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Tratto da: SuperSinc, la rivista per gli utenti dei prodotti Sinclair - N.1°, 1 giugno 1984 - J-soft editore

"Lo scorso gennaio è stato presentato, con un'uscita a sorpresa nella migliore tradizione Sinclair, il nuovo QL. Promettente nel nome (''Quantum Leap'', salto qualitativo) ed indubbiamente allettante nelle caratteristiche, questa macchina ha sorprendentemente sollevato parecchie perplessità. Sir Clive Sinclair, d'altra parte, è certo di aver aperto un nuovo segmento nel mercato dell'informatica individuale, finora tradizionalmente suddiviso in home, personal e business.

Il QL, infatti, se per prezzo può senz'altro essere annoverato fra gli home computer, quanto a prestazioni è al vertice della fascia business. Questa sua doppia natura è confermata da una parte dalla presenza di due prese per joystick, dall'altra dalla notevole dotazione di software professionale compresa nel prezzo. Questa, come vedrete, è solo una delle molte, ed in un certo senso affascinanti, contraddizioni del QL, un computer che forse non siamo ancora preparati a valutare correttamente.                                 L'esterno  Molto elegante nella sua essenzialità il QL si presenta come un oggetto nero, dai riflessi quasi metallici, largo poco meno di 50 cm, profondo circa 14 cm e con uno sviluppo in altezza di non più di qualche centimetro, leggermente inclinato in avanti per l'effetto di una coppia di 

Clive sinclair alla presentazione del "suo" nuovo QL.

piedini smontabili. La tastiera, che occupa la superficie dell'apparecchio eccettuata una porzione quadrata sulla destra, è standard per dimensioni (finalmente!) e disposizione dei tasti (quasi ...), che sono ben 65, fra cui cinque tasti di funzione programmabili. Gli esemplari che abbiamo avuto modo di vedere, essendo destinati al mercato britannico, montavano il tipo QWERTY, ma è prevista per le unità destinate al nostro mercato la tastiera nazionalizzata. Rinviando un giudizio definitivo alla vera prova della macchina, che speriamo di poter effettuare 

Ergonomica e funzionale la tastiera del Sinclair QL.

quanto prima, possiamo dire che la prima impressione suscitata da questa tastiera è senz'altro positiva. I tasti, costruiti ad intarsio per garantirne la durata della leggibilità producono un ''click'' chiaramente udibile. Sotto di loro, inoltre è presente una membrana in gomma, a protezione dei contatti elettrici. Nel complesso, insomma, si tratta di una tastiera che pur non raggiungendo il livello di eccellenza di alcuni prodotti, d'altronde ben più costosi, presenti sul mercato, dovrebbe soddisfare anche l'utenza più esigente. L'unico appunto potrebbe riguardare la posizione del tasto CTRL e di alcuni simboli, che avrebbe potuto essere più rigorosamente standard. Infine una pignoleria: non sarebbe stato proprio possibile collocare in quel quadrato vuoto un bel tastierino numerico? Subito sotto il bordo anteriore,
in corrispondenza dell'area quadrata qui accennavamo, troviamo le due feritoie dei Microdrive,  la memoria di massa del QL di cui parleremo

diffusamente più avanti. Ai lati della macchina troviamo invece i connettori di espansione: a destra per ulteriori Microdrive (fino a sei), a sinistra per la RAM aggiuntiva (0,5 Mbyte). Accanto al connettore per i Microdrive è inoltre presente un pulsantino di reset, per evitare, anche in casi estremi, la manovra di spegnimento e riaccensione, altrimenti necessaria per ripristinare le condizioni iniziali. La scelta di questa posizione dovrebbe garantire l'utilizzatore da reset accidentali, con conseguenze sempre disastrose. Il pannello posteriore ospita invece, oltre alle prese per monitor e televisore, 

Visibile, in primo piano, l'espansione di memoria da 0,5 MB

utilizzabili contemporaneamente, ed all'ingresso dell'alimentazione, le uscite per la comunicazione con I'esterno, che comprendono due porte per il collegamento in rete locale, due interfacce seriali tipo RS-232-C, due prese per joystick. E inoltre presente un connettore per cartucce ROM, mentre non esiste, sempre nella tradizione Sinclair, un interruttore di accensione. 

L'interno Molto ordinato si presenta suddiviso in tre grandi zone: un'area centrale occupata dalla piastra del circuito vero e proprio, una porzione posta anteriormente sulla destra contenente la meccanica dei due Microdrive ed infine un'ampia zona vuota sulla sinistra destinata ad accogliere l'espansione di memoria. Fra i numerosi circuiti integrati spiccano i due processori affiancati dalla lunga fila dl memorie, ed il modulatore per l'uscita TV, dello stesso tipo utilizzato nello Spectrum. La mancanza di qualsiasi tipo di documentazione ci impedisce di indagare più a fondo sul significato dei numerosi integrati minori sparsi un po' dappertutto. Vediamo invece in dettaglio l'architettura del sistema, fonte anch'essa di polemiche sulla validità di alcune scelte. La CPU, cioè il cuore operativo del sistema, è costituita da un processore 68008 Motorola di cui parleremo diffusamente più avanti, data l'importanza di questa scelta. Ad esso sono affiancati, per gestire i rapporti con l'esterno, un processore ausiliario Intel 8049 e due circuiti integrati appositamente progettati realizzati per il QL. In questo modo la CPU è sgravata da tutte le attività che potrebbero rallentarla. In particolare, il processore ausiliario si occupa della tastiera, della generazione dei suoni e della ricezione attraverso le due interfacce RS-232-C, mentre i due integrati controllano l'uno il video e la memoria e l'altro i Microdrive, l'orologio (il QL contiene un orologio in tempo reale indipendente), il collegamento in rete locale, nonché la trasmissione di dati attraverso le interfacce RS-232.

Il Sinclair QL si evidenzia anche aperto, per l'ordinata disposizione della  componentistica 

Per quanto riguarda la memoria troviamo una ROM da 32 Kbyte contenente  linguaggio e sistema operativo, e 128 Kbyte dl RAM. In un futuro molto prossimo, inoltre sarà disponibile un’espansione dl memoria da ben mezzo megabyte che, inserita nell'alloggiamento già previsto, porterà la memoria totale del sistema al rispettabile livello di 640 Kbyte. Una tale disponibilità di memoria, anche se verrà sfruttata in pratica da una fetta molto ristretta di utenza, dà un idea delle possibilità offerte dall'adozione del 68008 come CPU. Per questo, e per la novità costituita dall'impiego di un processore di tale potenza in una macchina di questa categoria, esaminiamo più in dettaglio la CPU del QL.

La CPU E’ costituita, come abbiamo detto, da un processore 68008 Motorola. La serie contrassegnata dalla sigla 68000, di cui il 68008 fa parte, sta riscuotendo un notevole successo, che porterà probabilmente questo tipo di processore a divenire di uso standard nell'ambito delle applicazioni personali dell'ultima generazione. Tutti i componenti della famiglia 68000 possiedono un'organizzazione interna a 32 bit, ma differiscono fra loro per l'ampiezza del bus dati, che è il veicolo con cui scambia- no informazioni con l'esterno. Il 68000, infatti, possiede un bus a 16 bit, il futuro 68020 lo avrà a 32 bit mentre il 68008 può disporre di un bus a 8 bit, analogo cioè a quello utilizzato dal Z80 che equipaggia lo Spectrum. Questo non vuole certamente dire che quando la Sinclair afferma di aver realizzato un computer con processore a 32 bit stia sostenendo qualcosa di non esatto, più semplicemente un computer di questo tipo, sebbene incomparabilmente più veloce di qualunque suoi concorrente provvisto di un processore a 8 bit, risulterà leggermente svantaggiato nelle operazioni 1/0 e di accesso alla memoria rispetto a quegli elaboratori che dispongono di processori con bus più ampi. La scelta di questo tipo di processore, d'altra parte, è giustificata dal fatto che organizzare la memoria intorno ad un bus ad 8 bit è, allo stato attuale delle cose, più semplice e più economico. Possedere un'architettura interna a 32 bit, comunque, conferisce a tutto il sistema una grande potenza. Il 68008, infatti, possiede ben 17 registri di 32 bit ciascuno e questo, come tutti coloro che programmano in linguaggio macchina sanno bene, vuol dire dover usare un numero inferiore di istruzioni per eseguire le stesse operazioni.

Per quanto riguarda la quantità di memoria direttamente indirizzabile, invece, il 68008, al pari degli altri componenti della famiglia, possedendo un bus indirizzi da 24 bit può gestire 16 Mbyte, quantità più che sufficiente per applicazioni personali (i processori a 8 bit, come lo Z80 od il 6502, possono indirizzare direttamente solo 64 Kbite dovendo ricorrere, per gestire quantità maggiori, a procedimenti elaborati e lenti). La maggior differenza fra i 68000 e i vecchi 8 bit è comunque nel set di istruzioni in linguaggio macchina. 

In primo piano CPU 68008 Motorola, RAM, ROM e i controllers video, memoria, Microdriver, orologio, network, rs232

Senz'altro non è necessario conoscere il linguaggio macchina per poter utilizzare un elaboratore, ma un numero sempre maggiore di persone si sta interessando a questo tipo di linguaggio. Del resto, gli stessi programmi BASIC vengono tradotti in linguaggio macchina durante l'esecuzione e quindi la qualità del linguaggio stesso condiziona di fatto l'efficienza di tutto il sistema. In questo caso abbiamo un set composto da sole 56 istruzioni, per altro modificabili in molti modi per coprire ogni esigenza. Un numero tanto piccolo di istruzioni tanto potenti è facile da imparare e da ricordare, e rende i sistemi basati su questo tipo di processori da un lato molto efficienti nell'esecuzione dei programmi scritti in linguaggio ad alto livello, e dall'altro supporti ideali per la programmazione in linguaggio macchina o, meglio, in Assembly.  
Sistema operativo e linguaggio sono entrambi contenuti nella ROM da 32 Kbyte. Il sistema operativo è assolutamente nuovo e creato appositamente per il QL, e si chiama appunto QDOS. La sua caratteristica più importante e, sotto molti punti di vista, eccezionale, e di essere un sistema monoutente multitasking. L'utilizzatore può cioè avere più programmi contemporaneamente in esecuzione e i cui risultati possono, se necessario, essere visualizzati in finestre sullo schermo, indipendenti l'una dall'altra. Questo è possibile grazie al QDOS, che gestisce opportunamente il tempo della CPU suddividendolo fra i vari programmi in esecuzione, che sono in tal modo eseguiti parallelamente. Altra caratteristica di rilievo di questo sistema operativo è il sistema di ingressi/uscite, completamente indipendente dal tipo di periferiche collegate. Questo significa, in altre parole, che i programmi potranno essere scritti senza fare riferimento alla particolare unità esterna con cui dovranno essere utilizzati. Questa potrà venire specificata di volta in volta al momento dell'uso o, in alternativa, rilevata nel tipo e nelle modalità di trasmissione dallo stesso calcolatore, che riconoscerà automaticamente la particolare periferica collegata, organizzando l'input/output di conseguenza. Vediamo ora il linguaggio. Quello residente è il BASIC, in una particolare versione potenziata denominata SuperBASIC, che pur ricalcando il BASIC dello Spectrum ne risulta nettamente superiore per il maggior numero di istruzioni, che gli conferiscono caratteristiche nuove. Il superBasic è infatti un linguaggio strutturato, cioè in possesso di tutte quelle strutture (IF THEN ELSE, REPEAT, UNTIL, ecc.), comuni ai linguaggi di più recente concezione quali Pascal, ADA, ecc., che consentono la stesura di programmi strutturati a blocchi e praticamente privi di istruzioni GO TO, con grande vantaggio per la loro comprensione. Altra fonda. mentale novità è la sua espandibilità , per mezzo di istruzioni DEF PROCEDURE, infatti, è possibile creare procedure che saranno richiamate da un nome scelto da noi, che funzioneranno perciò né più né meno allo stesso modo delle istruzioni presenti in ROM. E stato infine superato un problema presente nel BASIC tradizionale, e cioè la sua dipendenza, nella velocità di esecuzione, dalla lunghezza del programma. Altre istruzioni che rendono più flessibile e potente la programmazione comprendono AUTO, per la numerazione automatica delle linee, BAUD per defînire da BASIC la velocità di trasmissione seriale WINDOW e CURSOR per creare finestre video e posizionare al loro interno il cursore, EXEC per caricare sequenze di programmi ed eseguirle in parallelo, DATES per ottenere data e ora dall'orologio interno, e molte altre. Il medesimo SuperBASIC, infine, viene utilizzato come linguaggio di comando per il sistema operativo, rendendo veramente semplice la gestione del QDOS. Due sono i modi previsti per la grafica ad alta dissoluzione: 512 x 256 pixel in quattro

Il  modulatore TV, utilizzato anche nello Spectrum

colori, e 256 x 256 in otto colori. Sono presenti inoltre una istruzione di scala, SCALE, ed una, BLOCK, per riempire con un determinato colore aree chiuse. Il testo viene invece normalmente visualizzato in un formato di 85 colonne per 25 righe, che viene ridotto, nel caso si usi la TV, a 40-60 colonne. Il formato dei caratteri, e quindi il numero di colonne visualizzate, è comunque variabile da BASIC con l'istruzione CSIZE. La sottolineatura dei caratteri avviene ora in modo semplice con l'istruzione UNDER.

Periferiche La memoria di massa standard del QL è costituita dai Microdrive, che rappresentano un'evoluzione rispetto a quelli dello Spectrum. La loro capacità è in- fatti di 100 Kbyte, la velocità media di accesso 3,5 secondi, mentre quella di trasferimento raggiunge i 15 Kbyte al secondo. Con le due unità incorporate l'utente dispone perciò di 200 Kbyte in linea, mentre la configurazione massima di 6 Microdrive aggiuntivi porta la memoria di massa a 800 Kbyte. E inoltre previsto, in un futuro abbastanza prossimo, un'interfaccia per disco rigido tipo winchester. A questo punto corre l'obbligo di dire che, per quanto non abbiano ancora in mano i dati relativi ad un uso reale dei Microdrive del QL, l'applicazione di questo tipo di memoria di massa ad un prodotto indirizzato al settore professionale ci lascia alquanto dubbiosi. L'unico vero argomento a loro favore, rispetto ad un sistema convenzionale a floppy disk è infatti il prezzo dei drive.

Contro abbiamo la struttura seriale delle cartucce, che significa tempi effettivi di accesso che possono arrivare facilmente a 7 secondi, cioè più della maggior parte dei drive da 5 1/4. Inoltre avendo questi una capacità inferiore di circa 1/3 ed un prezzo più o meno doppio rispetto ai floppy da 5 e 1/4, il costo per l’immagazzinamento della medesima quantità di dati viene ad essere, con i Microdrive, circa sei volte superiore. Ciò non toglie che per un utilizzatore che non necessiti di grandi masse di dati e dia invece importanza all'ingombro del sistema i Microdrive possano 

 Particolare della macchina che evidenzia la posizione dei Microdrivers

rappresentare la soluzione ideale. Con l'affiancarsi del disco rigido, inoltre, si renderà disponibile ai grandi utenti un'unità adatta ad essere utilizzata anche in unione all'espansione di memoria, altrimenti difficilmente gestibile visto che può contenere l'equivalente di cinque cartucce per Microdrive. 

Particolare della meccanica dei Microdrivers

Le uscite presenti sul retro della macchina le consentono il collegamento con stampanti seriali, nonché l'inserimento in una rete locale che può essere composta da QL e Spectrum fino ad un massimo di 64, denominata QLAN. Per il trasferimento dei dati attraverso questa rete la Sinclair dichiara una velocità di 100 KBaud che, fatti i conti, risulta un po' superiore a quella prevista per la Local Area Network dello Spectrum, data per 5 KByte/sec. E’ realmente possibile collegare degli Spectrum a questa velocità? Le periferiche aggiuntive già previste per il futuro comprendono, 
oltre l'interfaccia per il disco fisso e l'espansione di memoria, un'interfaccia parallela (chissà perché non è stata incorporata nella macchina) che includerà, pare, un generatore sonoro polifonico, un modem, un'interfacccia IEEE-488 (si tratta dell'interfaccia standard per il collegamento di strumentazione), un convertitore analogico/digitale. Non è invece compresa né prevista un'interfaccia per il collegamento con registratori a cassette, vista la presenza dei due Microdrive e la categoria di utenti cui la macchina si rivolge.

Software Ed eccoci finalmente al pezzo forte del QL. Il software fornito con la macchina, tutto di produzione Psion, è infatti veramente notevole, e costituisce una potente attrattiva al suo acquisto. L'acquirente di un QL avrà a disposizione quattro programmi: QL Quill per l'elaborazione di testi, QL Abacus per calcoli (tipo tabellone Visicalc), QL Archive per l'archiviazione dati (database) ed infine QL Easel per realizzare qualsiasi tipo di grafici commerciali. Estremamente sofisticati, omogenei nella concezione e perciò semplici nell'uso, con estese facilità di help richiamabili in qualsiasi momento, dovrebbero rappresentare quanto di meglio offre oggi il mercato in questo campo. Vediamone qualche esempio. Il tabellone di calcolo è strutturato in 256 righe e 64 colonne, per un totale di 16.000 celle, e lavora con una precisione di 16 cifre significative. I riferimenti alle singole celle possono essere fatti con nomi definiti dall'utilizzatore. Il database consente l'uso di campi e record di lunghezza variabile. E, dulcis in fundo, i 4 package possono scambiarsi i dati l'uno con l'altro, costituendo cosi un unico sistema integrato. Nonostante la grande facilità d'uso e l'ampia documentazione, sia sul manuale che negli stessi programmi, è stato istituito in Gran Bretagna (e speriamo avvenga lo stesso a suo tempo in Italia) il QLUB, con l'intento di risolvere qualsiasi problema dovesse presentarsi nell'uso del software come della macchina. Sarà cura del QLUB, inoltre, tenere i propri soci aggiornati inviando loro le nuove versioni dei package. Le prospettive per l'immediato futuro sono altrettanto interessanti, e comprendono un compilatore Pascal, un'assembler 68000, software per l'emulazione di terminale e persino un compilatore C (a quando la compatibilità con UNIX?). Sono inoltre previste le versioni su cartuccia ROM, da inserire nell'apposito connettore, dei quattro package applicativi venduti con la macchina.

Conclusioni Potente nell'hardware, ma soprattutto nel software, come macchine ben più costose, siamo certi che questa 'macchinetta'' da 400 sterline (poco più di un milione) farà molto parlare di sé. Con tastiera e programmi italiani come è nelle intenzioni della Rebit, importatore ufficiale, non avrà difficoltà ad imporsi. Siamo probabilmente di fronte ad una svolta nel modo di concepire il calcolatore personale. Potrà contrastare il passo a nomi illustri? Certo avrebbe il passo più sicuro se fosse maggiormente standardizzato. Una macchina con tastiera parzialmente non standard, sistema operativo non standard, linguaggio non standard  e memoria di massa non standard potrà infatti suscitare qualche perplessità. Riuscirà il nuovo standard Sinclair ad imporsi? Solo il tempo potrà risponderci."

Vista d'insieme del QL  col suo "corredo"

 

Tratto da: SuperSinc, la rivista per gli utenti dei prodotti Sinclair - N.1°, 1 giugno 1984 - J-soft editore

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