliera con sezione ovale, ala alta, i componenti
dell'equipaggio sistemati in tandem e due motori Jumo 211 N da
1520
CV a 4250 piedi.
L'armamento doveva comprendere due cannoni MG 151 da 20 mm. e due
cannoni MK 108 da 30 mm. annegati in fusoliera.
Il primo velivolo V1 (WNr 0001 TE+FE) spiccò il volo da
Hannover-Langenagen il 1 Luglio 1943 e non aveva armamento ne
radar. Dalle foto sembra che la colorazione comprendesse uno
splinter superiore di 74/75 e di 76 per le superfici inferiori.
La linea di separazione era alta a livello del bordo dii uscita
alare e non c'erano codici in fusoliera.
Il secondo prototipo V2 (WNr. 0002 TE+FF) completato subito dopo
il precedente, aveva il radar FuG 212
Lichtenstein C-1 con le quattro antenne polari
sul muso. Nel novembre del '43 il prototipo V3 (WNr 0003 TE+FG)
iniziò i test. Fu poi risiglato Ta 154 A-03/U1 e fu
considerato di preproduzione. Questo velivolo, da me riprodotto,
era motorizzato con due Jumo 213 E ed era provvisto di tutto,
armamento e radar compresi.
Furono poi completati i preserie V4 (WNr.0004 TE+FH), V5
(WNr.0005 TE+FI) e V7 (WNr.0007 TE+FK).
Al Ta 154 A-1 fu dato avvio produttivo a Poznan (Polonia) ma i
primi due esemplari furono completati ad
Erfurt e il secondo (WNr. 320002 KU+SO)
precipitò a seguito della disintegrazione delle ali
durante il volo. Si scoprì poi che la colla di
assemblaggio non era stata fornita dalla
Goldmann
Tego-Film poichè era stata bombardata dalla RAF e
che la nuova colla non era stata sottoposta a test di tenuta
soddisfacenti.
Nonostante questo la produzione fu riavviata, ma il velivolo WNr.
320003 KU+SP, andò distrutto durante il decollo e la linea
di montaggio venne smantellata.
Il veliivolo Ta 154 V15 è un soggetto interessante
poichè oltre ad una colorazione distribuita diversamente,
pur con gli stessi colori, montava un diverso apparato radar (FuG
220
Lichtenstein SN-2) con antenne di
conformazione diversa ed un ruotino anteriore diverso.
Il Modello
In commercio ci sono alcune scatole come Revell o Hasegawa sia
nella scala 1/48 sia in 1/72, tuttavia ho preso sotto mano il
peggio del peggio disponibile, ovvero la scatola della inglese
Pioneer in 1/72.
Di questa scatola non va bene quasi nulla a cominciare dalla
veste grafica della scatola, dal foglio di istruzioni, per
proseguire con i trasparenti, con gli stampi, per finire con le
decals. Vero è che con tutto quello che è possibile
comprare oggi, solo un matto potrebbe mettersi a costruire questa
scatola, ma io sono fatto così, è questione di
puntiglio e sono partito per realizzare il modello.
Le linee di contorno appaiono abbastanza corrette, ma il modello
è quasi totalmente privo di interni, di dettaglio generale
e presenta delle soluzioni d'assemblaggio a dir poco
curiose.
Sono partito pensando che il modello dovesse essere diviso per
settori, ognuno dei quali doveva essere completato prima di
poterlo assemblare agli altri, quindi ho iniziato a considerare
il settore relativo alla fusoliera, asportando il timone di coda
e le parti mobili dei piani di coda, per poterli posizionare
leggermente mossi, ho asportato l'anello anteriore delle gondole
motore per aggiungere i vari flabelli di raffreddamento e
fissarli in posizione leggermente aperta, ho rimosso la parte
più anteriore dell'abitacolo per riprodurre la palpebra
superiore del cruscotto, ho tagliato la parte anteriore dell'ala
dove risiede il vano dell'operatore radar per poterlo
rappresentare aperto ed ho rimosso il fondo del carrello
anteriore perchè troppo poco profondo e per riprodurne le
poche centinature iinterne.
Ho proceduto quindi a riprodurre con plasticard, gli
alloggiamenti di pilota e operatore radar costruendo consolles,
cruscotti, sedili, pedaliere, cloche ed altro. Il tutto è
stato colorato in
RLM 66
Schwartzgrau con aggiunta di varie punteggiature bianche e
rosse.
Sulla faccia inferiore del pianale abitacolo, che corrisponde al
fondo del vano carrello anteriore, ho aggiunto delle centinature
e dei rinforzi, dopodichè ho proceduto a chiudere la
fusoliera sulla quale avevo, in precedenza,, reinciso le poche
pannellature che contraddistinguono un velivolo di costruzione
lignea. A proposito di fusoliera ho proceduto, con un minidrill,
ad approfondire le scanalature dei quattro cannoni ed a chiudere
i fori sui quali inserire le antenne del radar, che nella
versione da me realizzata si trovano in altra posizione.
Quindi sono passato al monoblocco delle ali che ho provveduto ad
abbellire con la reincisione delle poche pannellature ed a
rendere perfettamente liscio e lucido. Ho proseguito con il
settore relativo alle gondole motore sulle quali ho reinciso le
pannellature, riprodotti i flabelli di raffreddamento e le prese
d'aria dei compressori. Ho aggiunto la piastra posteriore alle
ogive delle eliche e ho lisciato e pulito le eliche dalle
numerose bave di stampaggio. Ai carrelli principali ho solo
asportato le linee di stampa, mentre al carrello anteriore ho
modificato la linea che inizialmente si riferiva al carrello
della versione V15, ma che per la versione V3 era dritta
richiedendo quindi una semplice modifica con plasticard e filo di
rame. I portelli del carrello sono stati solamente
assottigliati.
Una volta che l'intera struttura del modello è stata resa
solida, compatta e liscia, attraverso un notevole uso di
cianoacrilato e di olio di gomito per una lunga e tediosa
carteggiatura, sono passato alla colorazione e qui ho scelto di
realizzare il
Ta 154 V3 WNr. 0003, codice
TE+FG nella classica livrea 74/75/76 distribuita in modo che le
superfici superiori fossero colorate con bande sinuose,
curvilinee e sfumate di 74 e 75, mentre le superfici inferiori
sono in 76. La linea di demarcazione è alta, in
prossimità del bordo d'uscita alare e i fianchi della
fusoliera presentano macchiie dei due grigi molto sfumate. Le
eliche sono in 70 mentre le ogive sono in 22. I carrelli, i vani
carrelli e le faccia interna dei portelli carrello sono in 02, i
cerchioni delle ruote sono neri.
Le insegne sono poche, infatti i codici alfanumerici TE+FG sono
ripetuti tre volte (due in fusoliera e una sotto le ali in modo
che sotto l'ala destra vi sia T+E e sotto la sinistra F+G) e sono
di colore nero. Le croci subalari sono nere con profili bianchi
come quelle in fusoliera. Quelle sopralari sono a solo profilo
bianco come le svastiche sulla deriva. I numerini 03, sempre
sulla deriva, sono in bianco 21.
I colori impiegati sono della LifeColor, mentre le insegne sono
state ottenute con l'aerografo e qualche decals di ricavo.
Dopo una parsimoniosa operazione di sporcatura, sono passato a
montare i dettagli, costituiti dalle antenne dell'impianto radar,
autocostruite totalmente con plasticard e sprue, dai trasparenti
che ho provveduto ad aprire con opera di seghetto e di
autocostruzione, dalle antenne e dal pitot.
Al termine il modello è costato circa sette settimane di
lavoro, in gran parte fatto di molte stuccature e relative
lisciature, ma il risultato è stato soddisfacente.