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Quelle regole che non si dicono

Giorgio Beltrammi

E' certo vero che un Club che organizza una Mostra vuole fare il pieno di modelli e modellisti, ma per fare ciò è costretto, spesso, a pagare "il pizzo", "la tangente, "la quota" ai cosiddetti 'Alti Papaveri' modellistici e questo non è giusto!
La regola di cui accennavo dianzi, che non tiene conto del modellista ma del modello, non l'ho mai, e ripeto mai, vista applicata e pensare che così facendo, forse, il Modellismo italiano potrebbe godere di aria fresca e volti nuovi.

La mia opinione è così intransigente che impedirei la partecipazione ai concorsi da parte di modelli mediatizzati (apparsi cioè sia sui mensili che su Internet)!
Credo che un pò di 'Par Condicio' gioverebbe a tutti!!!
L'altra mala-abitudo che ho visto molte volte, è la cronica incapacità di molti scrutatori nel valutare quel parametro che si chiama "DIFFICOLTA' DI REALIZZAZIONE".

Purtroppo la "DIFFICOLTA' DI REALIZZAZIONE" di un modello non collima spesso con "RIUSCITA ESTETICA" del modello stesso e talora il primo parametro è stato tralasciato abbastanza disinvoltamente, sorvolando sul fatto che il modello 'X' pur essendo esteticamente anonimo o poco appariscente, ha richiesto centinaia di ore di lavoro.

" Questa parte del discorso è stata rimossa per espressa richiesta della persona coinvolta! "

Chiedetevi una cosa. Quante volte avete trovato una giustificazione critica e scritta sulla scheda del vostro modello non premiato, d'altronde come scritto nel regolamento della ex FIMS?

Se avete opinioni in merito poete scrivere a torpedoclub@supereva.it o inserire i vostri commenti nel Forum


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