Un po’ di ripasso…

Criteri di divisibilità

 

Dato un sistema posizionale per esempio quello decimale, i criteri di divisibilità aiutano a decidere, se un numero di qualunque numero di cifre è divisibile per un dato divisore oppure no, questi criteri sono nel caso decimale quello per il 2, 3,4,5,6,9,10,11, 25.Per il 2 basta verificare che il numero sia paro, per il 3 si devono sommare le cifre e vedere se il numero ottenuto e 3 o multipli di tre, per il 4 il numero deve avere come ultime due cifre 04, 08 e multipli di 4, per 5 deve finire per 5 o 0, per 6 debbono essere entrambi validi  i criteri per il 3 e il 2, per il 9 si deve fare come per il 3 ma verificare che il risultato dia 9 o multipli, per il 10 deve finire per 0, per 11 bisogna sommare le cifre nei posti pari e quelle nei posti dispari fare la differenza se viene 0, 11 o multipli di 11, per il 25 il numero deve finire 25,50,75,00. Altri criteri si ottengono applicando più di uno di questi criteri come abbiamo visto per il 6.

 

Prova del nove generalizzata

 

La prova del nove si basa sul criterio di divisibilità del nove, se noi prendiamo un numero la somma  delle cifre ci dà il resto di un’ eventuale divisione per nove modulo 9, quindi 19 =10=1 bisogna ridurre cioè il resto fino ad un numero ad una cifra, questo perché nel sistema decimale possono essere rappresentati con una cifra  solo i resti di nove  o di numeri ad esso inferiori, se stessimo nel sistema esadecimale potremmo rappresentare i resti di divisori fino a 15, e così via. Nella prova del nove della somma per esempio  si verifica quale sia il resto del primo addendo e del secondo, etc si sommano i due resti e si verifica se la somma degli addendi ha lo stesso resto. Tenendo conto del legame che si hanno con le altre operazioni, si trovano facilmente le prove del nove legate ad esse. Nella prova del nove si ha un solo problema se accidentalmente scambiamo due cifre il resto del numero ottenuto  è lo stesso. 19 e 91 hanno resto uno quindi 19/3= 6 e resto 1

dividendo

divisore

19=1

3=3

Quotoxdiv +resto

Prova del 9

6X3+1=18+1=0

+1=1

1

 

dividendo

divisore

91=1

3=3

Quotoxdiv +resto

Prova del 9

6X3+1=18+1=0

+1=1

1

 

 Diamo la regola del nove per le varie operazioni nel caso della somma bisogna calcolare i resti di ogni addendo sommare i vari resti ottenuti fino a ridurre il resto ad un numero di una sola cifra che va da zero fino ad otto, resto nove diventa resto zero, poi si calcola il resto della somma se il resto della somma è uguale al resto della somma dei resti degli addendi allora la prova del nove è giusta, tipo 10 +7 = 17

Resto(10)+Resto (7) = 1+7 = 8   Resto(17) = 8 => 8=8. La prova del nove per la differenza si riconduce a quella della somma 17 -7 = 10 cioè resto(10+7)= 8 = resto 17=8, oppure Resto(17) – Resto(7) = 8-7= 1 Resto 10 =1 1=1 prova riuscita, però alle volte può succedere che 10 -7 = 3 resto 10 =1 resto 7 =7 1-7 impossibile, quindi è più sicuro, usare il primo metodo. Per la moltiplicazione che una somma ripetuta vale restoPrimo fattoreXrestoSecondofattore = resto Prodotto per la divisione si inverte  l’operazione come abbiamo fatto per la moltiplicazione tenendo conto che se abbiamo  un resto nella divisione tipo 7/3= 2 con resto 1 dobbiamo aggiungere il resto della divisione al resto del quoto (Il quoto e il risultato intero della divisione senza decimali altrimenti si chiamerebbe quoziente). (Resto Quoto)XResto divisore +resto divisione = resto dividendo. Se mettiamo in colonna le operazioni seguenti vediamo che :

12 x              12 x

  3 =               3 =

 36               63       

 La seconda è evidentemente falsa eppure la prova del nove funzionerebbe lo stesso infatti se il resto di 12 è 3 quello di 3 è se stesso quelli di 36 è zero e lo stesso per 63, quindi nel primo caso 3x3= 9 = 0  0 = 0  in tutti e due i casi la prova del nove non fallisce ma non si può decidere in base ad essa, quale sia la corretta, certo è impossibile fare un tale errore quando si fanno calcoli in colonna così semplici, ma qualora avessimo un numero di fattori, molto più numerosi o più grandi, o facessimo fare l’operazione ad un computer questo, banale errore diverrebbe più probabile. Se la prova  del nove venisse fatta da un calcolatore, lo scambio di cifre potrebbe avvenire, scambiando le locazioni di memoria delle varie cifre, una tale prova non può quindi essere usata nei computer, se non con un algoritmo di correzione,  per l’inversione delle cifre. 

 

Esiste la prova del 7?

                                          

 

Vediamo di verificare, se esiste la prova del nove, anche in sistemi posizionali diversi dal decimale. Un sistema posizionale è un qualsiasi sistema che permette di scrivere un numero utilizzando il sistema dell’abaco in maniera virtuale. Un abaco era l’antenato del pallottoliere era in argilla o legno e aveva delle scanalature dove si mettevano delle palline per il calcolo quando una di queste era piena di un numero tot di palline poniamo dieci, se ne metteva una nella scanalatura affianco di fatto il sistema arabo o posizionale faceva altrettanto solo che usava la carta e dei simboli per indicare il grado di riempimento, delle “scanalature” virtuali che in questo modo potevano essere almeno potenzialmente infinite, il sistema rendeva facili tutte le operazioni, e per questo uccise tutti i precedenti sistemi che servivano solo a memorizzare i calcoli che venivano fatti con l’abaco. Un sistema posizionale può essere di qualsiasi tipo i computer usano quello binario visto che la loro logica e matematica non può che basarsi che un sistemo binario con valori acceso-spento, vero-falso, 0-1 . Possiamo però usare anche un sistema con otto cifre cioè da zero a sette quindi 1238 = 1x82 +   2x81 + 3x80 = 6410+ 1610+310 = 8310 i numeri in   pedice dicono in quale base stiamo scrivendo un numero. Per facilitare i calcoli successivi scriviamo le tabelle della somma e della moltiplicazione in base l’equivalente quindi delle tavole pitagoriche o nel caso del sistema binario delle tavole di verità:

+

0

1

2

3

4

5

6

7

0

0

1

        2

3

4

5

6

7

1

1

2

3

4

5

6

7

10

2

2

3

4

5

6

7

10

11

3

3

4

5

6

7

10

11

12

4

4

5

6

7

10

11

12

13

5

5

6

7

10

11

12

13

14

6

6

7

        10

11

12

13

        14

15

7

7

10

11

12

13

14

15

16

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

X

0

1

2

3

4

5

6

7

10

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

1

0

1

2

3

4

5

6

7

10

2

0

2

4

6

10

12

14

16

20

3

0

3

6

11

14

17

22

25

30

4

0

4

10

14

20

24

30

34

40

5

0

5

12

17

24

31

36

43

50

6

0

6

14

22

30

36

44

52

60

7

0

7

16

25

34

43

52

61

70

10

0

10

20

30

40

50

60

70

100

 

Per curiosità mettiamo le tavole binarie:

+

0

1

0

0

1

1

1

10

 

x

0

1

0

0

0

1

0

1

 

Nelle tavole di verità della somma in realtà 1+1=1 queste perché la somma in binario rappresenta la logica dell’AND, dove uno sta per vero, quindi se a è vero e b è vero allora il risultato è vero.

 Verifichiamo che la prova del 9 fallisce, se invece della numerazione decimale si usa quella ottale, infatti 12338 è divisibile per 9 e ha resto 0 nella numerazione decimale, ma in quella ottale non è ovviamente  divisibile per 9, quest’ultimo nella numerazione ottale si scrive 11, quindi 1233/11=112+1, infatti 12338=66710 in decimale, il quale in effetti non è divisibile per 9 e ha resto 1,  ovviamente 1128=7410 in decimale, si vede inoltre che il criterio di divisibilità per 9, viene sostituito da quello dell’11( o meglio dell’ uno-uno ottale). Se infatti facciamo la somma delle cifre pari e di quelle dispari e poi sottraiamo le due somme l’una all’altra otteniamo 1 anziché zero o multipli di 11(uno-uno). Il numero ottale  12328 =66610 in decimale risulta divisibile per 910 =118, esso infatti rispetta  la regola del criterio dell’118, e quella del 910 : le sue cifre sommate danno 1810( multiplo di 910). C’è una regola per questo cambiamento dei criteri di divisibilità? Gli esempi fatti forse ci danno l’idea.Possiamo ipotizzare che nel sistema ottale il criterio di divisibilità per 9 corrisponde in realtà a quello per 7 infatti se prendiamo il numero ottale 7778=51110 in decimale, esso dà diviso per 7, in ottale 1118=7310 in decimale con resto zero allora sommando le cifre in ottale 7+7+7 = 258 =2110 in decimale il resto è zero se pensiamo 7 come il nuovo modulo per azzerare i resti in ottale. Possiamo quindi, dire che un numero è divisibile per 7, se nella numerazione ottale le sue cifre sommate danno 7 o multipli di 7. Il criterio di divisibilità per 8 in ottale è banale è equivalente a quello del 10 in decimale, se l’ultima cifra è zero esso è divisibile 8 infatti :                            

 

208= 2x81+0x80=1610

 

le sole cifre che mi danno problemi nel rendere non divisibile il numero per 8 sono le unità ottali, dalle decine ottali in poi tutti i numeri che si ottengono sono per definizione divisibili per 8. Possiamo fare l’ipotesi  o congettura allora, che qualsiasi sistema posizionale ammette almeno tre criteri di divisibilità quello dell’ N-1, o prova del 9 generalizzata, quella dell’N o del numero di base per il dato sistema posizionale, quello dell’N+1 o dell’11(uno-uno).Dimostriamo almeno che è possibile fare la prova del 7 nel sistema ottale:

dividendo

divisore

36=2

3=3

resQuotoXresdivis +resto divisione

Prova del 7

resquoto12=3

3X3=11=2

2=2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dividendo e suo resto

Divisore e suo resto

Quoto e suo resto

36=2

12=3

3=3

Formula inversa e suo resto

12X3=36=res=2

Il resto del dividendo coincide con quello della prova del 7

Prova del 7

3X3=11=2

2=2

 

 

 

 

 

 

Dividendo e suo resto

Divisore e suo resto

Quoto e suo resto

37=3

12=3

3=3

Formula inversa e suo resto

12X3=36 +1=res=3

Il resto del dividendo coincide con quello della prova del 7

Prova del 7

3X3+1=12=3

3=3

 

 

 

Si può vedere che essa è del tutto simile a quella del 9 e nulla deve essere fatto per modificarla se non cambiare il numero che azzera i resti. Infatti:

 

(36/3)8 = (30/3)10  a128=1010

dividendo

divisore

36=2

3=3

resQuotoXresdivis +resto divisione

Prova del 7

21X3=63=2

3X3=11=2

2=2

 

Resta ovviamente il problema dell’inversione delle cifre:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non è ovviamente difficile dimostrare questa congettura per determinate basi il problema è  dimostrarlo per N qualsiasi. Il criterio per N l’ho già dimostrato ed è banale, quello per N-1, dovrebbe funzionare così: dividendo per N-1 qualsiasi numero otteniamo come resti i numeri da zero a N-2  le cifre del sistema posizionale di base N (SpN) possono essere scritte JL con L=0…N-1 e possono essere rappresentate da lettere o numeri ma noi useremo numeri anche di due  o più cifre separando le cifre con un punto ad es. 01.17 potrebbe essere un numero Sp18 di due cifre e quindi sarebbe 18+17=35 in base decimale in questa maniera non si fa nessuna fatica ad interpretare un numero in base qualsiasi perché non bisogna ricordare alcun carattere associato ad un numero come per es. A=10, B = 11 … in esadecimale. Possiamo scrivere J2. J1. J0, dove l’indice serve a distinguere ci dicono se la cifra è un unità L=0, decina=1 etc, quando  non si sa esplicitamente il valore, essi come ovvio, eventualmente possono avere valori identici, ma diversa importanza nel sistema posizionale così come 11 ha due cifre identiche ma una indica le decine e l’altra le unità. Tutto si riconduce ad una dimostrazione che può partire da un numero di cifre basso e poi magari per induzione si estende ad infinite. Verifichiamo ad esempio se possiamo dimostrare la regola del 9 per SpN per numeri di 3 cifre si ha :

 

J2xN2+ J1xN1+ J0xN0

J2+ J1+J0=N-1

a J2xN2+ J1xN1+ J0xN0

 

J2xN2+ J1x(N-1)1+ J1xN0+J0xN0a

(N-1- J1 -J0 )xN2 + J1x(N-1)1+ J1+J0a

(N-1)N2 -( J1 +J0 )x(N2-1) + J1x(N-1)a

(N-1)(N2 -( J1 +J0 )(N+1) + J1)a

che è un numero divisibile per N-1inoltre

(N-1)(N2 -( J1 +J0 )(N+1) + J1)> (N-1)(N2 -( N-1 )(N+1) + J1)a

(N-1)(N2 -(N2-1) + J1)a

(N-1)(1 + J1)

 ovviamente positiva.  Dimostrato per tre cifre qualsiasi eventualmente alcune di esse possono essere nulle, quindi sicuramente vale anche per numeri a due cifre. Vediamo, ora se possiamo trovare un metodo iterativo per dimostrare questo teorema per qualsiasi numero di cifre. E’ facile dimostrare per numeri di quattro cifre che ottengono da quelli di tre divisibili N-1, che

(J2. J1.J0 )x10N= J2. J1.J0 .0

cioè i numeri moltiplicati per numero di base, cioè la decina del sistema posizionale preso in considerazione, sono divisibili per N-1, questo perchè semplicemente abbiamo aggiunto un fattore al numero dato e questa operazione non elimina il fattore N-1, quindi il numero ottenuto sarà ancora divisibile per N-1. Ora, se sottraiamo uno a J0 è come se avessimo tolto N a tutto il numero, se questo lo mettiamo al posto delle unità dove prima c’era zero, allora abbiamo aggiunto uno al numero intermedio he avevamo ottenuto:

 

J2. J1.(J0 -1).0 => J2. J1.(J0 -1).1

quindi al numero iniziale abbiamo sottratto N-1, infatti -N+1=-(N-1) avendo sottratto N-1, il numero ottenuto è ancora divisibile per N-1, ma una volta di meno cioè se ottenevano come risultato della divisione 13, dopo l’operazione fatta otteniamo 12, ora ripetendo l’operazione più volte possiamo arrivare fino a J2. J1.0.J0 , ottenendo vari numeri sempre divisibili per N-1, una volta meno della precedente.