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Pubblicità

NB si sconsiglia vivamente di leggere la parte in corsivo perché parecchio più pallosa.

Tutti sappiamo che la televisione è per la maggior parte finzione (cantanti che non cantano, persone che muoiono in un telefilm ma che ricompaiono in un altro, Mike Bongiorno e Pippo Baudo che dicono di avere in testa i loro capelli, leader politici che per non essere da meno quando vanno in TV prima delle elezioni promettono un milione di posti di lavoro…), ma tra tutte le finzioni televisive le peggiori sono quelle che offrono le varie pubblicità. E sono anche le più subdole perché atte a carpire la buona fede dello spettatore/acquirente, promettendo doti iperboliche che poi si rivelano (nella gran parte dei casi) bluff.
Per non parlare poi dei modi usati per presentare questi prodotti. Passi che truffi la gente, ma almeno fallo con stile. Ed è per questo che noi siamo qui, per analizzare gli spot di presentazione dei prodotti più che i prodotti stessi.

Le pubblicità si dividono in categorie: belle, divertenti, simpatiche, brutte, inutili, stupide, odiose… ma tutte possono essere raggruppate in quattro categorie maggiori:
  • Quelle a puntate per cui ti dispiacerebbe morire senza aver visto come vanno a finire.
  • Quelle esilaranti che vale la pena vedere.
  • Quelle che ti lasciano indifferente.
  • Quelle orripilanti per cui invece (al contrario di quanto accade per la prima categoria) ti
  • fanno maledire il giorno in cui sei nato (secondo me preponderanti).

renault clio

è la storia di un uomo (Gianluca) che viene piantato il giorno del matrimonio. Lui italiano, lei catalana, si sarebbero dovuti sposare in Costa Azzurra (Francia), solo che lei come detto, il giorno del fatidico sì, non si presenta. Così gli amici di Gianluca (partiti da roma o giù di lì) lo accompagnano a Barcellona per cercarla; lei però è già partita per l’Irlanda e allora i quattro si rimettono in macchina per raggiungere l’isola verde. Qui le strade dei quattro si dividono (si perde Francesca, che va a trovare gli zii, ma si acquista il così detto rastone). Si scopre quindi che la lei è una cantante di spicco e dopo essere stati ad un suo concerto i giovani la inseguono sino in Olanda e poi…

t.i.m.

è la storia di un lunghissimo viaggio in treno (iniziato nel periodo natalizio del 1998 e tuttora non ancora concluso). La particolarità dello spot è che il treno si trova bloccato su un viadotto a causa di una mucca che intralcia il passaggio.

Al momento sono terrorizzato dall’idea di morire senza sapere come va a finire la storia di quello sfigato che gira l’Europa con la clio™ alla ricerca di una stronza che non si è presentata il giorno delle nozze. Dovrebbero smetterla di trasmettere queste pubblicità a puntate; e se uno muore prima di vedere la fine di una storia? Io non posso vivere con questa angoscia. Cosa non si fa per vendere dei prodotti.
Sono parecchio preoccupato anche per le sorti dei passeggeri del treno della pubblicità della tim™.
Innanzi tutto vorrei sapere cosa ci fa una mucca su un viadotto ferroviario. Come cacchio c’è arrivata? Come hanno fatto i macchinisti a vederla e come mai hanno deciso di fermare il treno invece che spazzarla via a più di duecento chilometri all’ora? Qui c’è da aprire una parentesi importante. All’inizio della "saga tim™" (Natale 1998) il treno andava piano, anzi pianissimo (tanto che la ragazza riusciva ad andare a una velocità superiore a quella del mezzo percorrendolo in senso contrario a quello di marcia) come mai a un certo punto il treno si è messo a correre? Un giorno forse porrò risposta a questi interrogativi ma per ora ho altre preoccupazioni più importanti.
Non si dimentichi che all’interno di quel treno c’è un handicappato con invalidità del cento per cento (Andrea Bocelli) che preso da panico continua a cantare la stessa canzone accompagnato da un’orchestra di 175 elementi tutti esausti. C’è anche la madre di Giovanni Soldini (perché invece di chiedere al figlio di non infeltrire il maglione non gli chiede di andare a salvarla?).
Possibile che siano così stronzi da lasciarli lì solo per vendere un telefonino? Ormai è da precchio che sono bloccati su quel viadotto (e inoltre la gran parte del treno è dentro la galleria). Ma soprattutto mi chiedo: "Come fanno a stare così calmi?" Se uno parte da "Roma Termini" in direzione Milano arriva sul treno, si siede si legge il giornale poi la rivista poi il settimanale poi i fumetti poi una rivista porno comprata in stazione (magari imboscata in mezzo al Financial Times)… Poi inizia a fare le parole crociate e comincia a fare gli occhiali al personaggio in copertina dopo passa ai baffi poi le sopracciglia e dopo l’orecchino per passare alla fine all’immancabile dente nero finché tutta la faccia non è diventata un orribile pastrocchio. A questo punto il viaggiatore alza lo sguardo e legge "Roma Ostiense" e le palle un tantino iniziano a girargli, fin quando alla fine del viaggio a "Milano Centrale" la mente comincia ad annebbiarsi e si cominciano a vedere figure mitologiche come il Minotauro effemminato, la Sirena barbuta o il Tritone con tre palle. Invece su quel treno mezzo bloccato in un tunnel da tempo immemorabile (senza né acqua né viveri) regna l’armonia: tutti che fanno le parole crociate, che si scambiano messaggetti idioti o che si chiamano tra una carrozza e l’altra per dirsi minchiate (tutto questo è probabilmente dovuto a una sorta di isteria collettiva). Altra cosa che mi chiedo è in quali condizioni igieniche stiano vivendo su quel treno. Come voi tutti sapete quando il treno è fermo è severamente vietato andare in ritirata (solitamente chiamata cesso, bagno, latrina) e quindi quei poveri disgraziati dev’essere da parecchio che si trovano in condizioni critiche: anche la costipazione ha un limite.
Credo che i macchinisti siano proprio cinici. Perché non chiamano i soccorsi con la radio o col cellulare di qualcuno? Magari prima che finiscano le batterie? A proposito quanta autonomia hanno le batterie di quei cellulari? Dubito che possano ricaricarli continuamente e poi è mai possibile che tutti siano provvisti di cellulare tim™? Cazzo, per la legge dei grandi numeri ci sarà qualcuno che ha un omnitel™ o qualcos’altro!
Sempre a proposito dei macchinisti vorrei sapere perché quando la mucca si è messa a volare non hanno spostato il treno? E poi il treno può andare in due direzioni perché non se ne tornano alla stazione più vicina a marcia indietro?
A questo punto non mi resta che rivolgere un appello ai dirigenti telecom italia™ e tim™: "Andate a salvare quei poveracci".
Tornando a quelli della clio™ (una volta erano quelli della Uno bianca) sono preoccupato soprattutto per il rasta e per la cattiva influenza che può esercitare sugli altri; tra l’altro visto che sono diretti ad Amsterdam chissà che cosa sarà in grado di fumarsi quel pessimo elemento (speriamo almeno che poi non lo facciano guidare).
In questa sede vorrei azzardare un ipotesi; e se la ragazza fosse in realtà sul treno "tim™" e Gianluca fosse stato ingannato dalla sua vista a causa del fumo passivo di "Bob Marley" (inoltre tengono anche i finestrini chiusi perché hanno l’aria condizionata)?

Queste preoccupazioni non mi permettono di dormire tranquillo come un bambino (o come un ghiro, o peggio ancora come un ghiro bambino) tra due guanciali.

Seguono ora pubblicità di quarta categoria (non solo riferito alla mia classificazione)

ALIMENTARI


estathè

Due peones messicani vincono la proverbiale pigrizia resi attivi dalla bibita sponsorizzata

Una delle pubblicità per cui vale la pena di morire è quella della "estathè™". I due messicani che fanno la siesta sono in realtà due pastori di Pabillonis e la spiaggia è tutt’altro che messicana visto che lo spot è stato girato a Punta Is Molentis (Villasimius, Cagliari). Per non parlare poi del secondo episodio, girato in Piazza dei Miracoli a Pisa, in cui una guida propone ai due già citati pastori di salire sulla famosa Torre Pendente. In primo luogo la torre è chiusa perché ogni anno si inclina sempre di più (un po’ come Andreotti), poi i presunti "messicani" sono più orientali che sudamericani e visto che nel primo episodio più che poveri sembravano poveri in canna non mi resta che pensare che siano immigrati clandestinamente o che siano narcotrafficanti; scarterei la seconda ipotesi perché se spacciassero non girerebbero vestiti con dei sacchi rubati alle Poste Italiane. Inoltre vorrei sapere come cacchio hanno fatto a sentire la tipa in cima alla torre che prima infila la cannuccia nel tè e poi sospira; cazzo neanche Superman aveva un udito così buono (e dubito fortemente che lo abbia adesso che è tetraplegico).

aranciata sanpellegrino


Lo spot è incentrato sulle sedute psicanalitiche di un giovane che racconta i suoi sogni (e chiede chiarimenti) alla sua avvenente e disarmante analista.

Se fossi uno che va dalla psichiatra (e lo sono) non credo che mi basterebbe una risposta idiota come. "Ma lei l’aranciata l’aveva pagata?" o "Ma lei l’aveva messo il freno a mano?". Lasciando perdere il fatto che le domande fossero idiote e che il paziente si fa insieme al rasta della pubblicità della clio™, che risposte sono, sei un medico o un cabarettista? Quell’uomo va a rubare per potersi pagare la droga e una seduta psicanalitica e tu gli rispondi queste minchiate? Ma su siamo seri! Dove l’hai presa la laurea su Postalmarket™? Io propongo la radiazione dall’albo per la dottoressa e il carcere a vita per il paziente e gli ideatori dello spot.



red bull

Una campagna (probabilmente ideata da campagnoli) basata su orribili cartoni animati dalla voce irritante (soprattutto quando parlano napoletano). Credo basti questo per distruggere questa pubblicità.

yogurt yomo

Un uomo strafatto convinto di essere San Francesco parla con gli animali (che gli rispondono convinti a loro volta di essere il lupo di Gubbio).

yogurt fruttolo

In un agriturismo una maestra cerca di spiegare ai suoi alunni alcune tipologie di animali. La mucca però è il punto debole dei fanciulli che rispondono in maniera piuttosto sgangherata alle domande sul simpatico mammifero (che tra l’altro è anche testimonial del prodotto).

Una maestra chiede ai suoi alunni: "Dove vive la mucca?" e loro rispondono: "In frigo!"; oppure "Quanto è grande una mucca?" e puntualmente arriva la risposta: "Più o meno così! [15 cm. circa, nda]". Ma la cosa drammatica non è che i bambini rispondano in quel modo (sono pur sempre bambini incolti) ma che la maestra dia loro ragione; probabilmente anche lei non ha mai visto una mucca. L’unico consiglio che posso darle è di comprarsi un telefonino tim™ e di andare a farsi un viaggio in treno.


philadelphia


Tra le pubblicità più odiose la "saga philadelphia™". Un nonno ingordo, destinato a morire d’infarto per un’ostruzione delle arterie causata dal formaggio, insegna al nipote come diventare un anziano solo e destinato all’ospizio. Non si capisce come i genitori del bambino continuino a lasciargli frequentare il nonno che tratta male gli ospiti, ruba il formaggio alla cameriera filippina (che col suo misero stipendio si può permettere solo una scatoletta di tonno e una confezione di formaggio al mese), attacca briga con persone innocue e sconosciute alla fermata dell’autobus, cerca di fare il furbo dopo essersi sbaffato tutto il pranzo della famiglia… Secondo me il nonno ha bisogno di una donna che lo disciplini un po’; pare che signora della ace™ sia rimasta vedova.


valsoia

E come scordare la pubblicità della valsoia™ che dice: "Martina ha detto no a colesterolo e lattosio, ma oggi può dire si al gelato!" Perché non dicono la verità e cioè che Martina ha anche rinunciato al gelato?!? Dai a chi vogliono darla a bere? Si il gelato sarà anche privo di colesterolo ma è come mangiarsi il gelato senza scartarlo: sa di plastica! E poi se lei mangia queste schifezze perché deve costringere anche gli amici a mangiarle? Guardiamo anche l’altra faccia della medaglia, valsoia™ da allucinazioni; questo si evince se si guarda con attenzione lo spot in cui tutti fanno i complimenti al padrone di casa per un orribile pianta: che cazzo avete da complimentarvi? È chiaro che il così detto gelato provoca reazioni strane all’interno di un organismo sano.



granbiscotto rovagnati

Un altro "bel siparietto" che mi ha particolarmente colpito è quello del granbiscotto rovagnati™ (in particolare quello dei calciatori). Lo spot si svolge nello spogliatoio di una squadra di calcio, che probabilmente milita in "Serie Subbuteo". Qualcuno chiede a un compagno di descrivergli un goal. Quello risponde: "Elevazione, tiro e goal!", mimando il tutto con il lancio di un sacchetto. Il primo giocatore intento ad allacciarsi le scarpe (ed è strano che un giocatore di subbuteo si allacci le scarpe) riceve il pacco e chiede: "Cos’è?" Risposta: "Un panino col prosciutto". Nuova domanda: "Crudo o cotto?" Nuova risposta: "Granbiscotto!" Al che tutto lo spogliatoio esplode e assale colui che ha il panino in mano, poi tutti si lasciano andare ad una sorta di rito tribale in cui tutta la squadra salta inneggiando a un prosciutto.
Capisco che non abbiate mai visto una coppa (né una fesa, tantomeno un prosciutto), ma perché dovete mangiarvi il panino di quel povero Cristo (panino preparato con tanto amore dalla mamma del povero Cristo, la povera Madonna). Per quanto giochiate in un’infima serie avrete uno stipendio; e allora compratevelo anche voi un panino e mangiatevi il vostro senza bisogno di assalire lo sfigato che in quel momento si trova col panino in mano… basta con questa violenza negli stadi.


plasmon

Una coppia con figli si appresta a passare una giornata a casa della madre di lei. Quando sono sull’uscio sul punto di uscire ecco che lei chiede al marito: "Hai preso i Plasmon per loro (riferendosi ai neonati che tiene in braccio)?" e lui risponde con candore e praticità: "Mangeranno i biscotti di tua madre". Ma lei no. "Devono mangiare i loro Plasmon così cresceranno forti" dice. "Come il loro papà" replica lui. "Magari anche meglio!!" ribatte la donna.

Allora, non solo costringi tuo marito a passare una giornata (se non di più) con tua madre, donna che lui odia più di ogni altra al mondo, ma, dopo avergli fatto perdere tempo con inutili cazzate, ti permetti anche di deriderlo? E con la faccia che ti ritrovi poi!?! Ma vergognati e ringrazia quel sant’uomo. Perché se fosse stato chiunque altro ti avrebbe già mollato da un pezzo.

vallè gran gusto

Una donna (orrenda) con una voce che solo lei ritiene seducente cerca di spiegare al mondo i segreti per la buona riuscita di un’ottima torta (cerca soltanto di spiegarli perché essendo dotata dell’intelligenza di una provola affumicata non ci riesce). Non contenta di questo la donna (o presunta tale) consiglia di usare Vallè gran gusto, prodotto che contiene solo il 20% di burro. Solo che la signora non ci dice cosa c’è nel restante 80% del prodotto che sponsorizza. Cazzo se uno vuole mangiare plastica non si mette certo a fare la torta con queste schifezze! Se uno vuole mangiare plastica va da Mc Donald’s , almeno lì sai cosa mangi (solo poliestere pregiato per fare le sottilette dei cheeseburger).

manzotin

Due tizi si recano al bar (e sottolineo bar) e chiedono cosa ci sia di buono per pranzo. Il padrone, gestore, cameriere tuttofare per tutta risposta inizia a canticchiare un orribile canzoncina; canzoncina non adatta neanche per una pubblicità di quart’ordine (e infatti non è adatta).A questo punto arriva un terzo avventore che, a sua volta, chiede cosa ci sia di buono per pranzo. Però stavolta non solo l’uomo dietro il bancone, ma anche gli altri due clienti, iniziano a canticchiare la solita canzoncina idiota. E tutti sono contenti.

Non solo non si capisce perché la gente vada a pranzo al bar (N.B. non bar-ristorante, bar e basta), ma perché dato che vai a pranzo fuori devi andare a prendere proprio Manzotin con patate? Perché il cameriere canticchia quell’orribile motivo dandosi arie che neanche Pavarotti… e perché lo fanno anche i clienti? Proprio non me ne capacito.

tronky

Immaginate la scena (immaginatela solo se non avete mai visto lo spot, se no riguardatevelo e non rompete i coglioni): ballo delle debuttanti. Una debuttante che balla con un ragazzo occhialuto in un grande salone gremito da altre quattromilacinquecento coppie e l’orchestra. A un certo punto, proprio durante il ballo, lei dice: "Facciamo una pausa?!" E lui risponde un po’ stralunato: "Vuoi fermarti adesso?!?" E lei: "E chi ha detto di fermarsi?!"
Lui la guarda con la faccia emblematica di chi sta pensando "ma che cazzo stai dicendo?" e lei per tutta risposta tira fuori dal taschino di lui un Tronky, lo scarta (probabilmente buttando la carta per terra), e lo morde.
Nel mordere lo snack però lei si rompe quattro incisivi e un premolare (o almeno il rumore che si sente è quello) e tutti si fermano (compresa l’orchestra), spaventati dall’orribile rumore udito, per capire cosa sia successo.
Lui guarda la folla pensando "cazzo volete?" e, sollevando la dama di forza, riprende a ballare senza musica (anche se nel filmato la musica è stata aggiunta con l’ausilio del computer).
Lo spot si chiude con un personaggio palesemente coglione (oserei dire quasi lo stereotipo del coglione) che chiede alla dama di ballare. Lei garbatamente rifiuta dopo aver constatato che nel taschino del nuovo cavaliere non c’è traccia di Tronky.
Dallo spot si evince che la debuttante protagonista al ballo ci è entrata di straforo. Non si capisce invece come mai lui, che tutto sommato è un tipo di una certa intelligenza ed eleganza, porti nel taschino due Tronky (decisamente una caduta di stile), e si capisce ancor meno perché lui abbia all’occhiello un assorbente interno (per fortuna non usato).

crodino

Una pubblicità in campo alimentare che mi piace molto è quella del Crodino che ha per protagonista Colombo. Devo però riconoscere che è stato commesso un errore (che in molti non avranno colto) nella battuta finale dello spot, che poi è quella che la gente ricorda e che decreta o meno la fortuna di una pubblicità; Mario (il barista) dice a Colombo riferendosi alla moglie di quest’ultimo: "E sta bene?" e Colombo risponde: "Beland’ se sta ben, ha trovato l’America!" esibendosi subito dopo in un’espressione facciale che è tutto un programma. Solo che l’America non l’ha scoperta Cristoforo Colombo (infatti i pellirossa americani vengono comunemente chiamati indiani visto che Colombo pensò di essere arrivato in India), bensì Amerigo Vespucci; anzi, Colombo neanche sapeva dell’esistenza dell’America… però, visto e considerato che lo spot mi fa ridere, lo salvo.

All’interno della categoria "alimentari" si distinguono due colossi come Barilla e Kinder e Ferrero che andremo adesso ad analizzare.

barilla

Un classico sono le pubblicità della pasta, ma non una pasta qualsiasi, nooo, la pasta per antonomasia: la pasta barilla™.
Memorabili gli spot degli anni ’80 (a cura del noto pubblicitario Gavino Sanna). Per esempio chi non ricorda la bambina che tornando a casa sotto la pioggia raccoglieva un gattino e lo portava con sé? Se solo lo avessi fatto io altro che gatto… fuori a calci in culo io e il gatto (o forse solo io, chi lo sa?!?). E poi che razza di genitori sciagurati sono a lasciar tornare una bambina a casa da sola sotto un nubifragio? Capisco che sperassero centrasse la figlia in pieno, ma se invece di un impermeabile giallo ne avesse avuto uno rosso e invece del gatto avesse trovato il lupo…
E come scordare la piccola orientale (probabilmente comprata da un venditore di bambini di Hong Kong) che non parlava una parola di italiano e che mangiava gli spaghetti uno per volta con le mani?
O ancora, è impossibile dimenticare il padre di famiglia che, costretto a partire per motivi di lavoro, si ritrovava al suo arrivo un fusillo al sugo, per giunta scotto, in tasca? Fusillo che il figlio gli aveva infilato in tasca di nascosto per fargli pensare a casa durante la sua assenza e che invece ebbe solo il effetto di far vomitare il povero malcapitato.
Per passare poi alle più recenti.
Un ragazzo torna a casa con la busta della spesa e consegna un pacco di pasta (non Barilla) alla madre. Costei lo bacchetta, incurante della fame nel mondo, per aver sbagliato marca. Ma non è finita qui; quando il figlio (terzomondista convinto) prova appena a spiegare alla madre le sue ragioni anticapitaliste viene da questa aggredito. A questo punto la suddetta madre butta un pugno di Barilla e un pugno dell’altra pasta in una stessa pentola e a fine cottura propone un assaggio al figlio che si convince di aver sbagliato e, abbandonando ogni fiducia nello sviluppo del terzo mondo, diventa un fervente sostenitore del capitalismo.
Ancora adesso comunque il figlio si chiede come abbia fatto sua madre a raccogliere due forchettate di differenti tipi di pasta visto che tutt’e due cuocevano nella stessa pentola. Discorso più o meno analogo per un'altra famiglia alle prese però con i tortellini.

abbracci mulino bianco
(barilla)

Una ragazza dice al marito, per mezzo di una sottile metafora, di essere incinta.
Lui dice: "Buoni questi Abbracci" e lei invece di rispondere: "Si caro li ho presi perché c’era una svendita colossale" replica: "A cosa ti fanno pensare?" e lui: "Latte, cacao, due cose buone che si uniscono per dar vita a qualcosa di unico". "Proprio come sta succedendo a noi" dice lei. E lui incredulo "Vuoi dire che…?" e lei "Si".

  1. Io mi incazzerei come una bestia a essere paragonato a un biscotto.
  2. Lui non da l’idea di essere uno che naviga nell’oro e lei più che una donna in carriera sembra disoccupata; e allora che cazzo ti ridi che in men’ che non si dica avrai un’altra bocca da sfamare!?!
Secondo me l’abbraccio di lui (con cui si chiude lo spot) era teso a farla abortire.

4 salti in padella findus

Trascuriamo il nome del prodotto che potrebbe creare scompiglio in qualcuno di voi lettori passiamo ad analizzare lo spot [1].
Questo video pubblicitario si basa su un pranzo tra Giove, Bacco e Diana. Nonostante lo spot per le prime 3-4 volte sia gradevole è stato commesso almeno un grave errore (dico uno perché altri sono trascurabili considerata una chiave di lettura un po’ moderna).
Come tutti sanno i greci praticavano una religione politeista che i romani importarono quasi in blocco cambiando però i nomi alle divinità; così Zeus divenne Giove, Dioniso Bacco, Artemide Diana e via dicendo. Gli dei greci vivevano sul monte Olimpo, i romani NO! Inoltre non credo che gli dei greco-romani fossero a conoscenza dell’esistenza di Dio e se ne erano a conoscenza non avevano certo il tempo di preoccuparsene, in particolar modo Bacco; e allora mi volete spiegare questo dialogo:
Bacco: "…Giove cucini da Dio!"
Giove: "Bacco un’altra battuta così e ti caccio dall’Olimpo!"
Come detto trascuriamo il fatto che Diana sembra una cyberpunk, che possiede un arco supermoderno, che Bacco non è per niente sbronzo (ma piuttosto stronzo), che Giove possiede una cucina a gas e che tutti sono vestiti con abiti celtici.
Comunque, e ci teniamo a sottolinearlo, l’errore maggiore è che gli dei romani non vivevano certo nel monte Olimpo ma ai Parioli.

KINDER & FERRERO

kinder fetta al latte

Va ricordata anche la pubblicità della kinder fetta al latte™ in cui una caraffa di latte parla con il prodotto sponsorizzato. La "piccola" fetta al latte™ si rivolge alla caraffa chiamandola fratellone. Giustamente il latte si incazza a sentire certe cose (anche perché essendo molto avido non vuole dividere l’eredità con un fratello/sorella di dubbia natura) e inizia a fare un elenco delle sue caratteristiche mentre la fetta al latte si bulla del fatto che anche lei/lui ha calcio, vitamine, proteine e non contento/a aggiunge che ha anche il pandispagna e il miele. Ci sono parecchie cose che non quadrano. Prima di tutto come mai tengono il latte in una caraffa invece che tenerlo nel pratico cartone? Non si preoccupano del fatto che potrebbe irrancidirsi? Secondo, che esempio danno ai bambini? La dolce e innocua fetta al latte™ mente sapendo di mentire. Il suo latte non è fresco, è zeppa di conservanti e altre schifezze chimiche (sicuramente il miele è un prodotto ottenuto dalla lavorazione del petrolio) volontariamente omesse dall’elenco dei contenuti. Per non parlare poi del disordine che regna nel frigorifero di quella famiglia: per esempio una melanzana isterica che ride senza motivo…

ovetto kinder

Ci sono due diversi tipi di pubblicità per reclamizzare questo prodotto.

  1. Pubblicità con persone vere (oddio verè… vabbè) che pubblicizzano il prodotto in sé: le varie sorprese comuni, il gusto del cioccolato, i brufoli… Sono spot che passano abbastanza di rado, il che li rende meno adiosi di tanti altri.
  2. Pubblicità realizzate a cartoni animati che si occupano solo ed esclusivamente delle collezioni speciali (quelle composte da pezzi unici dipinti a mano da bambini cinesi sottopagati) che comprendono giraffe specializzate in sport estremi, fantasmi fosforescenti, elefanti al mare, coccodrilli campioni olimpici, panda in stile anni ’50…
Questi spot, a differenza dei precedenti, vanno in onda di continuo; il che li rende piuttosto fastidiosi.
La caratteristica peculiare di questi spot è questa: viene prese la canzone più odiosa e idiota del momento e viene resa (se possibile) ancora più odiosa e idiota, e inoltre viene fatta cantare a degli insulsi personaggi animati capitanati da un uovo di cioccolata ricoperto di stagnola [2] che parla!

ferrero rocher

Questi ottimi cioccolatini (a parer mio) sono stati danneggiati da un’orribile e irritante pubblicità. Lo spot era incentrato sulla golosità di una ricca signora che veniva lenita con maestria dal prodotto sponsorizzato. In mezzo Ambrogio, autista e maggiordomo della signora. La padrona (che possiede un solo vestito benché sia ricca) era solita dire: "Ambrogio, ho un leggero languorino", Ambrogio le rispondeva con gentilezza usando frasi servili di circostanza (per esempio: "Vuole che ci fermiamo al bar?"; "vuole che le prepari qualcosa?"; "Vado in giardino ad ammazzarle uno dei suoi buoi per merenda?") però la signora lo incalzava (e forse un po’ lo incazzava anche) dicendo: "La mia non è proprio fame, è più voglia di qualcosa di buono". – Che cazzo volesse dire non l’ha mai capito nessuno – Quindi Ambrogio (che già sapeva perché, previdente, aveva letto il copione) non uno ma bensì una piramide di Ferrero Rocher ricevendo gli elogi della signora in giallo: elogi si ma niente aumenti.
Questo è quanto accadeva fino a poco fa (cioè prima che Ambrogio si licenziasse perché stufo di aspettare dieci anni stipendi arretrati). Adesso è Richard Gere a fare da testimonial per i cioccolatini Ferrero anche se per timidezza finge di essere proprio il famoso maggiordomo; viene riconosciuto perché ha un vestito nuovo, cosa che Ambrogio non si sarebbe mai potuto permettere.

ASSORBENTI

Sono spot in cui donne di svariata età (soprattutto giovani donne che ancora non hanno raggiunto la menopausa) raccontano le loro esperienze di perdite varie e il modo (o meglio il prodotto) che hanno usato per arginarle.

lines ali vive

Tralasciando lo schifo del sentirne parlare alle ore dei pasti (anche se a qualcuno potrebbe anche piacere, ma non chiedetemi a chi!!) sono di un’idiozia indicibile. C’è una donna che parla con le statue del Pincio e che magari è anche convinta che un giorno le risponderanno; un paio di pallavoliste che ridono per motivi sconosciuti (quasi sicuramente una risata isterica), vorrei tanto sapere cosa hanno da ridere con quella faccia… Ma soprattutto c’è un presunta "calciatrice" che dice di essere la più forte che alla fine dello spot perde una scarpa calciando il pallone e che filosofeggia sul calcio senza probabilmente aver mai visto una partita in vita sua.

Ultimamente si è aggiunto un altro bel personaggio alla grande famiglia lines. Una donna che dice una serie di cazzate che suonano più o meno così: "Io la corsa ce l’ho nel corredo genetico; sono una biologa credo di saperne qualcosa!" Ma non contenta di questo aggiunge addirittura che i movimenti dell’assorbente reclamizzato sono sincronizzati ai suoi, dimostrando così di non capirne un cazzo di genetica né tantomeno di sincronia e del suo significato. La ragazza cerca con tutte le sue forze di dimostrare che l’assorbente è un essere vivente, pensante e capace di comprendere il termine sincronia (quasi sicuramente comunque l’assorbente si intende di sincronia più di quanto non se ne intenda la sua proprietaria!).

teena lady

Un'altra rivelazione del piccolo schermo è stata la pubblicità di teena lady ™.
Una donna di una certa età (per non dire anziana) dice che dopo aver sentito una sua amica parlare di (cito testualmente) "certe perdite", e dopo aver scoperto teena lady™, non si preoccupa più. Questa è la dimostrazione che non è vero che da vecchi si ridiventa come bambini, perché un bambino dopo essersi pisciato addosso non si mette a ridere ma piange come un agnello alla vigilia di Pasqua.

DETRSIVI & AFFINI

calfort

Premesso che le pubblicità sono dei falsi incredibili ce n’è una che le batte tutte: calfort™. Tutti sanno quanto sono bastardi gli idraulici e in genere i riparatori di elettrodomestici (o almeno la gran parte di essi) [3]. Vi sembra possibile che dicano: "Io consiglio calfort™ a tutti i lavaggi". Sarebbe come se un gommista dicesse a un suo cliente di comprare ruote piene così non rischia più di bucare. La logica conseguenza se tutti usassero calfort™ sarebbe (almeno secondo quello che vogliono farci credere) che le lavatrici non si romperebbero più e i manutentori non avrebbero più un lavoro. Domanda: chi è il fesso che dice di usare un prodotto che gli farà perdere il lavoro?

bolt due in uno

Da poco è arrivata un’altra perla: bolt due in uno™. Un ammiraglio (o qualcosa di simile) si lamenta con l’addetto alla biancheria perché ha usato un ammorbidente e gli chiede chi gli abbia dato il permesso di comprarlo. Come se in caserma fossero i soldati a fare la spesa. È probabilmente una delle pubblicità più brutte e irritanti della storia.

omino bianco

In questo caso la critica non è rivolta alla pubblicità del prodotto (che d'altronde è idiota come tutte quelle dei detersivi) ma bensì sul logo del prodotto: perché il detersivo si chiama omino bianco™ se il logo è un omino nero con la maglietta bianca?

autan family

Come sempre in estate si propagandano prodotti contro le punture di zanzara. Quest’anno l’ultimo arrivato è autan family™. Bella musica nello spot, belle immagini ma il parlato fa veramente schifo. Su una carrellata di persone riprese da duecento metri una voce fuori campo chiede: "Avete visto qualcuno essere punto dalle zanzare?" Cazzo no! Già le zanzare non le vedo quando sono a quattro centimetri come faccio a vederle a duecento metri?

bilboa

Una ragazza si aggira tutta sola su una spiaggia che apparentemente si trova su un’isola deserta (forse un atollo). A un certo punto la suddetta ragazza, nel bel mezzo della sua passeggiata, inizia a spogliarsi; prima si toglie il cappello, poi la camicia e dopo via anche il reggiseno. Così si ritrova su una spiaggia deserta in mutande a prendere il sole.
Si presume che la ragazza sia arrivata con la barca che si trova a poca distanza dalla riva. Sulla barca non c’è nessun altro (almeno a quanto si vede) e sull’isola neanche: allora perché il sole non lo prendi integrale (ossia ricoprendoti di crusca)? O se proprio ti secca almeno quando ti fai la doccia spogliati!! Tra l’altro è anche antigienico farsi la doccia con le mutande, sai quante cose si trovano nel costume dopo una giornata al mare (granchi, sabbia, lattine vuote…). A proposito da dove cazzo è uscita una doccia (con tanto di box fatto di canne) su un’isola deserta? Non vorrei passare per un maniaco sessuale, ma almeno spiegatemi perché deve fare la doccia con le mutande!?! Se è solo un problema di inquadratura invece di fare un piano americano [4] basta un mezzo busto o un primo piano (che è anche meglio per chi soffre di vertigini).

dixan forza blu

Mentre una signora sta controllando il bucato steso si accorge che su una tovaglia persiste un orribile alone. "Oh no!" esclama la signora, ma ecco che proprio in quel momento arriva Andrea Giordana. Non arriva però come tutti i cristiani, bensì uscendo dalla tovaglia incriminata dicendo: "Questo perché non ha usato Dixan forza blu… venga con me" e detto questo trasforma la signora (e se stesso) in un acaro e la trasporta dentro la tovaglia spiegandole gli effetti del prodotto reclamizzato. Il problema in tutta questa storia è che non si sa se la signora poi torni completamente normale (si sa invece che sicuramente Giordana non tornerà mai normale perché normale non lo è mai stato). Ma soprattutto c’è il problema che Andrea Giordana non è mai uscito dal bucato e c’è sempre il rischio che esca all’improvviso dalla tovaglia, dalle lenzuola o, peggio ancora, dalle mutande del marito della signora.

ALTRO

fiat brava

Lo spot è incentrato sulle vicende sentimentali di una donna separata, divorziata o vedova che ha un figlio (non è escluso neanche che possa essere una ragazza madre) e che cerca di rifarsi una vita con uomo che posa anche essere paterna di cui il picolo ha bisogno.
La pubblicità inizia con uno dei pretendenti alla mano (Alfonso) della signora che arriva con un mazzo di fiori, a bordo del non plus ultra della figata di macchina. Al che il pargolo aziona l’innaffiamento del giardino proprio mentre l’uomo nel vialetto della villa, così quando la signora apre la porta si ritrova faccia a faccia con un uomo bagnato fradicio con dei fiori in mano. È presumibile che la madre del teppista lo abbia poi lasciato visto che il teppista in questione cancella il nome "Alfonso" dalla sua lista di candidati a fargli da padre.
A questo punto arriva un uomo, che pare uscito da una rivista, con la sua Fiat Brava. Il bambino avendo visto tutto dalla finestra della sua camera scende ad aprire la porta con un guantone da pugile nascosto dietro la schiena (VIGLIACCO!!). Non appena la madre apre la porta, l’uomo sfodera uno dei sui migliori sorrisi a 32 denti e mostra al figlio dell’amata tre biglietti per lo stadio.
Lo spot si conclude con la macchina che parte e una veduta su un albero.
Ci sono alcune considerazioni da fare:

  1. Se fosse stato figlio mio, solo per quello che ha combinato al povero Alfonso, gli avrei dato una compilation di schiaffi tale che quando avesse finito di girare si sarebbe dovuto rifare il guardaroba.
  2. La pubblicità istiga i bambini, anche quelli non teppisti, a ricorrere alla violenza per ottenere ciò che vogliono.
  3. Non si sa che cosa il teppista abbia fatto agli altri individui presenti sulla lista; visto e considerato il trattamento riservato ad uno con una bella macchina non oso pensare cosa sarebbe successo se qualcuno dei pretendenti avesse avuto che so io una panda, una duna o una printz verde.
  4. Lo spot dice (tra le righe) che con i soldi si compre tutto. Anche se, a dire il vero non si sa se dopo la partita, il giovane bastardo ne abbia combinato una delle sue al fotomodello, magari rovinandogli per sempre la carriera.
  5. Ad uno sguardo attento ci si accorge di quanto sia sbagliato lo slogan scelto (Fiat Brava, that’s amore [5]). Se fosse stato veramente amore a prima vista che motivo aveva il bambino di scendere ad accogliere l’ospite con un guantone?
  6. Ultima (ma non meno importante) considerazione. C’è stata una terribile leggerezza da parte del regista. Il bambino prima di scendere prende il guantone sinistro (solo il sinistro senza il destro), ma quando scende per pestare malamente l’uomo ha calzato il guantone destro, anche se poi è il sinistro a ricomparire sull’albero alla fine dello spot.
La Fiat comunque va apprezzata perché ha deciso di seguire una linea pubblicitaria che ha una certa coerenza: pubblicità brutte per macchine brutte.

pagine gialle

Lo spot narra la storia di un rapinatore che si chiude in una banca con un ostaggio. Quando le forze dell’ordine ordinano al bandito di uscire dall’edificio egli risponde con un secco "no". A questo punto, come in ogni poliziesco che si rispetti, i rappresentanti dell’ordine costituito iniziano a trattare con l’uomo chiedendogli cosa voglia. Mai cosa fu più sbagliata visto che l’uomo asserragliato nella banca inizia ad avanzare pretese assurde spalleggiato dall’ostaggio. E qui la svolta: gli agenti non trovano di meglio da fare che consultare le pagine gialle ™ per assecondare le richieste del ladro e del suo complice (cioè l’ostaggio).

Vorrei sapere perché nessuno è intervenuto per fermare questa pubblicità denigratoria nei confronti delle forze dell’ordine che già non mietono consensi come se piovesse! Vorrei sapere come mai quelle teste di cazzo non hanno mandato i loro cugini (le teste di cuoio) che in meno di 50 secondi avrebbero fatto piazza pulita del rapinatore (impedendo tra l’altro che l’ostaggio diventasse complice del malvivente).

Questo è un esempio di pubblicità che riunisce due categorie (è a puntate ma vale ugualmente la pena morire piuttosto che vederla).

calze pompea

Vi dico solo questo: lo slogan è "Calze Pompea, scelta di donna" e lo spot è interpretato da Joaquin Cortez.

omnia 2000 gold

Nello spot Dante passeggia con suo figlio "Dantuccio" e nel frattanto gli l’introduzione de "La Divina Commedia". Dante recita:

Me ne andavo un mattino a spigolare
Quando vidi Caronte in mezzo al mare
Lui navigava seduto su una sedia
Questo è l’inizio della divin’ commedia.

Dantuccio dice al padre che è orribile e che ci penserà lui a metterla a posto; naturalmente usando il prodotto reclamizzato.
Allora, passi che i due usino il computer negli anni tra la fine del 1200 1 l’inizio del 1300, passi che quando Dante esclama "Selva oscura?! Ma non sarà un po’ troppo moderno?!" Dantuccio replichi "Oh papà, anche i Beatles all’inizio non furono capiti!" (anche se non è vero); ci posso passare sopra, però non posso passare sopra a due errori gravi come quelli che sono stati commessi (altrimenti che rompicoglioni sarei?) e cioè:

  1. Dante dice: "…questo è l’inizio della divin’ commedia…", ma tutti sanno che il vero dante chiamò la sua opera La Commedia e che fu Giovanni Boccaccio in seguito a definirla Divina.
  2. Nello spot Dante viene mostrato con la corona d’alloro sul capo. Corona che però gli fu consegnata molto dopo l’inizio della stesura della Commedia; anzi gli venne conferita honoris cause dopo il suo decesso perché se non era grande lui…




Fin qui abbiamo visto pubblicità del 1999 o precedenti. adesso vediamo quelle del 2000




pasta agnesi

Non so se vi è capitato di vedere la pubblicità della pasta Agnesi. Bella non la si può definire, però è interessante e ricercata. Certo su quasi 60 milioni di persone l’avranno capita in 18. Le forchette (tipica icona della concorrente pasta Barilla) che cadono dal cielo e lo slogan "Dove c’è Agnesi c’è Agnesi" contro il "Dove c’è Barilla c’è casa".
Ma ora analizziamo la pubblicità dal nostro solito punto di vista. Avete presente quando per vedere se la pasta è cotta cercate di assaggiarle ustionandovi? Bhe, nella pubblicità della Agnesi la pasta (300 gradi circa) viene versata sulla schiena di alcune ragazze che indossano solo mutande e reggiseno; non è una bella casa. Provate a farlo e poi ne riparliamo; tempo tre decimi di secondo e lei ha già fatto le valigie ed è tornata da sua madre che abita a duecento chilometri (cazzo neanche Schumacher).

wind

Roberto Baggio tira il rigore decisivo contro il Brasile nella finale di coppa del modo di USA’94; prende la traversa e la palla magicamente finisce dentro anzi che fuori. A me dopo sei anni ancora mi brucia. C’è un solo commento da fare su questo spot:
BASTARDI!!

tim

Ancora una volta la Tim ci regala una perla… di guttalax. Fate conto che vi rubino la macchina (e spero per voi che non sia così). Voi dovete andare da Genova a Venezia. Se non avete più la macchina quanti altri modi avete per andare dal punto A (GE) al punto B (VE)? Io ne ho contati 13.728 e ve ne elenco alcuni con relativa posizione.

In macchina (prendendone una a noleggio naturalmente).
12) In aereo.
38) In corriera.
40) A pari merito: monopattino e skateboard.
67) A piedi.
91) A dorso di mulo.
100) In risciò.
109) A dorso d’uomo (ammesso e non concesso che si trovi un uomo disposto a portarvi).
159) Con i pattini a rotelle.
288) Col calesse.
306) Nel marsupio di un canguro.
1.045) In bicicletta.
1.046) Con un saltarello.
12.001) Camminando sulle mani.
12.780) Con gli sci.
13.727) Con un monociclo.
13.728) Con un BOB da ghiaccio.

In questa classifica non compare da nessuna parte la voce in barca a vela. E sapete che mezzo usano nello spot per andare da Genova a Venezia…






[1] Rassicuriamo tutti i consumatori di questo prodotto. Per "padella" si intende una comune pentola da cucina e non la padella che siamo abituati a vedere in ospedale. Non possiamo comunque rassicurarvi sul sapore del prodotto.
[2] La mascotte del prodotto.
[3] A tal proposito vorrei ricordare una frase del grande Woody Allen. "Non solo Dio non esiste ma provate a trovare un idraulico la domenica".
[4] PIANO AMERICANO: inquadratura fino al ginocchio.
[5] Fiat Brava, That's Amore = Fiat Brava, Questo è Amore.