Cosa è la celiachia
La celiachia è un’intolleranza
permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro,
kamut, orzo, segale, spelta (pianta delle graminacee simile al frumento;
è detta anche farro) e triticale.
Celiachia nella storiaIl termine “celiaco”, dal greco koiliakos, aggettivo che significa “intestinale”, venne usato nel I
secolo d.C. dal medico latino Celso per descrivere un’affezione intestinale. I
sintomi descritti nell’opera di Areteo di Cappodocia, vissuto tra il I e il II
secolo d.C., sono chiaramente identificabili con i segni clinici della
celiachia. La malattia è conosciuta dunque fin dall’antichità, ma la causa che
la determina non fu individuata fino alla metà del 1900: durante la guerra, un
medico olandese constatò che dovendo per necessità sostituire le patate al
grano, molti pazienti affetti da pesanti disturbi intestinali mostravano un
evidente e rapido miglioramento. Di qui alla ricerca di un possibile nesso tra
la patologia e l’ingestione di cereali il passo fu breve. L’intolleranza al glutine è stata oggi confermata e
codificata dalla ricerca; i progressi in campo genetico hanno consentito di
individuare con sicurezza gli anticorpi responsabili della reazione immunitaria
tipica della malattia.
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Come e quando si manifesta Per sviluppare la malattia non è sufficiente essere predisposti
geneticamente, ma occorre anche che l’organismo entri in contatto con il
glutine: solo in questo caso vengono prodotti gli anticorpi specifici. La malattia può manifestarsi a qualsiasi età: nei bambini
compaiono i sintomi intestinali con lo svezzamento, quando nella dieta si
introducono i primi alimenti contenenti glutine. Si tratta della celiachia classica, facilmente
individuabile. Negli adulti si possono diagnosticare diverse forme della
malattia: la celiachia atipica,
accompagnata da diversi sintomi spesso non legati all’apparato digerente; la celiachia silente, priva di sintomi e
di disturbi; la celiachia potenziale,
presente in chi ha sviluppato gli anticorpi al glutine, ma non ha ancora subito
danni intestinali. La dieta
senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia che garantisce al celiaco
un perfetto stato di salute.
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La celiachia classica o celiachia infantile si caratterizza
per una serie di disturbi gastrointestinali che affliggono il bambino nei primi
anni di vita: il contatto con le prime pappe (pastina, biscotti, farina lattea,
semolino ecc.) provoca diarrea, vomito, inappetenza, irrequietezza, difficoltà
nella crescita e diminuzione di peso. Quando la malattia si manifesta dopo il
secondo o terzo anno di vita il quadro clinico è più sfumato: i dolori
addominali ricorrenti sono accompagnati da un rallentamento nello sviluppo e da
anemia sideropenica (anemia da carenza di ferro). Non appena la malattia viene diagnosticata, una
dieta priva di glutine risolve completamente il problema. Tale dieta dovrà
comunque essere seguita per tutta la vita.
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Detta anche celiachia subclinica, questa forma è più
difficile da sviluppare perché presenta sintomi apparentemente slegati tra
loro: crampi e distensioni addominali, diarrea, nausea, acidosi, flatulenza,
stanchezza e ipotensione, crampi muscolari, edemi periferici, disidratazione,
dermatiti e lesioni cutanee, frequente formazione di afte in bocca (vescicole
molto dolorose che appaiono all'interno della bocca, sulle guance, sulla lingua,
sulle gengive e sulla parte interna delle labbra), fragilità
delle unghie, dei capelli, dei denti, delle ossa, perdita di peso; e poi
disturbi della sfera sessuale (sviluppo tardivo, menopausa precoce, amenorrea
nelle donne; impotenza e diminuzione della fertilità nell’uomo) e del sistema
nervoso (neuropatie periferiche, irritabilità). Questi sintomi possono comparire
a ogni età, e anche uno solo di essi può rappresentare il segno dell’insorgere
della malattia. Se non individuata e curata, la celiachia può portare danni
molto gravi allo scheletro (osteoporosi, osteomalacia), alla fertilità,
all’apparato digerente; ma anche nel caso di celiachia atipica sintomi e
alterazioni regrediscono in breve tempo semplicemente evitando il contatto con
il glutine.
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Le alterazioni della mucosa intestinale provocate
dall’intolleranza al glutine riguardano il questo caso solo un tratto
dell’intestino tenue ; le funzioni intestinali sono svolte dalle parti
rimanenti, non danneggiate: per questo non compaiono i sintomi della malattia.
La patologia però, seppur in forma latente, è presente nell’organismo e viene a
volte risvegliata da episodi stressanti (intervento chirurgico, gravidanza,
parto o ancora, infezioni intestinali, secondo alcuni, un forte stress emotivo
ecc.). Anche in questo caso, una volta diagnosticata, la celiachia si risolve
con una dieta priva di glutine.
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L’esame del sangue evidenzia la presenza degli anticorpi
tipici della malattia, ma la mucosa intestinale non subisce alterazioni né
lesioni: i pazienti in queste condizioni non vengono privati degli alimenti
contenenti glutine, ma sono sottoposti a esami periodici (endoscopia) per
controllare l’evolversi della patologia.
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LATTE E LATTICINI Latte: materno, vaccino, intero, parzialmente scremato,
magro, in polvere, condensato (solo alcune marche), yogurt naturale, caprini,
formaggi freschi e stagionati, formaggini, mascarpone, panna fresca.
CARNI Carni fresche; carni congelate non cucinate; volatili;
frattaglie; selvaggina; carni cucinate in casa con farine senza glutine, come
maizena, fecola di patate; ripieni fatti in casa (senza mollica di pane).
SALUMI Prosciutto crudo
UOVA Tutte, tranne le uova in polvere
PESCI Tutti i pesci freschi, surgelati al naturale, non impanati,
non cucinati; pesci conservati al naturale o in olio; crostacei e molluschi
freschi, surgelati, o conservati al naturale; caviale, uova di pesce.
VERDURE Tutte le verdure fresche, crude, cotte, surgelate, in
conserva al naturale.
PATATE Patate in conserva al naturale, precotte, confezionate
sottovuoto; fecola di patate (solo alcune marche); fecola di patate olandese
(solo alcune marche).
CEREALI O DERIVATI Riso, tapioca, mais, soia, farina di soia, farina di grano
saraceno; mais e derivati (maizena,
popcorn, polenta); riso e derivati (crema di riso, gallette di riso, amido di
riso); tapioca; farine infantili senza glutine; paste senza glutine; biscotti e
wafer senza glutine.
FRUTTA Tutta la frutta fresca; frutta allo sciroppo fatto in casa;
frutta secca; frutta oleosa (noci, nocciole, arachidi, noci di cocco,
pistacchi, mandorle,sesamo); succhi di frutta (solo alcune marche)
GRASSI Burro; panna fresca; olio; lardo; strutto.
DOLCIUMI Zucchero bianco; succhero di canna; gelatine e marmellate di
frutta e zucchero fatte in casa; caramelle di liquirizia pura; pasticceria
fatta in casa con farine garantite senza glutine; sorbetti e gelati fatti in
casa.
BEVANDE Acqua di rubinetto; tutte le acque minerali e gasate;
spremute di frutta; sciroppi di frutta; limonate; tè; caffè; infusi; vino;
liquori.
CONDIMENTI Erbe aromatiche fresche e disseccate; erbe aromatiche e
spezie pure; aceto; pepe puro; maionese; sughi e salse fatte in casa; lievito
di birra; aceto balsamico; sottoli e sottaceti; passata di pomodoro.
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LATTE E LATTICINI Latte, yogurt o panna aromatizzati o confezionati con orzo,
malto e cereali.
CARNI Tutte le carni cucinate e conservate o surgelate; carni e
pesci impanati.
UOVA Uova in polvere
PESCI Pesci impanati, infarinati, o avvolti in pastella per
frittura; pesci cucinati in commercio (paella, surimi)
VERDURE Verdure cucinate in commercio; minestre disidratate in sacchetti.
PATATE Patate cucinate in commercio, in conserva o poi surgelate;
patate disidratate in sacchetti.
CEREALI O DERIVATI Grano, segale, orzo, avena e tutti i prodotti alimentari
fabbricati con questi cereali: pane bianco, di segale, mollica di pane, biscotti
pane integrale, alimentari impanati, grissini, crackers, fette biscottate;
paste, raioli, cannelloni, gnocchi, semolini, fiocchi di avena; biscotti e
pasticceria commerciali; pasticceria casalinga, preparata con farina a base di
grano, orzo, avena e segale.
FRUTTA Fichi secchi infarinati
DOLCIUMI Gelati ;
pasticceria; biscotti in commercio; pan pepato; croissant; marzapane.
BEVANDE Birra;
orzata; caffè solubili; surrogati del caffè; caffè d’orzo; whisky; vodka; gin.
CONDIMENTI Besciamella
MEDICINALI Medicinali
in polvere, in confetti o pastiglie glutizzate (LEGGERE SEMPRE IL FOGLIETTO
ILLUSTRATIVO)
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LATTE E LATTICINI Formaggi spalmabili; formaggi, formaggini e latticini
elaborati con ingredienti non conosciuti; panna UHT condita; yogurt alla
frutta; formaggi a fette; formaggi
erborinati e a crosta fiorita; creme e budini; panna montata spray; alcuni
sostituti del latte.
SALUMI Tutti gli insaccati in commercio (mortadella, wurstel,
salsiccia, cotechino, prosciutto cotto, coppa, bresaola)
PESCI Pasta d’acciughe
VERDURE Funghi surgelati.
PATATE Purè istantaneo.
FRUTTA Frutta candita; farina di castagne; composte di frutta in
commercio, crema e marmellate di castagne, marron glacè; fruttasciroppata.
GRASSI Margarine
DOLCIUMI Marmellate; torroni; zucchero a velo; cioccolato; dolci in
commercio e polveri per flan, creme, gelato; cioccolato in polvere per latte;
cioccolato con ripieno; cacao in polvere con aggiunta di farine non consentite.
BEVANDE Preparati per frappè e cioccolata.
CONDIMENTI Mostarda; pesto; maionese; dadi; spezie e aromi in polvere
comerciali; lievito in bustina; salsa di soia.
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