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Return to Castle Wolfestein |
Vi ricordate circa 10 anni fa nel 1990 avevamo tutti i mitici 286 o al massimo i 486 a quel tempo erano dei gioielli di tecnologia, la software house id Software pubblicò il mitico wolfstein 3d. Wolfestein 3d per quel tempo era un autentico portento di programmazione è stato riconosciuto da tutti come il primo gioco in 3d della storia e il primo esempio del genere sparatutto. La missione consisteva nell'infiltrarsi nel quartier generale dei nazisti senza farsi sorprendere e sparare a tutto quello che si muoveva, per poi vedersela con il boss finale. Poi vennero Doom, i vari Quake, Unreal Tournament, Half Life e così via dicendo che tutti ben conosciamo. All’inizio dell’anno la id torna alla ribalta sorprendendo tutti con un seguito del fantastico gioco Return to Castle Wolfenstein che |
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rilancia il gioco in singolo ma senza dimenticare il
multiplayer ormai diffusissimo su internet. |
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che incaricato dall'UAS (Ufficio Azioni Segrete) dovrà far luce su strane voci che parlano di attività occulte e ingegneria genetica da parte dei nazisti. All'inizio dell'avventura, riusciremo facilmente ad evadere dalla nostra cella per poi fuggire dal castello di Wolfenstein, facendovi largo a colpi di pistola. Usciti dal maniero dovremo intrufolarci in un paesello pieno zeppo di |
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nazisti pronti a tutto pur di mandarci prima del previsto dal buon Dio, per poi entrare nelle viscere della terra, nelle catacombe. Qua verremo attaccati da cavalieri fiammeggianti e zombie che attaccheranno indistintamente noi e le truppe tedesche rimaste dentro, e a poco a poco verremo a conoscenza di nuove armi biologiche sviluppate dalla divisione paranormale delle SS. Ma questo non è solo l'inizio della trama che il gioco offre, trama ben architettata e ricca di colpi di scena. Rtcw non è il classico sparatutto alla Unreal Tournament o alla Quake, infatti non dovremmo aggirarci per arene a uccidere tutto quello che si muove con la nostra fidata arma. Il gioco è suddiviso in varie missioni, a loro volta suddivise in varie parti, durante il gioco dovremo portare a termine varie missioni: trovare un diario di una guardia nazista, attivare il generatore di una funivia per poi scappare tramite quest'ultima, oppure incontrare un vostro complice che ci aiuterà nella missione. Nonostante tutto questo la prima cosa da fare è pensare alla nostra vita sempre in pericolo a causa delle svariate tipologie di nemici che possiamo incontrare. Il gioco inizia in castello da cui dovremo evadere, successivamente ci ritroveremo in un paesino ricco di guardi e cecchini nascosti nei punti più impensabili che non aspettano altro che il nostro passaggio per ucciderci, nel livello successivo ambientato nelle catacombe oltre ad essere attaccati dai soldati verranno anche a farci compagnia dei simpatici zombie armati di scudo e spada, che possono mandarci degli incantesimi che ovviamente ci fanno perdere energia, inoltre gli zombie attaccano anche i soldati, e quindi a volte conviene restare nascosti e aspettare che loro facciano un po’ del nostro lavoro. Alla fine di questa missione troveremo un simpatico zombie infuocato in grado di arrostirci abbastanza ostico da uccidere, altri personaggi simpatici sono le guardie nere che sono le più pericolose da incontrare. Per quanto riguarda la trama del gioco, è ben fatta,abbastanza coinvolgente e originale; noi contro l’unità di ricerche paranormali nazista che sono alla ricerca del modo di risvegliare un’antica creatura imprigionata |
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da
un incantesimo.
Il gioco comunque oltre a missioni in cui dovremo far
fuori tutto ciò che ci capita sotto tiro, propone anche delle missioni in
pieno stile agente segreto. In una delle tante infatti dovremo infiltrarci
nel centro di rifornimento, nasconderci all'interno di un camion, e
assicurarci che l'allarme non venga suonato. Se nelle prime missioni era
facilissimo imbattersi e far fuori due soldati, che all'insaputa della
nostra presenza parlavano felici e contenti, successivamente, si dovrà far
attenzione a ogni minimo particolare: girare silenziosi, non farsi vedere,
uccidere prima che si possano sentire rumori molesti. Come se non bastasse,
non ci si dovrà far notare dalle vedette, che armate di fucili di
precisione, ci scaricheranno contro tutto il caricatore. Una volta che
verrete individuati, l'allarme inesorabilmente verrà azionato e si dovrà
ricominciare da capo la missione.
In RtcW è prevista anche un sezione multiplayer, questa sezione non prevede
la classica modalità deathmach(tutti contro tutti), ma offre un gioco in cui
la squadra dell'Asse affronta quella degli Alleati scegliendo tra tre
modalità: Obiettivo, Cronometro e Checkpoint. Nella modalità obiettivo,
saranno posti degli scopi all'inizio della partita, e la squadra vincente
sarà quella che li completerà con successo per prima. La modalità cronometro
è simile alla precedente, con l'aggiunta della presenza del tempo e del
fatto che alla fine di ogni round, il tempo stabilito prima debba essere
battuto. Infine la modalità Checkpoint offre una sorta di modalità dominio
(avete presente Unreal Tournament?), in cui vince il primo schieramento che
riesce a controllare più bandiere allo scadere del tempo. |
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Il
gioco è mosso dal motore grafico di Quake 3, e già questo è una garanzia, e
chissà cos'altro verrà fuori dal Trinity (così è denominato il motore di
Quake 3) che consente di realizzare superfici perfettamente curve, luci
dinamiche ed effetti di luminosità fantastici. Cosa comporta tutto ciò? La
realizzazione di livelli di gioco incredibili dal punto di vista
architettonico e visivo, estremamente dettagliati e curati fin nei minimi
particolari. Le ambientazioni epiche in cui si svolgerà la vicenda, saranno
tutte ricreate perfettamente: rimarrete stupiti nell'osservare con quale
minuziosità è stato ricreato l'arredamento del castello, ricco di mobilia e
perfetto dal punto di vista architettonico, costruito con texture magnifiche
e dettagliatissime, per non parlare poi degli effetti di luce: sbalorditivi.
La cura maniacale posta dai programmatori nel ricreare gli ambienti, si può
notare in ogni singolo angolo dello schermo, dai gradini ai pavimenti, dalle
porte alle finestre. Come se questo non fosse abbastanza, potremo notare il
fiato gelido dei soldati nei posti innevati, e persino le finestre semi
coperte di neve. Anche i vari effetti quali il fumo, la nebbia, la foschia e
la penombra sono veramente realistici. Il realismo trasuda sia dai fondali,
sia dai movimenti dei personaggi, che, come ogni buon sparatutto moderno che
si rispetti, saranno feriti più gravemente a seconda della parte del corpo
in cui verranno colpiti. Anche i filmati del gioco, realizzati con lo stesso
motore grafico che fa girare il tutto, sono realizzati in maniera quasi
ineccepibile.
Filippo M. |