Agostino Giorgerini

 

Agostino Giorgerini

Compositore irascibile e solitario, dotato di una profonda sensualità, ha diretto per molti anni i gruppi musicali della Val di Cornia.  Le sue composizioni, sconosciute ai più, sono attualmente oggetto di una attenta opera di ricostruzione e rivalutazione.

 

Musicista e compositore impareggiabile.

Cittadino onesto e umile quanto grande.

Alla povertà francescana accoppiò ricchezze di mente e di cuore.

Chi lo conobbe lo amò.

Sotto rudi sembianze nascose sentimenti squisitamente signorili, altamente nobili.

Sassetta come amico lo piange come gloria paesana lo ricorda.

Lo venerano oggi come veri circonvicini si propongono imitarlo i suoi cari musicisti.

 

Il Maestro Agostino Giorgerini nacque a Sassetta nell’anno 1861 da Sebastiano e da Petri Maria, modesti agricoltori diretti i quali, dopo aver portato la figlia maggiore Ermellina, sia pure con molti sacrifici, a conseguire il diploma di maestra elementare,si videro costretti, per scarsità di mezzi finanziari a rinunciare al sogno di far studiare anche il secondogenito Agostino e, siccome possedevano un gregge, lo avviarono, ancora giovanissimo, al mestiere di pastore.

Se non che il ragazzo (che mentre parava le pecore si esercitava a suonare la tromba con un foglio di musica fissato sul tronco di una pianta) dimostrò un tale amore e una così grande disposizione per la musica che il padre, infine , decise di vendere il gregge e fargli frequentare il Conservatorio di Firenze  dove Agostino, vinta una borsa di studio, si diplomò brillantemente in composizione, sotto la guida dell’allora famoso Maestro Mabellini.

Conseguito il diploma ricoprì per alcuni anni il ruolo di Maestro della Banda di Suvereto, dove lasciò un ottimo ricordo che si è conservato fino ai giorni nostri, nel ricordo dei più vecchi.

Tornato a Sassetta andò a vivere nella casa paterna insieme alla sorella e si dedicò a insegnare ai giovani a suonare uno strumento. Con questi allievi organizzò una Banda Musicale formata tutta da dilettanti, con la quale vinse numerosi premi nei concorsi fra bande che a quel tempo si tenevano frequentemente nelle città e nei paesi e cittadine della Toscana.

Oltre a dirigere la banda, il Maestro di dedicò anche all’insegnamento del pianoforte e a suonare il prezioso organo settecentesco della chiesa parrocchiale, e soprattutto alla composizione di musiche che, a detta degli esperti, sono da considerarsi di notevole valore. Purtroppo di esse è rimasto ben poco. Forse in casa di qualche vecchio sassetano è possibile trovare uno dei valzer che egli soleva dedicare, in occasione dei matrimoni, agli sposi novelli e che costituiva il suo semplice ma delicato regalo di nozze.

Alla sua morte, seguita a una lunga e terribile malattia, i suoi musicanti lo accompagnarono all’ultima dimora suonando, per la prima volta, una sua bellissima marcia funebre che egli aveva composto facendo capire che avrebbe desiderato che fosse suonata al suo funerale.

Particolare non trascurabile, non risulta che il Maestro Giorgerini abbia mai percepito un compenso, ne’ dal Comune ne’ dalla Filarmonica ne’ da altri. Viveva con la sorella e con la famiglia Bertinelli, accontentandosi per le sue piccole necessità di quel poco che rendeva il castagneto ricevuto in eredità dal babbo. Tutto il paese pianse la perdita di questo cittadino onesto, umile quanto grande, onore e gloria del paese (come recita la lapide che fu posta sulla facciata della sua casa natale.

 

Celestino Giorgerini

 

Sassetani illustri

 

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