di Giorgio Beltrammi
Quando un modellista costruisce un modello si arma di libri e riviste che gli consentano di riprodurre il soggetto desiderato nel migliore dei modi e, a parte le foto dei dettagli tecnici, indubbiamente utili, ha modo di osservare il soggetto nei vari ambienti che sono parte inscindibile dello stesso. Mi riferisco, cioè, ad aeroporti, shelter o il cielo. Proprio questi ambienti possono diventare modellismo,tanto quanto il soggetto che si ha intenzione di riprodurre come attore principale di una scena.
Chi sta scrivendo queste righe ha cominciato casualmente ad
interessarsi a questo tipo di modellismo e dopo i primi squallidi
tentativi, ha scoperto che il kit del tal velivolo acquista
più valore se attorniato da accessori , umani e meccanici
che, anche nella realtà, sono parte indivisibile del
soggetto medesimo. A riprova di quanto enunciato, occorre far
caso alla sempre più vasta presenza di diorami alle varie
Mostre-Concorso che si tengono nella nostra nazione e che spesso
polarizzano l'attenzione in maniera senz'altro maggiore rispetto
al velivolo singolo, e spesso ne consegue una maggior
aggiudicazione dei premi messi in palio.
Sicuramente la riproduzione del diorama è più
confacente ai modellisti di carri e mezzi corazzati o di figurini
, tuttavia è senz'altro vero che anche nel modellismo
aeronautico, la realizzazione di scenette in scala può
diventare fonte di sicuro interesse per motivi che
spiegherò nel corso di questa trattazione, ma che mi
portano a consigliare vivamente di provare per credere.
A-37 Hasegawa 1/72. Diorama realizzato dallo
scrivente nel 1986. La base era costituita da semplice cartoncino
ondulato con, sovrapposto un altro cartoncino in foglio,
disegnato e colorato. Gli accessori e i figurini sono sempre
della ditta nipponica. Questo è uno dei primi tentativi di
ottenere un diorama. E si vede!
Perche' ?
I motivi per cui un modellista si metta a fare dei diorami, sono
tanti. Può accadere perchè guardando alcune foto di
un velivolo, ha colto la bellezza della scena che ha ritenuto di
non difficile realizzazione, oppure perchè partecipando ad
una Mostra ha visto kit come il suo, immersi in scene
affascinanti e ben realizzate, oppure perchè dopo tanti
modelli singoli e puliti, è venuto il momento di vedere
attorniati, tali modelli, da qualcosa di non aeronautico, oppure
perchè dopo kit aeronautici di varie fogge e misure,
desidera sviare i suoi interessi pur rimanendo nel mondo
modellistico, oppure perchè al di là dello steccato
del proprio giardino di modelli con le ali, c'è qualcosa
di altrettanto bello ed interessante anche se non ha gli
attributi di cui sopra.
Insomma i perchè sono tanti, personali o meno, ma che
portano a fare il grande balzo nel mondo di tutto ciò
che,nella realtà,non vola.
Pregi...
Innanzitutto consente al modellista di uscire dalla monotonia del
'solitomodellosupianodivetroaspecchio', poi permette al
modellista di vedere un velivolo attorniato da quelle strane cose
che si vedono in fotografia e che si chiamano uomini con i loro
mezzi di supporto. Permette altresi di utilizzare delle rimanenze
di magazzino o dei materiali di basso costo ma soprattutto
permette di dare un senso a quei modelli che, spesso, si vedono
alle Mostre realizzati con svariate pannellature aperte, motori
superdettagliati e minuziosi interni, tutte cose che sarebbero
visibili,nella realtà solo se qualcuno le mettesse in
visione.
...e difetti
Tecnicamente non si tratta di veri e propri difetti, dal momento
che realizzare dei figurini o dei mezzi di supporto è solo
un modo diverso di fare modellismo. II difetto principale della
realizzazione di diorami è data dalla più accurata
ricerca sia documentativa che degli accessori in commercio e dal
tempo necessario alla completa riproduzione che, spesso, richiede
più tempo di quello impiegato per la sola riproduzione del
velivolo
F-111 A Airfiz 1/72. Questa scenetta, realizzata
dallo scrivente nel 1987 contiene un errore abbastanza evidente.
L'erba è troppo scura per essere in territorio vietnamita.
I mezzi terrestri sono Hasegawa, la piastra posteriore al
velivolo è autocostruita come il tombino. Le modifiche al
velivolo sono state centinaia!
Sea Harrier di cui non ricordo la marca, esposto alla Mostra di
Reggio Emilia forse nel 1990. Il modello, come evidente, è
stato premiato dalla giuria per la originalità
dell'immagine che il modellista è riuscito a riprodurre
così bene. Uno dei pregi della realizzazione di diorami,
è anche quella di portare a casa qualche premio. Mica
poco!
In merito agli accessori reperibili in commercio,bisogna dire che si assiste ad un avvenimento curioso nel quale la scala l/48, seguita da numerosissimi modellisti, è scarsamente seguita, la 1/72 è più riccamente supportata e la 1/32 ha possibilità illimitate. Ne consegue che per realizzare un diorama nella scala del quarto di pollice,occorre armarsi di pazienza in dose maggiore che per le altre scale e gli accessori così scarsi, numericamente, esauriscono ben presto il loro utilizzo.
Le idee
Come per tutte le branche del modellismo, anche nella
realizzazione di diorami esistono vari gradi di
difficoltà.
In linea di principio dividerei i diorami in due categorie:
- pre-bellici e bellici,con riferimento alla 2^Guerra
Mondiale;
- post-bellici e attuali;
Tale distinzione riconosce i suoi motivi in quattro fattori
principali:
1°) Mentre durante e prima della 2^G.M. i velivoli venivano
sottoposti a manutenzione all'aperto,questo in epoca moderna non
avviene più;
2°) Mentre prima e durante la 2^G.M. i velivoli decollavano ed
atterravano dal manto erboso, in epoca post-bellica questo non
accade più fatta eccezione per gli elicotteri;
3°) Se durante il periodo bellico(2^ G.M.) i mezzi di supporto e
manutenzione erano di fortuna o realizzati estemporaneamente, in
epoca moderna i meccanici sono dotati di tutto punto e molto ben
supportati tecnicamente;
4°) Infine, ma non meno importante, i velivoli del primo
periodo sono meno 'coperti' dalla documentazione .
Tornando al discorso relativo alle idee possibili ,si possono
fare delle ipotesi e identificare dal più facile al
più difficile le seguenti idee:
A) Velivolo singolo con uno o due meccanici, con tre o quattro
accessori (stracci,casse,botti,scalette,ecc.);
B) Velivolo singolo con 3 o 4 meccanici 1 pilota 1 carro e vari
accessori;
C) Velivolo singolo con 3 o 4 meccanici, l o 2 ufficiali piloti,
1 auto o camionetta, numerosi accessori e una piccola struttura
edilizia;
D) Velivolo singolo dopo atterraggio di fortuna con il pilota
fuoriuscente ,piante;strutture murarie,animali ed altro;
E) Velivolo singolo dopo abbattimento e conseguenti danni
strutturali, con spargimento di varie componenti, piante,
strutture murarie complesse,ecc.
F) 1 o 2 velivoli con vari meccanici ,piloti,veicoli di
supporto,accessori in gran numero,strutture edilizie ed
altro;
G) Velivolo precipitato in ambiente urbano.
Naturalmente quanto elencato, rappresenta una minima parte
delle possibili idee che possono venire in mente nell'atto di
realizzare un diorama relativo ai vari periodi tuttavia quanto
suggerito serve ad identificare il coefficiente di
difficoltà che è possibile incontrare. E' talvolta
possibile che durante la realizzazione di un diorama
relativamente semplice, il modellista decida di complicarsi la
vita facendo salire il grado di difficoltà.
Comunque nel primo esempio, il velivolo è integro mentre
rimane "solo" la realizzazione dei 2 o 3 figurini e i 3 o 4
accessori che si reperiranno in commercio. Nei due esempi
successivi si tratta solo di tempo e numero di accessori da
visionare.
AH-1G Huey Cobra Matchbox 1/72. Sulla
qualità del velivolo preferirei sorvolare! I figurini sono
della Esci, mentre il terreno è stato realizzato con del
Das cosparso poi di polevere di legno. La piccola collinetta che
sivede dietro all'elicottero è stata realizzata con del
polistirolo coperto di Das. I pali che reggono il filo spinato
sono degli stecchini da spiedo, mentre il filo spinato è
del tulle tagliato a dovere. Un buon effetto fotografico, dona
realismo alla realizzazione.
Ben diverso il discorso a proposito di un velivolo atterrato
rovinosamente che subisce delle lesioni strutturali che vanno
riprodotte in modo logico e consono,alterando di conseguenza la
morfologia del terreno e do vendo dare al figurino del pilota
pose ed atteggiamenti consequenziali. La difficoltà
aumenta maggiormente allorquando il velivolo ha subito un
abbattimento per via del quale lo stesso presenta gravissimi
danni strutturali con vaste esposizioni delle strutture
interne,parimenti le condizioni del terreno denotano una grave
devastazione che richiedono opere intelligenti ed accurate per
una valida riproduzione. Decuplicate sono le difficoltà
quando sono da realizzare strutture murarie che richiedono enormi
opere di autocostruzione, colorazione e grande senso
estetico.
Vorrei sottolineare il fatto che i diorami relativi al periodo
post- bellico sono considerevolmente più semplici da
realizzare sia per la maggiore assistenza fornita dal mercato in
merito alla qualità del velivolo che per il numero e la
qualità degli accessori ed anche per la mancanza di quel
grande teatro rappresentato da una guerra mondiale che comporta
variazioni geografiche di teatro tali da aumentare a dismisura le
possibilità di scelta del modellista che però deve
stare attento a non commettere errori di tipo storico.I conflitti
avvenuti dal '46 ad oggi sono stati veramente tanti, troppi, ma
solitamente molto circoscritti territorialmente, restringendo
così le possibilità offerte al modellista che,
così, non deve compiere grandi opere di ricerca
documentativa.
Cosa guardare e come
Mi riferisco, in questo caso, alla documentazione poichè
il modellista che si accinge a costruire un diorama ha delle idee
di massimà sul tipo di velivolo la sua struttura e la sua
colorazione, ma ha idee confuse sulla quantità e,
soprattutto, la qualità delle cose non aeronautiche.
Inutile è ribadire la utilità della documentazione
ma importante è sottolineare che quando un modellista
osserva le foto con il velivolo che lo affascina, i suoi occhi
con automatismo spettacolare vedono solo ed esclusivamente il
velivolo, mentre intorno sembra che ci sia solo il bianco della
carta! ! !
Bene, dal momento che si ha intenzione di costruire un diorama,
questo non deve accadere più.
Il modellista deve osservare scrupolosamente le foto dove il
velivolo di suo interesse è immerso; se in ambiente
aeroportuale, naturale, urbano, ecc. e deve effettuare alcune
valutazioni :
Naturalmente le domande su esposte sono una piccola parte di
quelle che in teoria ci si potrebbe porre e comunque prevedono
risposte sia logiche che oggettive. Le risposte oggettive si
ottengono osservando direttamente il fotogramma, mentre le
risposte logiche sono ottenibili in virtù del bagaglio
culturale che ogni modellista possiede e con ciò mi
riferisco alla domanda 10 e 11. Infatti, per fare degli esempi,
un Bf-109 E non può trovarsi sullo stesso campo insieme ad
un Ta-152 (sarebbe in teoria possibile ma molto improbabile)
oppure uno Spitfire Mk V b è
improbabile che si trovi nei pressi di Mosca, e cosi via.
Quindi il documentarsi è sacrosanto, ma occorre mantenere
lucidità al momento di collocare storicamente il
diorama.
Come cominciare
Innanzitutto occorre scegliere la scala nella quale addentrarsi
per vari motivi (poco spazio casalingo, possibilità di
scegliere le versioni). Se per i velivoli il problema
praticamente non esiste (viste le migliaia di scatole
disponibili), per ciò che riguarda gli accessori si
incontrano problemi anche molto gravi .
Stranamente la scala 1/48 è assai poco coperta dagli
accessori per diorami, cosa che non si può dire per la
1/72, molto meglio assistita, per non parlare della 1/32 che
offre possibilità illimitate. Comunque se scegliete la
scala 1/72 ricordate che:
-nessuna difficoltà per il reperimento dei velivoli che
più interessano;
-qualche difficoltà per rimediare i figurini dei piloti e
meccanici;
-qualche difficoltà per il reperimento di accessori (casse
,bidoni, sacchi, strumenti, ecc.);
-gravissime difficoltà per il reperimento degli
edifici;
-non si trovano aiuti per la riproduzione di vegetazione che non
sia quella erbacea ;
Short Stirling Airfix
1/72 di Marco Carli di Cesena ed esposto a Riccione ad
Adriakit '94. Questo è un magnifico esempio di diorama
aeronautico in cui l'idea originale e misteriosa, si abbina ad
una ottima realizzazione dei soggetti contenuti nel diorama.
In caso di scelta della scala l/48, allo stato attuale resta
fermo quanto segue:
-sia per il numero che per la qualità dei modelli di
velivoli, non ci sono lamentele da fare ;
-pochi i figurini per i diorami del periodo pre-bellico e
bellico, un pò meglio per il perido successivo;
-pochissimi gli accessori soprattutto quelli relativi al periodo
pre- bellico e bellico ;
-assenti completamente gli edifici;
-assenti gli accessori per la vegetazione che non sia quella
erbacea;
Per quanto riguarda la scala 1/32 si assiste al fenomeno opposto
dato che la scala ben si assimila alla 1/35 nella quale è
possibile spaziare in tutti gli aspetti.
-limitata la scelta dei velivoli sia del primo che del secondo
periodo ;
-illimitato il numero di figurini disponibili;
-illimitato il numero di accessori;
-illimitato il numero di edifici riproducibili;
-numerosissimi gli accessori per la riproduzione della
vegetazione di varia qualità;
Questa lunga e doverosa premessa fa il quadro della situazione su
ciò che il modellista può reperire sugli scaffali
dei negozi e su quali e quanti accessori deve costruire con
valida opera di artigianato.
Dopo essersi affiliati ad una scala precisa occorre partire con
una realizzazione effettuando un altra scelta, quella relativa
alla difficoltà e alla complicatezza del diorama ed in
linea generale sarebbe bene cominciare con un diorama
estremamente semplice ovvero riprodurre un velivolo sulla
piazzola di sosta, attorniato da meccanici e pochi
accessori.
Tuttavia occorre altresì armarsi degli strumenti giusti e
determinare
Cosa può servire in più
Non molto visto che gli attrezzi che si usano per la riproduzione
di un velivolo sono poi quelli che si utilizzano per la
riproduzione di gran parte del diorama. Comunque qualche altra
cosetta può venire incontro per l'ottenimento del miglior
risultato con la minor fatica possibile. Può servire il
seguente materiale:
BR 20 Italeri 1/72 e tema di un prossimo
articolo. La base del diorama è in polistirolo marino,
l'albero è una radice, il terreno è realizzato in
Das testurizato e lettiera per gatti fine. La fotografia rende
bene l'ambientazione
Il Polistirolo espanso, che si può reperire da varie
parti, si può dividere in due tipi ovvero quello "a
palline" e quello ad alta densità, chiamato anche
polistirolo marino. Il primo si trova ovunque ed in vari
spessori, mentre il secondo si trova solo in aziende
specializzate e che lo fanno pagare non poco.
Il primo può essere utilizzato per creare dei promontori
poichè è più facile da tagliare e da
sminuzzare, mentre il secondo viene utilizzato solitamente per la
riproduzione della base per via della sua robustezza alla quale
abbina una notevole resistenza.
Attenzione! Su di essi non va mai utilizzato del collante per
polistirene altrimenti si rischierebbe lo scioglimento del
materiale.
Listelli di legno: che si trovano in ogni negozio di modellismo e
che sono utilizzati solitamente dai modellisti navali, si trovano
di vario spessore, larghezza e tipo di legno (betulla, balsa e
noce). Sono utilizzati solitamente per ricreare palizzate,
sottotetti, steccati, ecc. E' meglio acquistarli al momento del
reale utilizzo, altrimenti per vari fattori potrebbero curvarsi e
perdere alcune caratteristiche.
Erba artificiale: della quale ne esistono due tipi. Quello che si
usa per fare i presepi che non è altro che segatura di
legno colorata fin troppo sgargiantemente e che per i nostri
diorami è assolutamente inutile. Potrebbe forse trovare
una utilizzazione per la riproduzione dell'edera sui muri.
Quella, invece, che ha una utilizzazione logica e realistica
è formata da microfilamenti sintetici colorati abbastanza
realisticamente anche se abbisogna di trattamento coloristico
opportuno.
Entrambe si trovano nei negozi di modellismo in buste di varie
dimensioni e con una di queste buste, anche la più
piccola, si possono comodamente realizzare decine di
diorami.
Pasta per modellare: e mi riferisco al comune DAS che si trova in
qualsiasi supermarket e perfino negli autogrill. Gli altri
sistemi e prodotti possono essere anche migliori, ma hanno il non
piccolo difetto di essere introvabili e di costare troppi soldi.
La malleabilità del DAS lo rende un prodotto utile per
tutto quello che può servire alla riproduzione di un
diorama (dal terreno ai muri).
Si incolla con tutti i collanti, non si retrae, non si crepa e se
la confezione non viene esaurita in una volta, basta richiuderla
accuaratamente e riporla in frigo, dove si manterrà
inalterato per un lungo periodo.
Spitfire di una versione che a me sfugge pur essendo l'autore del
diorametto in 1/72.La scena illustra un velivolo atterrato per
ferimento del pilota che viene catturato da truppe
germaniche.
Carta crespa: che sarebbe opportuno acquistare di colore verde
marcio. Viene utilizzata per la riproduzione di vegetazione a
foglia larga caratteristica delle regioni tropicali. Si colora e
si incolla con molta facilità.
Tubicini di metallo: che possono essere di ottone od alluminio e
possono altresi avere diversi calibri. La loro utilizzazione
è solitamente riferita alla riproduzione di grondaie,
tralicci, telai ed impalcature, comunque per attrezzature
meccaniche. Il difetto fondamentale di questo materiale è
che viene venduto in lunghi formati, mentre l'utilizzo è
veramehte limitato e può rimanere inutilizzato per lungo
tempo.
Ottone: molto importante per vari motivi. Con esso è
possibile riprodurre delle lamiere, pannellature, parafanghi
contorti e quant'altro è necessario riprodurre. Può
essere reperito in vari spessori e, a seconda delle
necessità, si utilizzerà il più confacente.
Si reperisce, con un certo impegno, presso delle fabbriche che
lavorano metalli o da qualche fornita ferramenta. Non è
necessario acquistarne in quantità esagerata poichè
di volta in volta se ne usano piccole quantità.
Filo di rame: che parimenti all'ottone si rivela utilissimo per
un sacco di lavori. Può riprodurre tubazioni, telai,
circuiti, piccoli tralicci, tiranti, fili elettrici, ecc. Si
trova con facilità assoluta in diversi calibri ed in
lunghezze variabili. A proposito del diametro è possibile
trovarne di spessori capillari fino a spessori di 1 o 2 mm. La
sua estrema duttilità e malleabilità ne fa un
materiale indispensabile.
Spugna da fioraio: che nonostante la fragilità è un
ottimo materiale, a basso costo, per ottenere murature, pareti,
lastricati,ecc. Si lavora con ogni attrezzo ed è
così tenero che si taglia con...uno stecchino! Le stesse
dita del modellista ottengono ottimi risultati a seconda delle
necesità. Si reperisce da un fioraio ben fornito e viene
venduto in "pani di una certa grandezza.
Colori ad olio: Il loro costo non è certo a buon mercato,
soprattutto per quelli acquistati dai pittori, ma la loro durata
è assai lunga, nell'ordine degli anni, il che permette,
una volta acquistati, di non pensarci più. Si trovano in
ferramenta, in cartoleria o nei negozi per artisti e rivolgendosi
a questi ultimi due negozi, occorre preventivare una spesa
superiore.
Le tinte fondamentali sono: -bianco -nero -ocra -terra d'ombra
-terra di Siena -terra di Siena bruciata -seppia
Certo si noterà la limitatezza delle tinte necessarie, ma
vi assicuro che sono solo queste le tinte necessarie.
Solitamente si usano per sfumare, ombreggiare e lumeggiare e
vanno associati a pennelli a spatola di varia grandezza.
Hs 129 Italeri 1/72 dell'autunno 2000. La base
è in polistirolo ricoperto di Das testurizzato e cosparso
di polevere di legno e sabbia fine. La scaletta è
autocostruita mentre i barili sono in resina
Si diluiscono con olio di lino e si dissolvono con normale
acqua ragia, ma ricordo che per il loro asciugamento sono
necessari 3 o 4 giorni lasciando una finitura lucida.
Pastelli: si trovano solo nei negozi per artisti, almeno per
quanto riguarda quelli di qualità. Costano poco e durano
parecchio. Sono utilizzati per riprodurre la polvere e le
sfumature più delicate. Il loro uso è limitato e
facoltativo, visto che non esiste alcun modo di fissarli
saldamente alla superficie dove vengono stesi. Si utilizzano dopo
averli passati con carta abrasiva, per ottenere la polvere di
colore e successivamente si passerà questa polvere sulle
zone necessitanti, con un pennello abbastanza grosso e di basso
prezzo (visto che si striscia sulla carta abrasiva);
Polvere di legno: che si rimedia, naturalmente, in falegnameria e
viene utilizzata per riprodurre la granulosità del terreno
;
Sabbia o terriccio fini: sono facilmente reperibili in natura
anche se alcune ditte si sono messe a riprodurle in sacchetti con
varie tinte per la riproduzione di vari tipi di terreno;
Resine varie: Sono assai difficili da utilizzare e vanno
manipolate con estrema cura. Nella riproduzione dei diorami ne
servono di due tipi ovvero quella trasparente e quella opaca. La
prima serve per la riproduzione di acqua limpida o per delle
pozzanghere di estensione limitata. La seconda viene utilizzata
un pò per tutti i lavori riguardanti autocostruzione,
adattamento o modifica delle varie parti che costituiscono il
diorama. Entrambe vengono fornite in due componenti che rimangono
inerti fin che stanno separati, ma iniziano il processo di
solidificazione una volta venuti in contatto. La loro mescolanza
va eseguita con estrema cura altrimenti la resa del materiale non
è buona ed i pezzi eventualmente autocostruiti potrebbero
non somigliare neppure a ciò che si aveva inten- zione di
realizzare;
Ta 152 H Frog 1/72 Estese modifiche e correzioni
all'intero velivolo. La base è di polistirolo direttamente
sagomato, incisoe colorato. Il sidecar è Fujimi
così come i figurini. Casse e bidoni sono Esci e JMP
L'erbetta e costituita da granuli di spugna
MC 202 Supermodel 1/72 Le mura sono state
realizzate con la spugna da fioraio, sagomata e poi bagnata con
Vinavil diluito per dargli la consistenza. Il lampione che si
vede è un accessorio da Fermodellismo. I figurini derivano
dalla scatola del Carro Elephant che nella foto non si vede ma
c'è.
Radici: di arbusti o piante selvatiche di piccole dimensioni
che si possono trovare nel campo sotto casa. Si devono eradicare
con movimenti dolci e senza effettuare strappi troppo bruschi per
evitare di staccare il solo tronco senza prelevare le radici di
cui si ha bisogno. Le radici una volta pulite ed essiccate, sono
utilizzabili come alberi che verranno opportunamente trattati con
colori e fogliame artificiale.
Accessori per fermodellismo: intendendo pavimentazioni varie,
steccati, siepi, recinzioni, lampioni, ecc. La scala è la
1/87 ma trattandosi di accessori che non hanno misure
predeterminate, sono ben assimilabili alla 1/72.
Naturalmente l'elenco fin qui esposto è passibile di
allargamenti vari che si verificheranno durante le varie
elaborazioni e che ogni modellista riterrà opportuno di
apportare.