Premio
Letterario “Emilio Agostini” 2003
Il
Diario di Celestino
Celestino
Giorgerini
Edito dall’Autore, 2003
Il Premio letterario Emilio Agostini ha
colpito ancora. E bene, aggiungo.
L'edizione 2003 ha premiato lo scrittore
giusto; Celestino Giorgerini, il Maestro. A Sassetta lo conoscono e lo indicano così: il Maestro , con
la M maiuscola.
Hanno ragione perchè
egli ha insegnato nelle scuole elementari, ha allevato decine di “nidiate” di
bimbi, oggi adulti e anziani. Questo è Celestino Giorgerini.
Di lui hanno parlato due suoi allievi.
Marta Bartolini insegnante, ricercatrice di storia sassetana
e Giuseppe Milianti, presidente del Circolo Culturale
e stimato dirigente di banca.
Due personaggi in carriera, come si dice
oggi, che molto debbono al Maestro che impartì loro, a suo tempo, le regole del bello scrivere e del far di
conto.
Nemmeno a farlo a posta: nel campionario
dei suoi alunni sono stati scelti una insegnante ed un bancario.
Bella scrittura e far di conto.
Anche Giorgerini
è stato alunno.
Correva l'anno scolastico 1928/29 e,
lui, bravo e diligente, cominciò a scrivere un Diario che, oggi, è diventato un
libro dal titolo “Il Diario di Celestino. Riveduto e ritoccato, 70 anni dopo”.
I due suoi alunni hanno collocato tra le
anime belle, fautrici delle magnifiche sorti e progressive del piccolo mondo di
Sassetta, fatto di chiacchiere ed altro, sia chiaro,
come si conviene ad un borgo di antico lignaggio.
Giorgerini è alla sua
prima opera e si è già preso il premio che portò un nome prestigioso.
Io che ho seguito il Premio letterario
fin dalla sua prima formazione stimolandone la nascita e la intitolazione a Emio Agostini, mi chiedevo se Celestino Giorgerini
non avesse mai scritto nella sua vita di Sassetta e
la sua gente.
Parlandoci rimanevo colpito dalla
pacatezza e dalla ironia che accompagnavano le sue parole, la saggezza di chi è
vissuto assai e tante ne ha viste e …
fatte. Uno che porla bene, mi diceva,
scrive bene, c'è da giurarlo.
Il Premio 2003 è andato ad una persona
che sa scrivere meglio degli altri. Tutto qui.
Non attendetevi un trattato, più
semplicemente è il Diario di un bambino
molto diligente, discolo quanto basta, che guarda il mondo sorridendo, che
gioca con i suoi amichetti e pensa sempre all'ultimo trucco che il rivale può
avere escogitato.
Il mondo della famiglia e della sua
maestra sono così uguali al mondo del 1929. Figure dominanti che vorrebbero imporsi a lui che è un bimbo
e, lui, che fa? Smonta la versione dettata d grandi, per costruirne un'altra,
da un altro punto di vista e, così facendo, insegnare ciò che è quasi sempre
vero: la storia è fatta di storie grandi e piccole.
Celestino Giorgerini
ha la capacità di fare apparire e sparire il significato del mondo nel gioco di
parole inserite in 34 piccoli racconti, lampi scritti da un illusionista di
grande talento.
Egli ha costruito scene e vicende che
hanno estasiato tante persone, raccolte in una piccola stanza del gran Palazzo
del Montalvo, trasportate in un mondo così piccolo,
anzi piccino, da renderle spaesate.
Sono stati novanta minuti piacevolissimi: il tempo di una partita di
calcio.
Abbiamo ascoltato le prodezze di un
mondo povero però dignitoso, con le sue speranze, le sue vanità.
Sassetta dove ben
diciotto “marie” (nome comune per il piccolo, proprio
per la maestra) sono riconosciute mediante l'uso dei soprannomi.
Episodi deliziosi come può esserlo una
pasta alla fine di un pranzo.
Un bambino che sta cambiando guscio
pieno di curiosità, che diventerà Maestro, consigliere comunale democristiano
in un paese dove quasi tutti sono socialcomunisti,
che riesce a leggere la storia del
proprio borgo con i suoi occhi allegri.
Celestino Giorgerini
ci ha regalato un capolavoro degno di stare al fianco di “Lumiere di sabbia” di
Emilio Agostini.
Complimenti, Maestro.
Gianfranco Benedettini
L’Autore
Celestino Giorgerini,
sassetano di nascita, in questi racconti ci presenta
la sua esperienza come alunno in quelle stesse aule della scuola elementare a Sassetta, che molti anni dopo ha nuovamente e lungamente
frequentato come Maestro, insieme a molti gustosi episodi di vita familiare e
paesana. Ne esce un affascinante quadro della Sassetta
degli anni venti del millenovecento, con momenti frizzanti e divertenti, ma
anche con tratti appassionanti e passi che non esiteremmo a definire poetici,
visti con gli occhi ingenui ed incantati del ragazzino di quegli anni. Emerge
in modo particolare la figura della Maestra di allora, che Celestino Giorgerini ha poi ritrovato in quella stessa scuola, come
collega, negli ultimi anni prima del pensionamento di lei Un’opera che non
mancherà di appassionare i sassetani che potranno
ritrovare luoghi, personaggi ed episodi familiari, ma anche tutti coloro che
apprezzano i ricordi d’infanzia, e non solo.