indietro

Return to Castle Wolfestein

Vi ricordate circa 10 anni fa nel 1990 avevamo tutti i mitici 286 o al massimo i 486 a quel tempo erano dei gioielli di tecnologia, la software house id Software pubblicò il mitico wolfstein 3d. Wolfestein 3d per quel tempo era un autentico portento di programmazione è stato riconosciuto da tutti come il primo gioco in 3d della storia e il primo esempio del genere sparatutto. La missione consisteva nell'infiltrarsi nel quartier generale dei nazisti senza farsi sorprendere e sparare a tutto quello che si muoveva, per poi vedersela con il boss finale. Poi vennero Doom, i vari Quake, Unreal Tournament, Half Life e così via dicendo che tutti ben conosciamo. All’inizio dell’anno la id torna alla ribalta sorprendendo tutti con un seguito del fantastico gioco Return to Castle Wolfenstein che

rilancia il gioco in singolo ma senza dimenticare il multiplayer ormai diffusissimo su internet.
C’era una volta sessant’anni or sono un uomo Hitler che tentò senza riuscirci di conquistare il mondo…
Il gioco si svolge nel 1943, durante la seconda guerra mondiale. Voi impersonerete B. J. Blazkowicz, un sorta di agente segreto degli Stati Uniti

che incaricato dall'UAS (Ufficio Azioni Segrete) dovrà far luce su strane voci che parlano di attività occulte e ingegneria genetica da parte dei nazisti. All'inizio dell'avventura, riusciremo facilmente ad evadere dalla nostra cella per poi fuggire dal castello di Wolfenstein, facendovi largo a colpi di pistola. Usciti dal maniero dovremo intrufolarci in un paesello pieno zeppo di

 nazisti pronti a tutto pur di mandarci prima del previsto dal buon Dio, per poi entrare nelle viscere della terra, nelle catacombe. Qua verremo attaccati da cavalieri fiammeggianti e zombie che attaccheranno indistintamente noi e le truppe tedesche rimaste dentro, e a poco a poco verremo a conoscenza di nuove armi biologiche sviluppate dalla divisione paranormale delle SS. Ma questo non è solo l'inizio della trama che il gioco offre, trama ben architettata e ricca di colpi di scena. Rtcw non è il classico sparatutto alla Unreal Tournament o alla Quake, infatti non dovremmo aggirarci per arene a uccidere tutto quello che si muove con la nostra fidata arma. Il gioco è suddiviso in varie missioni, a loro volta suddivise in varie parti, durante il gioco dovremo portare a termine varie missioni: trovare un diario di una guardia nazista, attivare il generatore di una funivia per poi scappare tramite quest'ultima, oppure incontrare un vostro complice che ci aiuterà nella missione. Nonostante tutto questo la prima cosa da fare è pensare alla nostra vita sempre in pericolo a causa delle svariate tipologie di nemici che possiamo incontrare. Il gioco inizia in castello da cui dovremo evadere, successivamente ci ritroveremo in  un paesino ricco di guardi e cecchini nascosti nei punti più impensabili che non aspettano altro che il nostro passaggio per ucciderci, nel livello successivo ambientato nelle catacombe oltre ad essere attaccati dai soldati verranno anche a farci compagnia dei simpatici zombie armati di scudo e spada, che possono mandarci degli incantesimi che ovviamente ci fanno perdere energia, inoltre gli zombie attaccano anche i soldati, e quindi a volte conviene restare nascosti e aspettare che loro facciano un po’ del nostro lavoro. Alla fine di questa missione troveremo un simpatico zombie infuocato in grado di arrostirci abbastanza ostico da uccidere, altri personaggi simpatici sono le guardie nere che sono le più pericolose da incontrare. Per quanto riguarda la trama del gioco, è ben fatta,abbastanza coinvolgente e originale; noi contro l’unità di ricerche paranormali nazista che sono alla ricerca del modo di risvegliare un’antica creatura imprigionata






 da un incantesimo. Il gioco comunque oltre a missioni in cui dovremo far fuori tutto ciò che ci capita sotto tiro, propone anche delle missioni in pieno stile agente segreto. In una delle tante infatti dovremo infiltrarci nel centro di rifornimento, nasconderci all'interno di un camion, e assicurarci che l'allarme non venga suonato. Se nelle prime missioni era facilissimo imbattersi e far fuori due soldati, che all'insaputa della nostra presenza parlavano felici e contenti, successivamente, si dovrà far attenzione a ogni minimo particolare: girare silenziosi, non farsi vedere, uccidere prima che si possano sentire rumori molesti. Come se non bastasse, non ci si dovrà far notare dalle vedette, che armate di fucili di precisione, ci scaricheranno contro tutto il caricatore. Una volta che verrete individuati, l'allarme inesorabilmente verrà azionato e si dovrà ricominciare da capo la missione. In RtcW è prevista anche un sezione multiplayer, questa sezione non prevede la classica modalità deathmach(tutti contro tutti), ma offre un gioco in cui la squadra dell'Asse affronta quella degli Alleati scegliendo tra tre modalità: Obiettivo, Cronometro e Checkpoint. Nella modalità obiettivo, saranno posti degli scopi all'inizio della partita, e la squadra vincente sarà quella che li completerà con successo per prima. La modalità cronometro è simile alla precedente, con l'aggiunta della presenza del tempo e del fatto che alla fine di ogni round, il tempo stabilito prima debba essere battuto. Infine la modalità Checkpoint offre una sorta di modalità dominio (avete presente Unreal Tournament?), in cui vince il primo schieramento che riesce a controllare più bandiere allo scadere del tempo.
La cosa comunque che differenzia il gioco multiplayer di RtcW da quello proposto in altri titoli, è che si possono usare 4 personaggi con differenti qualità: il soldato, l'ingegnere, il medico e il luogotenente. Questi si differenziano sia per le armi che possono usare, sia per le varie abilità: l'ingegnere può infatti riparare le mitragliatrici che si trovano fisse sparse nei livelli, può innescare la dinamite e disinnescare quella piazzata dai nemici. Il medico invece è in grado di ripristinare l'energia dei compagni, e inizia con un energia extra che si ricarica con lo scorrere del tempo, mentre il luogo tenente fornisce le munizioni ai compagni e con la radio può chiamare gli attacchi aerei e i bombardamenti dell'artiglieria.

L’intelligenza artificiale dei nostri nemici è abbastanza buona infatti quando ci sentiranno arrivare, oltre al classico scontro cercheranno di nascondersi per fregarci al nostro passaggio, oppure cercheranno di scappare per andare a chiamare rinforzi. Come ho detto prima i nemici sono molti ecco una lista con le loro caratteristiche principali.

Vi presento la mia amica mitragliatrice
Per quanto riguarda l’armamento saremo molto ben forniti, l’unico problema riguarda il surriscaldamento delle armi, che dopo un uso intenso si devono raffreddare per alcuni secondi rendendo ancor più realistico il gioco.
Ecco qui a destra una lista del nostro armamento

Il gioco è mosso dal motore grafico di Quake 3, e già questo è una garanzia, e chissà cos'altro verrà fuori dal Trinity (così è denominato il motore di Quake 3) che consente di realizzare superfici perfettamente curve, luci dinamiche ed effetti di luminosità fantastici. Cosa comporta tutto ciò? La realizzazione di livelli di gioco incredibili dal punto di vista architettonico e visivo, estremamente dettagliati e curati fin nei minimi particolari. Le ambientazioni epiche in cui si svolgerà la vicenda, saranno tutte ricreate perfettamente: rimarrete stupiti nell'osservare con quale minuziosità è stato ricreato l'arredamento del castello, ricco di mobilia e perfetto dal punto di vista architettonico, costruito con texture magnifiche e dettagliatissime, per non parlare poi degli effetti di luce: sbalorditivi. La cura maniacale posta dai programmatori nel ricreare gli ambienti, si può notare in ogni singolo angolo dello schermo, dai gradini ai pavimenti, dalle porte alle finestre. Come se questo non fosse abbastanza, potremo notare il fiato gelido dei soldati nei posti innevati, e persino le finestre semi coperte di neve. Anche i vari effetti quali il fumo, la nebbia, la foschia e la penombra sono veramente realistici. Il realismo trasuda sia dai fondali, sia dai movimenti dei personaggi, che, come ogni buon sparatutto moderno che si rispetti, saranno feriti più gravemente a seconda della parte del corpo in cui verranno colpiti. Anche i filmati del gioco, realizzati con lo stesso motore grafico che fa girare il tutto, sono realizzati in maniera quasi ineccepibile.
Come se non bastasse una grafica da capogiro, quel che ancora fa rimanere di più a bocca aperta, sono le ambientazioni che varieranno da ambienti cupi, a spazi aperti col sole splendente, a cripte piene di morti, a un villaggio pullulante di guardie naziste.

Un altro aspetto curatissimo del gioco è il sonoro, non solo per via delle musiche che calzano a pennello con l'atmosfera in cui ci si imbatte, ma anche per via del parlato, nonché degli effetti sonori provocati dalle armi, dalle voci stridule dei soldati in fin di vita, nonché le urla di dolore dei morti carbonizzati uccisi col lanciafiamme. Divertentissime le canzoncine a volte cantate dai crucchi in momenti di puro relax per ammazzare il tempo (e va detto che con quella voce hanno un arma eccezionale), nello standard i passi dei nemici, lo stridere delle porte e i corpi che cadono a terra privi di vita. In conclusione questo gioco mi ha divertito e convito molto, consiglio a tutti di provarlo perché ne resterete entusiasti.

Requisiti minimi:
Per poter giocare WRTC dovete avere un pc abbastanza decente per giocarci almeno lo ho visto girare su P3 450, 320 mb di ram, e voodoo 3 16mb andava decentemente per qualche strano motivo su dei 600 e non partiva neanche. Io personalmente ci gioco a 1024x768 32 bit dettagli al massimo con un athlonxp 1500+ overclokato a 1650+, gforce2 mx 32mb e 256mb di ddr e andava perfettamente. Inoltre richiede 200 MB di spazo su hard disk più 300 MB per lo swap file di Windows DirectX® 8.0a

Filippo M.
     xMatrix