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Abbiamo costruito...

Fw 190 A-8 e A-8/R-11, Fw 190 D-9, Fw 190 D-11, Ta 152 C-0, Ta 152 H-0
Il Focke-Wulf Fw 190 è uno dei più riusciti velivoli della Storia dell'Aviazione ed uno dei migliori mezzi meccanici volanti della Seconda Guerra Mondiale. Assai più sofisticato e costoso del contemporaneo Messerschmitt Bf 109, era pragonabile al P-51 americano ed al Typhoon inglese.
Abbiamo costruito le versioni A-8 ed A-8/R11, la versione D nelle varianti D-9 e D-11 e le evoluzioni crepuscolari Ta 152 nelle varianti C-0 e H-1. Delle versioni A-8 abbiamo costruito i modelli della ARII in 1/48 e Italeri in 1/72, della sottovariante R11 abbiamo costruito il modello Revell in 1/72. Delle versioni D-9 e D-11 abbiamo realizzato rispettivamente il modello Italeri 1/72 e Revell 1/48. Del tipo Ta 152 C-0 ed H-0 abbiamo costruito i modelli della Dragon (C-0 in 1/72 e H-1 in 1/48) per un totale di sette kits che hanno richiesto almeno quattro mesi di impegno.

Partiamo dalla descrizione dei due modelli nella versione A-8-
Faccina che rideFaccina che rideFaccina che ride Fw 190 A-8 ARII 1/48 I principali difetti di questo kit sono gli interni veramente scarni per una scala come la 1/48. Sono da completare per la loro quasi totalità ed il cruscotto è completamente da autocostruire. Il tettuccio è il secondo difetto principale in quanto presenta la struttura non trassparente costituita da un pezzo separato sul quale va incollato il trasparente. L'ultimo vero difetto è rappresentato dal complesso dei carrelli e relativi vani. Questi ultimi sono poco profondi e poverissimi di dettagli, mentre le gambe del carrello sono scarne e poco dettagliate. I portelloni carrello hanno lo spigolo anteriore arrotondato e assolutamente irreale. Le decals non sono difettose ma sono sconsolatamente scarse di numero, senza una opzione e totalmente mancanti di stencils.
I pregi sono rappresentati dalle pannellature in fine negativo e dalla plastica molto ben lavorabile.
I lavori sicuramente da eseguire sono i seguenti :
- Rifare il cruscotto
-Dettagliare le consolles e la barra di controllo
-Dettagliaere e approfondire i vani carrello
- Aumentare il dettaglio delle gambe del carrello
- Modificare il profilo dei portelli carrello
- Rifare l'antenna a frusta e quella ad anello
- Autocostruire la piastra dietro all'ogiva
Alla fine di tutti questi lavori, il modello si presenta bene e se la colorazione è eseguita con criterio, il risultato può essere di rilievo assoluto.
Peccato che le decals siano veramente scarse e che siano prive di qualsiasi stencils dei numerosi che, iinvece caratterizzavano i '190. Rifacendosi a qualche avanzo di magazzino od ai ricchi fogli di decals in commercio, si potrà riprodurre un qualsiasi velivolo.

Faccina che rideFaccina che ride Fw 190 A-8 Italeri 1/72 Su questo modello non vorrei dilungarmi troppo essendo conosciuto da tutti. E' però il caso di dire che lo standard non è più accettabile considerando quelli attuali, basati su pannellature in negativo e carrelli superdettagliati. I lavori che occorre fare senz'altro sono quelli a carico degli interni per migliorare il cruscotto, le consolles laterali e il seggiolino che va dotato delle cinture di sicurezza.
All'esterno sarebbe bene portare le pannellature in negativo, anche se il lavoro è un po tedioso, quindi sarebbe bene che i vani carrello ricevessero una guardatina di superdettaglio. Sono da rifare le varie antenne e il pitot. I carrelli andrebbero dotati della bullonatura che permetteva al portello di rimanere adeso alla gamba pincipale.
Una corretta e vistosa coloraziione potrà portare il kit a livelli elevati.
Considerato il magnifico rapporto qualità/prezzo, è un modello da consigliare a tutti.

.Faccina che rideFaccina che rideFaccina che ride Fw 190 A-8/R-11 Revell 1/72 Senza timori di smentite, posso dichiarare che il modello della Revell "New Generation" è il più bello e il più dettagliato che si possa avere da costruire, direi che non ha nulla da invidiare ad un kit in 1/48. Dotazione di interni ai massimi livelli, superfici nient'altro che stupefacenti, carrelli dettagliatissimi, insomma tutto a posto, ma...non ho capito il motivo che ha portato i disegnatori e gli stampisti a concepire il tettuccio chiuso che limiterebbe mortalmente la visione degli interni così magnificamente realizzati. Quello che rende il difetto un dolo, è il fatto che la parte non trasparente del tettuccio è fuso con la restante fusoliera, costringendo il modellista a dover tagliare una sezione di fusoliera o a dover ricorrere a tettucci di ricavo, come è successo a me.
Se non fosse per questo difetto, alle tre faccine raffigurate in alto a sinistra, se ne sarebbe aggiunta un altra.
Per il resto niente da dire. Decals ottime e complete che permettono di completare un velivolo da caccia notturno od uno da caccia bombardamento sul fronte russo.

Faccina che ride Faccina che rideFaccina che ride Fw 190 D-11 Revell 1/48 Il modello della tedesca Revell, si presenta bene guardando la box-art, benissimo ad una analisi preliminare degli stampi, ancora meglio ad una analisi accurata dei dettagli e male al momento di unire la fusoliera alle ali. Ma andiamo per passi successivi. Va detto che gli interni al completo sono fantastici, dettagliatissimi e completi di tutto per cui si devono montare e colorare e basta .
Quando si va a chiudere la fusoliera e le ali, non ci si accorge di nulla, ma quando si va ad unire la fusoliera al blocco delle ali, ci si rende conto che alla radice alare sono mancanti 1-1,5 mm di plastica e che il cercare di rimediare pone dei problemi alla bellissima pannellatura che contraddistingue l'intera superficie del modello. Io ho dovuto inserire due spessori di plasticard per poter avere ragione del difetto. Si deve stuccare e lisciare con parsimonia e delicatamente per limitare al massimo l'area di lavorazione.
Poi tutto il resto procede bene se non si fa caso ad una leggera cabratura dei piani di coda che i puristi non accettano, ma sul quale ho sorvolato per dedicarmi ad una delle due colorazioni permesse dal foglio decals. La priima si riferisce ad un Fw 190 D-11 con il classico e conosciutissimo ventre rosso a bande bianche del Platzschutzstaffel JV 44 basato a Monaco-Riem nel 1944, la seconda si rifà ad un velivolo dello Stab/Verbandfurherschule del Generals der Jagdflieger basato a Bad Worischofen nel 1945.
Le decals sono perfette, sottili, robuste, ben saturate di colore e precisissime.
I trasparenti sono limpidissimi e permettono di mantenere il tettuccio aperto per far vedere la bellissima dotazione di interni.
Un modello, insomma, di classe da consigliare, però, ai più esperti.

Faccina che rideFaccina che ride Fw 190 D-9 Italeri 1/72 Anche su questo modello non sto a dilungarmi eccessivamente. Apparso ormai più di dieci anni orsono, il modello è stato fino a poco tempo fa l'unica possibilità seria offerta ad un modellista di poter costruire il "Dora". Ora i tempi sono inesorabilmente cambiati e il modello ha degli standard un pò arretrati che vanno assolutamente ringiovaniti durante le brevi fasi della costruzione. Occorre senz'altro rinfrescare la dotazione degli interni dell'abitacolo e dei vani carrello, così come sono da dettagliare maggiormente i carrelli. Un opera meritevole può esser quella di reincidere le pannellature e di provvedere ad una colorazione d'effetto che renda il modello di livello ancora ragguardevole.

Faccina che ride Faccina che rideFaccina che rideFaccina che ride Ta 152 C-0 Dragon 1/72 Il modello merita ampiamente i quattro simboli per tutta una serie di motivi. Il primo è che possiede un dettaglio che ad altri modelli è negato, il secondo è che si costruisce senza tanti patimenti ed il terzo è che il realismo è quasi assoluto.
A partire dagli interni occorre dire che sono perfetti e meritano solo l'aggiunta delle cinture di sicurezza, mentre alcune parti fotoincise fornite dal modello stessso, amplificano di molto la resa del modello. Qualche difficoltà l'ho riscontrata nell'allineamento delle due parti della fusoliera mentre la restante parte del montaggio è filata liscia come meglio non avrei sperato. I vani carrello sono dettagliati, così come le gambe dei carreli, le ruote e i portelloni. Le superfici del modello sono solcate da finissime incisioni che rappresentano al completo le pannellature. I trasparenti sono perfetti anche se nella costruzione del traliccio interno, vi sono alcune difficoltà.
Le decals, sottili e perfette, si riferiscono al Ta 152 C-0 (V-7) Wnr. 110007, basato per prove di volo, sulla base di Sorau nel Febbraio del '45. Il codice in fusoliera è il CI+XM che viene rappresentato in alcune fotografie.
In conclusione un ottimo modello che è dedicato però ai più esperti..

Faccina che ride Faccina che rideFaccina che rideFaccina che ride Ta 152 H-1 Dragon 1/48 All'apertura della scatola mi sono trovato di fronte ad un supermodello che ho costruito con soddisfazione ed entusiasmo. La dotazione degli interni (abitacolo, vani carrello e motore) rappresenta quanto di meglio un odellista possa aspettarsi e, specialmente per il motore, sii tratta di modelli nel modello. Non ci sono,quindi, molte parole da dire se non che la finezza dei dettagli, la completezza delle dotazioni e il realismo finale proposto, portano a considerare la scatola come una offerta modellistica perfetta e non dedicata a modellisti principianti.

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