Riunione del Torpedo, Giovedì 27 giugno 2002,
ore 22.30 circa.
Sull'evento circolano le voci e le opinioni più disparate,
che spaziano da:
- disorganizzazione totale
- evento da annali della storia del modellismo
- mondiale nippo-coreano
- 10.000 tra soldatini, carri, diorami, etc.
- solo 12 iscritti nella categoria aerei con poche decine di
modelli
- oltre 300 aerei
- …distanza siderale da Rimini…
- …..in fondo 400km si possono fare…
- …….potrebbe essere una cosa seria…
- ………per me è una
c….…
- ……….ci saranno migliaia di
stand…
- …………ma cosa vuoi che ci
sia…..
- ….noi ci andiamo, per i figurini è comunque una
manifestazione importante.."
Verso le 23.30, esausti per il tanto discutere, il caldo e la
birra, si decide di raccogliere informazioni, la decisione
sarà subordinata ad esse e dovrà prendersi entro
una settimana.
Mercoledì 3 Luglio 2002, dopo vari giri di
telefonate.
Le informazioni sono state prese, quelle positive equivalgono le
negative, ma Carlo è disposto a sorbirsi una passeggiata
fino alla natia Roma per consegnare i modelli, io e Davide
Domenica 14 potremmo andare alla mostra a ritirarli, Ivano e Luca
saranno a Roma fin da venerdì, e…
…..Alea jacta est: dopo mille controversie, polemiche,
dubbi, discussioni, si decide di partecipare al Mondiale di Roma.
Raccolta dei modelli la sera successiva.
Giovedì 4 Luglio 2002, ore 22.00circa.
Si raccolgono i modelli, mani riluttanti estraggono dalle tasche
i 35 dollari (euro, ormai è lo stesso) per la quota di
iscrizione: il tutto sarà affidato a Carlo che (già
d'accordo con l'organizzazione per una consegna anticipata) li
porterà nella Città Eterna martedì 9.
Riunione del Torpedo, Giovedì 11 Luglio 2002, ore
22.30 circa.
Ultimi accordi, Ivano partirà l'indomani. Io e Davide
partiremo Domenica mattina alle 07.00.
Domenica 14 Luglio ( e qui viene il
bello…!)
- Ore 07.05, si parte. Con calma, tanto c'è tutto il
tempo.
- Ore 10.00, sosta per il caffè ed altro. Telefona Ivano:
"Dove siete, ditemi più o meno a che ora arriverete, la
mostra è nei bassifondi dell'albergo e i cellulari non
prendono, uscirò ogni tanto a telefonarvi…". Nei
…."bassifondi dell'albergo"….??????!!!!
- Ore 11.25, a 15km dalla meta. Ritelefona Ivano: "Dove siete?
Alle 11 e mezza c'è la premiazione degli aerei!". Come la
"premiazione per gli aerei", non doveva essere tra le due e mezza
e le quattro?????
- Ore 11.26, sfrecciamo lungo il Grande Raccordo Anulare: dopo la
premiazione di solito si ritirano i modelli, e vogliamo almeno
vederli.
- Ore 11.40, parcheggiamo e mettiamo i piedi nella struttura
dell'Ergife: ci saranno 40°C, tasso di umidità 100%.
Andiamo nella sala dove si svolgerà la premiazione, che
non è ancora iniziata: chiediamo informazioni al
responsabile, "dovrebbe iniziare fra un po' ", meglio andare a
vedere la mostra.
- Ore 11.55, scendiamo al piano inferiore. Clima e
visibilità tipo giungla cambogiana al crepuscolo: la
distesa dei pezzi è impressionante, per quantità,
estensione e soprattutto per la disposizione all'aperto su tavoli
non transennati ad altezza di mano di bambino. Comincia a
serpeggiare qualche dubbio. Aiutandoci con la luce del flash
delle nostre macchine fotografiche tentiamo di osservare qualche
aereo (saranno circa 150 - 200, chi lo sa, nel buio!), e
riusciamo a vedere e fotografare parecchi bei pezzi, anche se non
riusciamo a capire chi li ha eseguiti, dato che sono assenti i
cartellini: sembra però tutto o quasi "Made in Italy" (ma
non era un Mondiale?). Ci sono però tantissimi figurini
(qualche migliaio) e, ci dicono, tutti di elevata fattura. Nel
frattempo corre voce che la premiazione delle categorie non
dotate di ali avverrà verso le 16.30, e che nessun pezzo
potrà essere ritirato prima delle 17.30 - 18.00. Siamo un
po' contrariati. Causa il caldo e la fame perdiamo la cognizione
del tempo, e decidiamo di tornare alla sala della
premiazione.
Qui ci sediamo accanto a Cesare Pigliapoco, membro della giuria,
con il quale scambiamo quattro chiacchiere, e parlando del
più e del meno, veniamo a sapere che lui, a scanso di
equivoci, non ha portato nessuno dei suoi pezzi alla mostra,
anche se il concorso era aperto anche ai giudici: ammirevole, e
da prendere come esempio.
La premiazione avviene a velocità supersonica, e non
è dato sapere quali sono i pezzi premiati, solo gli autori
vengono menzionati.
Pranziamo velocemente; rifocillati, scendiamo a vedere i tanto
favoleggiati stand, almeno qui c'è luce e si respira, ma
troviamo solo Mr. Kit, che ha qualche foglio decal, tante
fotoincisioni e parti in resina, uno stand francese di accessori,
qualche espositore di riviste: di costruttori e distributori
nemmeno l'ombra. Diverso il discorso per quanto riguarda i
figurini, i fabbricanti del settore hanno praticamente occupato
tutti gli spazi.
In attesa della premiazione delle altre categorie, facciamo
qualche acquisto, chiacchieriamo con qualche collega modellista e
cerchiamo di ottenere l'autorizzazione a prelevare i nostri
modelli con un po' di anticipo, per non arrivare a casa a notte
fonda. Apriti cielo, non l'avessimo mai chiesto, "non possiamo
correre il rischio che sparisca qualche pezzo" (che suona quasi
offensivo), o "non facciamo i bambini, il pubblico che entra e
paga ha il diritto di vedere, se tutti li portano via cosa
resta?"
Già, perché dovete sapere che anche se un
visitatore entrava alle 17 pagava 8 Euro, per vedere mezz'ora di
mostra. Non ci è sembrato serio, anche perché
abbiamo visto concorrenti indigeni ritirare i loro modelli alle
15.30, ma - ci è stato risposto - "si erano accordati
prima"!
Rassegnati, cerchiamo di fare le cinque e mezza e di arrivare
magari qualche minuto prima sperando nella comprensione degli
addetti. Arriviamo infatti alle cinque e un quarto, e troviamo il
caos totale, il ritiro è già iniziato secondo
nessun criterio, chi prima arriva porta a casa. Non abbiamo con
noi nemmeno tutte le schede per il ritiro, ma tanto chi controlla
...???
Prendiamo le nostre scatole, e mentre riponiamo i modelli
parliamo con un membro della giuria che, sudando come una
fontana, sta inscatolando i suoi pezzi, scoprendo che si è
dovuto pagare il soggiorno a Roma dopo essere stato invitato a
fare da giudice: ci sembra pazzesco.
Salutiamo, ringraziamo, mettiamo tutto in macchina e partiamo.
Abbiamo rimediato anche 2 argenti, 2 bronzi e 2 certificati di
merito, non si sa con cosa.
Ci vediamo al prossimo Mondiale (o Sagra della Porchetta?)