Cos'è Internet: storia e
struttura tecnica della Rete.
Cos'è Internet. Quando è nata. Come
è cresciuta.
All'inizio degli anni '70, ovverosia più di 20 anni fa, il
Dipartimento della Difesa americano creò una rete di
collegamento che metteva in connessione centri militari e centri
di ricerca, la quale era strutturata in modo insolito ed era
finalizzata, tra l'altro, a mantenere i collegamenti anche in
caso di attacco atomico. Questa rete si chiamava ARPANET e
funzionava con un criterio di trasmissione dei dati che si chiama
TCP/IP (Trasmission Control Protocol/Internet Protocol). La novità
tecnologica rispetto alla trasmissione telefonica delle
informazioni era che i segnali non erano analogici ma digitali, e
che venivano spezzettati in "pacchetti" di segnali
ognuno dei quali conteneva l'indicazione del mittente e del
destinatario, attraverso opportune sigle.
Dunque Internet è sostanzialmente un cavo, anche se non ha
una struttura lineare (da uno a uno), e nemmeno ad albero (da uno
a molti o da molti a uno) ma, appunto, a rete (da molti a molti).
Da allora molte reti locali di computer si sono collegate alla
Rete Internet, al punto che oggi essa comprende più di 25.000
reti collegate, con oltre 40 milioni di persone che hanno un
accesso di posta elettronica, e un tasso di crescita del 10% al
mese (120 % l'anno), una cosa vertiginosa. Restare fuori della
Rete nel prossimo futuro (e alcuni meno aperti all'innovazione
commetteranno questo errore fatale) significherà per un'Azienda,
trovarsi, quasi senza rendersene conto, in una condizione di
improvvisa arretratezza e presto superata dagli altri in immagine
e in concorrenzialità.
Come funziona Internet (segnali digitali, cavi ottici... il
concetto di bit per secondo).
Innazitutto abbiamo detto che il segnale che attraversa la
Rete non è analogico, cioè come quello della radio/televisione
o del telefono, ma digitale, ovverosia costituito da una serie di
impulsi si/no, che potremmo vagamente paragonare ad una sorta di
codice a barre.
Questi impulsi si propagano nella rete, principalmente
attraverso dei cavi ottici, alla velocità della luce, però
questo non implica necessariamente che un segnale, una volta
inviato dal computer mittente, arrivi al computer destinatario in
una frazione infinitesima di secondo. In realtà bisogna fare i
conti coi problemi di traffico, infatti il cavo ottico non
trasporta solo il nostro segnale, ma migliaia o milioni di
segnali inviati contemporaneamente da tanti diversi mittenti a
tanti diversi destinatari.
I cavi hanno una loro capacità massima di trasporto dei
segnali che si misura in bit per secondo (singoli impulsi
digitali al secondo) e possono andare dai 2 Mbps del cavo dorsale
italiano, ai 40 Mbps del cavo dorsale coast to coast degli USA.
Se dunque il nostro messaggio trova un cavo già saturo di
impulsi in trasmissione, o si spande attraverso altri percorsi (ricordiamoci
che si tratta di una rete con numerose possibilità di percorso
alternativo) o si posiziona in attesa, finché non trova il cavo
libero per passare. Ecco perché può benissimo capitare che il
messaggio, per essere recapitato, impieghi anche diversi secondi,
oppure uno o più minuti (si tratta comunque sempre di secondi, o
di decine di secondi, non dei giorni o delle settimane che ci
impiega una lettera o un pacco per andare da un continente all'altro).
Cavi, Server, Computer di Internet e computer collegati a
internet via telefono. Collegamenti SLIP/PPP e collegamenti con
linea dedicata.
La rete Internet è formata, oltre che da un cavo a fibre
ottiche, anche da un insieme di computer ad esso collegati
direttamente, i quali vengono chiamati Server.
Un computer collegato direttamente ad Internet si dice che è
collegato mediante "linea dedicata", ovverosia è
attaccato direttamente ad un cavo ottico, che in Italia, può
essere posato e affittato solo dalla Telecom Italia (viva il
liberalismo!). Attraverso la linea dedicata si ottengono velocità
di collegamento molto elevate. Le connessioni con linea dedicata
sono molto costose ed è raro che un privato od una piccola o
media impresa siano collegati mediante linea dedicata.
In generale, salvo grandi aziende o ditte di accesso Internet,
il collegamento più comune avviene mediante connessione ad un
server di rete attraverso la linea telefonica normale (analogica),
quella delle normali telefonate, che ha un costo di abbonamento e
uno a consumo, per gli scatti compiuti. Un collegamento ad un
Access Provider attraverso la via telefonica analogica si chiama
SLIP/PPP ed è quello che ci interesserà direttamente.
Ovviamente in questo modo le velocità di collegamento non
sono quelle della linea dedicata e dipendono anche dai modem del
server di rete e dai modem dei computer privati. Diciamo che
normalmente una velocità offerta dai Provider è sui 64.000 bps.
Mentre i modem privati sono da 14.400 bps (già passati ad una
generazione invecchiata) a 28.000 bps o 33.600 bps. Assai spesso
i collegamenti possono risultare più lenti, per motivi di
traffico, per esempio da 0 a 8.000 bps (che è come dire da 0 a 0,8
Kbytes/sec, ricordandosi che una cosa è il "bit" e un'altra
è il "byte").
Velocità soddisfacenti possono essere di 1,4 Kbytes/sec col
modem da 14.400, o di 2,8 Kbytes/sec col modem da 28.800, ci sono
poi situazioni fortunatissime e rare in cui anche il modem da 28.800,
grazie alla sua capacità di compressione dei dati, può filare a
3,5 Kb/s, a 4 Kb/s, o più... Ci sono ore in cui il traffico
aumenta: per esempio il traffico privato è maggiore nelle fasce
orarie in cui la tariffa telefonica è ridotta. Diciamo che all'interno
del fuso orario italiano il traffico delle telefonate per
collegamenti Internet comincia ad aumentare verso le 18.30 ed è
massimo fra le 22.00 e le 24.00, mentre è decisamente minimo fra
le 04.00 e le 08.00 del mattino, per ovvi motivi.
Bisogna però ricordare che la stragrande maggioranza dei
collegamenti internazionali avvengono fra fusi orari diversi e
allora non bisogna tenere conto solo della situazione locale, ma
di situazioni combinate. Tutto questo, naturalmente, per
ottimizzare al massimo i collegamenti nel caso che, per esempio,
si debbano fare grossi trasferimenti di file. Altrimenti possiamo
affermare che va bene qualunque orario, è raro che la situazione
del traffico renda proibitivo un collegamento. Ci sono poi rari
momenti in cui il server può essere "down" e allora...
niente Internet, faremo una passeggiata.
Costo di installazione (computer + modem + abbonamento +
software).
Per collegarsi ad Internet occorre un computer, sia IBM
compatibile, sia McIntosh, infatti esistono software che
consentono di mediare fra l'universo di Internet e quello del
computer di casa o d'ufficio. Ci sono software per gestire i
collegamenti in DOS, in Mac, in Windows 3.1, in Win95,
addirittura anche per Amiga.
Si tenga presente che i computer di Internet non lavorano né
secondo il sistema operativo MS-DOS né MACINTOSH, bensì secondo
il sistema UNIX, ecco perché la sintassi degli indirizzi
Internet appare diversa da quella nota a coloro che sono abituati
al linguaggio degli IBM.
Se parliamo di computer IBM-compatibili, non è affatto
necessario avere un grosso computer multimediale dei più moderni
e costosi, basta un 386 DX; semmai è importante la memoria RAM (da
8 Mb in su).
Gli utenti Windows 3.x sono invitati a non soffrire di alcun
senso di inferiorità nei confronti dei "novantacinquini":
W 95, per ora, ha saputo esibire una quantità veramente
esemplare di problemi! Con Windows 95 occorre un Pentium che
abbia almeno 16 RAM. Occorre un modem, che costa dalle 200 alle
450.000 lire, a seconda della velocità (oggi si usano da 28.800
bps o 33.600). Il modem interno può essere più comodo perché
non ingombra nei dintorni del computer, ma ha delle difficoltà
di settaggio. Il modem esterno può dare fastidio con la sua
presenza fisica, ma è generalmente molto più facile da
installare e da settare. L'abbonamento "Full Internet"
illimitato (cioè senza restrizioni orarie o di Kb trasferiti)
costa cifre variabili dalle 200.000 + IVA alle 300.000 + IVA
annue per i non professionisti, mentre per i professionisti e le
Aziende si aggira intorno alle 520.000 + IVA annue.
Diciamo che un privato, che già possiede il modem, ha una
spesa di impianto complessiva che può aggirarsi intorno alle 240.000
lire, mentre per un privato senza modem la spesa sale a circa 400/600.000
lire. Ci sono provider che praticano le stesse identiche tariffe
anche nei confronti dei professionisti e delle Aziende, cioè
sempre nell'intorno delle 200/300.000 lire. E' una cifra che per
una Azienda di medio-piccole dimensioni è assolutamente
irrilevante.
Poiché Internet non consiste solo nell'invio e nella
ricezione di posta elettronica, ma ha diverse funzioni che sono
il World Wide Web, il Gopher, il FTP, il Telnet, il IRC, le
Newsgroups, le Mailing Lists, ecc..., prima di sottoscrivere un
abbonamento l'aspirante dovrebbe chiarire bene se il provider gli
fornisce un accesso "full" oppure no, se ci sono
limitazioni orarie, se ci sono limitazioni nella dimensione dei
file di posta, nei file prelevati attraverso FTP, se sono
disponibili funzioni come Telnet, FTP, Finger, ecc... Infatti ci
sono provider che fanno pagare alla maniera del telefono: per il
tempo di connessione o per la quantità di byte prelevati. E'
consigliabile cercare un provider che fornisca un "No Limits
Full Internet Access", che si trovi nel nostro distretto
telefonico, che abbia un buon rapporto "numero-di-modem/numero-di-
abbonati", che abbia delle buone velocità di collegamento (modem
a 28.800 o superiori).
In generale il provider fornisce anche il software minimo di
accesso che consiste nei seguenti programmi:
- Trumpet Winsock, che è il programma capace di gestire la
chiamata al Provider, di digitare automaticamente la Password e
di dare inizio al collegamento vero e proprio. Va detto che gli
altri programmi di navigazione Internet, in generale funzionano
solo se Winsock è installato e aperto. Questo programma con
tutti i suoi file occupa su HD uno spazio modesto di circa 400 Kb.
- Eudora, che è il programma di gestione della posta
elettronica, di cui si parla nella seconda lezione. E' un
programma bellissimo, che se ben conosciuto consente di gestire
anche una intensa corrispondenza in modo razionale, sbrigativo ed
efficace. Il programma prende circa 750 Kb, ma quando abbiamo
ricevuto posta, si riempie e occupa di più, a seconda della
posta che abbiamo archiviato.
- Netscape, che è il cosiddetto "browser",
ovverosia sfogliatore, curiosatore, esploratore, che serve ad
eseguire le cosiddette "navigazioni" nel mondo World
Wide Web; ovverosia a contattare e visionare le varie pagine
Ipertestuali in cui si può trovare di tutto, dalle informazioni
commerciali, alla letteratura, alle immagini fotografiche,
persino suoni ed animazioni. Nella sua versione più semplice
Netscape prende 900 Kb, le ultimissime versioni possono prendere
3 o 4 Mb. Questi sono i programmi base, per iniziare ad esistere
in Internet, poi ci sono i programmi necessari a svolgere le più
diverse e sofisticate funzioni come FTP, Archie, Telnet, Finger,
Ping, Newsreader, PowWow, ecc... Ma ne parleremo nelle prossime
lezioni.
Oppure, per i "novantacinquini", il collegamento
viene effettuato con l'Accesso Remoto che è già nel sistema (facile
da settare come masticare una patatina appena fritta, adattissimo
ai principianti... a cui piacciono gli antiemicranici). Il
Browser dei "novantacinquini" è Internet Explorer
mentre la posta è già inclusa nel software di sistema.
Io ho W 95, ma NON sono un "novantacinquino" e mi
tengo con grande orgoglio Trumpet Winsock e Netscape!
5. Costi di abbonamento e costi di connessione (come si
calcolano).
Una volta fatta la spesa d'impianto ci saranno dei costi per
il seguito, dovuti al fatto che una volta l'anno dovrà essere
rinnovato l'abbonamento al Provider, e al fatto che il
collegamento ha dei costi anche per la telefonata. Adesso sia una
volta per tutte chiaro un fatto che a molti profani è
sconosciuto e che può risultare incredibile:
IL COSTO TELEFONICO DEL COLLEGAMENTO NON DIPENDE AFFATTO
DALLA DISTANZA DEL COMPUTER CON CUI STIAMO COMUNICANDO (OVVEROSIA
E' ASSOLUTAMENTE INDIFFERENTE SE TALE COMPUTER SI TROVA A FIRENZE,
IN RUSSIA, IN NUOVA ZELANDA, O IN CANADA). QUELLO CHE CONTA E'
SEMPLICEMENTE DOVE SI TROVA IL PROVIDER PRESSO IL QUALE ABBIAMO
SOTTOSCRITTO L'ABBONAMENTO. TALE PROVIDER DEVE POSSIBILMENTE
TROVARSI NEL NOSTRO STESSO DISTRETTO TELEFONICO, AFFINCHE' IL
COSTO DEL COLLEGAMENTO SIA SEMPLICEMENTE QUELLO DELLA CHIAMATA
CHE ABBIAMO FATTO AL PROVIDER E CORRISPONDA PRATICAMENTE ALLA
TELEFONATA URBANA (COME SE CHIAMASSIMO AL TELEFONO LA VICINA DI
CASA).
In queste condizioni la connessione ci costerà il numero
degli scatti urbani (a 127 lire l'uno) anche se per tutto il
tempo stiamo collegati con Tokyo, e dipende dalla durata del
collegamento e dalla fascia oraria, secondo le tariffe della
Telecom Italia. Attualmente esistono tre fasce prarie:
- ore di punta: 8.00 - 13.00 con circa uno scatto ogni 3
minuti (circa 3600 lire l'ora).
- ore pomeridiane: 13 - 18.30 con circa uno scatto ogni 4
minuti (circa 2400 lire l'ora).
- ore serali e notturne: 18.30 - 8.00 con circa uno scatto
ogni 7 minuti, che corrispondono, IVA compresa; ad una spesa di
£ 1360 per ogni ora di collegamento (costa di più il caffè!).
6. A cosa serve Internet (comunicazioni via posta elettronica,
studio e ricerca tramite WWW, pubblicità, prelevamento di file e
software, reperimento informazioni commerciali o su orari,
tariffe, ecc...)
Abbiamo visto che Internet è veramente economica, perché ci
consente di essere connessi in tempo reale con gli angoli più
lontani del pianeta al costo di una telefonata nel distretto di
appartenenza. Ma, in definitiva, che cosa ci dobbiamo fare con
Internet? Innanzitutto si può dire che la prima impressione che
una persona prova nel momento in cui sottoscrive un abbonamento
presso un provider è la seguente: il computer che fino a quel
momento aveva quei 360 Mb di Hard Disk, o 540, 850, 1 Giga...,
adesso diventa illimitato, esplode nel vero senso della parola,
un computer con migliaia di Giga Byte disponibili. Anzi, diciamo
chiaro e tondo che:
SIAMO DIVENTATI IL TERMINALE DI UN GIGANTESCO COMPUTER, UN
MOSTRO GRANDE COME TUTTO IL PIANETA TERRA.
Abbiamo a nostra disposizione migliaia di Gigabyte di
programmi, shareware, freeware, di testi letterari, di archivi
storici, economici, artistici, di games, di informazioni di ogni
genere, dall'orario degli autobus della nostra città, ai prezzi
delle macchine fotografiche vendute nella 52a strada di New York,
alle immagini dei satelli meteorologici (compreso il Meteosat
europeo naturalmente), ai quadri dei pittori di tutto il mondo e
di tutte le epoche, che possiamo scaricare liberamente sul nostro
HD, alle ricette di cucina dei popoli più lontani, alle foto dei
più illustri fotografi contemporanei, alle ultime ricerche
mediche sulle più rare e sconosciute malattie, ecc... Tentando
di riassumere una parte minima delle cose che si possono fare su
Internet, potremmo dire:
1 - comunicazioni rapidissime ed economicissime via posta
elettronica con amici, clienti, fornitori, interlocutori vari da
tutto il mondo;
2 - esplorazione del vasto mondo ipertestuale WWW (più di
tutto quello che l'umana fantasia può immaginare);
3 - prelievo di software gratuito, shareware e freeware;
4 - effettuazione di ricerche scientifiche per studenti,
ricercatori, studiosi di qualunque materia;
5 - effettuazione di ricerche di mercato, di Ditte
produttrici, di eventuali clienti, dei livelli di aggiornamento
della tecnologia;
6 - partecipazione a discussioni collettive su argomenti
specifici (praticamente su tutti i possibili argomenti a scelta,
intelligenti ed anche assolutamente idioti), nelle cosiddette
Mailing-lists o nei Newsgroups;
7 - partecipare a conversazioni digitali in tempo reale
tramite IRC e PowWow (di gruppo o private tra due persone);
8 - telelavoro, lavoro a distanza: traduzioni, consulenze,
grafica, marketing, giornalismo....