Le Mostre/Concorso di Modellismo Statico sono motivo
d'incontro senza uguali e occasione di stimolante agonismo per
vedere chi ha realizzato meglio un qualsiasi modello. Tuttavia
sono anche motivo di polemiche, discussioni, divergenze di
giudizio o di valutazione e al termine di ogni manifestazione
modellistica, si sentono strali, lamenti, giaculatorie,
assolutismi granitici ed altre lagnanze che mi hanno portato, in
passato, a boicottare simili adunanze o a partecipare fuori
concorso, ma questa è un altra cosa!
Una cosa è certa. Il Modellismo è un hobby che non
si fonda su certezze matematiche o su grandezze misurabili al
decimo di millimetro, ma un passatempo fondato puramente sul
coinvolgimento estetico. Basti pensare ai motivi che portano un
modellista a considerare bellissimo un soggetto valutato
mediocre, bruttissimo o insignificante , da tutti gli altri!
Un altra cosa è certa. Il Modellismo è un hobby fatto da persone e da, veri o presunti, "personaggi" che sono tutti pervasi dalla loro, più o meno, dilagante personalità. Ne deriva che la persona, che prima di essere modellista è una persona vera e propria, può trovarsi di fronte ad un individuo che ancor prima che persona, si considera "il Modellista". Si sa che il culto delle personalità è una abitudine italica conclamata, perciò alcuni, veri o presunti, "personaggi" influenzano l'equilibrio di molte "normali" persone.
Una terza cosa è altrettanto vera. Il Modellismo è un hobby complesso, di una vastità sconfinata e dalle possibilità incalcolabili e infinite. Se un modellista si diletta nel riprodurre carri, è assai improbabile, se non impossibile, che conosca la materia di chi "fa" il Fantasy. Così se qualcuno riproduce velivoli banali e conosciuti, non sa nulla di soggetti strani, prototipici o unici e non riesce a valutare cosa ci sia dietro alla sua riproduzione in scala.
Infine di un altra cosa vi è certezza. Il Modellismo è, e dovrebbe rimanere, un hobby da praticare con piacere e qui sta il conquibus. Infatti il Modellismo è un hobby prettamente manuale, non intellettuale. Si, si può discutere di mimetiche o di periodi storici, ma il modellismo si deve fare, praticare, realizzare, completare, ultimare, vivere e chi più ne ha, più ne metta. Molti modellisti sono stati affascinati dalla pratica modellistica e ne hanno preso parte in modo totale, tuttavia molti di questi, per questioni contingenti o per affari personali, sono passati dal Modellismo con la M maiuscola, al chat-modellismo, costellato di chiacchiere, di nientologia, di assolutismi, di arroccamenti e di veteromodellismo.
Queste quattro certezze sono l'acquasanta e il diavolo di ogni
Mostra/Concorso di Modellismo.
Il fatto di non poter misurare il realismo, se non le misure,
l'esattezza cromatica, se non la collocazione storica del singolo
modello, porta taluni giudici a dover ricorrere a sensazioni
soggettive(senso estetico e del probabilismo), sensazioni che
collidono con quelle dello stesso autore del modello e di tutti
quelli che si trovano, volenti o nolenti, a giudicare il
giudizio.
Il fatto di trovarsi di fronte a opere di modellisti
sconosciuti ed a realizzazioni di "personaggi" rinomati, potrebbe
determinare la condizione per la quale il o i giudici
preferiscono continuare a "primopremiare" il personaggio (non il
suo modello, spesso), piuttosto di ammmettere che forse costui ha
fatto il suo tempo.
Tuttalpiù "secondopremiano" o "terzopremiano" il volto
nuovo, per non perdere il futuro nuovo personaggio. Mettono,
insomma, i piedi in molte staffe!
Il fatto di dover per forza valutare un elaborato ed applicare, di conseguenza, un giudizio, essendo completamente ignoranti in merito, può ( e ripeto può) portare a due comportamenti. Sorvolare leggiadramente sul modello confidando sul fatto che "... se non lo conosco io, che sono il giudice, figuriamoci gli altri!", o premiarlo marginalmente (secondo o terzo premio) o con una onorificienza speciale così, per stare dalla parte del sicuro e far credere di conoscere il proprio "mestiere".
Il fatto di non praticare più il modellismo, magari con rammarico o tristezza, può non togliere il desiderio di alcuni ex modelllisti, di giudicare i modelli di altri, essendosi dimenticati però di come, in quanto tempo e con quali sacrifici si ultima un kit.
Se tutte queste condizioni si verificano magari tutte assieme,
possono creare scontento, velate o manifeste ingiustizie,
incomprensioni, polemiche e quel convincimento che "Non è
più il modellismo di una volta!".
Se tutto questo si dovesse verificare, i rimedi sono ben pochi.
Tuttavia potrebbe forse essere praticabile la pista delle schede
senza nome dell'autore ed il formato potrebbe essere il seguente
con alcune regole da seguire.
La parte [ A ] è da riconsegnare al modellista da parte
di un membro del Club ospitante che non parteciperà alle
operazioni di giudizio. Alla premiazione il numero del modello
premiato dovrà corrispondere alla ricevuta in possesso del
modellista.
Con questo sistema è probabile che si evitino le
condizioni descritte dianzi, ma rimetto al navigante un parere
che potrà far pervenire alla Mail-Box torpedoclub@supereva.it.
Si sa, la legge è uguale per tutti ma...!
Ciao Ciao