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Nell'aprile 1977 si tiene a San Michele a Torri (FI) il primo congresso
dell'organizzazione. Partecipano rappresentanze di Milano, Bergamo, Torino,
Firenze e Napoli. Viene stilato lo Statuto. Secondo lo Statuto, vertice di PL è la Conferenza di organizzazione,
massima autorità dell'organizzazione stessa, di fronte alla
quale il Comando nazionale deve rispondere del proprio operato.
Militarmente PL si muove, ai suoi inizi, in un'ottica prevalentemente
giustizialista e di supporto ai momenti alti della lotta dentro
le fabbriche. Molte delle azioni armate dei primi anni consistono infatti
nel ferimento di capi reparto e dirigenti aziendali. Gli interventi sul
territorio sono interni al dibattito del movimento del '77 a cui essa
si propone come avanguardia. Nei primi mesi del 1978, verificata una sostanziale vicinanza politica
con le Formazioni Comuniste Combattenti, viene costituito un Comando nazionale
unificato sotto la cui direzione sono poste tutte le articolazioni delle
FCC e di PL operanti a Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Cassino
e Napoli. Il 19 gennaio 1979, a Torino, viene colpito mortalmente l'agente di custodia Giuseppe Lorusso. Il 29 gennaio 1979, a Milano, Prima Linea rivendica l'attentato mortale contro il giudice Emilio Alessandrini. L'analisi da cui scaturisce questa azione ritiene che i magistrati della sinistra istituzionale portino competenze, credibilità e conoscenza dall'interno dei movimenti alla riorganizzazione intelligente delle strutture repressive. Il 28 febbraio 1979 vengono uccisi dalla polizia, intervenuta su segnalazione anonima, nel bar dell'Angelo, a Torino, due militanti di PL, Barbara Azzaroni e Matteo Caggegi. L'8 marzo 1979, a Torino, per rappresaglia, PL attacca una pattuglia di polizia e nel corso dei conflitto a fuoco muore un giovane passante Emanuele Iurilli, colpito accidentalmente. Il 18 luglio 1979, in base alla convinzione che il proprietario del bar
dell'Angelo fosse responsabile dell'arrivo della polizia, viene ucciso
Carmine Civitate. Rivendica l'azione il Gruppo di fuoco Barbara Azzaroni
Carla e Matteo Caggegi Charlie. Nel settembre 1979, a Bordighera (IM), si tiene una Conferenza d'organizzazione,
per discutere sulle campagne dell'autunno-inverno e sulle ristrutturazioni
organizzative. Nodo della battaglia politica è la scelta fra le
due anime storiche di PL: radicarsi nuovamente nel territorio e combattere
dall'interno del movimento o radicalizzare lo scontro con gli apparati
istituzionali. Il nodo tuttavia in questa sede non si scioglie. La Conferenza è anche sede della prima scissione interna a PL.
I dissidenti ritengono che le contingenze politiche e le attività
repressive impongano una ritirata ed una stasi dell'operatività
militare e di conseguenza escono dall'organizzazione. Interno alla riflessione sugli effetti del processo di ristrutturazione produttiva in atto nelle fabbriche è l'attentato mortale contro lingegner Carlo Ghiglieno, responsabile del settore pianificazione e presidente del Comitato guida del settore logistico della Fiat, compiuto a Torino il 21 settembre 1979. L'11 dicembre 1979, con intenti dimostrativi e deterrenti, e per commemorare Barbara Azzaroni e Matteo Caggegi, Prima Linea irrompe nella Scuola di Formazione Aziendale di via Ventimiglia a Torino, occupa militarmente la scuola e tiene un discorso nell'auditorium in cui vengono riuniti circa 190 studenti, mentre in unaula attigua dirigenti Fiat ed Olivetti e 5 studenti vengono feriti intenzionalmente alle gambe. Di analogo valore dimostrativo è l'occupazione, evacuazione e distruzione di una palazzina, ai Colli Aminei di Napoli, che ospitava il Centro di Servizio Sociale e dei semiliberi per i minorenni, del ministero di Grazia e Giustizia. La riflessione da cui scaturisce questo intervento concerne l'illegalità di massa ed il livello di repressione presente in quel territorio. Il 14 dicembre 1979, a Rivoli (TO), un nucleo di PL viene sorpreso dalla polizia mentre prepara un attentato alla fabbrica metalmeccanica Elgat. Nello scontro a fuoco la polizia uccide il militante Roberto Pautasso. Nei primi mesi del 1980, PL inizia ufficialmente la sua esperienza romana. E un tempo di espansione territoriale dettata da esigenze logistiche conseguenti all'intensificarsi delle operazioni repressive oltre che dalla volontà di diffondere l'intervento politico. Nel gennaio 1980, a Morbegno (SO), viene tenuta una Conferenza che sancisce
di fatto il prevalere delle posizioni favorevoli alla radicalizzazione
dello scontro e inizia una riflessione sulla tendenza della magistratura,
e particolarmente quella milanese, a farsi sempre più strumento
di repressione oltre che delle organizzazioni armate anche delle aree
di movimento e della conflittualità sociale. Il 5 febbraio 1980, a Monza, nell'ambito degli interventi sulla qualità della vita nel territorio, PL inizia una campagna sulla sanità e in questo quadro rivendica l'attentato mortale contro Paolo Paoletti, responsabile della produzione all'Icmesa, la fabbrica di Seveso da cui, il 10 luglio 1976, si sprigionò la nube tossica di diossina. All'inizio del 1980 PL affronta per la prima volta il problema posto dalla collaborazione di alcuni militanti con le forze dell'ordine e la magistratura. Il 7 febbraio 1980, a Milano, colpisce mortalmente un suo militante, William Waccher, accusato di aver fatto rivelazioni agli inquirenti. E questo il primo ed unico omicidio interno alla campagna contro militanti "pentiti" compiuto da questa organizzazione. A seguito dei duri colpi inferti dalle forze di polizia, a causa della
collaborazione di Roberto Sandalo, nell'agosto del 1980, PL tiene a Rimini
(FO) una Conferenza d'organizzazione in cui il nodo politico fondamentale
è la riflessione sulle implicazioni della repressione e dell'estendersi
del fenomeno del "pentitismo". In quell'occasione alcuni militanti
escono dall'organizzazione. Nel dicembre 1980, con l'ondata di arresti determinata dalle confessioni
di Michele Viscardi, viene riproposto, in modo pressante, il problema
della desolidarizzazione interna. A Pasqua dei 1981 si tiene a Barzio (CO) una nuova Conferenza di Organizzazione che decreta lo scioglimento di Prima Linea e la nascita del Polo Organizzato, che si propone di essere, principalmente, un punto di riferimento per i militanti ricercati. Alcuni dei quali, nel corso del 1981, danno poi vita ai Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria (COLP). In carcere la chiusura definitiva dell'esperienza di PL prende lavvio
da un dibattito collettivo durante il processo di Firenze nei primi mesi
del 1983 e viene ratificata in una Conferenza interna d'Organizzazione
tenuta nel carcere di Torino (primavera-estate 1983) in occasione del
processone per i fatti specifici. Per lattività di Prima Linea sono state inquisite 923 persone.
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