Il prelievo libero di Files da tutto il mondo.

 Come si usano Archie e FTP. APPENDICI 1 E 2: M-lists e Newsgroups. APPENDICE 3: La chiacchierata virtuale tramite PowWow o IRC.  

 

1. Il concetto di FTP.

 

Se col WWW abbiamo imparato cosa significa andare da qualunque parte del mondo a vedere qualunque cosa ci interessi, con FTP impareremo cosa significa prendere liberamente tutto quello che ci piace e che ci fa comodo, da qualunque parte del mondo.

L'idea è talmente incredibile che chiunque, ad un primo impatto, stenta a crederci. Alcuni amici miei borbottano: vedrai prima o poi che fregatura! Credo che abbiano pensato così anche quelli che hanno visto il primo treno fumante, il primo meccanismo volante, la prima scatola parlante (chissà se avevano ragione).

FTP significa File Transer Protocol (protocollo di trasmissione dei File) ed è un sistema per trasferire non solo i testi, ma i programmi binari (e quindi qualunque software) attraverso i cavi ottici o quelli telefonici.

Nel mondo esistono migliaia di siti FTP, ovverosia di Server (appartenenti a Università, Compagnie, Enti pubblici...), nei quali esiste un archivio di Files accessibile da cybervisitatori, talvolta solo previa autorizzazione, altre volte in modo del tutto libero. I visitatori possono consultare il contenuto dell'archivio, possono scegliere ciò che a loro interessa, possono effettuare il prelievo e effettuare il Download (scaricamento) sul loro HD.

Qualche volta è consentito anche il contrario: effettuare un Upload (invio) di software dal proprio computer a quello dello Host (computer ospite) lontano.

Il prelievo è possibile con Netscape, basta che nell'area preceduta da Go to: si digiti " ftp://..... " dove, al posto dei "puntini" sarà scritto l'indirizzo del sito FTP che vogliamo raggiungere.

 

Ci si può esercitare coi seguenti siti FTP:

ftp://ftp.sunet.se (Svezia),

ftp://ftp.luth.se (Svezia),

ftp://ftp.funet.fi (Finlandia),

ftp://ftp.unipd.it (Università di Padova, Italia).

 

Per effettuare dei prelievi sarà sufficiente cliccare (come al solito) sui nomi dei files che ci interessano. Naturalmente ad un certo punto comparirà una finestrina nella quale sarà richiesto di scegliere in quale directory del nostro HD deve essere scaricato il file in arrivo; il tutto è molto intuitivo.

Si tenga presente che il software, a differenza delle e-mail o delle pagine Web, può essere molto voluminoso, in termini di Bytes: non unità o decine di Kb, ma centinaia di Kb o anche alcuni Mb. Quindi l'operazione di download può durare del tempo (specialmente se abbiamo incontrato una situazione di traffico intenso): interi minuti, anche decine di minuti. Un grosso file (più di 1 Mb) può richiedere tranquillamente un quarto d'ora come mezz'ora. Se vediamo che i dati scorrono ad un ritmo di ~1Kb/sec (in pratica è come contare 1000, 2000, 3000.... con lo scandire dei secondi), o poco più, o poco meno, allora la situazione è da considerarsi quasi soddisfacente (diciamo che saremmo contenti con 2Kb/sec).

Si ricordi che 1 Kbyte/sec non corrisponde a 1000 ma a 10.000 bit per secondo. Pertanto la velocità ottimale di lavoro di un Modem 28.800 è di 2,88 Kbyte/sec. Non pensate di vedere spesso i dati arrivare con questa velocità: Internet è troppo affollata: a meno che non vi piaccia alzarvi al mattino presto: verso le 5.30 o le 6.00!

Tempo fa ho prelevato il testo zippato dei Promessi Sposi, un file di circa 500 Kb; ci sono voluti 6 minuti (uno scatto Telecom in fascia notturna, cioè circa 127 lire).

ATTENZIONE: IL BUON CYBERNAUTA NON SCALPITA DURANTE I DOWNLOADS, NON STA INCHIODATO DAVANTI ALLO SCHERMO A FISSARE I Kb CHE GIRANO, MENTRE I FAMILIARI GUARDANO SGOMENTI QUEL PAZZO CHE STA INEBETITO DI FRONTE AD UNA IMMAGINE IMMOBILE ED INSIGNIFICANTE. IL BUON CYBERNAUTA "ZEN" SI ALZA, BEVE UN BICCHIERINO DI VIN SANTO ACCOMPAGNATO CON UN PAIO DI BISCOTTINI DI PRATO, ASCOLTA UN PO' DI BUONA MUSICA E, DI QUANDO IN QUANDO, CONTROLLA L'AVANZAMENTO DEL DOWNLOAD.

 

 

2. Si, ma... dove?

 

Ecco, questo è proprio il problema principale: dove lo vado a prendere quel file che mi interessa? Supponiamo per esempio di non avere il file compattatore e scompattatore WINZIP.EXE,e di volerlo prendere da qualche parte. Chi ci dirà, adesso, dove lo possiamo trovare? Anche questa domanda, in Internet (che è un posto intelligente) ha una risposta: faremo una sessione Archie, cioè una ricerca attraverso quel software che porta il nome di Archie.

Quà e la, nel mondo, oltre ai siti FTP, che già sappiamo cosa sono, esistono anche i siti Archie, cioè dei luoghi dove delle persone dal cuore generoso hanno sistemato un archivio di siti FTP, che si aggiorna periodicamente, capace di eseguire una ricerca razionale del file che desideriamo. Purché ne conosciamo il nome. Insomma, va bene che Internet è sorprendente, ma sarebbe esagerato pensare che si possa domandare: "ehi, dov'è che posso trovare qualcosa per strizzare alcuni file che sono troppo ingombranti?" e sperare che ci venga data una risposta rapida ed esauriente, magari da un finlandese.

Archie, che in realtà si chiama WS_ARCHIE, è un bellissimo software che consente di collegarsi con uno dei siti Archie esistenti nel mondo (gli indirizzi sono già predisposti all'interno del programma, non dobbiamo far altro che scegliere) e, digitando il nome del file richiesto (con o senza estensione), ci darà l'informazione che vogliamo: non il file, ma la sua localizzazione.

Ci vuole un minuto, forse meno, forse più, prima che gli spazi centrali della finestra si riempiano di dati (Hosts, Directories, Files, Filename, Size, ecc...).

 

 

3. E gli "uploads"?.

 

E se volessimo inviare noi un file? In questo caso occorre un software, il programma in questione si chiama WS_FTP, e ci consentirà di fare una cosa che, la prima volta, sarà estremamente emozionante:

IL MONITOR SARA' DIVISO IN DUE PARTI: NELLA SINISTRA COMPARIRA' IL NOSTRO FILE MANAGER (l'albero delle nostre directory e sottodir.), MENTRE NELLA DESTRA COMPARIRA' IL FILE MANAGER DEL COMPUTER REMOTO.

Non possiamo risparmiarci una esclamazione: sorbole! Adesso la nostra tastiera agisce non su un computer, il nostro, ma su due contemporaneamente: uno qui e uno... magari a 20.000 Km di distanza: non ci possiamo credere! Se questo non vi procura alcuna emozione, beh, niente di male, ma Internet non è per voi.

Provate col paracadutismo a corpo libero, non ho dubbi sul fatto che possa procurare emozioni più forti.

Come si usa WS_FTP?

Innazitutto apriremo la finestra di connessione (avendo cliccato sul tasto in basso a sinistra: "connect"). Nello spazio Host Name digiteremo il nome del sito ftp che vogliamo visitare, per esempio ftp.luth.se; nello spazio User ID digiteremo anonymous (specificando così che siamo semplici visitatori), oppure la username con cui siamo conosciuti da quel sito; nello spazio Password digiteremo il nostro e-mail address (a meno che non conosciamo la particolare password del sito che intendiamo visitare); nello spazio Remote Host non digiteremo niente, oppure, se le conosciamo, le directories e subdirectories in cui vogliamo entrare, per esempio /pub, che normalmente è la directory dove è situato il software di pubblico accesso e prelievo.

A questo punto non ci resta che cliccare su OK (a destra, in alto) facendo così partire la chiamata per il collegamento. In basso, nella finestra di Ws_ftp, vedremo scorrere delle scritte che ci informano sull'andamento del collegamento:

connecting to...

connected to...

GUEST login OK...

send e-mail as password...

 

se compare la scritta "anonymous access denied, so quitting" significa che ci hanno sbattuto la porta in faccia: non ci vogliono! Altrimenti, se tutto va bene, dovremmo arrivare ad un punto in cui compare la scritta LIST, ovverosia la conferma che ci sta arrivando la lista delle directories presenti sul computer remoto. Non bisogna essere impazienti, ci potrebbe volere qualche secondo (5, 10, 30...).

Disponiamo adesso di una finestra nella quale compaiono due File manager: a sinistra il Local System, a destra il Remote System. In essa possiamo trovare alcune sottodirectories (bin, mirror, pub...) e dei files, per esempio ftplist1.html e ftplist2.html, che sarebbe bene prelevare, dal momento che essi contengono la lista con descrizione accurata del contenuto della directory /pub. Tale lista può risultare utile, perché spesso i files hanno nomi incomprensibili, dai quali non si può dedurre il contenuto.

Come si fa a trasferire i files dal computer remoto a quello locale?

Niente di più semplice, dopo avere scelto sul lato sinistro la directory in cui immagazzinare il file, si evidenzia nella parte destra il file che ci interessa e si clicca sulla freccettina <- che si trova al centro della finestra. Il trasferimento partirà da solo e sarà monitorato via via da una barra percentuale che scorrerà nel corso del trasferimento stesso. Quando avremo terminato il trasferimento il file si troverà sul nostro computer e potremmo visionarlo in pace. Prima del trasferimento bisogna avere l'accortezza di specificare se il file in movimento è di tipo ASCII (semplici files TXT), o di tipo binario (disegni, programmi, fogli elettronici...) ma, se proprio ci vogliamo dimenticare di questa precisazione, lasciamo sempre l'impostazione binary piuttosto che quella ASCII (vedi in basso nella finestra).

Per effettuare un "upload" si usa la freccettina -> ma, si ricordi, nella maggioranza dei casi i siti ftp sparsi per il mondo non accettano uploads da utenti anonimi (per motivi di sicurezza) e generalmente bisogna essere abilitati a fare una cosa del genere mediante un preciso username ed una password. Non ci azzardiamo a forzare i siti ftp o a inventare o copiare password: è un buon modo per farsi un soggiorno gratuito a spese del ministero di Grazia e Giustizia!!!

Per chiudere il collegamento col computer remoto si clicca sul tasto close (in basso a sinistra) che provvede a interrompere educatamente la connessione senza sbattere volgarmente la porta.

 

APPENDICE 1 - Le Mailing-Lists (liste postali).

 

Che cosa sono le M-Lists? Potremmo definirle dei gruppi di discussione su specifici argomenti, gestite da un particolare Server.

In pratica le cose funzionano così:

- un certo numero di persone (da poche unità fino al migliaio) sono iscritte alla M-List,

- quotidianamente un certo numero di iscritti decide di mandare un messaggio alla lista,

- i messaggi ricevuti vengono smistati dal listserver a ciascuno degli iscritti, per cui il messaggio che ciascuno ha mandato viene ricevuto, e presumibilmente letto, da tutti gli altri iscritti (talvolta i messaggi vengono preventivamente esaminati da un moderatore, allora si parla di lista moderata, altre volte sono smistati in modo del tutto automatico, allora si parla di lista non moderata). Le liste postali hanno le loro regole tecniche e la loro etica.

Innanzitutto, per comprenderne il meccanismo osserviamo il seguente esempio:

SovHist - Soviet History 1917-1991

Addresses:

1.SovHist@VM.USC.EDU (list)

2.LISTSERV@VM.USC.EDU (listserv)

3.Valentine Smith (cdell@vax1.umkc.edu) (owner)

Description:

This list will be used as a forum for the reasonable discussion of any aspect of the history of the Soviet Union from the "February Revolution" of 1917 to the breakup of the USSR that occurred 25 December, 1991. Any element of this period is discussable, so long as the criteria of being reasonable and polite in one's discourse are adhered to. Any questions about suitable topics should be directed to me, Valentine Smith, at the Internet address (cdell@vax1.umkc.edu).

Tanto per cominciare, noteremo che la lista ha un nome: SovHist. Poi notiamo anche che sono dati tre indirizzi, il primo che è quello proprio della lista (list), ovverosia quello a cui gli iscritti inviano i loro messaggi affinché siano ricevuti da tutti gli altri iscritti; il secondo è quello del segretario automatico (listserv), ovverosia quello a cui vanno inviate le richieste di iscrizione alla lista e di cancellazione dalla medesima, così come altri ordini automatici; il terzo è quello del gestore (owner). Si faccia attenzione al fatto che:

LIST E LISTSERV SONO COMPUTER, NON CREATURE UMANE, I QUALI RISPONDONO A PRECISI ORDINI CATALOGATI E NON COMPRENDONO ALTRO. SOLO IL COSIDDETTO OWNER E' UNA PERSONA IN CARNE ED OSSA.

A questo punto si comprenderà quanto siano ridicoli certi messaggi che alcuni si ostinano a mandare alla lista o al listserver:

To: nomelista@blabla.it

From: pinco@provider.it (Pinco Pallino)

Subject: Cancellazione

E' già la terza volta che chiedo di essere cancellato da questa lista e non riesco ad ottenere nessuna risposta, qualcuno mi vuol dire cosa devo fare? Grazie.

Pinco Pallino.

 

Il povero Sig. Pinco Pallino, con tutta probabilità, riceverà una serie di messaggi dagli altri iscritti, non tutti all'insegna della tolleranza e della buona educazione, fra cui i più seri ed intelligenti gli suggeriranno pazientemente di scrivere all'indirizzo del listserv un messaggio col subject assolutamente vuoto e col seguente semplicissimo body: SIGNOFF listname (dove listname è il nome della lista, per esempio SovHist), oppure UNSUBSCRIBE listname, nient'altro. Il procedimento di cancellazione sarà assolutamente automatico e un messaggio di conferma sarà inviato all'utente.

Analogamente, è del tutto inutile scrivere al listserv cose come: "Spett. Signore, sarei grato se potessi essere iscritto alla lista tal dei tali...". Il modo per iscriversi è quello di inviare al listserv una e-mail col subject vuoto e col seguente body: SUBSCRIBE listname yourfullname (dove listname è il nome della lista, e yourfullname è il nome e il cognome della persona); esempio:

SUBSCRIBE SovHist Pinco Pallino.

Ci sono migliaia di M-Lists che coprono tutti gli argomenti che si possono immaginare, dalle discussioni fra gli appassionati dei linguaggi di programmazione più avanzati, a quelle fra gay e lesbiche, o fra i fans di qualche star. Alcune sono poverissime di messaggi, altre possono riempire la mail-box con 10, 20, 30 o più messaggi al giorno.

In tutti i casi si raccomanda di:

1.mantenersi nei limiti della educazione,

2.non mandare messaggi fuori tema,

3.non usare la lista per lanciare una richiesta di informazioni di utilità personale che non hanno nulla a che fare con l'argomento di competenza,

4.non credere di avere trovato un mezzo efficace e poco costoso di pubblicità, ideologica, religiosa o commerciale.

In che modo si può sapere quali liste esistono, e qual'è l'indirizzo del listserv a cui va inoltrata la richiesta di iscrizione? Consultare nel WWW i seguenti URL:

http://www.dada.it/help&tools/mailing.htm

 

oppure:

 

SEARCH LIST OF DISCUSSION GROUPS (Motore di ricerca

per argomenti)

http://www.nova.edu/Inter-Links/cgi-bin/lists

http://www.nova.edu/Inter-Links/cgi-bin/news-lists.pl

http://www.nova.edu/Inter-Links/listserv.html

 

 

APPENDICE 2 - I Newsgroups di Usenet (le bacheche virtuali).

 

La differenza fondamentale fra le M-lists e i Newsgroups (il cui mondo è chiamato Usenet) è che nel primo caso tutti i messaggi si ricevono nella mail-box (il che può essere un vantaggio, ma potrebbe anche diventare un grande rompimento di scatole); mentre nel secondo caso bisogna andare appositamente a consultare un elenco dei messaggi inviati al gruppo, dal quale si possono chiamare quelli che interessano, per leggerli singolarmente (una specie di grande bacheca virtuale o tazebao elettronico).

Per fare questo occorre un software specifico (newsreader), che può essere un programma apposito o lo stesso browser Netscape.

Per configurare Netscape in modo che sia capace di prelevare i messaggi dei Newsgroups bisogna innanzitutto chiedere al proprio Provider qual'è l'indirizzo del server da cui prelevare i Newsgroups (ogni Provider si appoggia a qualche fornitore di accesso ad Usenet o è egli stesso un fornitore), quindi nella finestra di Netscape si apre il menu a tendina Options, poi su Mail and News Preferences (menu a tendina in alto), quindi si sceglie servers (in alto), si va nello spazio News e dove c'è scritto News (NNTP) Server si digita l'indirizzo del fornitore di Newsgroups. In questo modo Netscape è configurato, a questo punto si apre il menu a tendina Windows (in alto a destra), si clicca su Netscape News e si attende qualche istante: si aprirà una finestra in cui sono elencati alcuni nomi di Newsgroups; in questa finestra troviamo anche le istruzioni per iscriversi ai Newsgroups che vogliamo. Il resto è elementare ed intuitivo.

Attenzione: se il numero degli unread messages (messaggi non letti) è alto (uno o più migliaia), ci può volere molto tempo (minuti) prima che siano tutti scaricati sul nostro computer, pertanto si consiglia di fare una visita alla dispensa, dove possiamo trovare qualche stuzzica-appetito, al frigorifero, dove troveremo una bibita, mentre i più ecologici si affacceranno al balcone o ne approfitteranno per una scappatina in bagno.

Per sapere quali Newsgroups esistono:

http://www.dada.it/help&tools/mailing.htm

oppure:

NEWSGROUPS NEL MONDO

http://www.w3.org/hypertext/DataSources/News/Groups/Overview.html

 

 

 

APPENDICE 3 - La chiacchierata virtuale tramite PowWow e IRC.

 

Esiste un programma veramente meraviglioso, che si chiama PowWow,che permette di comunicare direttamente in maniera sincrona (comenel corso di una telefonata) con qualsiasi utente internet, inqualsiasi luogo del pianeta egli si trovi, purché naturalmenteanche questi abbia il programma PowWow installato sul suo computer.

Il programma è di uso estremamente semplice e intuitivo e permette di eseguire la chiacchierata o in forma testuale (scrivendo) o in forma verbale (parlando). La forma testuale è di gran lunga la piùutilizzata, anche perché non implica l'uso di schede audio e di microfoni e altoparlanti.

Ricordate il film "Jumping Jack Flash?", quando Woopy Goldberg chiacchierava in forma testuale dal suo terminale con un misterioso interlocutore implicato in alcune questioni di spionaggio? Ecco, PowWow è esattamente ciò che permette di fare queste conversazioni via computer, ed ha la possibilità di fornire emozioni senza precedenti. Ieri, per esempio, mi è capitato di intrattenermi per un'oretta in conversazione con uno studente israeliano, col quale abbiamo discusso sulla situazionepolitica del medio oriente e sulle difficoltà del processo di pace.

In pratica la schermata di PowWow si divide in cornici, in ognuna delle quali compaiono le scritte degli interlocutori (fino ad un massimo di sette persone o addirittura 50 in modalità conference).

Invito il lettore di questo manuale a farsi utente PowWow e ad usare spesso il programma.

Per avere informazioni e prelevarlo gratis:

http://www.tribal.com

 

E IRC?

Il cosiddetti Internet Relay Chat è costituito da una serie di canali, gestiti da svariati server, che consentono l'ingresso contemporaneo di decine di utenti contemporaneamente. Questi possono improvvisare le loro conversazioni in modalità "conferenza di gruppo" o in modalità "privata".

I giovani teen agers trovano eccitante questa pratica e si trattengono per ore.

Personalmente trovo IRC troppo confusionario, anche se talvolta mi ha consentito di "telefonare" in Brasile ad una mia amica che risiede a Florianopolis spendendo meno di un caffè per più di un'ora diconversazione: provate a stare un'ora al telefono col Brasile, magari abitualmente... la Telecom vi ringrazierà e voi alleggerirete il vostro conto corrente bancario.

Quale programma per IRC? Consiglio MIRC: cercatelo su

HTTP://www.tucows.com

installatelo e connettetevi attraverso il server Undernet di Lulea (Svezia).

 

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La guida è terminata. Spero di essere stato utile ai principianti e, soprattutto di avere offerto una valida fonte alternativa ai libri di istruzione Internet che, a volte, sono complicati, lunghi, noiosi e sono scritti in modo da scoraggiare tutti quelli che non sono già vecchi lupi del mare informatico. Ho cercato di essere semplice e questo, in una tale materia, mi si creda, non è la cosa più facile.

Chiunque volesse segnalare errori, offrire critiche e suggerimenti, così come proposte, is heartily welcome ;-)

 

FORSE INTERNET, FAVORENDO LA COMUNICAZIONE FRA LE PERSONE DI TUTTO IL MONDO E L'ABBATTIMANTO DELLE BARRIERE CHE IMPEDISCONO LA COMPRENSIONE FRA I POPOLI E LE DIVERSE CULTURE, AIUTERA' A COSTRUIRE UN MONDO PIU' UMANO E PACIFICO (CHI LO SA).

 

 

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Antonio Dimiccoli