6 PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE
Conoscete Luigi Pirandello? Davvero? Personalmente? Cazzo ma quanti anni avete? No, a parte gli scherzi. Conoscete "Sei personaggi in cerca d'autore" di Luigi Pirandello? Se la risposta è sì: dimenticatelo; se la risposta è no, leggetelo e poi… dimenticatelo. Quanto segue non ha nulla a che vedere con Pirandello, le sue storie e i suoi personaggi.
I miei 6 personaggi sono in cerca d'autore, nel senso che stanno cercando me. E non hanno delle belle intenzioni. Sono tutti incazzati con me (che li ho creati e non sono in grado di distruggerli) per qualche motivo; chi non ha mai avuto gloria, chi ne ha avuta troppa; chi dice che gli devo dei soldi; chi ha visto gli altri armati di bastoni e ha deciso di unirsi al gruppo. Questi 6 facinorosi sono:
il tossico |
il porco |
la mamma |
Cappuccetto Rosso |
lo sfigato |
il pazzo
IL TOSSICO
Il tossico. Che personaggio. Mi ricordo una volta che mi aveva chiesto 1.000 lire perché, secondo lui, doveva andare a curarsi a New York. Io sapevo che in realtà quei soldi gli servivano per la droga ma ciò nonostante, essendo molto magnanimo e anche molto stronzo, lo imbarcai sul primo aereo per gli States (tanto la storia era inventata, non mi è costato nulla). Qualche anno dopo è riuscito a tornare. Non ci crederete l'ho rivisto al solito semaforo: giacca e cravatta, capello lucido scarpe di
coccodrillo (vivo!!), setto nasale di argento (Dario). Dopo ho saputo che aveva trovato lavoro a Wall Street: puliva i cessi per l'esattezza, però sapete negli Stati Uniti... Comunque come mi ha visto mi si è scagliato contro, ho provato a girare pagina ma non c'è stato nulla da fare. Sono dovuto passare col rosso rischiando di causare un incidente mortale. Per fortuna (sua) l'ho preso solo di striscio. Poteva andargli molto peggio. Avrebbe potuto graffiarmi la macchina. E poi dove li va a pescare i
soldi per pagarmi i danni? Già mi deve tutte le monetine che gli ho dato (350 mila senza interessi), il biglietto aereo per New York (che era gratis ma lui non lo sa) in più la macchina. Visto che già vive sul marciapiede non avrei voluto mandarlo sotto il marciapiede.
IL PORCO
Il porco, inteso come suino non come maniaco sessuale, non è che mi voglia fare la pelle. Diciamo piuttosto che è molto offeso con me; offeso… è incazzato nero (è un maiale vietnamita). Vorrebbe sapere perché non gli ho mai dedicato un pezzo visto che sto sempre a vantare i maiali e le loro doti. Come dicevo non che voglia farmi la pelle però già che c'è magari gli fa piacere vedere gli altri che lo fanno anche per lui.
Caro il mio maiale stai attento perché potrei rivedere le mie posizioni e scrivere un pezzo sui salumieri anzi che sui suini. Perché non è vero che il cane è il miglior amico dell'uomo. Il porco è il miglior amico dell'uomo. Fa compagnia, ti aiuta ad aprire la porta se hai lasciato dentro le chiavi (il famoso piede di porco) … e anche da morto non si butta niente: le setole per i pennelli, la carne da mangiare, gli zoccoli per fare la Simmental…
Vedi caro porco io penso un gran bene di te, solo che credo che i tempi ancora non siano maturi per dedicarti un pezzo in esclusiva. Parlando da porco a porco (nel senso da maniaco sessuale a suino): accontentati e, se ci dovessimo vedere acqua i bocca con gli altri 5.
LA MAMMA
Quasi tutti i personaggi di questo insolito racconto sono incazzati perché non ho parlato di loro, perché non gli ho dato abbastanza spazio ecc. La mamma è incazzata non per quello che ho fatto, ma per quello che ho pensato! Non mi sognerei mai di scrivere un pezzo (comico?) su MIA madre perché se mai lo dovesse leggere so che truciderebbe; però non posso neanche scrivere un pezzo su UNA madre (generica) perché poi tutti penserebbero che il personaggio ispiratore è MIA madre che poi mi truciderebbe.
Questo personaggio perciò è nella mia testa e cerca in continuazione di uscire 1) per menarmi per tutto quello che penso che esso (il personaggio) vede e non approva; 2) per dare un motivo a MIA madre di trucidarmi senza pietà. In questo caso che credo che avrò vita facile. Innanzitutto perché una cosa raramente mi esce di testa (tralasciando il latino, la fisica, la matematica, la chimica, gli appuntamenti dal dentista…), e poi perché finche la mamma sta dentro la mia testa è inoffensiva. Cioè
inoffensiva; offende tutto il giorno, mi chiama "stronzo" di continuo. Volevo dire che non mi crea problemi. Per quanto mi percuota il capo dall'interno, come se fosse sempre il giorno della pentolaccia, non può farmi nulla perché come tutti sanno io ho il cervello foderato di gommapiuma, anzi ho la gommapiuma foderata di cervello!!
CAPPUCCETTO ROSSO
Dovete sapere che tempo fa avevo iniziato a scrivere un romanzo (cosa c'è da ridere?!?) e nel ruolo di protagonista c'era Cappuccetto Rosso che attraversava mille peripezie. Circa trentacinque secondi dopo che avevo iniziato a scrivere mi sono rotto i coglioni e ho accantonato il progetto (temporaneamente). Credo che sia per questo motivo che C.R. (la chiameremo così per non dare nell'occhio e soprattutto perché si fa prima a scriverlo) mi cerca. Non pensate alla brava bambina con la mantellina rossa
che porta il cestino alla nonna. La "mia" C.R. è una macchina da guerra che conosce dodici modi diversi di uccidere a mani nude un autore che la ha trascurata, è come Rambo I, II e III messi insieme. L'unico modo per sbarazzarmi di lei sarebbe quello di concludere la storia; ma ci sono dei problemi. Il lupo non può mangiare C.R. perché lei conosce anche dodici modi diversi per uccidere un lupo e un cacciatore che apre la pancia dei lupi. Poi ci parlate voi col WWF e tutte le atre associazioni a tutela
di lupi e cacciatori di lupi. Questa è proprio una bella gatta da pelare e si sa: quando la gatta è da pelare i topi ridono a crepapelle.
LO SFIGATO
Lo sfigato altri non è che il mio alter ego. Lui rivive in continuazione le storie in cui è citato. Il suo nome, "sfigato", gli deriva dal fatto è costretto a rivivere sempre le stesse esperienze; ogni volta che viene riletta una qualsiasi storia che lo veda protagonista, o anche semplice comparsa, lui la rivive (un po' come il personaggio di Abbatantuono in NIRVANA di Gabriele Salvatores, però peggio). Ogni volta la sua situazione peggiora. Per esempio: dove è scritto che ho il diabete… ogni
volta che qualcuno legge quella storia "lo sfigato" si aggrava; è come se si cumulassero 1 diabete, 2 diabete ecc.
Ha iniziato anche lui con l'insulina in fiale, poi è passato alle damigiane da 5 litri. Ora pare che ordini autocisterne di insulina. Certo che non fa una bellissima vita. Quando a me capita qualcosa di bello a lui non capita un cazzo; quando a me capita una disavventura anche minima a lui capitano delle disgrazie immani. Mi spiego: io non riesco a gonfiare il canotto in spiaggia, lui affonda col Titanic. Questo perché: 1) le cose belle non fanno ridere (e qui la colpa è anche un po' di voi lettori); 2)
io ho una naturale inclinazione per il dramma.
Lo sfigato ha fatto di tutto per farmi cambiare le storie in cui compare; ha cercato di cambiare nome, si è rivolto a un avvocato, ha persino cercato di cambiare nome ma non c'è stato nulla da fare. Ma che ci vuoi fare, la vita è così.
In fondo in fondo non ha tutti i torti ad essere incazzato.
IL PAZZO
Il pazzo è quello che ha visto gli altri darmi la caccia e ha deciso di unirsi al gruppo, munendosi di vari oggetti contundenti, naturalmente.
Ha un'età indefinita, potrei dire 25 anni come potrei dire 70 (tanto l'ho creato io quindi ha l'età che io decido che abbia). Il pazzo non è normale (e ci mancherebbe!!), nel senso che non è un pazzo normale, comune. È lucido. Non è uno di quelli che sente le voci, che vede gli omini verdi o che crede di essere Napoleone. È un freddo calcolatore (tu gli chiedi la radice quadrata di 12.589.621? Lui te la dice, esatta e senza battere ciglio). No, a parte gli scherzi, la cosa che più gli piace è irrompere
ai matrimoni; una volta è entrato in chiesa urlando, ha fermato il prete, ha fatto un monologo da far sembrare Amleto un sordomuto, poi ha guardato la sposa negli occhi e ha detto: "Ma tu non sei Laura?! Oggi non è venerdì?! Oops! Scusate" ha girato i tacchi e se n'è andato (camminava malissimo coi tacchi girati).
Ha anche altre idee strane. Una volta ha detto a un tizio "Vieni con me, ti farò morire dal ridere". L'ha ucciso facendogli il solletico sotto i piedi con una piuma: effettivamente il tizio è morto dal ridere (infarto a parte).
Spero che non mi trovi mai. Ho saputo che vuol farmi morire di noia; forse vuole legarmi e leggermi tutta l'enciclopedia Treccani.
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