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Giangiacomo
Feltrinelli

Feltrinelli, Giangiacomo (Milano 1926 - Segrate, Milano 1972), editore
italiano. Militante del Partito comunista (PCI), fondò un importante
centro di studi sul movimento operaio internazionale, poi eretto in Fondazione,
e l'omonima casa editrice. Staccatosi dal Partito comunista, simpatizzò
per movimenti e gruppi di carattere castrista e maoista, fino a scegliere
la semiclandestinità per partecipare ad atti di sabotaggio a sfondo
terroristico, in uno dei quali perse la vita.
La morte di Feltrinelli
Sul far della sera del 14 marzo 1972 due contadini scoprono ai piedi del
traliccio dell'energia elettrica n.71, in località Cascina Nuova
di Segrate, non distante da Milano, il cadavere dilaniato di un uomo che
indossa un giaccone verde di foggia militare e che certamente è
morto dissanguato. Il volto e le mani sono integre, ma dal cadavere è
stata staccata di netto la gamba sinistra. Sul corpo dell'uomo viene trovato
un documento falso intestato a Vittorio Maggioni. In meno di 24 ore gli
investigatori riusciranno a dare un'identità a quel cadavere: appartiene
a Giangiacomo Feltrinelli, 46 anni, nome di battaglia Osvaldo, ricco proprietario
dell'omonima casa editrice.
Il traliccio è minato, cosi come lo è un altro traliccio
dell'alta tensione che si trova poco distante, a San Vito di Gaggiano.
Ma sono cariche inoffensive perché innescate male. Impossibile
una loro esplosione. E comunque, se anche il lavoro fosse stato fatto
a regola d'arte, tutt'al più il crollo dei tralicci avrebbe provocato
qualche ora di black out, ma solo in Valtellina, non a Milano, dove è
in corso il congresso del PCI.
Incidente sul lavoro o abile messa in scena per eliminare un personaggio
scomodo?
La sinistra, schieramento ideologico al quale Feltrinelli da sempre aderiva,
si divide.
Per L'Unità, organo del PCI, "l'episodio giunge nel momento
più opportuno ed adatto per le forze reazionarie e conservatrici".
Meno sfumato il giudizio del Manifesto che parla di "assassinio"
e di "servizi speciali organizzati su larga scala dentro o ai margini
o anche fuori dall'apparato statale".
Per Lotta Continua, Feltrinelli è "una vittima della borghesia
coraggiosa e cosciente, ma non rivoluzionario da rivendicare alla lotta
proletaria per il comunismo", mentre Potere Operaio saluta in lui
"un rivoluzionario caduto in questa prima fase della guerra di liberazione
dallo sfruttamento".
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