Anche gli adolescenti degli anni
novanta, come quelli del decennio precedente, sono giovani privi di
grandi passioni politico-sociali; a differenza dei loro fratelli
maggiori, non nutrono tuttavia alcuna passione neanche per questione
estetiche. Proprio per la difficoltà di decifrare l'animo di
questa generazione, qualcuno prendendo in prestito il titolo di un
libro dello scrittore americano Douglas Coupland, l'ha ribattezzata
generazione x. L'atteggiamento negativamente disilluso
dei giovani anni novanta trova la sua espressione in un genere
musicale che esplode a Seattle, e che viene battezzato grunge
da una giornalista inglese del Melody Maker. In breve grunge
diventa anche sinonimo di vestiario trasandato e di un modo di
comportarsi pigro e indolente. L'unica cosa che accende l'attenzione
del grunge sembra l'informatica; o meglio la rete. Gli
anni ottanta avevano visto l'arrivo del personal computer (PC), ma
ora il modem (modulatore-demodulatore) permette di collegare il PC ad
un mondo nuovo, internet. Nella rete dall'estensione planetaria, che
qualcuno ribattezza cyberspazio, è possibile
navigare, raggiungendo i cosiddetti siti,
dove è possibile consultare banche dati, usufruire di
centinaia di applicazioni, conversare con un proprio
coetaneo: è questo forse l'unico luogo in cui l'adolescente
anni novanta si sente pienamente a proprio agio. Quando poi compare
sulla scena la più moderna tecnica grafica computerizzata
interattiva la cosiddetta realtà virtuale tutto l'universo dei
cyber teen-ager va in fibrillazione. Esplode il fenomeno dello
scrittore americano William Gibson, autore del romanzo Neuroamante,
il cui eroe, Case, è un cowboy elettronico del cyberspazio.
Nel 1993 è il gruppo irlandese degli U2 a chiedere la
collaborazione di Gibson per la preparazione del nuovo tour mondiale,
lo Zoo TV Tour, che più che un concerto musicale
si trasforma in evento multimediale in cui si fondono il mondo del
computer, della TV, dei satelliti e del rock. Dal 1994 la febbre di
internet dilaga. In quest'anno, infatti, si diffonde il WWW
(World Wide Web), ossia un sistema che consente de trasmettere in
rete immagini dalla grafica pressoché perfetta, e permette ai
giovani navigatori di trasformare il monitor del proprio PC in una
grande finestra nel mondo.