Il led che si accende senza prese di corrente
Con una bobina, un led e un magnete si può creare della corrente elettrica. Si fa scorrere il magnete dentro la bobina, si crea così un campo elettromagnetico che induce della correte elettrica nei fili e l’accesione intermittente del led. |
L’eroe-scienziato:
Faraday "Sono sicuro di avere incontrato molte persone che sarebbero potute diventare buoni e validi cultori di scienza, e che si sono guadagnate una grande fama: ma la fama e il guadagno era ciò che essi stessi avevano sempre cercato di ottenere - la ricompensa della lode del mondo. Per questi tipi è sempre presente un'ombra di gelosia o di rimpianto e non riesco a immaginare come un uomo possa fare delle scoperte nutrendo sentimenti del genere” (disse Faraday).
|
Infaticabile ...
"Non ho mai avuto uno studente o allievo sotto di me che mi aiutasse negli
esperimenti, ma ho sempre preparato ed eseguito le esperienze con le mie mani,
lavorando e pensando allo stesso tempo.”
Abile artigiano...
Mentre Faraday lavorava come apprendista in una libreria, si dedicava con passione
alla costruzione di apparecchi scientifici.
Grande divulgatore...
Non fu solo un genio, ma anche uno dei grandi divulgatori scientifici e la "Lezione
di Natale per bambini" del 1826 è custodita ancora oggi nella sede
della “Royal Society” a Londra. Furono quasi una ventina le lezioni
di questo tipo tenute da Faraday, e l'attuale banconota da 20 sterline lo mostra
in una di queste occasioni. La sua lezione più famosa trattava della
"Storia naturale di una candela".
Grande scienziato...
Scientificamente parlando, Faraday fu un autodidatta. La sua formazione culturale
poté così compiersi senza subire i pesanti condizionamenti di
una rigida tradizione scientifica che nelle Scuole e nelle Accademie inglesi
era cresciuta all'ombra di un ossequioso rispetto del credo newtoniano. Faraday
elaborò un suo originalissimo metodo di ricerca nel quale, da una parte,
viene bandito l'uso di ogni strumento matematico quale criterio rigoroso di
deduzione, a partire da assunzioni generali, di leggi sottoponibili al controllo
sperimentale, dall'altra, è l'attività di laboratorio, sorretta
da un’eccezionale abilità nel riprodurre la moltitudine di situazioni
concrete entro le quali può essere esaminato un dato fenomeno, a guidare
direttamente la scelta tra le varie ipotesi teoriche che su di esso possono
essere fatte.
La fisica di Faraday fu risolutamente antinewtoniana, nel senso che egli si
rifiutò di aderire a quei programmi di ricerca che vedevano nella riduzione
alle leggi della meccanica l'unica forma di spiegazione scientifica. In particolare,
egli fu sempre fermamente convinto che i due pilastri del pensiero di Newton
- il dualismo materia-forza e il concetto di azione a distanza - erano divenuti
del tutto insufficienti, anzi costituissero dei veri e propri ostacoli alla
comprensione di una realtà fisica arricchitasi di nuove determinazioni,
grazie all'eccezionale sviluppo della fisica sperimentale attorno al 1800.
Esperienza di
Faraday: conduttore fermo, magnete in moto
Faraday scoprì un caso di corrente indotta molto importante, perché
servi a chiarire ancora meglio le cause dell'induzione elettromagnetica. Egli
si accorse che, avvicinando una calamita a una bobina collegata a un milliamperometro,
si produce una corrente indotta (fig. 2a) che attraversa la bobina nell'intervallo
di tempo in cui il magnete è in movimento e s'interrompe quando la calamita
è ferma.
Se la calamita è allontanata dalla bobina il verso della corrente indotta è l'opposto
Si trova anche agli effetti
del verso della corrente indotta, che l'avvicinamento del polo Nord della calamita
alla bobina equivale all'allontanamento del polo Sud e, viceversa, il verso
della corrente indotta nella bobina quando si allontana il polo Nord coincide
con quello della corrente che si produce quando si avvicina il polo Sud.
Inoltre gli effetti sono sempre gli stessi, sia che il solenoide resti fisso
rispetto a un sistema di riferimento e il magnete si muova sia che il magnete
rimanga fisso e il solenoide sia in moto. Per la produzione della corrente indotta
è necessario solo che ci sia un moto relativo del magnete rispetto al
solenoide.