BERLUSCA E FINI
Cena di compleanno del presidente della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi. Presenti tutte le personalità di spicco del mondo della
politica e del jet set. I commensali si siedono al tavolo tutti esterrefatti
dal lusso e dalla ricchezza della tavola imbandita.
La moglie di Fini dice a suo marito:
- Gianfranco... guarda, guarda che lusso a tavola, e guarda le stoviglie,
guarda le posate! I coltelli, guarda i coltelli: sono in oro zecchino, con
brillanti e smeraldi incastonati! Mi dispiace Gianfranco, non ci sono storie,
ne voglio uno in ricordo da portare a casa!
- Ma per favore cara...
- Non voglio sentire stronzate! Prendimi subito un coltello!!!
- Va bene cara, ma non ti arrabbiare, ok?!?
Al che, Il Vice Presidente del Consiglio, molto cautamente, prende il coltello
e lo fa sparire nel taschino della giacca...
Proprio di fronte alla coppia Fini, siedono Veronica Lario e Silvio Berlusconi
che hanno visto tutta la scena.
Veronica, invidiosa, dice a suo marito:
- Dai Silvio, prendine uno anche a me!
- Per Dio Veronica, come posso fare una cosa del genere?!?
- Non si discute: se quella vacca della Fini ce l'ha, allora lo voglio avere
anch'io!
- Se insisti tanto...
Cosicché, con la stessa cautela di Fini, il Cavaliere si prepara all'insano
gesto... allunga la mano che però, data l'emozione, lo tradisce e per
sfiga il coltello batte varie volte su un bicchiere... TLIN, TLIN, TLIN, TLIN,
TLIN...
Nell'immensa sala tutti tacciono.
Con il suo solito sorrisino, senza saper bene cosa fare, il Berlusca si alza
in piedi e dice:
- Brindiamo tutti al Nostro Presidente, garante delle istituzioni, al Presidente
degli Italiani! Cento di questi giorni! Auguri PRESIDENTE!!
Tutti brindano e Berlusconi tira un gran sospiro.
- Silvio, sei proprio un pirla. Comunque sappi che io da qui non me ne vado
senza quel coltello, per cui datti da fare!
- Dai Veronica, ho già combinato un mezzo pasticcio, lasciamo stare,
ok?!?
- Lasciamo stare un par de palle caro il mio Cavaliere: la Fini ce l'ha?!?
Bene, LO VOGLIO ANCH'IO!
- Ma quanto sei cocciuta... però in effetti il coltello è proprio
bello...
Quindi Silvio si prepara per effettuare il furto, ma la scena si ripete: la
tensione del momento lo frega ancora, e la sua mano fa sbattere ripetutamente
il coltello sui bicchieri...
Silenzio tombale nel salone dei ricevimenti Silvio non può che alzarsi
in piedi ed esclamare:
- Un brindisi anche per la Signora Franca, per la sua ospitalità e
la sua gentilezza!
Tutti brindano ed il Cavaliere tira il secondo sospiro di sollievo.
- Sei proprio un uomo inutile! Non sei nemmeno capace di fregare uno stupido
coltello per me!
- Cara, è che...
- Cara un cazzo! Voglio quel coltello e lo voglio adesso!!!
- Ma non posso, hai visto che l'emozione mi gioca brutti scherzi, non sono
abituato a certi piccoli furti...
- Non puoi?!? Puoi eccome... e ti conviene farlo subito, altrimenti mi alzo
e ti sputtano qui, davanti a tutti!
- Dai Tesoro, non fare così...
- Tesoro ci chiami Emilio Fede! Prendi quel coltello per me ORA altrimenti
fra 5 minuti sei un uomo finito!
Così Silvio, vista la furia della moglie, per l'ennesima volta fa scattare
l'operazione coltello... TLIN, TLIN, TLIN, TLIN, TLIN...
Silenzio totale. Sudori freddi pervadono il Presidente del Consiglio. Si alza
in piedi, e vedendo la faccia infuriata della moglie dice:
- Permettetemi di fare un gioco di prestigio. Vedete questo coltello che ho
in mano?!? Lo farò sparire... lo infilo nella tasca della mia giacca
e... sim-sala-bim... Gianfranco, controlla la tua tasca per favore!!!