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CRONOLOGIA
1969
9 agosto. Otto attentati
scuotono l’Italia e si registrano 12 feriti. E’ l’inizio della strategia
della tensione.
19 novembre. Durante una manifestazione a Milano muore l’ agente
di polizia Antonio Annarumma , che colpito da una spranga mentre guidava
un gippone ha perso il controllo e si è schiantato contro un’altra
jeep della polizia. Non è chiaro se il tubo da cui è stato
colpito sia rimbalzato da un’impalcatura dopo lo scontro delle auto, o
sia stato lanciato da un manifestante. Sembra ci sia un filmato che dimostri
la veridicità della prima ipotesi, ma questo non è mai stato
reperito.
12 dicembre . Strage di piazza Fontana. Nella
banca dell’ Agricoltura in piazza Fontana a Milano, una bomba provoca
la morte di 17 persone e il ferimento di 88. Bombe esplodono anche a Roma
alla Bnl di via Veneto, dove rimangono ferite 16 persone, e alla tomba
del milite ignoto.
15 dicembre. Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico
tra i sospettati della strage di piazza Fontana muore dopo esser precipitato
dal quarto piano della questura dove è interrogato dal commissario
Calabresi. I poliziotti sostengono che sconvolto dall’interrogatorio si
sia gettato da solo, mentre la sinistra dichiara che sia stato spinto.
La verità sulla sua morte non è mai stata svelata.
16 dicembre. Accusato dal tassista Cornelio
Rolandi viene arrestato per la strage di piazza fontana Pietro Valpreda.
A Roma vengono arrestati alcuni anarchici tra i quali Mario Merlino per
gli attentati del 12 dicembre, questi però risulterà un
neo fascista infiltrato dai servizi segreti.
1970
14 luglio. Inizia
la prima fase della rivolta di Reggio Calabria scatenate da una disputa
con Catanzaro per la sede del capoluogo della regione.
7 settembre. A Reggio Calabria sono compiuti
4 attentati dinamitardi.
9 settembre. Bombe sui treni a Reggio Calabria
dove riprende la rivolta in cui spicca l’Msi con a capo Ciccio Franco,
del comitato d’ azione. Si susseguono gli scontri al grido di "boia chi
molla".
17 settembre. A Milano, in via Moretto da Brescia
una bomba fa esplodere l’ autorimessa di Giuseppe Leoni direttore centrale
della siemens. Sulla porta del c’è la scritta "Brigate Rosse".
30 settembre. Il Ministro degli interni Restivo
annuncia che dal 14 luglio al 23 settembre a Reggio Calabria ci sono stati
tredici attentati dinamitardi, sei assalti alla prefettura, quattro alla
questura.
5 ottobre. Un gruppo di estrema sinistra rapisce
a Genova Sergio Gadolla.
1 dicembre. Il divorzio è legge dello
Stato .
7 dicembre. Junio Valerio Borghese insieme
al missino Sandro Saccucci tenta un golpe. I due si introducono per alcune
ore nel ministero degli interni.
1971
25 gennaio. Inizio
"ufficiale" del terrorismo. La stella rossa a cinque punte fa la sua prima
comparsa con il commando di brigatisti che collocano bombe incendiarie
sotto ad altrettanti autocarri, distruggendone tre, sulla pista di Lainate
dove la Pirelli prova i suoi pneumatici.
4 febbraio. Viene lanciata una bomba contro
la folla, dopo una manifestazione antifascista; a Catanzaro. L’operaio
socialista Giuseppe Malacaria rimane ucciso dall’esplosione che provoca
anche il ferimento di altre sette persone.
16 febbraio. Catanzaro è capoluogo regionale,
Reggio Calabria sede del consiglio regionale. A Reggio ricomincia la protesta.
17 marzo. Il governo rende noto il tentativo
di golpe di Valerio Borghese, che colpito da mandato di cattura si rifugia
in Spagna.
26 marzo. Alessandro Floris viene ucciso, durante
una rapina, dal componente del gruppo di estrema sinistra XXII ottobre
Mario Rossi. L’identificazione e l’arresto del Rossi porterà anche
alla cattura dei componenti della banda che aveva rapito Gadolla.
16 luglio. Muore a Milano , Cornelio Rolandi
di infarto polmonare (la stessa sindrome che colpisce i testimoni dell'assassinio
di Kennedy) il principale accusatore di Valpreda nell’ inchiesta su piazza
Fontana.
26 agosto. Il sostituto procuratore della Repubblica
di Milano emette due avvisi di garanzia, uno per il capo dell’ufficio
politico della questura di Milano Antonio Allegra e l’ altro per il commissario
Calabresi, per la morte di Pinelli.
5 ottobre. Viene emesso un avviso di garanzia
per tutti i presenti nella stanza della questura di Milano, nel momento
in cui Pinelli precipitò.
24 novembre. Alla Statale di Milano, la polizia
interviene contro un corteo non autorizzato. Settantadue i feriti undici
gli arrestati
1972
3 marzo. Viene arrestato
Pino Rauti, fondatore di Ordine Nuovo, su mandato del procuratore di Treviso,
con l’accusa di ricostituzione del partito fascista, e perchè implicato
negli attentati del’69 e nella strage di piazza Fontana. Sarà rilasciato
per mancanza di indizi.
11 marzo. Gravi incidenti a Milano durante
una manifestazione della sinistra extraparlamentare. Vengono lanciate
bottiglie molotov contro la sede del Corriere della Sera, giudicato essere
il portavoce dei conservatori autodefinitisi "maggioranza silenziosa".
15 marzo. Viene ritrovato il corpo dell’editore
Giacomo Feltrinelli, capo e ideologo dei GAP, ucciso dall’esplosione di
un ordigno, mentre cercava di minare un traliccio dell’alta tensione a
Segrate, nei pressi di Milano.
7 maggio. Muore in carcere per un trauma cranico
riportato durante scontri con la polizia, l’anarchico Franco Serantini.
17 maggio. Il commissario Luigi Calabresi,
è assassinato sotto la sua abitazione di Milano. Verrà prima
accusata l’estrema destra e arrestati Giovanni Nardi e Luciano Bruno Stefanò.
Poi nel 1988, dopo le dichiarazioni del pentito Leonardo Marino verrà
incriminato come mandate Adriano Sofri, leader di Lotta Continua nel 1972.
26 agosto. Il militante di Lotta Continua,
Mario Lupo, è assassinato, in un agguato a Parma, da esponenti
dell’estrema destra.
27 agosto. Il giudice di Milano Franco D’Ambrosio,
incrimina i neonazisti Franco Freda e Giovanni Ventura, per la strage
di piazza Fontana
20 ottobre. Tre avvisi di reato , per omissione
di atti d’ufficio nelle indagini sulla strage di piazza Fontana,sono inviati
a Elvio Catenacci, dirigente degli affari riservati del Ministero degli
interni, al questore di Roma Bonaventura Provenza e al capo dell’ufficio
politico della questura di Milano Antonino Allegra.
21 ottobre. Rimangono ferite sei persone, durante
i numerosi attentati ai treni che portano metalmeccanici a Catanzaro,
per la conferenza sul mezzogiorno organizzata da Cgil, Cisl e Uil..
29 dicembre. Torna libero Pietro Valpreda.
Viene infatti approvata una legge che prevede la possibilità di
accordare la libertà provvisoria anche per i reati in cui è
obbligatorio il mandato di cattura.
1973
17 gennaio. Adamo
Degli Occhi è aggredito a Milano. Leader della maggioranza silenziosa,
coinvolto nelle indagini sulle trame nere, verrà arrestato nel
luglio del 1974.
23 gennaio. Roberto Franceschini e Roberto
Piacentini rimangono feriti negli scontri con la polizia alla Bocconi.
Franceschini morirà poi in ospedale.
5 febbraio. Capanna Liverani e Guzzini, leader
del Movimento studentesco, vengono arrestati per l’aggressione del rettore
della Statale di Milano, Mario Schiavinato.
21 febbraio. Contestato a Napoli e Roma un
disegno di legge che vuole reintrodurre il fermo di polizia. Ferito l’extraparlamentare
Vincenzo Caporale, colpito da un candelotto, morirà il 22.
7 aprile. L’esponente dell’estrema destra ,
Nico Azzi, rimane ferito dallo scoppio di un detonatore, mentre cerca
di posizionare una carica di tritolo sulla tratta ferroviaria, Roma-Torino.
Verrà arrestato.
12 aprile. Muore colpito da una bomba l’agente
Antonio Marino, durante scontri con esponenti della destra, che protestavano
contro il divieto da parte della Questura di Milano di far aver luogo
in piazza Tricolore un comizio di Ciccio Franco.
16 aprile. Muoiono a Primavalle in Roma i figli
del segretario della locale sezione missina, Stefano e Virgilio Mattei,
in seguito ad un incendio doloso scoppiato nella loro abitazione. Verranno
accusati, alcuni esponenti di Potere Operaio.
15 maggio. Avvisi di garanzia per Guido Giannettini
e Guido Paglia, giornalisti di destra rientrati nelle indagini su piazza
Fontana. Il primo si rivelerà un agente del Sid.
17 maggio. Il sedicente anarchico Gianfranco
Bertoli, lancia una bomba contro la questura di Milano e provoca la morte
di quattro persone. Si saprà poi che il Bertoli è legato
, al gruppo eversivo "La Rosa dei Venti", ai Servizi Segreti dell'Esercito,
nonchè membro dell'organizzazione paramilitare legata alla CIA
denominata "Gladio".
24 maggio. Accordata l’ autorizzazione a procedere
contro il segretario dell’ Msi , Giorgio Almirante, per ricostituzione
del partito fascista.
28 giugno. Rapito dalle BR , il dirigente dell’Alfa
Romeo, Michele Marcuzzi.
12 novembre. Primi arresti, a La Spezia e a
Padova , che porteranno alla scoperta della organizzazione eversiva "Rosa
dei Venti". Tramite le indagini del giudice Tamburrino, si scoprirà
che la Rosa dei Venti è un’organizzazione parallela al Sid, in
contatto, a livello internazionale, a strutture nel quadro Nato, nate
per combattere il comunismo con ogni mezzo.
22 novembre. Viene sciolta l’ organizzazione
"Ordine nuovo" fondata da Pino Rauti, e arrestati 30 dei suoi militanti,
per ricostituzione del partito fascista.
10 dicembre. Rapito dalle BR, Ettore Amerio,
direttore del personale della Fiat.
1974
13 gennaio. Il colonnello
Amos Spiazzi, uno dei principali esponenti della trama eversiva Rosa dei
Venti, viene arrestato a Padova.
18 aprile. A Genova viene rapito, dalle BR
il giudice Mario Sossi, pubblico ministero al processo contro il gruppo
XXII ottobre.
6 maggio. Le BR, chiedono la scarcerazione,
dei detenuti appartenenti al gruppo XXII ottobre, in cambio del rilascio
del Giudice Sossi .
9 maggio. Rivolta nel carcere di Alessandria
sedata dall’ intervento dei carabinieri. Sette i morti, di cui cinque
ostaggi dei detenuti e quattordici i feriti.
20 maggio. Le BR fanno sapere di aver condannato
a morte il giudice Sossi. La Corte d’appello di Genova concede la libertà
provvisoria e il nulla osta per il passaporto agli otto detenuti del XXII
ottobre.
23 maggio. Viene liberato Sossi, senza che
però i detenuti siano stati rilasciati.
28 maggio. A Brescia, in piazza della Loggia,
durante una manifestazione sindacale, l’esplosione di un ordigno, provoca
la morte di otto persone. La strage, attribuita all’estrema destra, rimarrà
impunita.
30 maggio. A Pian di Rascino (RI), rimane ucciso
Giancarlo Esposti, esponente di Avanguardia nazionale, in un conflitto
a fuoco con i carabinieri che scoprono un campo di addestramento paramilitare
dell’estrema destra.
17 giugno. Le BR, uccidono Giuseppe Mazzola
e Graziano Girolucci nella sede dell’Msi di Padova.
4 agosto. Una bomba esplode nella vettura n.5
del treno Italicus, l’espresso Roma-Monaco, provocando la morte di dodici
persone. I mandanti e gli esecutori della strage, attribuita alle trame
nere, non saranno mai individuati.
8 settembre. Renato Curcio e Alberto Franceschini,
leader delle BR, sono arrestati a Pinerolo grazie alle informazioni fornite
da Silvano Girotto, "frate Mitra", infiltrato nelle BR dal Generale Dalla
Chiesa che aveva istituito un gruppo speciale antiterroristico.
15 ottobre. Muore a Robbiano di Mediglia (MI)
Felice Maritano durante un’operazione in un covo delle BR, ad ucciderlo
è il brigatista Roberto Ognibene.
29 ottobre. Due aderenti ai Nap, Luca Mantini
e Giuseppe Romeo, sono uccisi dai carabinieri mentre tentano una rapina
alla Cassa di Risparmio di Firenze.
30 ottobre. Vengono arrestati a Torino Prospero
Gallinari e Alfredo Buonavita, esponenti delle BR.
5 dicembre. Un commando di Autonomia Operaia
uccide durante una rapina allo zuccherificio SII di Argelato (BO), il
carabiniere Andrea Lombardini.
1975
24 gennaio. Il terrorista Mario Tuti uccide
due carabinieri, Leonardo Falco e Giovanni Ceravolo, giunti ad arrestarlo
nella sua abitazione. Tuti ripara in Francia dove sarà arrestato
il 27 luglio e successivamente estradato.
18 febbraio. Un commando di quattro persone
aiuta ad evadere Renato Curcio dal carcere di Casal Monferrato (Al).
28 febbraio. Il militante del Fuan Mikis Mantakas,
viene ucciso da un colpo di pistola, a Roma.
2 aprile. Un attentato distrugge l’abitazione
di Gaetano Arfè, direttore del quotidiano socialista "Avanti".
16 aprile. Claudio Varalli è ucciso
a Milano, al termine di una manifestazione, con un colpo di pistola dai
neofascisti di Avanguardia nazionale.
6 maggio. I Nap sequestrano il magistrato Giuseppe
di Gennaro. A Viterbo tre detenuti dei NAP si barricano con tre ostaggi
e chiedono un salvacondotto in cambio della liberazione di Di Gennaro
che sarà rilasciato l’11 senza condizioni.
15 maggio. Viene gambizzato nella sua abitazione
dalle BR il capogruppo della DC a Milano, Massimo De Carolis.
5 giugno. A sole 24 ore dal rapimento dell’industriale
Vittorio Gallarino Gancia, i carabinieri circondano il casolare di Arzello
dove è tenuto prigioniero. Nel conflitto a fuoco muoiono il carabiniere
Giovanni D’Alfonso e la brigatista Margherita Cagol.
8 luglio. Nel covo di Tor di Quinto a Roma
viene uccisa da un agente dell’antiterrorismo, la nappista Anna Maria
Mantini.
6 ottobre. Bernard Leighton Guzman, presidente
della DC cilena durante il governo Allende, esule in Italia è ferito
gravemente a colpi di pistola.
29 ottobre. Viene ucciso, a colpi di fucile,
Mario Ziccheri, davanti alla sede dell’Msi di Prenestino, a Roma.
1976
18 gennaio. Renato
Curcio viene arrestato per la seconda volta. Dopo 20 minuti di sparatoria
il brigatista ferito si arrende.
9 febbraio. Viene ucciso dai Nap il brigadiere
Tuzzolino.
24 marzo. I giornali danno notizia dell’arresto
di Giorgio Semeria, uno dei capi storici delle BR.
8 giugno. Viene ucciso dalle BR il giudice
Coco, accusato dai brigatisti di essere il duro, della procura genovese,
e di aver fatto fallire lo scambio tra Sossi e i gappisti del XXII ottobre.
10 luglio. Il giudice Occorsio viene assassinato
sotto la sua abitazione. L’omicidio è rivendicato da Ordine Nuovo.
10 ottobre. Una delle prime azioni di Prima
Linea è l’assalto alla sede della DC di Torino. Tra i componenti
del commando c’è Marco Donat Cattin, figlio di uno dei massimi
esponenti democristiani.
29 novembre. Cinque esponenti di Prima Linea
irrompono nella sede del gruppo dirigenti della Fiat a Torino, incatenano
gli impiegati, espropriano i soldi che trovano, e scrivono con una bomboletta
spray, il nome :"Prima Linea". E' la prima comparsa della sigla.
12 dicembre. Il nappista Martino Zichitella
muore a Roma in un’azione contro, Alfonso Noce, responsabile dei servizi
di sicurezza per il Lazio.
14 dicembre. Muore durante uno scontro a fuoco
con la polizia il brigatista milanese Walter Alasia.
1977
21 gennaio. Le nappiste,
Vianale e Salerno, evadono dal carcere femminile di Pozzuoli.
12 marzo. Prima Linea colpisce l’agente torinese
della Digos, Giuseppe Ciotta. L’azione ha scopo di rappresaglia nei confronti
della polizia, ritenuta responsabile della morte dello studente Francesco
Lorusso.
28 aprile. Le BR uccidono, a Torino, Fulvio
Croce, presidente dell’Ordine degli avvocati, che doveva designare i difensori
nel processo Curcio.
12 maggio. Un colpo di pistola esploso dalla
polizia uccide la diciannovenne Giorgiana Masi, durante una manifestazione
organizzata a Roma dai radicali per festeggiare l'anniversario della vittoria
nel referendum sul divorzio.
19 maggio. Vengono incendiati, da militanti
di Prima Linea, i magazzini della Sit Siemens e della Magneti Morelli
di Milano.
2 giugno. Viene "gambizzato", a Milano, Indro
Montanelli direttore del Giornale Nuovo. I brigatisti attaccando i giornalisti,
intendono colpire "Gli uomini e gli strumenti, della guerra psicologica."
A Torino vengono fermati 4 esponenti di Prima Linea, sorpresi mentre tentano
di minare la rete tranviaria cittadina. Si tratta di Valeria Cora, Riccardo
Borgogno, Cesare Rambaudi e Marco Fagiano.
16 novembre. I brigatisti colpiscono Carlo
Casalegno, vicedirettore della Stampa. E’ la prima volta che i brigatisti
sparano ad un giornalista con l’intenzione di ucciderlo.
1978
8 marzo. Si apre
a Torino il processo ad alcuni esponenti storici delle BR.
16 marzo, ore 9.15. In via Mario Fani i brigatisti
rossi rapiscono il presidente della DC Aldo Moro. Poche ore dopo Moro
avrebbe dovuto partecipare, a Montecitorio, al dibattito sulla fiducia
al quarto governo Andreotti. Nell'agguato vengono uccisi i carabinieri
Domenico Ricci e Oreste Leonardi e i tre poliziotti dell'auto di scorta
Raffaele Jozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.
16 marzo, ore 10. Le Brigate rosse telefonano
all'Ansa e comunicano di aver rapito il presidente della DC.
16 marzo, ore 10. Il presidente della Camera
Pietro Ingrao sospende la seduta e annuncia il rapimento di Aldo Moro.
16 marzo, ore 11. Cgil, Cisl e Uil proclamano
lo sciopero generale.
18 marzo. Dopo i funerali degli uomini della
scorta di Moro, alle 12 le Brigate rosse telefonano al quotidiano romano
"Il Messaggero" e indicano una cabina telefonica in cui viene trovato
il "Comunicato n.1" con la fotografia del presidente della Dc. Le Brigate
rosse comunicano che Moro è in una "prigione del popolo" in quanto
responsabile "dei programmi controrivoluzionari della borghesia imperialista".
19 marzo. Dalla finestra del suo studio Paolo
VI lancia il primo appello ai rapitori di Moro.
20 marzo. A Torino, durante il processo a Renato
Curcio, le Brigate rosse rivendicano la responsabilità politica
del rapimento.
21 marzo. Il governo approva il decreto antiterrorismo:
trent'anni di carcere per i terroristi, ergastolo in caso di morte dell'ostaggio;
la polizia può fermare, interrogare e ascoltare le telefonate sospette.
23 marzo. Il Pci comunica la sua posizione
ufficiale: lo Stato non deve trattare con le Brigate rosse.
25 marzo. A Torino, Roma, Milano e Genova le
Brigate rosse fanno trovare il "Comunicato n.2", in cui annunciano di
aver cominciato il "processo popolare" contro Moro.
29 marzo. "Sono sotto un dominio pieno e incontrollato
dei terroristi". Le BR fanno trovare il "Comunicato n.3": una lettera
al ministro degli Interni Francesco Cossiga in cui Moro accenna alla possibilità
di uno scambio.
30 marzo. La direzione della Democrazia Cristiana
respinge ogni trattativa. Comincia la "linea dura". Alcuni giorni dopo
la stessa decisione viene confermata dai cinque partiti della maggioranza.
2 aprile. Paolo VI, durante l'Angelus, rivolge
il secondo appello alle Brigate rosse.
4 aprile. Il "Comunicato n.4" delle Brigate
rosse è una copia della lettera di Moro al segretario della DC
Benigno Zaccagnini: "Moralmente sei tu ad essere al mio posto, dove materialmente
sono io".
7 aprile. Il quotidiano milanese "Il Giorno"
pubblica una lettera di Eleonora Moro: la moglie del presidente della
DC si dissocia dalla "linea dura" .
10 aprile. "Comunicato n.5": una lettera autografa
di Aldo Moro, in cui il presidente DC sostiene l'ipotesi delle trattative
e attacca il suo compagno di partito Taviani.
15 aprile. Il "Comunicato n.6" annuncia la
fine del "processo popolare" ad Aldo Moro e ne stabilisce la condanna
a morte.
17 aprile. Amnesty International si offre come
mediatore, e il segretario dell'Onu Kurt Waldheim lancia il suo primo
appello.
18 aprile. In via Gradoli 94, a Roma, viene
scoperto un covo delle Brigate rosse. Un comunicato, il n.7, che poi si
rivelerà falso, annuncia che Moro è stato ucciso: il suo
corpo si troverebbe nel lago della Duchessa.
20 aprile. Alla redazione di "Repubblica" arriva
il vero "Comunicato n.7": Moro è fotografato con una copia del
quotidiano del 19 aprile. E' il comunicato dell'ultimatum: "Scambio di
prigionieri o lo uccidiamo". Lo stesso giorno Moro scrive a Zaccagnini,
e lo rimprovera per la sua intransigenza.
21 aprile. La direzione della DC ribadisce
la "linea dura", ma la famiglia di Moro chiede di accettare le condizioni
della Br. La direzione del Psi rompe ogni indugio e si dichiara favorevole
a trattare.
22 aprile. Paolo VI lancia il suo terzo mesaggio:
"Io scrivo a voi, uomini delle Brigate rosse...". Anche il segretario
dell'Onu Waldheim rivolge il secondo appello alle BR.
24 aprile. Il "Comunicato n.8" detta le condizioni
per la liberazione di Aldo Moro: la liberazione di tredici brigatisti
detenuti, tra cui Renato Curcio.
29 aprile. Moro scrive alla Democrazia cristiana:
"Lo scambio è la sola via d'uscita".
30 aprile. Moro scrive a Giovanni Leone, ad
Amintore Fanfani, a Pietro Ingrao e a Bettino Craxi. Alle 16.30 un brigatista
telefona a casa della famiglia Moro: per salvare la vita al presidente
della DC serve un immediato intervento di Zaccagnini.
5 maggio. Andreotti ribadisce il "no" alle
trattative. Poche ore dopo, nel "Comunicato n.9", la Brigate rosse scrivono:
"Concludiamo la battaglia cominciata il 16 marzo eseguendo la sentenza
a cui Aldo Moro è stato condannato".
7 maggio. Viene pubblicata la lettera di Aldo
Moro alla moglie: "Cara Norina, ti bacio per l'ultima volta".
8 maggio. Moro scrive l'ultima lettera alla
famiglia.
9 maggio. Alle 13.30, in via Caetani, a metà
strada tra le sedi nazionali del Pci e della Dc, in una Renault 4 rossa
viene trovato il cadavere di Aldo Moro.
1979
24 gennaio. Viene
ucciso il sindacalista della CGIL Guido Rossa, operaio alla Italsider
di Genova, per aver scoperto e denunciato, Francesco Berardi, fiancheggiatore
delle BR.
29 gennaio. Terroristi di PL, uccidono a Milano,
Emilio Alessandrini, Il giudice che si occupò delle indagini sulla
strage di piazza Fontana.
23 febbraio. Vengono condannati all’ergastolo
dalla Corte D’Assise di Catanzaro, Franco Freda e Giovanni Ventura entrambi
personaggi noti dell’eversione nera. I due saranno poi assolti per insufficienza
di prove.
28 febbraio. Matteo Caggegi e Barbara Azzaroni,
terroristi di PL, muoiono a Torino in uno scontro a fuoco con la polizia.
9 marzo. Alcuni terroristi di Prima Linea,
organizzano in un bar di Torino, un’ azione di rappresaglia contro la
polizia. Nella sparatoria muore un passante, lo studente Emanuele Iurilli.
20 marzo. Viene trovato morto nel suo ufficio,
Mino Pecorelli, direttore del notiziario OP spesso utilizzato dai Servizi
segreti.
7 aprile. Antonio Negri, i sui fedelissimi
e alcuni dirigenti di Potere operaio, vengono arrestati in quanto accusati
di essere la direzione strategica delle BR.
18 luglio. Viene assassinato da un commando
di Prima Linea, il proprietario del bar dove erano rimasti uccisi Azzaroni
e Caggegi.
21 settembre. Il responsabile della pianificazione
alla Fiat, Carlo Ghiglieno, viene ucciso da PL, a Torino.
11 dicembre. Un gruppo di persone, appartenenti
a Prima Linea, si impadronisce per circa un’ora, dell’istituto di amministrazione
aziendale Valletta a Torino. Fra le persone rastrellate e raggruppate
dai terroristi nell’aula Magna della scuola, ne vengono scelte dieci,
tra cui cinque studenti e cinque professori che vengono gambizzate.
1980
8 gennaio. I carabinieri
Tatulli, Cestari e Santoro, vengono uccisi a Milano dalle BR.
25 gennaio. Prima Linea uccide a Genova, Emanuele
Tuttobene, tenente colonnello e Antonio Casu suo autista.
28 gennaio. Le BR uccidono a Venezia, il vicedirettore
del petrolchimico di Marghera, Silvio Gori.
31 gennaio. A Milano, la casalinga Anna Maria
Minci, viene uccisa per errore dai carabinieri.
2 febbraio. Paolo Paoletti, responsabile della
produzione della Icmesa di Seveso, e ucciso a Monza da Prima Linea.
6 febbraio. Il carabiniere Maurizio Arnesano,
di diciannove anni, e ucciso a Roma dai terroristi neri dei NAR.
7 febbraio. Il testimone d’accusa per i processi
sulla morte di Alessandrini e Torregiani, William Waccher, è assassinato
da PL.
12 febbraio. Vittorio Bachalet, vicepresidente
del Csm e professore di diritto amministrativo, è ucciso dalle
BR all’Università di Roma.
18 febbraio. Vengono catturati i due brigatisti
Rocco Micaletto e Patrizio Peci.
22 febbraio. I NAR uccidono a Roma lo studente
Valerio Verbano.
16 marzo. Le Brigate Rosse assassinano il procuratore
capo della repubblica di Salerno, Nicola Giacumbi.
18 marzo. E’ ucciso dalle BR, a Roma, il consigliere
della Corte di cassazione, Girolamo Minervini. PL uccide a Milano il giudice
Galli.
28 marzo. Perdono la vita i brigatisti Betassa,
Panciarelli e Durante, sorpresi dalla polizia nel covo di via Fracchia,
a Genova.
12 maggio. Alfredo Albanesi, dirigente della
Digos, trova la morte a Venezia per mano delle BR.
19 maggio. L’ assessore al bilancio e consigliere
regionale DC, Pino Amato, è assassinato a Napoli dalle BR.
28 maggio. Il poliziotto Franco Evangelista
viene ucciso dai NAR a Roma. A Milano viene assassinato dai piellini,
l’ inviato del Corriere della Sera Walter Tobagi.
19 giugno. Nel carcere delle Nuove di Torino
viene ucciso dai brigatisti Pasquale Viale.
23 giugno. Il giudice Mario Amato, viene assassinato
a Roma dai NAR.
27 giugno. 81 persone muoiono in un incidente
aereo. Un DC9 dell’Itavia precipita nei pressi dell’ isola di Ustica.
2 luglio. Il detenuto nel carcere di Cuneo,
Ugo Benazzi, viene ucciso dai NAP.
2 agosto. Muoiono 85 persone, a causa dell’esplosione
di un ordigno nella sala d’aspetto della stazione di Bologna.
11 agosto. I carabinieri Cucuzzoli e Cortellessa
vengono uccisi da PL vicino Viterbo.
27 ottobre. Biagio Inquinto e Francesco Zarrillo,
due detenuti comuni nel carcere di Badde ’e Carros (NU), sono uccisi durante
una rivolta dalle BR.
12 novembre. Viene ucciso a Milano dalle BR,
il direttore del personale della Magneti Marelli, Renato Briano.
28 novembre. Il direttore tecnico della Falck,
Manfredo Mazzanti, è assassinato, a Milano, dalle Brigate Rosse.
1 dicembre. Muore il direttore sanitario del
carcere di Regina Coeli, Giuseppe Furci, ucciso dalle BR..
12 dicembre. I brigatisti rapiscono il capo
della direzione generale degli istituti di prevenzione e pena del ministero
di Giustizia, Giovanni D’Urso.
24 dicembre. Il penitenziario dell’Asinara
(SS) viene chiuso.
28 dicembre. Inizia l’insurrezione nel carcere
di Trani. Sarà sedata il 29 dall’intervento dei Nocs.
31 dicembre. Enrico Galvaligi, responsabile
dell’ufficio di coordinamento delle carceri, è assassinato a Roma
dalle BR.
1981
6 gennaio. I NAR
uccidono Luca Peruzzi, esponente dell’organizzazione di destra Terza Posizione.
15 gennaio. Viene liberato il giudice Giovanni
D’Urso.
5 febbraio. In un agguato organizzato dai NAR
vengono uccisi i due carabinieri Enea Condotto e Luigi Maronesi. Rimane
ferito anche il terrorista nero Giusva Fioravanti.
4 aprile. Vengono arrestati a Milano i brigatisti
Enrico Fenzi, Tiziana Volpi , Silvano Fadda e Mario Moretti.
13 aprile. Muore in carcere, ucciso dai fascisti
Concutelli e Tuti il terrorista nero Ermanno Buzzi, condannato per la
strage di Brescia.
27 aprile. Viene rapito dalle Brigate Rosse,
Ciro Cirillo. Durante il rapimento vengono uccisi l’autista e l’agente
di scorta.
6 maggio. Viene perquisita, la sede della Massoneria
di palazzo Giustiniani a Roma, dopo la scoperta di alcuni documenti nella
villa di Licio Gelli. Durante la perquisizione, vengono posti sotto sequestro
dei documenti riguardanti la Loggia P2.
2giugno. Rapimento del dirigente dell’Alfa
Romeo Sandrucci.
5 giugno. Luciano Rossi, tenente colonnello
della Finanza e testimone sulla Loggia P2, è trovato morto a Roma.
6 giugno. L’assessore comunista Siola, viene
ferito a Napoli dalle BR.
10 giugno. Le Brigate Rosse, rapiscono Roberto
Peci fratello del pentito Patrizio.
23 luglio. Viene liberato il dirigente dell’Alfa,
Renato Sanducci.
13 agosto. Ritrovamento del cadavere di Roberto
Peci, alla periferia di Roma.
21 ottobre. I due poliziotti Francesco Straullo
e Ciriaco Di Roma, vengono uccisi dai terroristi dei NAR , a Roma.
13 novembre. L’agente Eleno Viscardi è
ucciso a Milano da Prima Linea.
5 dicembre. In una sparatoria con la polizia
muore il terrorista nero Alessandro Alibrandi.
17 dicembre. Il generale americano, Lee Dozier,
è rapito dalla BR a Verona.
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