Ebbene dopo qualche giorno dall'aggiornamento, ecco il suo messaggio:
Ciao Giorgio sono io l'ignoto che tempo fa
ti inviò le foto del 2001 ti rinvio la descrizione dei
lavori fatti e.. grazie per averlo pubblicato
Angelo Luongo
Il modello in questione è un Reggiane Re 2001 GV (dal nome
dei due tenenti Galimberti e Vaccari che lo
idearono)caratterizzato dal fatto che era armato da una bomba
speciale antinave PD 630 (ove PD sta per perforante e dirompente)
da 630 kg.
Due aerei, così modificati, furono utilizzati per un
attacco alla portaerei Victorius; purtroppo mentre un prima bomba
mancò il bersaglio la seconda pur centrandolo e perforando
le lamiere della nave non esplose facendo così abbandonare
il progetto.
Per ciò che riguarda il modello è un kit in resina
in scala 1/72 prodotto dalla ditta ALI ITALIANE. Nel corso sono
venute fuori alcune pecche che ad un esame esterno del modello
non potevano risultare. In primis ho scoperto che tra il raccordo
tra la parte inferiore della fusoliera e la pianta alare
c'è una depressione determinata dal fatto che la semiala
sembra avere uno spessore maggiore rispetto al vano in cui deve
incastrarsi.
inutile dire che ho tentato in tutti i modi di assottigliare lo
spessore, l'unica soluzione utile sarebbe stata di assottigliare
la semiala dalla parte visibile creando, nel contempo
un'incavatura. Ragion per cui ho dovuto metterci un pezzo di
plasticard per livellare il tutto. Ciò ha comportato, di
conseguenza che ho dovuto modificare l'assetto del radiatore
posto sotto il muso aggiungendogli due striscioline di palsticard
per livellarlo.
Come è già stato fatto notare i due carrelli sono
in metallo, ma di un tipo piuttosto duro a tagliare e la stessa
posizione a V dei due bracci non renda l'operazione più
semplice. C'è da aggiungere che i due copri carrello da
innestare sulla parte finale delle gambe di forza, presentano una
scanalatura troppo stretta rispetto al diametro dei carrelli e
costringe ad un lavoro di fresatura per allargarli.
Per concludere ho rilevato un'altra piccola imperfezione che
riguarda le parti mobili dei tre radiatori, che come sai sono
riprodotte in fotoincisione, ma che una volta piegate, seguendo
le linee prestampate, risultano più piccole del vano
costringendo così a stuccare le piccole fessurette.
La bomba è stata costruita utilizzando la parte anteriore
con la relativa copertura di un pod lanciarazzi in scala 1/72
prodotta dalla ditta Hasegawa; per quanto riguarda la parte
posteriore ho utilizzato la coda di una vecchia bomba tipo
cluster e relativa ad un kit Esci del Tornado, dalla bomba ho
tolto le alette per sostituirle con altre di forma e spessore
simili all'originale Anche la giunzione dell'ogiva con la base
dell'elica presenta una grossa fessura che occorre stuccare con
cura.
Grazie ad Angelo al quale rivolgo le mie scuse e l'invito a inviarci nuovamente foto e descrizione delle sue opere modellistiche.
Il modello visto da un angolo anterolaterale. Notare gli attacchi
per la bomba da 250 Kg.
Profilo laterale sinistro che mostra gli ipersostentatori estesi
e la centinatura di rinforzo. Si nota anche la parte mobile della
deriva verticale, distaccata e posizionata flessa verso
destra