LA DISCRIMINIZZAZIONE SESSUALE
Come ho già detto nel pezzo sul femminismo la discriminazione sessuale purtroppo ancora esiste e va combattuta in tutte le sue forme e manifestazioni. Però va combattuta sia da una parte che dall'altra, non vanno tutelate solo le donne.
E qui parto per la mia ennesima crociata (inutile? Forse. Purtroppo) ben lungi dall'essere l'ultima.
Quando un uomo si adira talvolta (diciamo quasi sempre) usa espressioni come "mi incazzo", "che cazzo vuoi?", "eh che cazzo!" "non mi rompere i coglioni!" e via dicendo. Avrete notato che sono tutte espressioni legate al apparato uro-genitale maschile. E fin qui tutto bene.
I problemi iniziano quando sono le donne ad adirarsi. Perché? Perché usano le stesse espressioni!! Come fa una donna a dire "che cazzo vuoi?", dovrebbe piuttosto dire "che figa vuoi?".
Lo stesso discorso vale per le espressioni di gioia. Com'è che FIGATA sta per bello e CAZZATA per brutto? Una donna dovrebbe dire "CHE CAZZO!" non "CHE FIGO" (tanto più che il figo non esiste).
Lo so, suona male ma, fidatevi è solo questione di abitudine. Basta farci l'orecchio.
Visto che io non vado in giro urlando "l'utero è mio e lo gestisco io" (visto che ne sono sprovvisto) non vedo perché una donna dovrebbe dire "non mi rompere i coglioni".
Le sottoscrizioni per cambiare queste squallide usanze sono aperte. Fatevi sotto (nel senso di partecipate, si intende).
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