E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI
E vissero tutti felici e contenti è una frase che spesso [diciamo quasi sempre (anzi diciamo sempre)] ricorre alla fine di ogni favola. È anche una frase che mi lascia un po' perplesso; chi sono i "tutti"? Tutti per me significa tutti i personaggi che sono apparsi nel racconto, nella storia, non tutti i buoni che sono apparsi nella storia.
Vi faccio qualche esempio:
- PINOCCHIO
- Mangiafuoco
- Uno che viveva sullo sfruttamento giovanile non può certo essere felice che i bambini tornino a scuola.
- La Balena (che poi non esiste perché Collodi parlava di PESCE)
- Ha tuttora fastidiosissimi bruciori di stomaco.
- Geppetto
- Non può più minacciare suo figlio di dargli fuoco se non ubbidisce.
- La ragazza di Pinocchio
- Personaggio non molto conosciuto. Una ninfomane abituata ad avere il suo dio Priapo personale come pensate che si senta da quando Pinocchio è diventato umano?.
- HANSEL & GRETEL
- La Strega
- Ditemi voi che cazzo ha da essere contenta una che viene messa nel forno da due ragazzini pestiferi che per giunta le manginano la casa.
- BIANCANEVE E I SETTE NANI
- I nani
- Perdono una colf che lavorava gratis e a cui non dovevano pagare i contributi. E si sa, dopo essersi abituati bene.
- La Strega
- Muore (e già questo non è simpataico) e non certo con il sorriso sulle labbra.
- BAMBI
- Bambi
- Gli muore la madre quasi subito e continua ad essere braccato dai cacciatori. Felicità che sprizza da tutti i pori senza dubbio.
- LA BELLA E LA BESTIA
- La Bestia
- Vive in un castello di cui paga l'affitto con i soldi che ricava dallo spetacolo del fenomeno da baraccone della Bestia (che poi sarebbe lui stesso). Ma? Che succede? Vedo una stronza, anzi una bella stronza che sta per baciare la bestia. Oh no!! La bestia si è trasformata in principe... chissà quant'è felice?!?
- La Bella
- Avete mai visto il principe? No? Rimpiangerete la Bestia.
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