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PAROLE

Ho sempre avuto il pallino per le parole e mi sono sempre vantato di usare più delle 100 parole che generalmente un italiano medio usa. Vabbè 101 non è molto più di 100 ma è già qualcosa. Nel nostro vocabolario abbiamo più di 37 mila parole e ogni anno ne aggiungiamo ben più di qualcuna.
Non ci basta avere parole come eritrociti (comunissimi globuli rossi) o zuzzurellone (persona che pensa solo al gioco); parole che nessuno usa, al massimo uno zuzzurellone lo chiami pirla o se sei buono idiota. Per farci del male e non farci mancare niente abbiamo aggiunto parole come ribaltone e buonismo. Cazzo, quante volte pensi che si usino parole come queste?
Inoltre mi sono sempre interessato a categorie di parole come le parolacce e palindromi, soprattutto la prima categoria che ho cercato di sdoganare fondando tra l'altro un Club della Parolaccia che ho chiamato "Fan Club Fanculo". Già il nome parolacce non è un bel sentire, è una forma di emarginazione. Parole come cazzo, coglioni e stronzo dovrebbero essere consentite nell'uso quotidiano. Sono parole che esprimono un concetto in maniera sintetica e comprensibile da tutti e inoltre hanno anche una certa forza. Volete un esempio?
Se l'ultimo della comitiva chiude la porta di casa sapendo che nessuno ha le chiavi che cosa gli urlate:
1) sei un coglione!
2) sei una ghiandola sessuale maschile che produce spermatozoi e ormoni maschili!
E se qualcuno vi taglia la strada a 200 km/h cosa dite:
1) Stronzo!
2) Cilindro di escrementi solidi maleodoranti!
Un'altra cosa che mi ha sempre incuriosito sono quelle parole che pur essendo sinonimi non hanno lo stesso significato. Mi spiego meglio: se state passeggiando e intravede uno stronzo di cane (nel senso di escremento, non che il cane sia uno stronzo) dite cacca e lo saltate agilmente con un balzo felino; se invece NON lo vedete e accidentalmente lo pestate la prima cosa che dite, o meglio che urlate e sicuramente: "MERDA!"
Per finire vorrei parlarvi di una categoria di parole che odio. I diminutivi. "Aspetta un attimino!" "Mi dia un aiutino!" "Ho comprato un paio di mutandine". Passi per l'aiutino (in fondo è un piccolo aiuto) ma l'attimino… già l'attimo è incommensurabile. E poi le mutandine. Le mutande, una cosa che contiene una storia, un concetto (soprattutto nel caso degli uomini), non si possono sminuire così le mutande.