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L'INTERVISTA

GIORNALISTA:

Bene, benvenuti; questa sera ci troviamo a tu per tu con un ex asso del pallone; colui che spesso è stato definito la meteora per eccellenza del calcio italiano. Buonasera, come sta?

INTERVISTATO:

Buonasera. Bene grazie.

GIORNALISTA:

Allora, ripercorriamo le tappe della sua brevissima carriera di portiere. Lei è l'unico portiere di Serie A che non ha mai subito un gol nelle partite della massima serie. Questo è il frutto di un'accurata preparazione, di molta concentrazione… mi dica, sa io non sono molto esperto in materia.

INTERVISTATO:

Beh sa è un po' un mix di tutto ciò , però è stata determinante la difesa, oltre al fatto che sono stato espulso quando eravamo ancora sullo zero a zero.

GIORNALISTA:

Ecco. Lei mi da un ottimo aggancio per la prossima domanda che avevo intenzione di farle. La sua espulsione suscitò allora molte polemiche, però lei non si è mai pentito. Come mai? Ricordiamo che lei insultò pesantemente alcuni giocatori avversari e picchiò i medici della società che andavano a soccorrere un atleta infortunato.

INTERVISTATO:

Ma sa, io ancora vengo bollato come "violento" e "maleducato" per aver eseguito gli ordini del Mister.

GIORNALISTA:

In che senso? Ci faccia capire.

INTERVISTATO:

Beh in che senso. Intanto venni ammonito per "insulti", però io stavo applicando alla lettera i dettami tattici del Mister; lui di disse: "Voglio una squadra offensiva" e io non ho trovato nulla di più offensivo di "brutto figlio di una puttana emofiliaca stronza disoccupata per la mancanza di clientela dovuta alla sua incredibile bruttezza, se la vede la morte cambia mestiere".

GIORNALISTA:

Ma veniamo al fatto più grave che le costò l'espulsione.

INTERVISTATO:

L'espulsione nacque così. Un attaccante si dirigeva a gran velocità verso di me saltando come birilli i difensori; io mi buttai per togliergli il pallone; lui cadde e si fece male e il pallone rotolò in calcio d'angolo. A quel punto l'arbitro fece un gesto e disse a gran voce: "Fate entrare i sanitari". Quando vidi arrivare quattro uomini grossi e armati, pensando che fossero tifosi avversari inferociti perché l'arbitro non aveva concesso il rigore, li atterrai senza pensarci due volte. Chi si immaginava che quelli fossero i "sanitari". Io mi aspettavo di vedere water, bidè, lavandini, piatti doccia… Sa, con la pubblicità che c'è al giorno d'oggi nel mondo del calcio, pensavo che fosse il momento della telepromozione.

GIORNALISTA:

Quindi fu tutta un'incomprensione?! E poi dopo quei dieci minuti in Serie A la sua carriera era già conclusa; ci racconti.

INTERVISTATO:

Dopo quell'episodio mi diedero sei turni si squalifica e così andai a trovare i miei. Siccome che la mia famiglia è molto povera non avevo neanche un pallone da usare per allenarmi e così palleggiavo con una lattina. Un giorno dissi a mio padre, che tra l'altro è un po' molto sordo, di lanciarmi una lattina. Lui però per errore mi lanciò un fusto da cinque litri, pieno!! Mi risvegliai sette anni dopo e la prima cosa che dissi fu: "Avete preso la targa?"

GIORNALISTA:

Senta le ultime domande perché il tempo stringe. C'è qualcosa dei tifosi che le è rimasta impressa?

INTERVISTATO:

Parecchie cose. Prima su tutte i lividi dei calci in culo che ho preso nel dopo partitadel mio esordio in Serie A. E ne ho presi di calci quel giorno, ho perso il conto a diciottomila. Però ho anche il bel ricordo di un tifoso che mi disse: "Tu hai due piedi destri figlio mio!!" Poi se n'è andato e non ho avuto il tempo di ringraziarlo.

GIORNALISTA:

Ma lei non è mancino?

INTERVISTATO:

Sì perché?

GIORNALISTA:

No niente, curiosità. L'ha più rivisto quel tifoso per ringraziarlo?

INTERVISTATO:

Sì, l'altro giorno e sa cosa mi ha detto? "MA VAFFANCULO VA'!!!"

GIORNALISTA:

Senta adesso che ha abbandonato il mondo del calcio che cosa fa nella vita?

INTERVISTATO:

Sono nello spettacolo, spalo la merda degli elefanti al circo.

GIORNALISTA:

Complimenti. Bene, io la ringrazio. Noi amici ascoltatori ci vediamo dopo la pubblicità con un dibattito per la serie Geni a Confronto dal titolo "Platone e Walt Disney, chi il più grande?". Grazie e a tra poco.