Lettera da un amico
Sebastiano Verdesca
Caro Giorgio, come tutti, o quasi, i ragazzi dagli attuali 37
anni, o giù di lì, sono stato modellista.
Come tutti, cominciai con gli Airfix, che allora erano sinonimo
di modellismo (ricordi? Che si acquistasse, montasse, facesse
regalare un Monogram, un
Matchbox, un
Frog, un Supemodel o un miticissimo Artiplast....sempre Airfix
erano chiamati!) e adesso quantomeno vituperati e ne montai circa
una sessantina. Poi, per lunghi anni tante cose mi allontanarono
dal mio hobby preferito....l'università, il lavoro, mia
madre (più micidiale ai miei aerei di tutta la flack della
Rhur)...fino al momento in cui sposai la
Patrizia, la quale non solo mi permise di riprenderlo, ma
addirittura è stata sprone e incentivo di tornare a
creare.
Incredibile....dopo 20 anni d'inattività, ho sfornato
modelli infinitamente migliori dei miei - reputati - capolavori
d'allora. Poi, ho pensato bene di consultare e divorare le
riviste che adesso guarniscono le edicole, ma che allora non
esistevano. E fu qui che mi sentii letteralmente un
handicappato.
Un trauma!
Ed è qui che mi riallaccio alla toccante lettera di
Francesco Torri.
Non sarò mai in grado di avvicinarmi ad un anno luce da
quei modellisti!
Attenzione!
Le dimensioni sono errate!
La fusoliera è sovradimensionata di un picomillilmetro.
Quel sedile è sbagliato perchè il sedere di Gallad
non poteva aver lasciato quell'impronta!
Consultare tutta al documentazione sul culo del suddetto e
rifare!
Rifare!
La pedaliera è troppo lontana o troppo vicina... ( Hanno
mai pensato che l'asso degli
Hurricane,
Bader, pilotava con le gambe di legno e che anche Rudel dopo
qualche decina d'abbattimenti, era rimasto storpio anche lui?
Come la mettiamo, eh, signori del superdettaglio?), il modello
non corrisponde, nelle proporzioni 1/48, ai piani originali
Dornier microfilmati dall'Orchestra Rossa e dall'inafferrabile
"
Werther" il giorno prima di Kursk!
Ah già...il superdettaglio...!
A quanto pare, tale concetto implica che, per montare un aereo,
si debba scarificarne minimo altri tre per i pezzi, più
una chiattata di resine, metalli bianchi e fotoincisioni che,
spesso, rimarranno comunque seppellite e invisibili dentro
l'abitacolo....
Con questo, tanto di cappello, onore e ammirazione a coloro i
quali sono dotati di tanta manualità, a coloro i quali
tendono all'arte, più che all'hobby delle domeniche
piovose.
Voglio dire solo che la smania della perfezione, generando
frustrazione nei meno capaci, rischia di allontanare, più
che avvicinare.
Mica si nasce tutti imparati, o sbaglio?
Per un supermodellista, quanti mediocri ci sono, il sottoscritto
incluso, che non meritano di essere trattati come barbari o
subumani?
Non è forse anche per questo che il modellismo è in
perenne regressione? E non mi senbra essere l'unico a
sostenerlo.
Avanti: quando eravamo ragazzi tutti lo praticavano, o quasi,
molte ragazze incluse...e ora?
Quanti giovani?
Fate un sondaggio, riparliamone e poi ci si accorgerà che
i tanto vituperati Airfix con la loro scomparsa hanno decretato
il declino, temo irreversibile, del nostro hobby.
Personalmente, all'alternativa di lasciare perdere una passione
ritrovata e che mi dispensa gioie incredibili, preferisco
sfornare modelli "da scatola"....mai notato con quanto disprezzo
viene pronunziata quest'espressione?....magari ben lontani
dall'essere perfetti e decisamente inaccettabili agli occhi dei
modellisti odierni (o dovrei dire....superstiti?) ma che mia
moglie apprezza.
Credo, insomma, che finché le lodi delle persone care,
benché profane, varranno più del giudizio dei
nostri supercampioni, allora, forse, il modellismo vivrà a
dispetto di superdettagli,
aftermarket,
resine e accidenti del genere.
Chiedo scusa per la mia prolissità, ma queste cose dovevo
proprio tirarle fuori.
Caro Giorgio, nel complimentarmi per questo stupendo sito e
rammaricarmi per il tuo "cincinnatismo", sarei contento se tu
pubblicassi questa mail con, magari, un tuo cenno di risposta.
Caro Sebastiano,
Certo che ti rispondo! Ci mancherebbe altro e lo faccio
apertamente.
Mi ricordo dei vecchi Airfix (i primi due furono, per me, un BV
141 ed un S 79) e mi ricordo anche che li avevo comprati per
poche lire alla Coin (che a Rimini si chiamava OMNIA) nell'ormai
lontano 1974!
Ricordo che non vedevo l'ora di aprire la scatola per costruirli
così come erano e questo mi bastava! E mi è bastato
fino all'ultimo modello, un Arado della Dragon in 1/72 finito un
anno fa circa.
Poi ho chiuso con il Modellismo per dedicarmi al Web ed alle
pagine virtuali.
Anch'io mi irrito a leggere quelle isteriche descrizioni di
errori o mancanze impercettibili che sembrano più dettate
dalla voglia di rompere i co...ni che da sano impiego del tempo,
sempre più tiranno, che ci rimane.
Ma ti dico che non c'è nulla da fare!
Finchè ci sarà competizione il Modellismo
sarà e rimarrà su due piani. Quello del volgo sotto
a sfornare modelli ed a vivere sinceramente il proprio Hobby e
quello dei VIP sopra a bearsi di una coppa vinta con un modello
odiato e sofferto e con la necessità di mantenere il
proprio rango ed il proprio palmares gonfio di criticate e non
sempre limpide vittorie.
Stanno meglio loro o tu che te ne freghi del consenso altrui, ma
ti diverti?
In realtà nessuno dei mediocri come me è stato
trattato male, solo che devono rendersi conto di appartenere ad
un altra sfera, più delusa, più grande forse, ma
sincera e felice!
I giovani, dici?
Alla nostra ultima Mostra, del giugno scorso, ha partecipato uno
Juniores, gli altri hanno passato i trenta più o meno da
dieci anni. Fatti il conto e vedi cosa ne ricavi.
Perciò, caro Sebastiano, continua la tua amata e lusingata
attività modellistica e ricordati che 'Il meglio è
nemico del bene." E tu sai a che bene mi riferisco.
Ciao Ciao e grazie per la tua vera partecipazione.
Giorgio Beltrammi