Il World Wide Web.

La biblioteca ipertestuale globale.  

1. Il World Wide Web (una ragnatela grande come il mondo).

 

Il WWW è il risultato della più moderna ed affascinante evoluzione di Internet. Una immensa biblioteca mondiale virtuale, composta di pagine ipertestuali localizzate sugli HD di Server sparsi per il pianeta, che coprono tutti gli argomenti possibili ed immaginabili.

Senza ombra di dubbio il WWW sarà lo strumento di cultura del domani. Verrà presto un giorno in cui non ci sarà Università, Scuola, Ospedale, Azienda, Ente di ricerca..., che potrà fare a meno di un accesso al WWW; a meno di non voler apparire come quelli che, oggi, non conoscono l'Inglese, non sanno come si accende un computer, non riescono nemmeno a scrivere in Italiano.

Nel WWW, già adesso, è possibile trovare di tutto: dalle frivolezze, alle pagine scientifiche più specialistiche, alle gallerie d'arte virtuali, alle proposte commerciali, alle home-pages (pagine di presentazione) delle aziende e persino dei partiti politici e dei movimenti ideologici, ci sono poi le pagine di sesso virtuale: che hanno il brutto vizio di mostrare materiale esplicito anche ai visitatori occasionali, mentre certe cose farebbero molto bene a trovarsi dietro un accesso riservato a chi ha acquistato una password, onde impedire che anche il bimbo o la bimba di 10 anni si trovino brutalmente di fronte a qualche immagine di pratiche lesbo o sadomaso. Ma, come ben sappiamo, a questo mondo c'è molta gente che per guadagnare venderebbe il veleno negli asili infantili sotto forma di caramella.

Non è colpa di Internet: Internet è come il telefono, la radio, il cinema, la televisione, i giornali: Internet è come l'umanità. In pratica dobbiamo far finta che Internet e tutti i Server della Rete siano come un unico computer un po' grandino, il cui HD è l'insieme di tutti gli HD dei Server sempre accesi che vi sono perennemente collegati. Dentro questo mostruoso HD esistono una quantità indefinibile di Directories e di Sub-directories, contenenti milioni di Files. Io, per esempio, ho redatto un ipertesto contenente "I 64 comandamenti degli Scacchi", in esso si avanzano delle leggi sulla strategia scacchistica coraggiose e non del tutto comuni; come può rintracciarlo una persona che desidera dargli un'occhiata? Naturalmente deve fare esattamente come si fa quando, all'interno del nostro computer di casa o d'ufficio, si vuole aprire un file: si deve conoscere la sua posizione nello HD e si deve chiamarlo. La differenza adesso consiste nel fatto che il computer che stiamo considerando è grandino e non c'è un singolo albero delle directories in cui andare a frugare, così come non c'è un File Manager sul quale andare a cliccare il nome del file in questione. Ammesso che la persona sia venuta a conoscenza della posizione del file, il sistema è quello di digitare l'indirizzo, che porta lo strano nome di URL (Universal Resource Locator), e che appare nel seguente modo:

http://www.geocities.com/Colosseum/Park/2947/64com.htm

Le lettere http significano Hyper Text Transmission Protocol (protocollo di trasmissione degli ipertesti), i due punti e la doppia barra inviano alla directory www.dada.it, che può apparire strana a coloro che sono abituati al mondo DOS-WINDOWS, perchè le directory e i file normalmente sono composte da non più di otto cifre, ma nell'universo UNIX di Internet non c'è limite al nome di una directory o di un file.

Si può avere anche un nome come "qui_si_ride_a_crepapelle", in cui non sono ammessi spazi vuoti, pertanto le parole sono separate da trattini o da punti. www.geocities.com è il nome di una directory che si trova in America (questo si capisce dalla sigla .com), la quale è contrassegnata anche da una serie di 4 numeri (xxx.xxx.xxx.xxx). In realtà i veri indirizzi Internet sono dei numeri, mascherati dietro alle sigle letterali che siamo soliti digitare sul computer. Nella directory www.geocities.com cè una sottodirectory /Colosseum/Park/2947, e in questa sottodirectory ci sono alcuni files, fra cui /64com.htm . In realtà la stragrande maggioranza dei file ipertestuali porta l'estensione .html (il suffisso finale) non .htm, ma talvolta l'ultima elle è mancante (perché chi scrive in DOS o WINDOWS non può dare ad un file una estensione di 4 lettere.

Se con un opportuno software (Mosaic, Netscape...) si chiama l'indirizzo citato, la pagina appare dopo pochi secondi e può essere letta, o anche prelevata e salvata sul proprio HD.Tutto ciò che c'è nel WWW è di pubblico dominio, non è come un libro concreto in una biblioteca reale, che deve essere restituito. E il programma di navigazione nel WWW si comporta come una magica fotocopiatrice che può viaggiare dappertutto e replicare quello che vuole. Gratis et amore.

 

 

2. Gli Ipertesti HTML.

 

A questo punto è diventato indispensabile parlare degli ipertesti, e del sistema HTML (Hyper Text Markup Language). Un ipertesto è un testo in cui sono presenti anche disegni, soluzioni grafiche di vario genere, animazioni e formattazioni simpatiche ma, soprattutto, sono presenti dei siti attivi o link, i quali possono essere selezionati col puntatore del mouse (la magica freccina che all'uopo si trasformerà automaticamente in una manina con l'indice teso) e, alla semplice pressione del fatidico click (sul tasto sinistro del muose), faranno partire la ricerca automatica di un'altra pagina o di un altro sito Internet che apparirà in pochi secondi o frazioni.

Come si riconoscono questi siti attivi o links?

Semplice: se si tratta di parole o frasi appaiono in colore blu o violetto, mentre se sono disegni o altri simboli noteremo che su di essi la freccina del mouse prende spontaneamente la forma di una manina.

QUANDO SI VUOLE LEGGERE UN IPERTESTO FINO IN FONDO NON SI DEVE CLICCARE SU ALCUN SITO ATTIVO, ALTRIMENTI LA PAGINA SCOMPARE PER LASCIARE IL POSTO A QUELLA CHE ABBIAMO CHIAMATO (VOLONTARIAMENTE O NON).

Naturalmente queste pagine sono state scritte facendo uso di uno speciale linguaggio (detto appunto HTML) che è un vero e proprio sistema di programmazione, capace di fare impazzire per un po' quelli che ci si avventurano all'inizio.

Il navigatore Internet (Net Surfer), che deve solo utilizzare Internet senza mai pubblicarvi qualcosa, può fare tranquillamente a meno di conoscere il linguaggio HTML, ci penseranno gli altri per lui.Chi invece desidera imparare questo linguaggio deve comprarsi un buon manuale, oppure consultare la pagina

http://www.geocities.com/Colosseum/Park/2947/html.htm

in cui si trova un praticissimo manuale HTML on-line che può essere liberamente prelevato e stampato.

 

 

3. Il software di navigazione.

 

Senza un Browser (sfogliatore, esploratore, curiosatore), cioè un software adatto, non si può consultare il WWW. I browser più usati nel mondo sono sicuramente Mosaic, Internet Explorer e Netscape, ed è di quest'ultimo che parleremo. Si tratta sostanzialmente di un lettore di pagine ipertestuali HTML, che contiene anche le funzioni per la loro ricerca e per i collegamenti via modem.

Come si entra in una qualsiasi pagina WWW (detta anche Web Page)?

Innazitutto bisogna stabilire il collegamento col provider, cioè si apre il programma Winsock e si digita login, attendendo la risposta che conferma l'avvenuto collegamento. Quindi si apre il programma Netscape e, in quella striscia bianca che è preceduta da "Go to:...", si digita l'URL desiderato, dopodiché si preme il tasto di invio. A questo punto non resta che attendere: uno o due secondi, forse di più, forse anche una quindicina di secondi. In generale possiamo dire che, se si supera la trentina di secondi, questo non significa che la pagina non arriverà, ma di sicuro ci sono problemi di traffico. Qualche volta, invece di arrivare la pagina, arriva un messaggio che ci informa dell'esistenza di problemi: la pagina non esiste... il Server potrebbe essere "down"... l'URL potrebbe essere stato digitato scorrettamente...

In realtà il più delle volte avremo la soddisfazione di veder arrivare la pagina, ma non con la rapidità del fulmine: in basso, nella schermata di Netscape vedremo una indicazione dei Kb in arrivo, e di quelli totali che sono attesi. In alto sulla destra, mentre è in corso il trasferimento dati, la grande N di Netscape lampeggerà fino al termine della trasmissione.

Possiamo ritenerci più che soddisfatti se vediamo viaggiare i dati ad una velocità tale che in ogni secondo vediamo scorrere un migliaio di Bytes o due (si ricordi che ogni Bytes è 10 Bit, pertanto 1000 Bytes al secondo sono 10.000 Bps al secondo). Se durante il trasferimento viene premuto il tasto Esc, il trasferimento cessa e compare la scritta "Transfer Interrupted!", ci dovremo contentare allora di vedere solo la parte di pagina che abbiamo scaricato.

Ma tutte le volte dobbiamo digitare quei difficili indirizzi? Come facciamo quando ci troviamo davanti a URL mostruosi come quello di uno studio sui sintomi dell'infarto cardiaco e della angina pectoris, messo a disposizione da una università americana? Eccolo qui:

http://www.reg.uci.edu/UCI/CARDIOLOGY/PREVENTIVE/FACTS/attackang.html

Bene, diciamo che la stragrande maggioranza degli indirizzi non verrà mai digitata a mano, perché le pagine saranno spesso raggiunte attraverso un semplice click sui links che, di volta in volta, troveremo durante le navigazioni e che, anche nella peggiore delle ipotesi, possiamo digitare gli URLs una volta sola, per poi memorizzarli nel cosiddetto Bookmark (segnalibri). A questo punto basterà un click sul richiamo che abbiamo memorizzato nel Bookmark, e la chiamata della pagina sarà automatica.

E come si fa a memorizzare un URL?

Semplice: quando siamo entrati nella pagina in questione basta cliccare su Add Bookmark, la memorizzazione del suo URL sarà del tutto automatica.

 

Con Netscape è anche possibile spedire un messaggio. Supponiamo che si debba scrivere ad Abc001@provider.it: nell'area Go to:... si digita "mailto:Abc001@provider.it" e si preme invio; comparirà allora una finestra di messaggio, con l'indirizzo del mittente già pronto, noi dovremo riempire il Subject e il Body; a messaggio digitato basta cliccare su Send.

 

 

 

4. Prelevare file con Netscape.

 

Assai spesso, navigando attraverso il WWW ci capiterà di trovare qualche Web Page che ci piace o qualche file di grafica (disegno, fotografia...) che vorremmo prelevare per salvarlo sul nostro HD. Niente di più facile: dobbiamo semplicemente avere la pazienza di attendere che il file in questione sia terminato di arrivare (cioè non si deve effettuare il salvataggio nel corso di una operazione di trasferimento dati). A quel punto basta scegliere Save as... dal menu File, immediatamente comparirà una finestra che ci permetterà di salvare il file sul nostro HD, nella directory che vogliamo.

E' in questo modo che ho potuto farmi una stupenda collezione di quadri d'autore digitalizzati (sono disponibili moltissime opere degli impressionisti francesi, oltre ad altri capolavori di artisti di tutti i tempi e luoghi), ed anche di immagini della superficie terrestre ripresa dal modulo Shuttle durante i suoi voli...

E le immagini che compaiono nelle varie pagine HTML? Provate a cliccare sull'immagine col tasto DESTRO del mouse e a scegliere "save as" o "salva come"....

 

 

5. Cercare quello che si desidera.

 

Uno degli imbarazzi maggiori del WWW è costituito dal fatto che c'è tanta di quella roba da perdere l'orientamento. Come si può fare per trovare razionalmente quello che si desidera?

Lo strumento più adatto per soddisfare un'esigenza di questo genere è quello di utilizzare i cosiddetti Search Engines (motori di ricerca), ovverosia dei servizi particolari, che in genere sono assolutamente gratuiti, i quali consentono di eseguire delle rierche per argomento.

Il più famoso e utilizzato è senza dubbio Yahoo!, con circa 700.000 visite al giorno. Entrando nella pagina di Yahoo, si trova uno spazio dove possiamo digitare una parola o una frase come, per esempio: "Macbeth", oppure "Shakespeare tragedy", cliccando poi col mouse sul tasto Search. Se non ci sono gravi problemi di traffico e se il servizio non è intasato da altri utenti, in pochi secondi giungerà una pagina contenente molte risposte alla nostra richiesta. Poichè i siti sono moltissimi, ci vengono notificati a gruppi di 10, con tanto di links attivi e della loro breve spiegazione, sui quali possiamo facilmente cliccare (come al solito) per raggiungerli ed esaminarli.

Questo è l'indirizzo di un utilissimo elenco di motori di ricerca, esteri ed italiani, seguito dagli URL dei più celebri Search Engines americani e italiani:

http://www.dada.it/help&tools/motori.htm

MOTORI DI RICERCA AMERICANI:

AltaVista: http://altavista.digital.com/

Infoseek Guide: http://guide.infoseek.com/

Yahoo: http://www.yahoo.com/

Lycos: http://www.lycos.com/

Webcrawler: http://webcrawler.com/

Excite: http://www.excite.com/

Starting Point: http://www.stpt.com/

Open Text Index: http://opentext.uunet.ca:8080/

Galaxy: http://galaxy.einet.net/

What's New Too: http://newtoo.manifest.com/

Harvest: http://harvest.cs.colorado.edu/

Magellan: http://www.mckinley.com/

Whole Internet Catalog: http://gnn.com/gnn/wic/index.html

 

MOTORI DI RICERCA ITALIANI (adatti alle ricerche di pagine italiane, che comunque possono essere effettuate anche coi motori americani visto che i motori italiani viaggiano a dorso di un ciuchino stanco e che sono poverissimi di dati):

What's new in Italy: http://www.it.net/whatsnew.html

IGST: http://www.mi.cnr.it/IGST/

Italian Web Pages: http://www.queen.it/iwp/indexit.htm

Search in Italy: http://www.crs4.it/Index/

Italian Webspace: http://www.nikos.com/italyweb/

Ragno: http://ragno.ats.it/

CercaInternet: http://www.eureka.it/cercainternet/

Cercom: http://www.agora.stm.it/cercom/

Guida alle aziende italiane: http://www.nova.it/Nova/Italy.html

BNS CompuSearch: http://www.bns.it/compusearch.html

 

 

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Antonio Dimiccoli