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Vespa 98, un mito ineguagliabile..

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Questo sito è dedicato a mio figlio, con l'augurio che possa esprimere tutta la sua intelligenza nell'ingegno e nella creatività.

 

Ieri ho preso la moto per andare in centro.... - La moto??!! Ma se c'hai il Phanteon a miscela...

Amore, ci può servire la friggitrice automatica ad ultrasuoni? E' superscontata!! - Si caro prendila, semmai la diamo alla mamma...

 

Ho avuto necessità, in più di una occasione, di mettere le mani tra i ricordi della mia prima gioventù. Con una certa nostalgia e con il poco tempo che ho a disposizione, ho riletto le prime riviste di moto che ho acquistato a cavallo tra la fine degli anni '70 e gli '80. La mia passione per le moto non ha origini familiari; penso derivi dalle esperienze e dalle amicizie di quel periodo ma anche dalla curiosità che mi distingue (o meglio, mi distingueva) anche per altre cose. Non ultima la ricerca di quel senso di libertà intesa come necessità di trovare un punto di osservazione personale delle cose, della natura, che solo un mezzo come la moto (o un cavallo...) può dare.

Oggi di quel senso di libertà è rimasto ben poco; dipende dalla vita che cambia ma dipende anche dall'involuzione che paradossalmente il progresso tecnologico porta nei comportamenti umani, in termini di fantasia e creatività.

Questa constatazione deriva essenzialmente dall'osservazione "dell'evoluzione" degli scooter, partendo dalla "aliena" Vespa 98 a quei mostruosi "cesso-scooters" a  due ruote di oggi che qualcuno definisce moto  ma anche da altri prodotti tecnologici fini a se stessi, che siamo portati a comprare senza motivo, giustificando l'acquisto con un bisogno ancora da "creare".

Amara constatazione: non è più il bisogno che giustifica l'ideazione ma, al contrario il bisogno inteso come mera esigenza di consumo, viene artificiosamente costruito intorno ad un prodotto, spesso pessimo anche da un punto di vista utilitaristico.

Ritornando agli scooter, ritengo la Vespa 98 veramente aliena ancora oggi. Le soluzioni innovative che adottava, descritte nel sito, non hanno bisogno di ulteriori parole. Era sicuramente perfettibile, come poi è stato con i modelli successivi, almeno fino ai primi anni '70, ma è un mezzo di trasporto perfetto, se si esclude che il motore è a combustione interna, ovviamente.

Nel  confrontarla con un qualsiasi scooter di oggi, risulta vincente, senza alcun dubbio.

 

 

 

 

 

Partiamo da quelli che oggi possono considerarsi, difetti, lacune o inadeguatezze, in una intervista ipotetica tra un Vespista anni 50 insoddisfatto e uno scooterista del 2000 ugualmente insoddisfatto:

Vespista: le sospensioni sono inesistenti sulla Vespa 98

Scooterista.  già.... le strade non sono poi tanto migliorate...ma almeno la Vespa non si smontava come accade con i recenti scooter con forcelletta 5 cm di escursione e 40 kg di plastica sparsa per l'avantreno che suona allegramente.

Vespista: e poi le ruote della Vespa 98 sono da 8 pollici eh.eh....

Scooterista: hai mai provato ad andare a 130 km orari con le ruote del 10 o del 12? Almeno la Vespa andava piano.. Quelle ruotine  erano poi smontabili con una chiave a tubo e sostituibili "on the fly" (al volo) con una ruota di scorta al seguito! Ma sai cosa vuol dire bucare con uno scooter oggi? A parte il prezzo del gommista al quale devi necessariamente rivolgerti specie se ti trovi in strada, che non ti accenno per motivi di decenza, devi smontare mezzo mondo, a volte marmitta, pinza disco ..arghh.

Vespista: ma la Vespa 98 va veramente  troppo piano...55, 60 km orari.

Scooterista: proprio qui ti voglio! Tutto dipende dall'aumento delle prestazioni. + velocità + problemi + incidenti. Per i freni più potenti siamo tutti d'accordo. Ma il raffreddamento ad acqua di un motore piccolo potente e veloce  è un vero disastro: tubi lunghi e inefficienti, ventole che non partono, testate che si bruciano...E i consumi, che ci frega dirai tu, ma passare da 35-40 km litro a 18-20 con i prezzi correnti rendono lo scooter una automobile utilitaria. Ne vale la pena per avere una accelerazione bruciante, quando i semafori sono uno dietro l'altro, il traffico ti ingoia e la velocità media non supera i 30 orari? Forse con il bicilindrico da 60cv ci si schianta meglio....E allora pensi che non bastino 50-60 km orari?

Vespista: beh, almeno per la comodità si sono fatti passi avanti..

Scooterista: la tua mitica Vespa è imbattibile perchè la scocca è portante, quindi serve da telaio e da protezione. Semplice. Avantreno, forcella, freno. Retrotreno, motore, ruota serbatoio. Mentre ora gli scooter hanno un telaio portante, inguardabile, è decine di chili di plastica che servono per la linea, per i vani e i supporti, plastica attraversata da tubi, fili, cavi. Tutta questa plastica vibra, suona, si smonta, non si accoppia perfettamente, si rovina in un attimo e non si può ribbattere o facilmente riverniciare e va sostituita. Tutta questa plastica da allo scooter una linea filante e aggressiva ma gli spazi sono sempre limitati rispetto al volume che occupa. Ti cito un particolare che la dice lunga. Lo scooter per definizione  è aperto davanti e non si guida a cavalcioni come una moto; lo spazio che così si crea tu lo utilizzi per borse, buste e addirittura valigie. Beh, oggi gli scooter hanno perso questa prerogativa per assomigliare sempre più alle moto! Il telaio passa in un tunnel voluminoso sotto le gambe dividendole....Per quanto riguarda la posizione di guida, solo quelli più costosi hanno una comodità elevata e una posizione seduta e rilassata e in questo caso è possibile fare un paragone con la tua Vespetta.....

Vespista: non te ne sta bene una.. ma almeno i motori si saranno evoluti, no?!!

Scooterista: evoluzione involuzione, perchè la crescita in potenza e velocità hanno comportato un aumento della manutenzione, non quella che sta scritta nei libretti delle varie case ma intesa come "tagliandi a lungo termine =rotture, bruciature, malfunzionamenti, consumo...." e della complessità costruttiva della meccanica: quello che ti accennavo per il raffreddamento ad acqua. In verità un motore con 15- 20 cv avrebbe richiesto cilindrate maggiori nella tua epoca e avrebbe consumato molto di più......ma sarebbe stato meno complesso e quindi più accessibile alla manutenzione da parte dei più. La tua Vespa consente di cambiare la frizione in un attimo, piegandola su un fianco e smontando la ruota posteriore e un carterino - 4 bulloni, 3 viti e un dado - ! E' una cosa impensabile oggi, che per un qualsiasi intervento sul motore è necessario tirare giù tutto, su un cavalletto da meccanico.  Pensa che ciò è necessario anche per controllare la ruota anteriore, per guardarla girare a vuoto; il cavalletto in dotazione  non alza l'avantreno e la ruota rimane a terra! Non è possibile fare paragoni: la Vespa puoi smontarla e rimontarla tutta da solo e con un minimo di esperienza.

Vespista: ma ci sarà qualcosa che almeno è "proporzionato" in termini di costi/benefici..

Scooterista: no. E a proposito di costi, il prezzo di questi cessi è elevatissimo. Non costano quello che valgono. Mentre voi non esitavate, con limitate finanze, a preferire uno scooter, oggi lo scooter è un vero e proprio lusso al quale si accede spesso con 48-60 comode rate. Da frustrati si continua a pagare uno scooter vecchio e fuori "moda" perchè ne esce uno al giormo!

Vespista: ma, concludendo, almeno dimmi qualcosa di positivo...

Scooterista: lo scooter ha due ruote, non sarà mai una moto, è più agile di una macchina. Come la tua mitica Vespa 98.

  Il sito e questi commenti sono stati ideati nell'agosto 2002. Per ulteriori informazioni info@vespa98.cjb.net