
Università La Sapienza di Roma
Facoltà di Sociologia
Corso di laurea in Sociologia-
indirizzo Organizzativo, economico e del lavoro
Sviluppi informatici di ENEL.IT S.p.A.
Relatore:
Chiar.mo Prof. Luciano Costa
Tesi di Laurea di:
Macchioni Roberto
Matricola "12182375"
Anno Accademico 2001/2002
INDICE
Introduzione pag.
5
Prima
parte
1.1 Internet - struttura ed evoluzione
1.1.1. ARPAnet pag.
19
1.1.2. NSFnet pag.
26
1.1.3. Il Web pag.
30
1.2 Le reti Digitali
.
Internet, Intranet ed Extranet pag. 32
1.3 Infrastrutture di accesso e di connessione
.
Premessa pag. 38
.
Reti di accesso pag. 41
.
Reti di trasferimento pag. 44
1.4 l’e-business
. e-business e Web hosting/housing pag. 46
1.5 Internet II
.
Progetto e prospettive future della rete pag. 52
Seconda
parte
Come Internet e le nuove tecnologie informatiche e
telematiche hanno trasformato ENEL.IT
2.1 Premessa
2.1.1
Breve storia
di ENEL.IT pag. 56
2.1.2
Infrastrutture
e risorse pag.
61
2.2 L'offerta di mercato
2.2.1
Soluzioni e
servizi Internet pag. 63
2.2.1.1
Siti e portali pag. 65
2.2.1.2
e-procurement pag. 66
2.2.1.3
e-commerce pag. 68
2.2.2 Soluzioni per le aziende pag. 70
..
SAP global pag. 73
..
SAP baseline pag. 74
2.2.3 Soluzioni per le utilities pag. 76
.. Billing e SAP IS-U pag. 76
2.2.4 Outsourcing pag. 78
.. Facility management pag. 78
.. Informatica
distribuita pag. 79
..
Speedpost pag. 80
2.3 l'esperienza nel settore
2.3.1
Telemedicina pag. 82
2.3.2
Management
reporting pag. 83
2.3.3
Trading pag. 84
2.3.4
Aste e gare pag. 85
2.3.5
Piattaforma
Microsoft pag. 86
2.3.6 Contact center pag.
88
2.3.7 Energy management pag.
89
2.3.8 Portale
immobiliare pag.
90
2.4 l'innovazione
2.4.1
Formazione a
distanza pag. 92
2.4.2 Web business TV pag. 93
2.4.3 Smart card e public key infrastructure pag. 94
2.4.4
Powerline pag. 96
2.4.5
Piattaforma
TLC pag. 98
3.1 conclusioni
3.1.1
Società
innovative e competizione pag. 100
3.1.2
Mutamento
dell'organizzazione aziendale pag. 103
3.1.3
Gestione delle
risorse umane pag. 106
3.1.4
Knowledge
management pag. 108
3.1.5
ENEL.IT:
l'organizzazione e l'innovazione
3.1.5.1 Premessa pag. 113
3.1.5.2 Mission di Enel.it pag.
114
3.1.5.3 Obiettivi strategici pag. 114
3.1.5.4 Linee guida del cambiamento pag. 116
3.1.5.5 L’innovazione di prodotto pag. 117
3.1.5.6 Gestione del prodotto pag. 118
3.1.5.7 Gestione clienti pag. 119
3.1.5.8 Le operazioni di business pag. 120
3.1.5.9 Performance monitoring pag. 123
3.1.5.10 La ricerca sul campo pag. 128
3.1.5.11 Nota conclusiva pag. 143
Riferimenti bibliografici
Libri pag. 145
Materiale Aziendale pag. 145
Siti Internet ed Intranet pag. 146
Allegato
Questionario pag. 147
INTRODUZIONE
Negli ultimi venti anni gli
scenari economico-sociali hanno subito un processo di trasformazione ed
evoluzione rapidissimo rispetto al passato: tale cambiamento si è manifestato
attraverso un aumento esponenziale di velocità del mutamento stesso,
qualitativo e quantitativo. La globalizzazione economica e sociale è ormai un
avvenimento percepibile da molti aspetti quotidiani e sicuramente quello
tecnologico risulta di maggiore evidenza. Tra questa esplosione tecnologica,
sicuramente, primeggia la rete Internet che in pochi anni ha maturato un
potenziale di sviluppo futuro che si può senz'altro definire eccezionale.
L'essere connessi in rete sta divenendo un prerequisito fondamentale alla
stessa partecipazione sociale ed economica. Il battesimo della new-economy è legato a questi recenti
sviluppi tecnologici della rete Internet: l'impiego di Internet, dei web e del
commercio elettronico hanno modificato in misura decisiva i modelli di business
esistenti. Il ciberspazio consente la nascita di questi nuovi business, ossia
la creazione di opportunità nel campo commerciale e dei servizi che in assenza
di infrastrutture dell'informazione sarebbero state impensabili. Creare nuovi
business significa creare nuovi prodotti-servizi che non sarebbero immaginabili
senza la rete.
Il mio lavoro di tesi vuole
affrontare questo tema così complesso concentrandosi, almeno nella prima parte,
sull'analisi dell'evoluzione delle infrastrutture di rete e delle potenzialità
espresse in campo aziendale, per concludere con alcuni accenni alle nuove
prospettive di potenziamento delle infrastrutture Internet (Internet II).
La seconda parte, invece, prende
in esame lo studio di un caso reale: lo sviluppo informatico e, quindi, le
nuove potenzialità esterne ed interne ad ENEL.IT. Nuovi prodotti-servizi
offerti all'esterno ad una clientela che è stata ingenerata in nuove esigenze
dal mutamento tecnologico stesso. In sistemi di attività improntate alla
innovazione continua, il mutamento tecnologico si configura come processo
socio-tecnico in cui c'è una costruzione reciproca tra tecnologia, sistema
sociale e organizzazione aziendale. In questa logica, la gestione delle risorse
umane nell'impresa, assume un fattore determinante nella competizione. "La competizione non è più prodotto contro
prodotto, business contro business, ma comportamenti diffusi contro
comportamenti diffusi" (1) (competenze, valori,
motivazioni, orientamento …). Questo è il contesto in cui va inserita la
gestione del personale e quindi la sua organizzazione: competenze, valori e
motivazioni devono essere perfettamente integrati. Le risorse umane sono fonti
di know how, skill, motivazioni e orientamenti, che è necessario vengano
incrementate, creando valore in tutta l'organizzazione. Il principale problema
non è che tutti i singoli lavoratori sappiano usare le nuove tecnologie
informatiche, quanto che le piccole comunità che si creano nell'ambiente
lavorativo si adattino e adattino i nuovi strumenti in modo appropriato al
contesto lavorativo. Il risultato finale è l'autoregolazione, cioè la capacità
dei lavoratori di dare risposte adeguate in autonomia ma entro la linea tracciata
dall'azienda attraverso gli obiettivi strategici: è necessario instillare nelle
persone una coerenza nei comportamenti senza però togliere quell'autonomia che
è alla base di ogni attività lavorativa.
Il primo capitolo analizza
l'evoluzione della struttura di Internet, attraverso i passaggi storici
salienti come quello di ARPAnet e di NSFnet per poi giungere fino al WEB.
Partirò dall'idea alla costruzione, passando logicamente attraverso il
progetto, della rete ARPAnet. Procederò alla analisi del ruolo di NSFnet nella
diffusione di Internet attraverso connessioni reciproche con altre reti
altrimenti isolate. Infine, per questo capitolo, evidenzierò la capacità del
World Wide Web di penetrare anche nelle abitazioni, rendendo accessibili grandi
quantità di documenti localizzati in diverse parti del mondo.
Nel secondo capitolo affronterò
l'analisi delle reti digitali attraverso la ormai nota tripartizione di reti
Intranet, Extranet ed Internet. Focalizzerò, per le reti Intranet, l'attenzione
sullo sviluppo dei servizi che mirano al miglioramento della comunicazione e
della collaborazione interna all'azienda. Per le reti Extranet, invece,
prenderò in considerazione i servizi che mirano allo sviluppo di una
collaborazione più efficiente con i partner dell'azienda. Sicuramente, più
importante è Internet, di cui metterò in evidenza lo sviluppo di servizi
rivolti sia ai clienti finali che alle imprese.
Il terzo capitolo è dedicato alle
infrastrutture di accesso e di connessione. Farò riferimento, in breve,
all'evoluzione delle infrastrutture di rete da ARPAnet, ad NSFnet ed al
post-NSFnet e di come tale bipartizione si configura in queste diverse reti.
Nel quarto capitolo il tema sarà
l'e-business, nelle due versioni del web hosting e housing. Metterò in luce le
peculiarità delle due forme di servizio e quindi del diverso mercato a cui sono
destinate.
Il quinto capitolo vuole
intraprendere una breve ricognizione sul futuro di Internet e cioè il progetto
"Internet II". Questo progetto, come quello iniziale, è molto ambizioso
e come di consueto coinvolge le grandi istituzioni governative e federali
americane, le università e le grandi aziende nei settori informatico e delle
telecomunicazioni. L'idea di fondo è comunque, e rimane quella di potenziare al
massimo l'interattività e la multimedialità della rete.
La seconda parte focalizza
l'attenzione su di un caso reale ENEL.IT: società del gruppo ENEL nata
appositamente per gestire tutte le attività informatiche sia del Gruppo, che
esterne allo stesso. Nell'analisi saranno messi in evidenza i servizi offerti
dalla società, che attraverso l'ausilio delle nuove tecnologie informatiche e
telematiche, hanno trasformato la stessa in una grande società innovativa
capace di competere sul mercato dell'Information
& Communication Tecnology (ICT).
Infatti, gli investimenti sostenuti e l'esperienza maturata in grandi
progetti di informatizzazione aziendale, gli hanno permesso, oggi, di essere un
fornitore di servizi e soluzioni operative tra i più qualificati del settore,
sia privato che pubblico.
Il primo capitolo ( della seconda
parte) è una breve introduzione storica della società, nonché un esame generale
sulle infrastrutture di proprietà della stessa e della gestione delle risorse
umane e dei materiali.
Il secondo capitolo prende in
considerazione l'offerta di mercato.
ENEL.IT realizza e gestisce, in tutte le fasi, portali e siti Internet, reti
Intranet ed Extranet.
La possibilità di utilizzo
sinergico della grande mole di infrastrutture gli permette di offrire servizi
personalizzati, ed a condizioni particolarmente competitive. Questi servizi
vanno dal Web hosting e housing, allo
sviluppo di soluzioni per l'e-commerce e l'e-procurement fino a specifici
servizi richiesti dai clienti.
Offre tutti i servizi e le
attività di tutela e sicurezza informatica alle imprese ed ai grandi impianti
di aziende multinazionali.
ENEL.IT è anche impegnata alla
risoluzione di problemi di riconfigurazione di processi aziendali, progetti per
accrescere il business, comunicazione aziendale e ridefinizione di procedure
attraverso sistemi informativi SAP.
Nel settore utility fornisce sistemi di progettazione e gestione degli
impianti, mentre per le altre aziende di servizi offre soluzioni innovative
nella gestione dei contatti con i clienti tramite Internet e la costruzione di
database on-line per l'archiviazione e lo studio di documentazione aziendale.
Infine è in grado di gestire per
conto terzi piattaforme e processi destinati al business: gestione processi
aziendali complessi, fatturazione clienti e fornitori, e procedure contabili.
Nel secondo capitolo l'attenzione
è posta sull'esperienza nel settore e sull'applicazione della stessa in:
telemedicina, SAP global,
Management reporting, Trading, Telelettura
dei consumi di energia elettrica, Piattaforma Microsoft, Contact center
e Energy management.
Telemedicina
L'obiettivo della telemedicina in
ENEL.IT è quello di migliorare la qualità e l'affidabilità del Servizio
Sanitario Nazionale attraverso l'uso delle più avanzate tecnologie nel settore
della multimedialità e delle potenzialità della rete. Il collegamento in rete
dei medici di famiglia permetterà di realizzare, in tempo reale, ricerche e
studi sugli assistiti.
SAP global
La soluzione SAP Global prevede
di supportare, con la piattaforma SAP, la totalità dei processi di gestione
delle società del Gruppo.
Management reporting
Il progetto Management reporting
dota il Gruppo di uno strumento integrato per l'acquisizione delle informazioni
economico-finanziarie: bilancio consolidato, reporting gestionale, budget e
supporto gestionale e decisionale.
Trading
Le Trading Room sono state realizzate per la negoziazione nei mercati
della finanza e dei combustibili, offrendo validi strumenti di global risk
management.
Telelettura
E' in corso l'ampliamento degli impianti
per la telelettura e la fatturazione dei grossi utenti del settore elettrico e
del gas. Tali performance saranno a breve disponibili anche per le piccole
forniture, con possibilità di scelta di fatturazioni diverse.
Piattaforma Microsoft
Il sistema attivato per il Gruppo
ENEL si basa sulla piattaforma Microsoft Exchange Server che è uno degli
ambienti più vasti e complessi in Europa e tra i primi venti nel mondo: il
sistema, tra l'altro, gestisce circa 180 mila messaggi giornalieri, dei quali
30 mila verso indirizzi esterni (Internet).
Contact Center
ENEL.IT sta allestendo un sistema
avanzato di gestione on line dei circa
29 milioni di clienti di una società del Gruppo, basato su un call center
multicanale: telefoni, e-mail, Internet, fax, Televisione e corrispondenza
postale. Questo Contact Center avrà le funzionalità di: instradamento
intelligente delle chiamate, classificazione e lavorazione delle chiamate,
gestione della corrispondenza in uscita, monitoraggio in tempo reale di analisi
del servizio prestato.
Energy management
E' in corso di ultimazione il
sistema informatico di supporto alle attività di programmazione e gestione del
parco di centrali termoelettriche e idroelettriche delle società di produzione
. Tale sistema consentirà di ottimizzare i costi di produzione dell'energia
elettrica di ogni singolo impianto. Inoltre supporterà gli operatori nelle
attività di analisi dei dati di consuntivo fornendo informazioni preziose per
le successive previsioni di pianificazione del parco impianti.
Il quarto ed ultimo capitolo,
della seconda parte, verte sull'innovazione: interfaccia tecnologica fra
l'esperienza imprenditoriale e la ricerca. ENEL.IT accompagna l'impresa
interessata dal momento del rilevamento del bisogno di innovazione fino alla concreta
implementazione della tecnologia.
Formazione a distanza
ENEL.IT ha elaborato un complesso
sistema di formazione a distanza, nell'ambito sia del Gruppo ENEL che in ambito
esterno. La piattaforma tecnologica utilizzata è di tipo satellitare, in grado,
quindi, di erogare servizi on line e con contenuti multimediali
all'avanguardia, accessibili sia su reti Intranet che su Internet. Le lezioni
prevedono la consultazione di cataloghi, applicazioni e una lavagna condivisa,
permettendo l'instaurarsi di feedback sulla qualità delle lezioni stesse e la
possibilità di migliorie immediate.
Web business TV
Altra punta di diamante è la web
business TV, nata per soddisfare le esigenze di comunicazione all'interno del
Gruppo, ma con possibilità di implementazione e personalizzazione presso
imprese interessate. Come per la formazione a distanza, l'infrastruttura
adoperata è di tipo satellitare, permettendo anche in questo caso la diretta
dei programmi.
Smart card e public
key infrastructure
Una ulteriore soluzione innovativa
è quella di garantire la sicurezza delle transazioni in ambienti per loro
natura non protetti, come Internet, a chiunque abbia necessità di assicurare la
riservatezza dei dati. Il sistema ha la possibilità di essere integrato
dall'utilizzo della smart card che ne rende più versatile e semplice la
gestione e l'autenticità delle autorizzazioni concesse agli addetti ai lavori.
Powerline
ENEL.IT si sta preparando
all'utilizzo di uno dei più interessanti progetti mai realizzati nel nostro
Paese: la tecnologia PLC, che permette di trasmettere dati in ogni punto del
territorio nazionale attraverso la rete elettrica. Questa tecnologia abilitante
permetterà ad ENEL.IT di diventare access provider con un canale a larga banda
che va da 1 a 5 Mb al secondo e, soprattutto, di avere una ramificazione
capillare in ogni parte del territorio.
Piattaforma TLC
Infine, ma non meno innovativa, è
la costituzione di una vera e propria rete satellitare capace di coprire
l'utenza trasmissione dati, non solo del nostro territorio nazionale, ma di
tutta Europa e dell'intero bacino del Mediterraneo.
Le conclusioni
Il mondo della new economy è in
costante cambiamento: è più importante l'innovazione, della produzione di
massa, è più importante investire su concetti nuovi, piuttosto che sulle
macchine. I fattori che sottendono a questo nuovo mondo sono la velocità delle
comunicazioni, l'informatica, la flessibilità delle organizzazioni, la
necessità di sviluppare nuove conoscenze e di integrarle. Nell'impatto che le
imprese sono costrette a subire, l'unico modo per restare sulla cresta
dell'onda è la continua innovazione, non fermarsi mai nel creare sempre nuove
opzioni. La sfida per restare competitivi, in ambienti così mutevoli è la
ricerca di una continua innovazione. L'innovazione può esprimersi in vari
fattori organizzativi: nei prodotti, nei
servizi, nella tecnologia adottata, nella struttura organizzativa, e perché no,
anche nel migliorare la formazione degli addetti ai lavori.
La new economy, con
l'amplificarsi della varietà, della variabilità, della imprevedibilità, sta
facendo emergere un nuovo tipo d'impresa: capace di cambiare "in
corsa" le regole del gioco; di responsabilizzare, senza togliere
l'autonomia, indispensabile, delle persone; di migliorare la comunicazione interna
ed esterna e di snellire i processi decisionali. Tutti questi fattori ci
riportano al concetto di complessità, che nell'impresa odierna si traducono in
flessibilità ed innovazione. L'impresa è costretta a rompere la
verticalizzazione della propria
struttura organizzativa, appiattendola e disarticolandola: concentrandola,
pertanto, su un ridotto numero di posizioni gerarchiche e, nel contempo,
facendo ricorso all'outsourcing. Questa tendenza è ben espressa dalla metafora
della rete, riuscendo a coniugare, integrandoli, i due concetti di autonomia e
di coordinamento e, evidenziando, inoltre, la flessibilità e l'innovazione
verso l'esterno. La rete evoca, come nella moderna versione telematica,
l'immagine della condivisione di conoscenze, formatesi in ogni punto della
stessa, anche nell'estrema periferia.(2)
L'innovazione nell'organizzazione aziendale non può che partire dalla gestione
delle risorse umane, perché qualsiasi decisione dei vertici finisce per
coinvolgere i comportamenti di dipendenti e collaboratori. La gestione delle
risorse umane è finalizzata all'orientamento di comportamenti coerenti con
quelli espressi dall'organizzazione. Ora si comprende come una corretta
gestione delle risorse è un fattore determinate nella competizione. Competenze,
valori e motivazioni sono ingredienti essenziali all'interno di
un'organizzazione, e vanno migliorati e incrementati. Sostanzialmente questi
fattori sono fondamentali per l'autoregolazione, cioè per la capacità delle
persone di dare risposte adeguate ed in completa autonomia all'interno
dell'orientamento organizzativo divenuto proprio agli stessi attori. Il modello
è quello di una squadra di calcio, in cui competenze, valori e motivazioni sono
alla base dei risultati ottenuti, ma dove i singoli giocatori, pur muovendosi
in autonomia, contribuiscono al "gioco di squadra".(3)
Ecco la necessità di migliorare
la conoscenza all'interno dell'organizzazione.
La disciplina che si occupa di
questo tema è il Knowledge management (KM) e consiste "nell'insieme di
programmi ed interventi volti a favorire i processi di creazione,
memorizzazione e circolazione della conoscenza, mediante interventi sulle
competenze degli individui, sull'organizzazione del lavoro, ecc."(4)
Nella mia lunga permanenza in
ENEL.IT ho notato grossi cambiamenti interni ed esterni all'azienda dovuti
all'introduzione del concetto di innovazione: migliorie nelle metodologie di
lavoro, sviluppo del marketing, flessibilità nella struttura organizzativa,
miglioramento della comunicazione, ricerca e creazione di nuove
professionalità. In questo contesto va inserita la formazione a distanza, con
la moltitudine di corsi proposti e scambi interattivi generati, che la inquadra
perfettamente nel modello learning
organization. (5)
Sullo stesso piano, può essere considerata
la web business TV: consente alla totalità dei dipendenti e collaboratori
(circa 50 mila postazioni), naturalmente connessi all'Intranet aziendale, di
recepire i messaggi multimediali trasmessi. Tutti i giorni lavorativi,
nell'orario di mensa viene trasmesso un telegiornale composto da informazione
aziendale e, da una più modesta sintesi economica. Videoconferenze tra
management e collaboratori, che in più occasioni alimentano feedback "a
doppia subroutine" (6) capaci
di tracciare orientamenti strategici adeguati.
A tal proposito ho effettuato una
ricerca sul campo con lo scopo di descrivere il fenomeno innovazione in ENEL.it
e come questo ha mutato l'organizzazione.
La ricerca, condotta con metodi
qualitativo e quantitativo, è stata svolta, tra l'altro, con l'osservazione
partecipante e attraverso interviste con questionario.
Ho cercato di desumere quale
aspetto dell'innovazione risulta più evidente nell'immaginario delle persone e
se corrisponda a quello presente in azienda.
Prima
parte
1.1
Internet - struttura ed
evoluzione
1.1.1
ARPAnet
Internet è stata definita la rete
delle reti, cioè una meta-rete formata dalla connessione di reti tra loro
collegate. Il suo nome deriva dalla contrazione
del termine interconnected networks, coniato,
negli anni sessanta, da Kahn dell'agenzia governativa ARPA (Advanced Research Project Agency)(7). E' un medium la cui diffusione di informazioni è working both ways, cioè orizzontale - l'emittente può trasformarsi
in ricevente e viceversa - e con la capacità di arrivare in ogni parte del
globo.
L'origine delle sperimentazioni
di internetworking è da inserire nel
contesto strategico-militare della Guerra fredda tra USA e l'ex URSS.
Nell'ottobre 1957 l'ex Unione Sovietica lancia nello spazio il primo satellite
artificiale, lo Sputnik, tramite il razzo R-7 Semiorka. L'immaginario Americano
fu colpito da quest'evento eccezionale, che testimoniava un vero e proprio
sorpasso tecnico-scientifico (o meglio militare) dell'allora blocco comunista.
L'ARPA, un'agenzia del Pentagono, istituita dal presidente Eisenhowercon con
l'obiettivo di assicurare una funzione guida nelle applicazioni tecnologiche di
evidente interesse per la Difesa e di prevenire ulteriori sorprese scientifiche
da parte dell'ex URSS. Internet nasce dall'esigenza di garantire collegamenti
nei settori strategici della Difesa e di
resistere ad un eventuale attacco nucleare, anche dopo la distruzione parziale
dei suoi collegamenti. La rete era stata concepita con una struttura completamente
decentrata, proprio perché una
centralizzazione dell'apparato sarebbe stato un facile bersaglio per il
nemico.(8)
In molta della letteratura,
presente sul Web e sui saggi(9), viene
presentata questa versione sulle origini della Rete come strumento militare del
Pentagono, smentita, però, da Katie Hafner e Mattew Lyon, autori dall'opera più
rilevante di ricostruzione storiografica
dell'avvenimento, utilizzando interviste e documenti degli stessi
protagonisti.(10) Gli autori
affermerebbero che è una leggenda far risalire le motivazioni dell'origine
della Rete (ARPAnet) alla sicurezza nazionale per fronteggiare un attacco
nucleare: non sarebbe stata finalizzata al collegamento dei centri di comando,
ma era destinata, più semplicemente, alla connessione dei grandi laboratori di
ricerca, per permettere una collaborazione e condivisione, a distanza, di
risorse scientifiche e tecnologiche.
Fino a quel momento, i
collegamenti di computer a distanza, cioè da postazione remota, erano solo con
linea dedicata, e quindi ad ogni terminale corrispondeva una connessione al
computer remoto. Ecco dove nasce l'esigenza!: un unico terminale collegato a
più computers.
Naturalmente, in quest'ottica,
non è infondata la funzionalità comunicativa in una ipotetica guerra nucleare,
ma che risulta essere solo una conseguenza e non una causa scatenante. La Rete
non fu creata immediatamente, o meglio, esclusivamente per quegli scopi bellici, anche se poi l'uso
potrebbe effettivamente essere funzionale all'evento atomico. La struttura
decentrata, orizzontale, della Rete, pur
rispondendo pienamente all'esigenza
bellica, mal si accorda alla struttura verticale dell'organizzazione e del
pensiero militare, che tutti sanno essere di tipo gerarchico e centralista.(11)
La responsabilità di questo
errore storico è da attribuire alla stampa dell'epoca, ed in particolare ad un
articolo comparso sul TIME, ove appunto si tende a mitizzare l'evento
tecnologico come strumento di comunicazione realizzato per eventuali scenari di
guerra nucleare.
Tale articolo è poi rimbalzato in
ogni dove, coprendo l'effettiva realtà.
Bob Taylor, uno dei padri
fondatori della Rete, quando venne a conoscenza di questa bizzarra
ricostruzione, scrisse, immediatamente, una lettera al direttore del quotidiano
per sollecitare una rettifica all'articolo: purtroppo né i contenuti della
lettera, né la rettifica vennero mai pubblicati.
Nel 1962 fu creata, all'interno
dell'ARPA, la divisione CCR (Command and
Control Research) in seguito rinominata IPTO (Information Processing Techniques Office) con compiti di elaborazione
di nuove tecniche informatiche e di coordinamento di progetti di ricerca anche
con l'ausilio di personale distaccato presso le principali università.
Testimonianza della stretta
collaborazione tra mondo accademico e uffici del Pentagono era la connessione
presso l'IPTO di tre terminali universitari (Berkeley, Santa Monica e MIT).
J. C. R. Licklider, direttore
dell'IPTO, in un suo libro "Man-Computer
Symbiosis" ebbe, se pur in una
visione fantascientifica, l'originaria idea di una rete di computer.
Licklider cambiò completamente
l'impegno dell'Agenzia portandola dall'universo dei sistemi di comando e
controllo di scenari di guerra, alla ricerca di processi time sharing, di nuovi linguaggi di programmazione e di prodotti
per la grafica.
Successivamente, dopo che
Licklider aveva lasciato, fu Taylor a perseguire l'idea della Rete. La spinta
necessaria all'avvio della sperimentazione venne dalla richiesta di sempre
nuovi fondi da trasferire alle università per l'acquisto di costosissimi mainframes ed altri materiali
informatici spesso ridondanti: la connessione, invece, avrebbe consentito la
condivisione delle risorse informatiche, tra i vari centri accademici, con
conseguente riduzione delle spese. Intanto in Europa, Baran, che lavorava al
dipartimento di computer science della Rand, era arrivato alle stesse
conclusioni di Taylor, risolvendo, inoltre, il problema della solidità delle
connessioni attraverso l'uso della tecnologia digitale e della rete
distribuita.(12)
Nel 1966 arrivò all'ARPA Lawrence
Roberts con il compito di progettare una rete collegata a mainframe di diverso
tipo e, quindi, incompatibili.
Fu deciso l'utilizzo di un
elaboratore, un minicomputer, che frapposto tra i mainframe svolgesse quel
delicato compito di risolvere i problemi di connessioni di macchine non
compatibili. Gli IMP (Interface Message
Processor), così vennero denominati i minicomputer, attraverso un sistema
operativo ed un linguaggio unificato avrebbero svolto quell'attività di
interfaccia necessaria alla connessione. Il collegamento tra gli IMP veniva a
costituire una rete intermedia per la risoluzione dei problemi di compatibilità
tra mainframe
Nel 1967, Lawrence Roberts
presentò ufficialmente il progetto denominato ARPAnet alla ACM (Association for Computing Machinery).
Nel marzo 1968 vennero stese tutte le specifiche relative, comprese quelle
relative ai protocolli di comunicazione, e vennero individuati i primi nodi di
collegamento: la University of California , lo Stanford Research Institute,
l'università di Santa Barbara e la university of Utha. Nello stesso anno fu
indetto il bando di gara, vinto da Bolt, Beranek & Newman (BBN). L'appalto
consisteva nella fornitura dell'hardware e software per gli IMP. La BBN
utilizzò come macchine degli Honeywell DDP 516, capaci di ricevere dati dagli
host (mainframe) ad una velocità di 8096 bit al secondo. Il software
predisposto doveva suddividere i dati trasmessi dagli host in pacchetti di
circa 1000 bit e di aggiungervi informazioni del mittente, del destinatario,
nonché di controllo della sequenzialità. Arrivati a destinazione, sull'altro
IMP di competenza, i pacchetti sarebbero stati depurati di tutte le
informazioni aggiuntive e riassemblati, affinché si ricostituisse il messaggio
originale. L'indirizzario di questi pacchetti era di 8 bit, di cui 6 indicavano
l'IMP e due l'host. Tale architettura dell'indirizzario permetteva fino a 64
collegamenti tra IMP e, ognuno, ad un massimo di quattro host.
Con il trascorrere del tempo si
viene a delineare sempre più la fisionomia aperta dell'architettura della
futura rete Internet: aumentano i centri di ricerca collegati ad ARPAnet, si
aggiungono reti satellitari (SATNET - Atlantic
Packet Satellite Network) e reti di trasmissione via radio (PRNET - Packet Radio Network).
Nel 1975 divenne operativo il
sistema PRNET, consistente di un sistema di quattro apparati radio e di una
stazione di controllo dislocati nella baia di San Francisco.
La rete SATNET, realizzata nel
1976 attraverso il satellite Intelsat IV, era costituita dai quattro nodi di
Maryland, Vest Virginia, Inghilterra e Norvegia.
La connessione fisica ad ARPAnet
avvenne attraverso gateway o router
frapposti tra le reti. I gateway sono
dei computers capaci di far "dialogare" i tre diversi sistemi di
reti, caratterizzati da diverse specifiche costruttive, velocità di
trasmissione, tipologie di bande di trasmissione e dimensionamento dei
pacchetti di dati.(13)

fig. 1 - ARPAnet con un collegamento satellitare UCL con Londra. (14)
Il passaggio ad un modello
aperto, con molti network, ha avuto profondi riflessi tecnologici, ma anche
concettuali con la ripartizione delle reti in tre categorie: classe A, reti
nazionali; classe B, reti regionali; classe C, reti locali.(15)
1.1.2
NSFnet
Nella prima fase, il periodo
ARPAnet, la rete comprendeva una decina di nodi, tutti negli Stati Uniti e in qualche base militare all'estero. La rete,
pur avendo una funzione di ausilio alla ricerca scientifica, era coordinata e
sponsorizzata dal Pentagono, pertanto le regole sull'accesso erano di esclusiva
competenza delle autorità militari.
Il primo gennaio 1983,
giorno-simbolo per la nuova era Internet, segna, tra l'altro, lo scorporo di
una parte della rete prettamente militare (Milnet) da quella del mondo
accademico: ARPAnet diverrà strumento finalizzato alla sola ricerca
scientifica.
Il numero di collegamenti tra i
centri di ricerca ha un incredibile aumento: tra le connessioni eccellenti si
ha quella del Dipartimento dell'Energia con MFEnet e, per i fisici delle altre
energie, HEPnet, quella della NASA con SPAN e quella della comunità informatica
accademica ed industriale, con CSnet.
I primi network erano comunità chiuse, il cui fine era di condividere
esperienze di ricerca scientifica: tipica applicazione per le discussioni tra
ricercatori erano le conferenze on line.
A metà degli anni ottanta la NSF
(National Science Foundation),
un'istituzione federale la cui attività era di promuovere la ricerca
scientifica e coordinare le università,
decise di realizzare una propria rete. Il progetto affidato a Dennis Jennings
doveva concretizzarsi in una infrastruttura di tipo WAN(16) con una velocità di 56 Kbps che
servisse da strumento portante per il mondo accademico. A tal fine vennero
stanziate consistenti risorse a favore di alcuni enti non profit per l'acquisto di sei supercomputer (17)
L'architettura della rete,
denominata NSFnet, fu, a differenza di ARPAnet, pensata e realizzata su due
livelli: una rete centrale, backbone(18),
e una serie di reti periferiche ad essa collegate.
Il traffico sulla dorsale NSFnet,
di lì a poco, raggiunse la saturazione. La NSF fu costretta ad indire una nuova
gara di appalto per la costruzione di una nuova rete che fosse in grado di
supportare la mole di traffico che si andava incrementando. La nuova rete, pur
mantenendo una struttura simile alla precedente, doveva essere strutturata su
tre livelli: una dorsale, diverse reti intermedie e un insieme di reti
universitarie.
I nodi passarono dagli iniziali
sei, a tredici, e le linee di collegamento furono potenziate di venticinque volte,
per una capacità di trasmissione di
1,544 Mbps (linee di tipo T1).(19)
La nuova rete, operativa nel
1988, aveva una dorsale costituita da tredici nodi di accesso (NSS- Nodal Switching Subsystems), formati
da computer IBM RT con sistema operativo
UNIX, connessi alle reti attraverso un'interfaccia di tipo ethernet.

fig. 2 - NSF Backbone
Alla dorsale erano collegate
circa 170 reti e il numero andava via via crescendo: il traffico in meno di un anno si era quintuplicato.
Tutte le stime consideravano la data del 1990 come punto di saturazione della
NSFnet. A tal proposito fu fondato un ente senza scopo di lucro, la ANS (Advanced Network System), per svolgere
ricerche sull'alta velocità di trasmissione in rete. Il risultato delle
ricerche portò alla realizzazione di linee T3 di capacità pari a circa 45 Mbps.
La scoperta fu subito resa operativa nella costruzione di sedici nodi di
accesso alla rete NSFnet. La dorsale nel 1992 contava circa 6.000 reti
collegate, di cui un terzo si erano espanse fuori degli Stati Uniti.
Il traffico commerciale sulle
reti intermedie e regionali cominciava ad essere anch'esso in forte crescita.
Seppur traffico esterno, alle attività di ricerca e quindi dalla NFS, era fonte
di grosse entrate aggiuntive per finanziare la ricerca. La NSF, come ente
governativo deputato allo sviluppo della ricerca, non poteva permettere l'uso
della propria dorsale alle imprese. Questa politica comportava una sempre
maggiore complessità nell'instradamento delle informazioni, che dovevano
viaggiare perifericamente senza mai percorrere la dorsale. Nel 1992 la NSF
decise di costruire una nuova dorsale ad alta velocità, denominata vBNS, da
destinare esclusivamente alla ricerca, e di dare accesso al traffico
commerciale su quella esistente, che venne, invece, concessa in gestione ai
privati. Furono realizzati i NAP (Network
Access Point) come punti di interconnessione alla dorsale commerciale, e le reti regionali
furono connesse, non più direttamente, ma tramite ISP (Internet Service Provider) . La realizzazione della rete vBNS e
delle connessioni con i NAP fu realizzata nel 1995.
1.1.3
Il Web
La transizione da una rete
proprietaria del mondo accademico alla sua liberalizzazione e
universalizzazione è segnata dalla realizzazione della nuova dorsale (vBNS),
che ha lasciata ai privati il precedente backbone.
Nel 1993 gli host commerciali
avevano superato di gran lunga quelli universitari, diventando il vero fattore
di crescita della rete.
Se lo sviluppo di Internet è dato
sicuramente dall'enorme ampliamento delle infrastrutture di rete, non meno
importante è stata la nascita del Word
Wide Web (WWW). Il WWW rappresenta uno spazio virtuale costituito da testi,
immagini e suoni e, quindi, si differenzia da Internet che ne è l'hardware, le
infrastrutture su cui viaggiano le informazioni.
Il Web invece è una rete di
collegamenti tra informazioni, immagini, suoni e testo. Questa interfaccia
visuale è stata ideata da Tim Beerners-Lee, presso il CERN (Centre Euopèen pour la Recherche Nucleaire)
di Ginevra nel 1990. Lo sviluppo del progetto nasceva dall'esigenza di
integrare una grande mole di documenti diversi tra loro e di renderne
facilitata la fruizione tramite ipertesti. Gli ipertesti si possono considerare
dei riferimenti incrociati tra i diversi documenti: una struttura labirintica.
Ogni documento (file) può contenere uno o più collegamenti (link) ad altri documenti, sia residenti
su uno stesso server che su vari server installati da un capo all'altro del
mondo. Queste strabilianti performance sono possibili, tra l'altro, per mezzo
di un programma denominato browser. Tale programma, sviluppato sempre da Tim Beerners-Lee, era
stato scritto per piattaforme UNIX e quindi disponibile soltanto su workstation,
e non per i personal computer.
E' solo nel 1993 che Marc
Andreessen ed Eric Bina della NCSA
sviluppano Mosaic, il primo browser capace di girare anche su macchine con
sistema operativo Windows e Mac.
Da questo momento, data la
facilità d'uso attraverso personal computer, il traffico sulla rete ha subito
un'impennata eccezionale.(20)

Fig. 3 -
Visualizzazione del traffico nel WWW
1.2
Le reti Digitali
.
Internet, Intranet ed Extranet
Internet
La caratteristica, che forse più
di ogni altra ha reso esplosiva la diffusione di Internet, è senz'altro il Web,
per la sua semplicità e, soprattutto, la sua indipendenza dalle infrastrutture
.
La diffusione di Internet, ormai
divenuta di massa, rappresenta anche un enorme bacino di potenziali
consumatori, che risultano essere facilmente raggiungibili dalle imprese
interessate.
In un primo tempo il commercio in
rete ha riguardato sostanzialmente prodotti software e altre applicazioni
telematiche. Principalmente si tratta di provider,
che forniscono l'accesso alla rete, a privati ed imprese, dietro la corresponsione
di un canone di abbonamento. Anche i
gestori di telefonia hanno realizzato buoni profitti dal traffico Internet,
attraverso l'utilizzo delle linee telefoniche per arrivare ai provider .(20a)
Oggi, data la flessibilità del
supporto e l'ampiezza disponibile nella costruzione di contenuti, integrate con
la possibilità di raccolta di
informazioni puntuali sulle modalità di fruizione dei servizi da parte del
popolo della rete, sono prospettive che allettano il settore pubblicitario e la
vendita on-line.
Naturalmente in ambito nazionale,
i potenziali destinatari di pubblicità e di acquirenti on-line sono
notevolmente inferiori a quelli dei media televisivo e radiofonico. Inoltre,
c'è da considerare una certa avversione tra le prime generazioni di naviganti
della rete, che la considerano come mezzo non -profit , e perciò che tutto
debba essere gratuito.
La mancanza della tangibilità,
rispetto all'acquisto diretto dei prodotti, non dà garanzie sulla qualità delle
merci e servizi.
La scarsa sicurezza nelle
transazioni di denaro relative agli acquisti sulla Rete: in gran parte dovute
al solo fenomeno della fiducia che non ad una reale debolezza del sistema.
Le statistiche mostrano come il
commercio elettronico non sia ancora
decollato, benchè l'eliminazione della catena distributiva potrebbe giovare sia
ai produttori che ai consumatori attraverso prezzi più contenuti dei servizi e
dei prodotti acquistati tramite Rete.(21)

Fig. 4 - Portale
Internet Enel: www.enel.it
Intranet
Intranet è essenzialmente una
infrastruttura di comunicazione basata sugli stessi standard di Internet e del
Web. L'attenzione va focalizzata sui servizi per il miglioramento della
comunicazione e collaborazione all'interno dell'organizzazione aziendale. La
caratteristica che la distingue da
Internet è l'accesso alle informazioni, che è ristretto ai soli appartenenti ad
un certo gruppo: impiegati di una azienda, acquirenti di un determinato
prodotto, team di lavoro, ecc. L'accesso a queste reti è limitato attraverso Firewall che consentono la protezione
del sistema da eventuali intrusi.
Le applicazioni Intranet possono
aiutare la collaborazione nei processi aziendali e nella messa a punto di nuovi prodotti/servizi.
Intranet permette la centralizzazione
dei processi in un ambiente estremamente facile
da utilizzare e, nello stesso tempo, si sgancia dalle singole
piattaforme hardware. Cosicché, ai singoli membri del "gruppo"
sarebbe possibile apportare le proprie capacità nella realizzazione di
particolari processi, al di là della loro
dislocazione fisica.
Intranet rende facile la raccolta
e l'aggiornamento delle informazioni disponibili all'intera comunità in modo
rapido ed efficiente.
Permette di condividere
informazioni di diverso formato (testo, audio, video) arricchendo la comunicazione
e la collaborazione tra i membri dell'azienda.
Questa tecnologia garantisce una
sicurezza a misura di azienda, attraverso il controllo degli accessi,
l'autenticazione, la crittografia, la certificazione e la firma digitale.
Non esiste più il problema della
scelta di ambiente informatico per lo sviluppo di applicazioni aziendali: l'uso
del browser con relativo protocollo
standard ha eliminato ogni sorta di incompatibilità.
Molti sono i vantaggi dovuti
all'utilizzo di questo mezzo da parte degli operatori come delle imprese.
Vantaggi degli operatori:
. Disponibilità di regole e
procedure aziendali facilmente consultabili in ogni momento
. Possibilità di ricerche veloci
di numeri telefonici e indirizzi e-mail dei colleghi e di persone utili
all'espletamento del lavoro
. Consultazione rapida di
documenti tecnici riguardanti la propria attività
. Accesso rapido e facile ad
informazioni residenti su database condivisi
. Inserimento e modifiche
immediate dei dati riguardanti i database, di cui sopra.
Vantaggi delle imprese:
. Grossi risparmi in termini di
carta, tipografia, distribuzione di pubblicazioni procedurali e informative.
. Le informazioni aggiornate in
tempo reale fanno contrarre i tempi di ricerca e diminuiscono gli errori.
Con l'Intranet aumentano la
velocità di risoluzione ai problemi di attività e dei singoli processi,
producendo una maggiore creazione innovativa.
Permette, nel tempo, di
migliorare la qualità comunicativa, dovuta in particolare alla velocità delle
risposte ottenute sul lavoro svolto.
Extranet
L'Extranet può considerarsi un
ampliamento dell'Intranet: viene utilizzata per collegare due o più gruppi
(spesso aziende) che, anche a grandi distanze, hanno informazioni da
condividere.
Questa tecnologia mira ad una
collaborazione più efficiente con gli altri partner aziendali.
Anche qui come per l'Intranet si
usano infrastrutture e protocolli identici a quelli usati per Internet sul Web.
La condivisione delle
informazioni inter-aziendale ha altrettanta sicurezza, perché si regge sui medesimi
presupposti.
Questo sistema può migliorare la
qualità dei beni e servizi commercializzati, attraverso una più stretta
collaborazione, aumentando la velocità di produzione e, contestualmente, eliminando le scorte.
L'eliminazione delle scorte, che
riduce sensibilmente i capitali investiti, sono da addebitare alla natura
interattiva del mezzo tecnologico.
Possibilità da parte dell'azienda
di poter offrire condizioni contrattuali personalizzate, in modo automatico e
con riduzione dei costi derivanti dalla gestione degli stessi.
L'azienda è in grado di fornire
cataloghi aggiornati dei propri prodotti e servizi in tempi rapidissimi e senza
le gravose spese di stampa e distribuzione.
1.3 Infrastrutture di accesso e di connessione
Premessa
Le reti di telecomunicazioni si
avvalgono di tre categorie di strumentazione, di cui: una per inviare e
ricevere dati (terminali), un'altra per lo smistamento degli stessi dati tra i
diversi terminali (commutatori), ed infine l'ultima, consente il trasferimento
tra i dispositivi di smistamento ed i terminali di invio e ricezione dei dati
(cavi, ed altre infrastrutture di connessione).
Pertanto, le reti costituiscono
il prodotto di tre apporti, spesso svolti da soggetti diversi, che sono: la
costruzione dei componenti necessari alla realizzazione di una rete (cavi,
centraline, commutatori, ecc.), l'installazione di questi componenti e delle
relative connessioni e la gestione di questi impianti (la rete). In
quest'ultimo apporto è da inserirsi l'offerta agli utenti dei servizi di rete:
connessione, utilizzo e gestione del traffico d'informazioni.
Naturalmente più è estesa
l'infrastruttura e più risulta ampia la zona geografica e di utenza coperta
dalla rete. A determinare la capacità massima del volume di traffico, e quindi
del numero di utenti che la rete è capace di connettere, sono le
caratteristiche dei singoli componenti che realizzano l'infrastruttura.
Gli investimenti per la
costruzione e l'installazione degli impianti sono molto elevati e dipendono
proporzionalmente dall'estensione e
dalla tipologia di rete. Mentre i costi di gestione del traffico risultano di
gran lunga inferiori e sono quasi esclusivamente costi fissi: Il comportamento
dei gestori non può che essere quello di portare alla saturazione della rete.
Maggiore è il numero degli utenti e quindi del volume di traffico e prima
saranno recuperati gli investimenti effettuati. In ogni caso non è possibile
sfruttare la totale capacità di rete a disposizione, perché si rende necessario
mantenere un margine per fronteggiare possibili picchi del volume di traffico
(anche nel caso di pochi minuti). Il sovraccarico di rete, sia generato da un
accresciuto numero di utenti o dal maggiore utilizzo medio degli stessi o,
infine, dal mancato rispetto dei margini da parte del gestore, provoca il
degradarsi della qualità del servizio stesso. Il risultato sarà quello che
alcuni utenti non riusciranno a connettersi alla rete e quelli già connessi ne
vedranno rallentate tutte le sue funzionalità. Arrivati a questo stadio,
l'unico rimedio possibile, per non avere un incremento del tasso di abbandono
degli abbonati, è quello di un ammodernamento delle potenzialità di rete, e
quindi, di investire nuovamente sull'infrastruttura.
Il tasso di abbandono dipende da
vari fattori: il prezzo di abbonamento, la qualità del servizio e la
possibilità di alternative, cioè di rivolgersi ad un altro operatore
concorrente. La difficoltà nel trasferimento ad un altro gestore è influenzata
dagli switching cost che, oltre al
nuovo abbonamento di allacciamento, si incrementano di ulteriori fastidi, non
sempre quantificabili monetariamente: nuovo numero di utenza telefonica, che
comporta la conseguente ristampa di biglietti da visita e dell'altra
documentazione, nonché la comunicazione a parenti ed amici dell'avvenuto
cambiamento(22).
Il valore del servizio offerto
dall'operatore dipende dal numero di utenti collegati in rete, ed è in base a
questa caratteristica, definita esternalità di rete, che gli utenti sono più o
meno disponibili ad abbandonarla. Il valore della rete aumenta, per gli utenti,
in funzione di quante persone si possono raggiungere nella connessione: insomma
più è grande il numero di utenti e più ne possono raggiungere.
Le reti di dimensione maggiore
concedono l'interconnessione a quelle minori solo dietro pagamento, in quanto
il vantaggio è di gran lunga maggiore per queste ultime.
La connessione ad Internet è
gestita dagli operatori di telecomunicazione nazionali e può essere diviso in
due segmenti di mercato: segmento delle reti di accesso e segmento delle reti
di trasferimento.
Il segmento delle reti di accesso
è costituito dalle infrastrutture che collegano gli utenti agli host degli Internet
Service Provider (ISP).
Mentre il segmento delle reti di
trasferimento concerne le infrastrutture
di collegamento tra gli ISP ed i National
Backbone Operator (NBO).
Naturalmente i due tipi di
infrastrutture si differenziano per la loro diversa capacità di trasporto dati.
Reti di accesso
Le reti di accesso sono, in
genere, costituite dalle reti di telecomunicazione: telefoniche, televisive via
cavo e satellite. Si tratta di infrastrutture nate per esigenze specifiche,
quali la televisione e la telefonia, che attraverso modem o adattatori
realizzano, sullo stesso supporto, la trasmissione dati e quindi la connessione
ad Internet.
Naturalmente il diverso supporto
influisce sulla qualità del servizio, come la capacità della rete, la velocità
di trasmissione dati, che sul lato economico si caratterizzano dalla differenza
di prezzo. Le reti telefoniche possono essere di due tipi: fisse o mobili. Per
le reti di accesso ad Internet tramite la telefonia fissa si hanno,
attualmente, tre tipi di connessione: le reti tradizionali, denominate Plain Old Telephone Service (POTS), le
reti Integrated Services Digital Network
(ISDN) e le reti Asymmetric Digital
Subscriber Line (ASDL).
Le reti POTS sono le più diffuse,
e sono costituite dal doppino telefonico con cui è collegato il nostro
apparecchio telefonico in casa o in ufficio.
La trasmissione dei segnali su
queste reti era, ed è, di tipo analogico, mentre la trasmissione dati su
Internet necessita di segnali digitali. Per la risoluzione del problema è stato
introdotto un apparato di conversione denominato MODEM, con una capacità di
trasferimento che, a tutt'oggi, non supera i 56 Kbps.
Le reti ISDN, invece, sono state
costruite appositamente per la trasmissione dati, e possono offrire due tipi di
servizio, uno denominato Basic Rate
Interface (BRI) e l'altro Primary
Rate interface (PRI). Le due tipologie si differenziano per il numero di
canali destinati alla trasmissione dati che, tra l'altro, determina una diversa
velocità di trasporto di segnali, che in ogni caso è superiore a quella di tipo
POTS.
Per l'utilizzo di queste reti è
necessaria l'installazione di un dispositivo (Network Terminator- NT) sia presso l'utente che nella centrale
telefonica di connessione. I tradizionali apparecchi telefonici non sono
adatti per i segnali digitali e quindi
devono essere sostituiti o resi compatibili attraverso un adattatore. Comunque
anche i computer, pur funzionando con segnali digitali, necessitano del
collegamento ad un adattatore, in quanto non sono in grado di gestire la
scansione dei diversi canali ISDN.
L'ADSL come architettura di rete è molto simile all'ISDN: anche qui si
richiede l'applicazione di uno splitter,
collocato sia presso l'utilizzatore, che nella centrale telefonica ad esso
collegato. Gli apparecchi telefonici non necessitano di adattatore, perché la
connessione di rete ADSL, a differenza dell'ISDN, riconosce i segnali
analogici. Mentre per i computer è necessario un apposito apparato per la
connessione.
Le reti ADSL hanno una capacità
di trasmissione che va da 1,544 a 8,448 Mbps, a seconda della lunghezza fisica
della linea, che comunque non deve superare i 5,5 Km.
L'accesso ad Internet attraverso
le reti televisive via cavo richiedono dall'operatore l'assegnazione di due
canali televisivi, uno per la trasmissione dei segnali e l'altro per la
ricezione degli stessi. Per il collegamento è indispensabile l'installazione
presso l'utente di un dispositivo, denominato Cable splitter, che riesca a separare i segnali di uscita da quelli
di ingresso. La capacità di trasporto dati è molto elevata, potendo raggiungere
i 27 Mbps, ma tende a decrescere con l'aumento del traffico sulla rete(23).
I satelliti geostazionari,
posizionati ad un'altezza di circa 40 km, attraverso la sincronizzazione tra la
velocità del satellite e quella del globo terrestre è in grado di coprire una
fascia di circa il 40% della terra, come se stesse fermo in quella posizione.
Per questo motivo viene utilizzato nell'ambito delle telecomunicazioni ed,
oggi, anche per il collegamento ad Internet dell'utenza residenziale.
E' una tecnologia ibrida, che
utilizza il satellite ed i tradizionali MODEM: i dati trasmessi dall'utente
viaggiano attraverso le consuete reti, mentre i dati ricevuti dallo stesso sono
irraggiati dal satellite. Le informazioni ricevute dall'utente, ad una velocità
massima di 300 Kbps, vengono captate attraverso un'antenna satellitare(24).
Non tutti gli utenti possono
scegliere il tipo di collegamento più adatto alle proprie esigenze, dipendendo
dalla disponibilità fisica della rete nel territorio. Le zone più densamente
popolate, come quelle urbane, sono più appetibili per i gestori di reti, e ,
pertanto, sono più facilmente servite.
Reti di trasferimento
Le reti di trasferimento sono
generalmente formate da linee dedicate
al trasporto dati tra punti determinati. Le linee possono essere costruite in
vari modi, che vanno dal doppino telefonico, ai cavi coassiali, fino alle fibre
ottiche.
A seconda dei materiali con cui
sono formate le reti, si possono classificare in reti a bassa o ad elevata
capacità di trasmissione.
Quelle costruite con il doppino
di rame o da cavi coassiali sono
considerate a bassa capacità: sono reti di tipo T-carrie negli Stati Uniti e di
tipo E-carrier in Europa. Nell'ambito dell'infrastruttura costituiscono il
primo tratto, collegando, generalmente, gli ISP e le reti regionali o
nazionali. Possono anche essere usate come reti di accesso per imprese con
grandi volumi di traffico.
Le reti ad alta capacità sono
generalmente costruite in fibre ottiche e sono Synchronous Optical Network (SONET), cioè basate sullo standard
Optical Carrier (OC), negli Stati Uniti, e quello SDH in ambito internazionale.
Le reti ad elevata capacità sono
utilizzate per formare le dorsali di Internet ed i collegamenti tra reti
internazionali: sono gestite dagli operatori telefonici (PTO).
La crescita della domanda nello
sviluppo delle reti ha generato due mercati: uno relativo alla costruzione
delle infrastrutture e l'altro al commercio delle capacità delle reti (Telecommunication Capacity Market -
TCM).
I prezzi dipendono dal tipo di
accesso fornito, dalla distanza delle connessioni e dalla capacità nelle
diverse aree geografiche.
Nel TCM, l'offerta può venire
dagli stessi costruttori o dai PTO, mentre la domanda, prevalentemente, da ISP
e NBO che operano nel mercato dell'accesso. Inoltre, si è formato un mercato di
intermediari che fanno da punto
d'incontro tra domanda e l'offerta.
1.4 l’e-business
e-business e Web hosting/housing
Principalmente due sono i
segmenti di mercato dei servizi di accesso ad Internet: dettaglio ed ingrosso.
Nel segmento al dettaglio, la domanda è rappresentata dagli utenti finali:
consumatori, piccole e medie imprese. L'offerta è rappresentata dagli ISP, che
garantiscono la connessione alle reti di accesso.
Il segmento di mercato
all'ingrosso ha come domanda quella degli ISP, che costituiscono i rivenditori
del servizio di accesso, e quella delle grandi imprese, che se pur come utenti
finali, necessitano di grandi capacità di trasmissione dati e di molti accessi
alla Rete. L'offerta del segmento all'ingrosso è di appannaggio degli NBO che
realizzano la connessione alle reti di trasferimento. Può accadere, comunque,
che alcuni operatori siano presenti su entrambi i fronti (all'ingrosso e al
dettaglio).
Il mercato dei servizi di accesso al dettaglio è
rivolto ai consumatori finali, ai quali gli ISP detti anche Internet Access Provider (IAP),
forniscono il servizio di accesso dietro pagamento di un abbonamento mensile.
L'abbonamento può essere di due tipi, a seconda della durata della connessione:
limitato ad un certo numero di ore di collegamento e illimitato nelle 24 ore
per tutto il periodo contrattuale.
Gli ISP sono dotati di un certo
numero di punti di accesso (POP) in determinate zone del territorio, che
normalmente coincidono con i distretti telefonici, ed a cui gli utenti possono
accedere attraverso le tradizionali linee telefoniche. I punti di accesso sono
connessi, attraverso reti di trasferimento a bassa capacità, a dei punti di
scambio locali o regionali (HUB), che permettono la raccolta e lo smistamento
dei flussi di dati.
I POP hanno bisogno di una grande
quantità di componenti hardware e software capaci di collegare fisicamente, ma
anche di gestire, il traffico tra gli utenti e le reti di trasferimento.
L'ISP che ha necessità di nuovi
punti di accesso, in certe aree geografiche, ha due possibilità: costruirsi un
POP in quell'area o prenderne in affitto uno di proprietà di un NBO. La
convenienza dell'una o dell'altra soluzione dipende: dal numero di utenti che contemporaneamente si desidera
collegare e dal tipo di connessione voluta.
Con il fattore di contemporaneità, si determina il tempo di attesa medio
necessario alla connessione degli utenti. Mentre la tipologia di connessione,
inquadra il tipo di segmento che si vuole affrontare: connessioni ad alta
velocità per le imprese, connessioni a bassa velocità per le famiglie.
L'aumento dell'utenza e della possibilità di affitto dei POP ha
diminuito i costi d'ingresso nel settore e, al contempo, aumentato la
concorrenza.
La concorrenza si gioca non solo
sul prezzo, ma soprattutto sulla qualità e varietà dei servizi offerti.
L'elevata concorrenza, oggi, ha
portato all'eliminazione di ogni forma di abbonamento, cosicché i ricavi sono diventati indiretti:
ripartizione delle tariffe telefoniche, vendita di spazi pubblicitari.
Agli ISP ora restano tre scelte
strategiche: la copertura, sia in senso geografico che di tipologia di utenza
(consumatori o imprese); la qualità e varietà dei servizi offerti; l'accesso al
mercato con POP di proprietà o in affitto.
Il business si è ripartito in due
grossi segmenti, quello rivolto ai consumatori e quello rivolto alle imprese.
Nel primo, alcuni ISP forniscono, oltre l'accesso ad Internet, anche una certa
quantità di servizi aggiuntivi (es. Web
hosting). Nel secondo, quello rivolto alle imprese, è fondamentale una
copertura nazionale e connessioni ad alta velocità.(25)
Web hosting
Il mercato dei servizi di web hosting è costituito dagli ISP e
NBO, dal lato dell'offerta, mentre dalle imprese e consumatori, dal lato della
domanda.
Il servizio nasce per rendere
pubblico in Rete uno o più siti Web. Rappresenta una fornitura di una data
quantità di spazio di memoria di disco fisso su un server, presso un ISP o NBO,
in cui l'utente può depositare i contenuti del
proprio sito Internet.
Esistono varie tipologie di web hosting che dipendono da due caratteristiche: la
condivisione del server e il nome del dominio del sito.
La prima caratteristica ci indica
se il server è condiviso fra più utenti o è dedicato ad un solo sito. La
differenza di costo notevole, rende conveniente la condivisione per un
consumatore finale, mentre l'esclusività (server dedicato) è privilegio delle
aziende.
Le aziende hanno delle necessità
diverse dal consumatore: producono un traffico più elevato di visitatori, hanno
una gran mole di contenuti da inserire e un bisogno più elevato di sicurezza
informatica.
Il nome del dominio Internet può
essere relativo all'host, ISP o NBO, oppure
di proprietà dell'utente. Anche in questo caso la seconda soluzione, più
costosa e con maggiori gadget, è preferita dalle imprese.
Il servizio di web hosting permette all'utente di
inserire i propri file sul server attraverso un semplice upload con FTP
Naturalmente a seconda di quello
che si deve realizzare si avrà bisogno di piattaforme differenti e soluzioni
particolari, che permettano di inserire database, straming audio e/o video,
caselle mail e quant'altro.
Le caratteristiche salienti per
tale servizio sono: la larghezza di banda, il numero di siti presenti sullo
stesso server, la presenza del sito nei locali del fornitore (e non in housing altrimenti i tempi di
risoluzione di eventuali problemi si estenderanno notevolmente), la possibilità
di upgrade, di backup giornaliero, la registrazione del dominio, un servizio di
statistiche, un competente servizio tecnico, la possibilità di effettuare
alcuni giorni di prova, ed ovviamente, il prezzo.
L'hosting può essere una
valida base di partenza, che successivamente, potrà benissimo tramutarsi
nell'acquisizione di un servizio di housing.
(26)
Housing
I servizi di housing vengono (come nell'hosting)
utilizzati per rendere visibili i siti Internet, attraverso l'acquisto o
l'affitto di server da parte dei clienti, ma vengono fisicamente allocati
presso gli ISP o NBO che ne garantiscono il collegamento.
Il Provider collegherà il server, di proprietà del cliente, alla sua
rete locale o direttamente ad Internet, tramite linea dedicata. Inoltre,
provvederà a che il server resti acceso 24 ore
su 24, garantendo il regolare funzionamento dei propri apparati e
collegandolo ad un gruppo di continuità (sistema di batterie che supplisce ad
eventuali sbalzi o interruzioni della rete elettrica).
I servizi base offerti dai Provider sono essenzialmente due:
accesso alla Rete con linea dedicata e collegamento ad un gruppo di continuità.
Ulteriori servizi costituiscono un plus, rispetto al servizio base, e vengono
pagati di conseguenza.
Comunque sono molto apprezzati i
servizi che riguardano l'installazione del software sulle macchine, il backup,
la registrazione del dominio, i sistemi di sicurezza software e gli interventi
tecnici sia hardware che software. Il provider, se non espressamente
autorizzato, non potrà intervenire su eventuali guasti ai server: si rende
quindi necessario, in fase di contrattazione, prevedere il collegamento di un
pannello di controllo presso la sede dell'utente. Se, infine, l'utente non
stipula nessun contratto per la
fornitura del servizio assistenza, è fondamentale la vicinanza alla sede del
Provider.
Il costo maggiore del servizio di
housing sono le linee dedicate:
vengono infatti calibrate in funzione del traffico corrispondente ai server
utilizzati.
Il servizio housing è rivolto ad un pubblico con buone potenzialità di
investimento e che richiede ottime caratteristiche di velocità ed affidabilità
dei mezzi.(27)
1.5 Internet II
.
Progetto e prospettive future della rete
Considerato che l'odierna
struttura Internet è sostanzialmente rigida e che la crescita del volume di
traffico aumenta in maniera esponenziale, si levano da più parti voci, di
scienziati e tecnici, che affermano un imminente collasso della Rete. La
criticità non è data dall'aumento dell'utenza, ma quanto dalla crescita dei
servizi, che richiedono sempre maggiori volumi di traffico (es. la Web TV).
Ogni nuovo servizio fa aumentare il volume di traffico e, nello stesso tempo,
richiede sempre maggiori velocità di trasporto.
Le università e tutto il mondo
scientifico hanno necessità, per le loro ricerche, di una Rete veloce, efficiente ed affidabile. L'attuale
Internet è lenta: ha una larghezza di banda esigua e poco adatta alla
trasmissione di audio e video. Il grosso handicap è, comunque, la non
selettività dei messaggi che transitano sulla rete: un messaggio augurale
inviato con Internet, viene trattato con le stesse cautele, velocità ed
affidabilità di un altro messaggio di misurazioni on-line di carattere
scientifico. Questa "democraticità" della Rete, insieme alla gratuità
della maggior parte dei servizi, è sicuramente una peculiarità che ne ha
generato il grande successo, ma, al contempo, ne ha prodotto anche il suo
limite.
L'annuncio, nell'autunno 1996,
della formazione di un gruppo di lavoro, formato da quaranta università
americane, per porre le basi della prossima generazione di Internet.
Successivamente alle prime quaranta università se ne aggiungono rapidamente
molte altre, fino a superare quota cento. Nel 1997 si viene a formare una nuova organizzazione, denominata UCAID (University Corporation for Advanced Internet),
con il compito, tra l'altro, di ideare un nuovo protocollo di comunicazione e
di fungere da stimolo alla continua evoluzione dell'infrastruttura telematica
per fini scientifici.
Non si tratta di una
ristrutturazione tecnologica, ma di un evento radicale che cambierà anche il
modello di business. Oggi la rete è unica per tutti, e qualsiasi messaggio
viaggia incolonnato e senza priorità, ma attraverso reti parallele, a
pagamento, si potrà avere maggiori velocità ed affidabilità. Naturalmente, chi
vorrà, potrà continuare a navigare sulla vecchia rete, pressoché gratuitamente,
ma chi richiederà un servizio di qualità e secondo specifiche contrattuali sarà
accontentato.
Nessuno inserirà dei semafori
rossi sulla Rete, ma ci saranno delle autostrade, a più corsie, con a fianco
delle normali strade a corsia unica. Le prime, a pagamento, ma più veloci, di
qualità e che supporteranno servizi che altrimenti sarebbero inutili con le
vecchie potenzialità di Rete (mi riferisco a tutte le procedure on line di
carattere medico e scientifico). La seconda strada, gratuita, ma lenta,
inefficiente e, soprattutto, senza parametri di riferimento sulla sua qualità.
Le reti veloci potrebbero essere
tematiche: una per la ricerca, un'altra per le aziende, un'altra ancora per le
teleconferenze, per gli show televisivi, ecc.
La strategia è sempre la stessa:
il mondo scientifico, insieme agli organismi governativi, progettano e
realizzano la nuova infrastruttura e, successivamente, si avvia l'apertura al
mercato.
Il connubio Università e azienda
si è rilevato un modello vincente, che
sarà seguito anche questa volta.
L'UCAID con certezza identifica
il modello di business nella qualità del servizio: l'utenza pagherà sulla
sofisticatezza del servizio richiesto ed effettivamente prestato.
E' probabile che le grandi
concentrazioni nazionali del mondo telematico, che oggi abbiamo tutti sotto gli
occhi, domani potrebbe non esistere più, ed al suo posto potremmo scorgere la
nascita di grossi network locali.
La società At&t sta già
percorrendo questa direzione, fornendo servizi ad alta velocità su reti via
cavo che possano un giorno decidere di
tagliare fuori i vari provider. (28)
L'Europa sta rispondendo alla
realizzazione di Internet 2 attraverso il progetto GEANT. Il consorzio
paneuropeo, formato da 27 reti di ricerca nazionali, sta realizzando una
connessione in fibra ottica con velocità di circa 10 Gbit/sec, per lo scambio
di informazioni.(29)
L'Italia sta affrontando questo
tema attraverso il GARR (Gruppo per l'Armonizzazione delle Reti della Ricerca),
un'organizzazione istituita dal Ministero dell'istruzione, università e ricerca
scientifica, per il progetto della più avanzata rete di telecomunicazione
nazionale nel campo della ricerca.
La rete di proprietà della GARR
ha, recentemente, esteso una nuova connessione a 2,5 Gbit/sec alla rete europea GEANT.(30)
Seconda
parte
Come Internet e le nuove tecnologie informatiche e
telematiche hanno trasformato ENEL.IT
2.1 Premessa
2.1.1 Breve storia di ENEL.IT

Fig. 5 - Logo Enel.it
ENEL da ente pubblico monopolista
del settore elettrico, dopo quasi trent'anni dall'istituzione, con il DL n. 333
dell'11 luglio 1992, convertito nella Legge n. 359 dell'8 agosto, diventava
Società per Azioni: questo sarà il primo passo verso la privatizzazione.
Il decreto attribuiva alla nuova
Società, a titolo di concessione, le attività di produzione, trasmissione e
distribuzione di energia elettrica, che già prima erano riservate all'Ente per
legge. Azionista unico della Società, almeno momentaneamente, era il Ministero
del Tesoro.
Il 19 febbraio 1999 il Consiglio
dei Ministri approvava il decreto legislativo di liberalizzazione del mercato
elettrico che, nel caso dell'Enel, prevedeva la separazione societaria per le
attività di produzione, trasmissione, distribuzione.
Nel corso del 1999 è stato
completato il processo di "societarizzazione", mediante il quale il
Gruppo Enel ha assunto un assetto organizzativo in linea con il processo di
liberalizzazione in atto.
Enel SpA è stata trasformata in
holding industriale e le Divisioni e le Strutture di Servizio in società
operative autonome, per rendere l'organizzazione più snella e focalizzata su
business specifici.
Parallelamente alla costituzione
in società autonome delle attività tipiche di Enel (produzione, trasmissione e
distribuzione) sono state sviluppate nuove aree di business.
E' in questa fase che nasce e si
sviluppa Enel.it, una società di Information
e Telecommunication Technology (ITC),
con elevate competenze ed esperienza nell'informatica, nelle telecomunicazioni
e nel settore multimediale.

Fig. 5- struttura Gruppo ENEL
Anche negli anni successivi
continua la riorganizzazione interna del Gruppo, con particolare riguardo alle
iniziative nel campo dei servizi alle imprese e ai consumatori. L'accordo tra
Enel e ICG, uno dei maggiori operatori della new economy, conferma l'attenzione
alle nuove opportunità di business nell'area Internet. L'accordo con Echelon
Corporation dà vigore al progetto "contatori digitali", che
permetterà ad Enel non solo di offrire ai propri clienti una misura puntuale
dell'energia utilizzata, con profili tariffari personalizzati e opportunità di
risparmio energetico, ma anche servizi per la gestione "intelligente"
e a distanza della casa e dell'ufficio.
La missione di Enel.it si rivolge
alle aziende operanti nel settore della pubblica utilità, alle amministrazioni
locali, alle aziende industriali e di servizi e alle piccole e medie imprese,
offrendo ai suoi clienti una vasta gamma di soluzioni personalizzate. Tra le
offerte vi è il supporto ai clienti in tutte le attività di realizzazione delle
applicazioni, dalle singole fasi di progettazione e implementazione, alla
gestione e controllo delle applicazioni, proponendo, inoltre, soluzioni
informatiche d'avanguardia, e seguendo scrupolosamente la manutenzione delle
infrastrutture per la gestione e il controllo di tutti i processi aziendali.
Enel.it, è in grado di mettere a disposizione la propria esperienza
nell'outsourcing di servizi di
piattaforma, e nella gestione, anche per conto terzi, delle piattaforme
tecnologiche e dei processi di business.
Si propone nell'offerta di
soluzioni e servizi di facility
management, quali web hosting e housing, nonchè gestione integrata
dell'informatica distribuita (fleet
management, desktop management).
Nella sicurezza informatica,
Enel.it può offrire progetti, tecnologie e servizi nel campo delle
infrastrutture di sicurezza a chiave pubblica per mettere in rete qualsiasi
servizio richiesto dai propri clienti, con i più alti livelli di sicurezza.
Attraverso la tecnologia Application Service Provider (ASP) può
offrire soluzioni di verticalizzazione aggiornate ed in continuo sviluppo sulle
necessità dei vari settori.
Enel.it è in grado di fornire una
vasta gamma di soluzioni e servizi nel settore Internet. L'offerta comprende la
realizzazione e gestione per i propri clienti di siti Web e portali di e-services (sportelli per servizi al
cittadino), di e-commerce (negozi
virtuali per il commercio elettronico), di e-procurement
per la gestione degli approvvigionamenti su Internet e servizi e soluzioni su
piattaforma in larga banda (Web TV, formazione a distanza)
Ancora, nel settore delle
soluzioni ERP, ha sviluppato competenze specifiche nell'analisi dei processi di
reengineering, customizing e realizzazione di sistemi su piattaforma SAP R/3 per
soddisfare le esigenze di aziende di grandi dimensioni (SAP Global), di aziende di servizi (SAP Baseline), di aziende di pubblica
utilità (SAP IS/U) e di aziende di piccole e medie dimensioni mediante
soluzioni in modalità ASP (Application
Service Provider).
Nel contesto di liberalizzazione
del mercato dei servizi di pubblica utilità, ove è indispensabile una gestione
accurata delle relazioni con il cliente, Enel.it realizza sistemi nel campo del
CRM (Customer Relationship Management)
e Marketing strategico volti non solo alla soddisfazione dei bisogni del
cliente, ma anche, e soprattutto, al miglioramento dell'efficienza dei processi
di contatto, che viene espletato mediante un avanzato sistema di gestione on
line, integrato con i sistemi informativi aziendali e dotato di tutti gli
strumenti necessari allo svolgimento di attività di front e back office.
Enel.it sta da tempo
sperimentando una piattaforma di telecomunicazione su cavo elettrico, nota come
PLC (Power Line Communications), per
scegliere la soluzione migliore e più adatta alla fornitura di servizi
informatici ed elettronici.(31)
2.1.2
Infrastrutture
e risorse
Gli sforzi economici sostenuti
dal Gruppo Enel nel campo delle nuove tecnologie ICT e l'esperienza maturata in
grandi progetti di cambiamento, fanno oggi di Enel.it, un fornitore di soluzioni
e servizi tra i più qualificati in Italia per qualsiasi operatore, privato o
pubblico, che abbia in programma investimenti in nuove tecnologie Internet.
Con un approccio integrato
Enel.it punta ad armonizzare le competenze professionali, l'organizzazione dei
processi e gli strumenti tecnologici per assicurare ai propri clienti i
migliori risultati.
La società si compone di 1500
professionisti dislocati in 8 sedi principali (Roma, Milano, Torino, Venezia,
Firenze, Napoli, Cagliari, Palermo) e svariate centinaia sul territorio
nazionale.
L'azienda possiede, inoltre, 3
centri di elaborazione dati con oltre 4.000 Mips e 70.000 SAPs.
Enel.it si avvale della
collaborazione esterna di circa 150 consulenti nel ramo utility e 100 esperti
in tecnologie web;
Ha la proprietà e la gestione di
11.000 chilometri di rete a fibre ottiche e oltre 4000 server.
Controlla e quotidianamente opera
su 1200 reti locali sparse sul territorio nazionale.
Gestisce in proprio circa 50 mila
stazioni di lavoro nell'ambito del Gruppo Enel.
Riesce a gestire, con i suoi
impianti, circa 180 milioni di bollette, sia interne al Gruppo Enel che esterne
allo stesso.
Enel.it, nel solo anno 2000, ha
investito nel settore informatico una cifra che si aggira intorno ai 207
milioni di euro.
Dal suo fatturato annuo, che si
aggira intorno ai 310 milioni di Euro, costituisce la quinta società di
informatica nel panorama nazionale.
Con questi numeri è sicuramente
una delle imprese leader del nuovo mercato.
La società si rivolge a tutti
coloro che hanno come leva competitiva la gestione informatizzata di processi
aziendali complessi o una clientela ampia e diffusa come le aziende di pubblica
utilità, Amministrazioni locali, banche, aziende sanitarie, industriali e di
servizi.(32)
2.2 L'offerta di
mercato
2.2.1
Soluzioni e
servizi Internet
Enel.it realizza e gestisce
"chiavi in mano" portali e siti Internet, reti Intranet ed Extranet.
La possibilità di utilizzare in modo sinergico le proprie infrastrutture,
permette a Enel.it di offrire una vasta gamma di servizi a condizioni
particolarmente competitive: dal Web
hosting e housing allo sviluppo
di soluzioni per l'e-business a
specifici clienti: e-commerce, e-procurement.
Enel.it offre, inoltre, tutte le
attività di tutela e sicurezza informatica, tra le quali spicca lo sviluppo di
una infrastruttura di tipo public key
infrastructure (PKI) particolarmente innovativa, per mettere in rete senza
rischi anche le aziende più grandi e articolate.
La società ha maturato una solida
esperienza nel campo dei sistemi informativi di tipo ERP e nelle attività
strettamente collegate all'implementazione di progetti SAP.
Particolare cura viene posta alle
analisi di Business process Reengineering
(riconfigurazione di processi, ridisegno delle logiche di controllo del
business, definizione di progetti per accrescere le performance).
L'offerta di Enel.it prevede
approcci diversificati per specifiche esigenze, basati tutti
sull'implementazione del sistema informativo SAP R3: analisi delle esigenze del
cliente e progettazione di un modello specifico; adeguamento del processo SAP
Baseline alle specifiche esigenze del cliente; analisi di interfacce e
conversione dati; gap analysis e
individuazione delle possibili personalizzazioni; supporto all'avviamento;
supporto per le azioni di change management;
formazione.
Di particolare rilevo sono le
soluzioni di SAP Global, Baseline e ASP.
L'offerta di Enel.it nel settore utility si rivolge sia alle società
elettriche, sia alle aziende operanti nei settori Tlc, gas e acqua.
Per le utiliy elettriche, Enel.it fornisce sistemi di progettazione e
gestione degli impianti mirati sia alla fase di generazione, sia a quella di
trasmissione e distribuzione.
Per le altre aziende di servizi,
Enel.it fornisce una vasta gamma di soluzioni innovative per la gestione di
processi di "core business",
che vanno dalla gestione del contratto con i clienti via Internet, al billing (fatturazione clienti), alla
gestione della documentazione in formato elettronico.
Enel.it è in grado di gestire per
conto terzi, sfruttando sinergicamente strutture operative già esistenti,
piattaforme tecnologiche e processi di business.
L'offerta si estende, secondo le
necessità dei clienti, dalla gestione integrata dell'informatica distribuita a
servizi web hosting e housing, fino alla gestione di processi
aziendali complessi, come la gestione della documentazione o la fatturazione
clienti (billing) e le relative
procedure contabili-amministrative.
2.2.1.4
Siti e portali
Nell'ambito della produzione di
siti Internet, Enel.it offre contenuti che possono essere molto differenziati
in riferimento a quattro dimensioni principali: assortimento dei contenuti
(orizzontale o verticale), tipologia del pubblico (eterogeneo od omogeneo),
mercato geografico di riferimento (locale, nazionale, internazionale), fonti di
ricavo (pubblicità, e-commerce,
ecc.).
I portali, intesi come siti di
accesso ad Internet ove sono presenti una certa varietà di link e servizi
(principalmente motori di ricerca), hanno l'obiettivo di dare una certa
struttura al mondo virtuale, capace di attrarre il maggior numero di
navigatori.
Anche qui l'offerta si
differenzia nelle tipologie, ormai standard, di: portali di accesso, di
navigazione e di portali di contenuto (tematici).
Molto richiesti dalle società
multimediali sono i portali di contenuto, che attraverso la continua
divulgazione sui canali off-line (radio, televisione, ecc.), ottengono accessi
elevati e quindi riescono ad attirare clienti e pubblicità sulle proprie pagine
web.
I portali per conseguire successo
devono: essere costituiti da motori di ricerca facili da usare; avere molti
contenuti e servizi utili, tra cui chat e forum, che sono in grado di creare
comunità tra i naviganti; avere possibilità di personalizzazione delle offerte,
che costituiscono lo strumento principe per la fidelizzazione; avere strumenti
efficienti ed efficaci di marketing.
Enel.it realizza e gestisce siti
e portali, oltre che su Internet, anche su reti Intranet ed Extranet.
2.2.1.5
e-procurement
Il procurement consiste nell’attività di acquisto da parte degli
addetti di un’azienda di beni non legati al ciclo produttivo dell’azienda
stessa (generalmente trattati dall'Ufficio Approvvigionamenti), una sorta di
commercio "business to employee".
Tradizionalmente questa attività veniva gestita telefonicamente, per fax. Oggi
avviene per e-mail o EDI.
Un approccio innovativo è quello
dell’e-procurement: in settori ad
alta concentrazione di fornitori ed elevata frammentazione dei seller i vantaggi in termini di tempo e
costo per la valutazione di un’offerta molto ampia possono essere
significativi.
Si tratta essenzialmente di
integrare e gestire il catalogo di una serie di fornitori selezionati
nell’Intranet aziendale, in modo tale che gli addetti possano effettuare
direttamente da questa i loro ordini e che l’intero processo possa svolgersi
sotto il controllo costante del sistema ERP (Enterprise Resource Planning) dell’impresa.
E’ quindi garantita la
rispondenza degli acquisti con le politiche di procurement dell’azienda.
In tal modo è possibile
migliorare l’efficienza e la rapidità del processo di procurement e mantenere centralizzate le funzioni di controllo e di
audit.
Enel.it fornisce soluzioni di
supporto alle attività aziendali, provvedendo alla individuazione, selezione e
qualificazione dei fornitori.
L'offerta espletata tramite
Internet, consentendo una riduzione drastica dei tempi di esecuzione
dell'attività e, soprattutto, l'estendersi della base di fornitori da
selezionare, comporta una maggiore aderenza degli acquisti ai propri bisogni.
Inoltre, garantisce anche
soluzioni nella gestione dei cataloghi elettronici fornitori con le altre
attività aziendali di elaborazione dati.
L'offerta prevede anche un
supporto di comunicazione personalizzata
nell'espletamento di aste e gare
attraverso Internet.
Enel.it rivolge la sua attenzione
ad aziende di pubblica utilità, alla Pubblica Amministrazione ed alle aziende
industriali e di servizi, garantendo una diminuzione dei costi del ciclo
passivo attraverso l'uso di Internet.
Le imponenti infrastrutture di
proprietà possono offrire soluzioni "chiavi in mano" ai clienti,
trasferendo parte dei vantaggi derivanti dalle economie di scala.
2.2.1.6
e-commerce
Per commercio elettronico si
intende la possibilità di effettuare operazioni di acquisto di beni e servizi
attraverso Internet.
Due sono le categorie di
commercio, rispetto al target cui è
destinato: Business to consumer (B2C)
e Business to Business (B2B).
Nel B2C, i destinatari del
commercio di beni e servizi sono i consumatori finali. A questa categoria
appartengono i produttori e gli intermediari commerciali.
Il B2B ha, invece, come
destinatari le imprese che utilizzano questi beni e/o servizi sia nei loro
processi di produzione che come rivenditori degli stessi (senza valore
aggiunto).
Il segmento B2B ha conosciuto uno
sviluppo più recente rispetto al segmento B2C: ultimamente l'espansione di
questo commercio ha visto la nascita di un vero e proprio mercato tra i vari
soggetti, gli ITE (Internet Trading
Exchanges), che domandano e offrono beni e servizi.
In funzione della tipologia dei
soggetti che gestiscono il sito, gli ITE possono classificarsi in: imprese
acquirenti (buyer managed), imprese venditrici (supplier managed) ed intermediari commerciali.

Fig. 6- Sito Enel.it:
www.enel.it/it/enel_it
Enel.it offre soluzioni a
qualsiasi problematica di commercio elettronico per permettere ad aziende medie
e grandi di svolgere al meglio le proprie attività di business to business.
Il target preferito è quello
delle aziende industriali e di servizi, Pubblica Amministrazione, aziende
municipalizzate, nonché i settori bancario ed assicurativo.
La società ha sviluppato già con
successo, all'interno del Gruppo, le proprie potenzialità, realizzando:
programmi che permettano lo scambio di informazioni con i clienti tramite
Internet; software per l'Intranet dedicato alla gestione delle richieste dei
clienti.
E' stata prevista una successiva
implementazione per l'integrazione di queste applicazioni con il sistema di Sales Force Automation. Per il
funzionamento sarà necessario equipaggiare una stazione collegata ad Internet
con un browser. Saranno definite
diverse tipologie di utilizzatori, con differenti gradi di sicurezza nella
registrazione, nonché accessi differenziati sia come visualizzazione che come
percorsi Web.
2.2.2 Soluzioni per le aziende
SAP è un software gestionale
integrato che consente di informatizzare l'intera organizzazione di un'azienda.
E' costituto di moduli standard
che possono essere configurati (personalizzati e adattati a seconda
dell'organizzazione aziendale in cui vengono utilizzati) e collegati tra loro.
All'interno dell'ambiente SAP è disponibile un linguaggio per lo sviluppo dei
componenti software necessari per integrare SAP ad altri programmi di gestione.
Il costo elevato che devono
affrontare le imprese per l'adozione di nuove soluzioni e per adeguare
l’infrastruttura tecnologica possono essere un ostacolo significativo per
l'adeguamento all’Internet economy.
Le soluzioni basate sulla
piattaforma SAP ed erogate in modalità hosting
risolvono questi problemi, consentendo adeguamenti rapidi ed economicamente
convenienti.
Ad Enel.it è affidata
l'implementazione del sistema informativo SAP R3 nelle società del Gruppo Enel.
Si tratta di uno dei principali programmi SAP europei, con più di 8500 utenti e
con un team di oltre 200 professionisti. In particolare Enel.it ha sviluppato:
. soluzioni verticali per il Core Business (impianti di produzione e
reti di trasmissione di energia elettrica) per assicurare una copertura
completa delle attività gestionali e operative;
. soluzioni integrate per la
telelettura ed il billing (che
combinano SAP con soluzioni specifiche di Enel.it);
. soluzioni BaseLine per aziende
di servizio di media dimensione realizzate in ottica "lean implementation";
. soluzioni infrastrutturali: gestione
risorse umane e finanza integrata.
I progetti sono stati realizzati
a partire da templates verticali
predefiniti, che combinano il Business
Process Reengineering con l'information
Technology ed il Change Management
(comunicazione, formazione, allineamento organizzativo e ridefinizione delle
procedure); in particolare sono stati esaminati e considerati tutti gli aspetti
tecnologici e infrastrutturali (software,
hardware, network) per un'architettura che supporti il processo di
cambiamento, e sono stati, inoltre, attuati dei percorsi di Change Management e formazione per
individuare, governare e gestire, assieme al cliente, cambiamenti tecnologici
ed organizzativi.
I progetti sono stati realizzati
in modo da assicurare: riconfigurazione dei processi guidata dalle logiche di
SAP (Reengineering SAP driven) per allineare i processi con
quelli migliori già praticati in ambito internazionale; ridisegno delle logiche
di controllo del business, per
assicurare una perfetta aderenza alle nuove esigenze del management e far fronte all'evoluzione del mercato; progetto
tecnologico accurato in grado di assicurare un esercizio delle soluzioni SAP
caratterizzato da performance elevate, qualità e coerenza dei flussi
informativi, sicurezza; interventi di Change Management atti a rendere concreti
nell'organizzazione i cambiamenti previsti dall'introduzione di SAP R3.
Nell'implementazione del progetto
SAP Baseline, Enel.it ha sfruttato la metodologia ASAP (Accelerated SAP) che consente una notevole riduzione dei tempi di
raggiungimento degli obiettivi ed ha condotto un'analisi dei processi per
l'individuazione delle opportunità di cambiamento, seguito da un processo di
valutazione dei costi-benefici del cambiamento stesso.
Particolare attenzione è inoltre
stata posta alle modalità operative, ai cambiamenti delle modalità attuali ed
agli impatti sull'organizzazione, alla gestione delle priorità, oltre che ai
cambiamenti tecnologici.
Le principali attività in questo
senso sono state: il presidio della coerenza tra ruoli, responsabilità e nuovi
processi, l'adeguamento delle competenze delle persone coinvolte, l'attivazione
di nuovi modelli dei processi, l'estensione della cultura del cambiamento e la
garanzia di una adeguata comunicazione a sostegno del programma.
Le chiavi di successo per le
attività svolte da Enel.it sono state: partecipazione attiva del Top management; processi decisionali
tempestivi; motivazione e coinvolgimento degli utenti chiave;
implementazione SAP driven; utilizzo di funzionalità
standard SAP; modifiche al software standard SAP solo in casi limitati a
seguito di una puntuale analisi costi-benefici; utilizzo della metodologia
ASAP.
SAP global
Il più rilevante progetto SAP
Global avviato da Enel.it, in termini di impegno economico e numero di risorse
coinvolte, è quello che vede congiuntamente interessate le società di
produzione di energia elettrica (Enel
Produzione, Erga, Edison, Endesa, Interpower) e Terna S.p.A., responsabile
dell'esercizio e manutenzione della rete di trasmissione nazionale.
La soluzione SAP Global verrà
utilizzata dalle società per supportare la gestione di quasi tutti i loro
processi: la totalità di quelli cosiddetti "trasversali" o
"infrastrutturali" (amministrazione, finanza, pianificazione e
controllo, approvvigionamenti, gestione delle risorse umane) e buona parte di
quelli cosiddetti "verticali" o di Core business (programmazione lavori, manutenzione, logistica
materiali).
Da parte Enel.it si tratta di una
implementazione SAP di assoluto rilievo: nella European Conference di Deloitte
Consulting questo progetto è stato indicato come il più significativo del 1999
nel settore energia a livello europeo.
In particolare, il numero di
utenti in via di formazione costituisce un record continentale, e anche la
rapidità richiesta dalle singole imprese è stata notevole.
Enel.it ha progettato un percorso
di training e supporto degli utenti
sofisticato, che fa ricorso a vari strumenti quali CD ROM introduttivi,
formazione sui processi e sul sistema anche presso le sedi di lavoro e supporto
finale grazie ad una capillare rete di tutor appositamente preparati.
.
SAP baseline
Le soluzioni offerte da Enel.it
combinano il Business Process
Reengineering con l'Information Technology ed il Change Management con una copertura di
tutte le attività realizzative, in particolare: studi di fattibilità; reengineering dei processi guidato dalle
logiche SAP in modo da assicurare l'allineamento dei processi con i migliori
praticati in campo internazionale; disegno del modello di controllo del business per assicurare una perfetta
aderenza alle nuove esigenze del management e per far fronte all'evoluzione del
mercato; progettazione e realizzazione dell'infrastruttura tecnologica in grado
di assicurare un esercizio delle soluzioni SAP caratterizzato da performance elevate, qualità e coerenza
dei flussi informativi, sicurezza; gestione dell'infrastruttura tecnologica:
amministrazione e manutenzione del sistema; implementazioni, conversioni, report, interfacce e importazione dati;
interventi di Change Management su comunicazione,
formazione, organizzazione e ridefinizione delle procedure, atti a rendere
concreti nell'organizzazione i cambiamenti previsti dall'introduzione di SAP
R3.
I progetti sono realizzati in
modalità sofisticate di Project Planning
e Management, integrando la
metodologia ASAP con il controllo delle attività di reengineering e Change
Management, della gestione dei rischi e delle varianti di progetto ed un
approccio più approfondito degli aspetti tipologici.
2.2.2
Soluzioni per
le utilities
Enel.it dispone di molteplici
soluzioni per utilities e aziende di servizi, tra cui: uno sportello integrato
multiservizi basato su tecnologie Web; billing
integrato con la telelettura, che automatizza il calcolo e la fatturazione fino
alla stampa della fattura e all'inoltro via posta elettronica; CAD e
modellistica numerica tridimensionale per la progettazione; cartografia
integrata con i sistemi di progettazione; gestione della documentazione;
applicazioni specifiche per la gestione automatizzata dei disegni e dei documenti
tecnici e per l'archiviazione elettronica della corrispondenza; gestione di
impianti di produzione di energia elettrica, sia termici che idrici; sistemi
per la gestione dei combustibili dei gruppi termoelettrici; sistemi per la
programmazione e la gestione degli impianti di generazione; sistemi per il
controllo automatico delle dighe e gestione dei dati e dei documenti relativi
alle opere di sbarramento; pianificazione, progettazione e gestione delle reti,
con particolare riferimento a quelle elettriche , idriche, telefoniche e del
gas; controllo termo-economico degli impianti di produzione attraverso
applicazioni software per il calcolo dei consumi specifici e del bilancio
termico dei singoli gruppi.
.. Billing e SAP IS-U
Enel.it ha sviluppato una nuova
soluzione tecnologica per la telelettura e fatturazione dei grandi clienti di
Enel Trade, società del Gruppo che opera nel libero mercato dei clienti idonei.
E' inoltre adottata per la telelettura e la fatturazione dei consumi e dei
servizi di vettoriamento dell'energia elettrica, da Enel Distribuzione, nonché
disponibile per i grandi clienti vincolati.
Il progetto elaborato per Enel
Trade si avvale di un servizio di misura, gestito da Enel Distribuzione e
basato su di un sottosistema di acquisizione letture (Automatic Meter Reading) capace di leggere, via trasmissione GSM,
le curve di carico al quarto d'ora, rese disponibili da nuovi misuratori
statici, e fornisce le curve rilevate al sottosistema di trattamento lettura di
Enel Trade (Energy Data Management).
Il sistema, progettato e realizzato interamente da Enel.it, elabora le curve di
carico in relazione ai parametri contrattuali e invia le quantità calcolate al
sottosistema di gestione del cliente e della fatturazione. Tutta questa
complessa architettura software e hardware è basata sul prodotto SAP I-SU (Industry Solution Utility), che gestisce
gli ordini di lettura, calcola gli addebiti e accrediti, prepara tutti i dati
necessari per la predisposizione e stampa della fattura.
E' stata anche realizzata
un'applicazione su Web che consente l'instaurazione di un rapporto realmente
innovativo col cliente, che può ricevere via Internet informazioni aggiornate
sui suoi consumi nonché servizi di consulenza on line che gli consentono di
raffrontare i suoi impegni con i relativi consumi e quindi di ottimizzare il
contratto di fornitura.
2.2.3
Outsourcing
Enel.it è in grado di gestire per
conto terzi, sfruttando sinergicamente strutture operative già esistenti,
piattaforme tecnologiche e processi di business. L'offerta si estende, secondo
le necessità dei clienti, dalla gestione integrata dell'informatica distribuita
a servizi di facility management (web
hosting e housing), fino alla gestione di processi aziendali complessi, come la
gestione della documentazione o la fatturazione clienti e le relative procedure
contabili-amministrative.
..
Facility management
Enel.it offre capacità
elaborativa e hosting attraverso i
tre centri di elaborazione dati a Roma, Milano e Napoli con oltre 1.700 metri
quadrati di spazio, attrezzati per garantire continuità elettrica,
condizionamento dedicato, impianti di rilevazione fumo e spegnimento incendi,
controllo accessi.
La capacità di tali centri per la
gestione delle principali applicazioni gestionali (amministrazione e finanza,
fatturazione, magazzini, gestione del personale, ed altro …) si basa su alcuni
dei seguenti sistemi: architettura IBM S/390, con 5 sistemi per oltre 5.000
MIPS, oltre 18 Terabyte di dati su dischi magnetici, 12 sistemi di
archiviazione ottica per 2,5 Terabyte di dati e 19 sistemi robotizzati a
cartucce magnetiche per 100 Terabyte di dati; sistemi SAP, con oltre 20 sistemi
UNIX per circa 70.000 transazioni SAP al secondo (SAPS), oltre 10 Terabyte di
dati su dischi magnetici, 3 sistemi robotizzati a cartucce magnetiche per 60
Terabyte di dati per la gestione delle principali applicazioni gestionali
(amministrazione e finanza, fatturazione, magazzini, gestione del personale);
enterprise server UNIX, 3 sistemi UNIX per 4.000 operazioni al secondo, oltre 3
Terabyte di dati su dischi magnetici per la gestione di applicazioni Data Ware House e applicazioni clienti;
I-NET e posta elettronica, con oltre 150 server NT, circa 30 Web; server logici
con oltre 3.000.000 di accessi al giorno, diversi sistemi di firewall ridondanti e oltre 50.000
utenti Intranet e posta per la gestione di applicazioni Intranet e/o extranet,
teledidattica.
..
Informatica distribuita
Nell'ambito dell'informatica
distribuita, Enel.it, è capace di offrire: la fornitura dell'hardware, con possibilità
di rinnovo pianificato e upgrade
flessibile della base installata comprensiva di staging, trasporto consegna ed installazione; la gestione del ciclo
logistico interamente via Web, e che va dalla richiesta di beni e servizi fino
alla completa erogazione degli stessi verso i clienti; la fornitura e
l'installazione del software di base e di ambiente in grado di assicurarne la
standardizzazione e una più facile riconfigurazione delle stazioni di lavoro;
l'attivazione di postazioni utente comprendente i servizi di staging, trasporto, consegna ed
installazione; la manutenzione hardware e software; la disponibilità di un
servizio di Call Center informatico,
mediante sistema integrato di call
management per la risoluzione dei problemi, con accesso tramite numero
verde; la possibilità via Web Call Center di gestire automaticamente
le richieste di abilitazione agli ambienti del sistema informativo aziendale;
il servizio di assistenza sul posto; la possibilità di ricezione (da uno o più
enti identificati nella fase di attivazione) del software delivery, della lista di distribuzione e delle relative
tempistiche; l'archiviazione nelle librerie software; la compilazione della
lista di distribuzione verso i sistemi di test del cliente, con verifica
congiunta del corretto risultato delle operazioni ed eventuale roll-back nel caso di errori; la
produzione dei report relativi agli esiti ed alle date delle operazioni; la
gestione dell'inventario di apparecchiature.
..
Speedpost
Speedpost è una struttura molto
flessibile e affidabile che garantisce, attraverso la grande esperienza
acquisita nell'ambito del Gruppo Enel, un servizio di elevate qualità. I
servizi di cui si occupa sono: la gestione delle lettere, stampe non
periodiche, depliant, estratti conto, raccomandate, inserti e fatture.
Inoltre, con l'ausilio del
partner Xerox, garantisce stampe di alta qualità.
Gli stampati possono essere
ricevuti e recapitati in ogni modalità e con qualsiasi formato: sarà compito
della struttura di elaborarli, stamparli, imbustarli e consegnarli direttamente
ai destinatari finali, oppure alle Poste Italiane.
Enel.it, con questo servizio si
rivolge ad aziende industriali e di servizi, ad aziende municipalizzate, alla
Pubblica Amministrazione ed ai settori bancario e assicurativo.
La struttura di Speedpost gode di
elevate economie di scala che ne rendono evidenti i vantaggi in termini di
costi, ma con una gestione flessibile, e l'ausilio dell'outsourcing, garantisce servizi celeri ed allo stesso tempo ottimi.
Tutto il materiale stampato ed
inviato è in alta risoluzione (600 dpi) e può essere personalizzato
direttamente dal cliente (utilizzo della carta intestata del cliente, di
modulari, ecc…).
Enel.it attualmente gestisce più
di un milione di invii giornalieri, attraverso tre centri di elaborazione e
stampa principali, ed altri secondari dislocati strategicamente sul territorio
nazionale.
2.3 l'esperienza
nel settore
2.3.1
Telemedicina
e-care
è il servizio di
telemedicina che Enel.it ha progettato e realizzato per Q-Channel: società
partecipata oltre che dalla stessa Enel.it, anche da Fimat Media &
Comunicazione, da Metis (società controllata dalla FIMMG - Associazione dei
medici di base), da Banca Popolare del Commercio e dell'Industria, da On Banca.
L'obiettivo della società è
quello di migliorare la qualità e l'affidabilità del Servizio Sanitario
Nazionale attraverso l'uso di tecnologie avanzate nel campo della
multimedialità e soprattutto di Internet.
Lo studio dei medici di base
aderenti alla FIMMG (circa 30.000) è infatti attrezzato con un'antenna
parabolica per trasmissioni criptate, a circuito chiuso, via satellite che
trasmette su un monitor-espositore collocato in sala di attesa, un magazine quotidiano sui temi della
prevenzione, educazione sanitaria, benessere e qualità della vita.
Il medico ha inoltre a
disposizione un personal computer dell'ultima generazione per la propria
scrivania.
Il collegamento in rete dei
medici di famiglia permette di realizzare in tempo reale ricerche e studi della
cui fattibilità, riservatezza e serietà si fa garante direttamente la FIMMG.
2.3.2
Management
reporting
Una delle più significative
esperienze di Enel.it è il progetto di Management
Reporting realizzato per dotare la Holding del Gruppo di una soluzione a
supporto del consolidato civilistico e del reporting gestionale.
L'obiettivo era quello di
consentire una visione unica e integrata delle informazioni
economico-finanziarie presenti nei molteplici sistemi contabili del Gruppo e
distribuite a livello territoriale.
La piattaforma applicativa
realizzata da Enel.it è stata ottimizzata su tre principali aree applicative:
-
bilancio
consolidato: il prodotto realizzato permette, attraverso l'individuazione di
regole, modelli e parametri, di ottenere il bilancio consolidato per la Holding
del Gruppo secondo i dettami della VII direttiva CEE (recepita dalla
legislazione nazionale);
-
reporting
gestionale: il software prodotto permette, tramite la definizione di modelli di
controllo, di analizzare i risultati economici e indicatori di performance, di
interesse strategico, sia di Gruppo, sia di singole società;
-
supporto
alle decisioni: disegnato e implementato per fornire informazioni al top
management, può, mediante indici sintetici, generati da indicatori
significativi elaborati sulla base dei dati presenti nel sistema, analisi di
tipo conoscitivo e anche strategico. La soluzione, realizzata utilizzando un
data base multidimensionale, consente inoltre di prendere decisioni tempestive
ed efficaci per la pianificazione, la direzione ed il controllo del Gruppo.
Con la realizzazione di questa
soluzione Enel.it ha dotato il Gruppo di uno strumento integrato a supporto dei
processi di budgeting, reporting gestionale e decisionale.
2.3.3
Trading
Enel.it ha progettato e
realizzato, all'interno del Gruppo Enel, le Trading
room per i mercati della finanza e
dei combustibili e ha in corso di realizzazione le sale di negoziazione per il
nascente mercato libero dell'energia.
Il progetto si concretizza in Trading room che consentono di: integrare i dati aziendali con i dati di
mercato; informare in tempo reale gli utenti sulla situazione dei mercati;
visualizzare tutte le informazioni su un unico desktop; permettere il deal capture e il position keeping sia sul fisco sia sul finanziario e l'integrazione
del front-office con gli altri processi aziendali; offrire
strumenti di Global Risk Management.
L'infrastruttura scelta è basata
su sistemi Reuters, mentre i sistemi applicativi sono stati scelti sulla base
delle esigenze specifiche dei mercati di applicazione.
2.3.4
Aste e gare
La soluzione progettata e
realizzata da Enel.it per la gestione aste e gare delle società Enelpower e
Enel Distribuzione è un esempio eccellente di competenze acquisite a supporto
del processo complessivo di negoziazione di un cliente.
Si tratta di una piattaforma
acquisita e integrata all'interno dell'architettura complessiva definita per il
servizio di e-procurement e consente
di svolgere le seguenti attività: comunicare e interagire con i fornitori sui
piani delle gare; comunicare e omogeneizzare i requisiti per l'esecuzione della
gara (specifiche tecniche); fissare parametri su cui basare l'identificazione
della migliore offerta; lanciare ed eseguire aste e gare on line; gestire in
modo dinamico la fase di negoziazione; perfezionare l'aggiudicazione.
La piattaforma gestisce diverse
tipologie di aste e gare sia nel caso che si operi come venditori (dirette),
sia come acquirenti (inverse): con offerte al rialzo o al ribasso, decremento o
incremento di un prezzo base fissato, offerte segrete o pubbliche, aggiudicazione
automatica o manuale.
Per ogni tipologia di asta è
possibile impostare una serie di parametri caratteristici che ne regolano lo
svolgimento: ad esempio incremento o decremento minimo, partizionamento in
lotti, offerte sulle singole quantità, assegnazione di sconti.
Il sistema è in grado di fornire
informazioni in tempo reale sullo stato delle offerte ai partecipanti all'asta,
via Web, mail o SMS.
2.3.5
Piattaforma
Microsoft
Nell'ambito della progettazione e
gestione di sistemi di messaggistica e Groupware,
Enel.it può essere considerato un fornitore eccellente, avendo maturato una
notevole esperienza nella realizzazione di implementazioni complesse.
Il sistema attivato per il Gruppo
Enel, basato sul prodotto Microsoft Exchange Server, è uno degli ambienti più
vasti e complessi in Europa e tra i primi 20 al mondo, gestendo oltre 50.000 client, l'interazione con i sistemi
pregressi (es. dominio Lotus Notes), nonché il traffico in ambo le direzioni su
Internet.
La piattaforma implementata da
Enel.it comprende: architettura di tipo Multi
Site (11 siti, di cui 8 di tipo geografico, 2 di tipo funzionale e 1
strategico); !.200 LAN distribuite su tutto il territorio nazionale; dimensioni
totali dei database privati pari a circa 400 GB, con una disponibilità di 20 MB
per ciascuna mailbox; backup totale dei dati settimanali e
incrementale per quelli eseguiti giornalmente, per consentire il ripristino in
caso di perdite accidentali; sistema antivirus;
possibilità di gestione centralizzata di tutti i server distribuiti sul
territorio, grazie a comandi di controllo remoto; struttura di cartelle
pubbliche condivise, pienamente integrata con il sistema di posta ed a
disposizione di tutte le società del Gruppo per eventuali esigenze di bacheche
elettroniche, aree di condivisione documenti, News Group, discussioni anche con moderatore; funzioni di sicurezza
avanzata con firma digitale e cifratura anche con public key infrastructure (PKI) realizzata da Enel.it.
Attualmente il sistema gestisce
circa 180.000 messaggi giornalieri, 30.000 dei quali da o per indirizzari
esterni (Internet).
Enel.it ha già realizzato sistemi
di posta elettronica e Groupware
anche per altre società, consegnando sistemi pienamente integrati con prodotti
forniti da terzi. Enel.it è in grado di fornire sistemi completi "chiavi
in mano" svolgendo al meglio queste funzioni di integrazione che
garantiscano al cliente la piena utilizzazione del sistema in modo rapido,
affidabile ed economico.
2.3.6
Contact center
Enel.it ha realizzato il Contact Center di Enel Distribuzione,
destinato a servire oltre 29 milioni di clienti.
Si tratta di un chiaro esempio
delle capacità progettuali e di realizzazione nell'allestimento di questo
avanzato sistema di gestione on line, integrato con i sistemi informativi
aziendali, basato su Call Center multicanale: telefono, fax, e-mail, TV e
corrispondenza. E' inoltre dotato di tutti gli strumenti necessari allo
svolgimento di front e back office, pienamente integrato con le
unità di vendita ed operative territoriali.
Il Contact Center di Enel Distribuzione è stato progettato per essere
una potente leva commerciale e di marketing. E' distribuito su 8 Centri di
Gestione dei contatti, ciascuno composto da un sito principale e due siti
satelliti. A supporto delle operazioni sono stati realizzati un centro di
gestione documentale, un centro stampa, un Data
Center, collegamenti con unità territoriali per mezzo di sottosistemi di Customer Relationship Management (CRM) e
un sito di sviluppo degli stessi sottosistemi.
Le principali funzionalità del Contact Center sono le seguenti:
-
Call Management: instradamento intelligente
delle chiamate, visualizzazione e memorizzazione delle informazioni relative al
chiamante;
-
Ticket Management: tracciamento e classificazione
dei contatti e della lavorazione della pratica legata all'esigenza del cliente;
-
Outbound Management: gestione corrispondenza (mail
ed e-mail) in uscita;
-
Workforce Management: gestione dinamica degli
operatori in relazione al volume di traffico, modelli di previsione e
simulazione del dimensionamento;
-
Reporting: monitoraggio in tempo reale e
produzione di report storici sul
servizio, analisi della tipologia delle richieste pervenute.
2.3.7
Energy
management
Enel.it ha progettato e
realizzato il sistema informatico di supporto alle attività di programmazione e
gestione del parco di impianti termoelettrici e idroelettrici di società di
produzione.
Il sistema consente di
ottimizzare i costi di produzione dell'energia elettrica ottenuta dalle
centrali, calcolando nel breve, medio e lungo termine (fino ad un anno) il
migliore uso combinato delle centrali idroelettriche e termoelettriche.
L'obiettivo è di garantire la curva di carico pianificata e minimizzare i costi
di produzione, nel rispetto di opportuni parametri e vincoli (costo del combustibile,
riserve, livello dei serbatoi, emissioni inquinanti) e delle specifiche
caratteristiche tecniche di ogni centrale. L'architettura realizzata è di tipo
distribuito (client/server), aperta, basata su standard internazionali.
Il sistema di programmazione
della produzione di energia elettrica è una componente del più ampio sistema di
Energy Management che supporta gli operatori nelle attività di analisi dei dati
di consuntivo, fornendo strumenti di analisi di preventivo, consuntivo,
indicatori di performance, nonché gli
strumenti per il calcolo dei ricavi e per la fatturazione. Inoltre è stato
ampliato e integrato con le funzionalità necessarie per rispondere alle
esigenze del libero mercato e della borsa dell'energia.
2.3.8
Portale
immobiliare
Enel.it ha realizzato il portale
della SEI, la società immobiliare e di servizi generali del Gruppo Enel.
Il portale è stato progettato per
supportare la vendita del patrimonio immobiliare non strumentale del Gruppo
Enel, di proprietà della SEI.
Dal portale SEI, i privati o le
aziende interessate possono verificare l'offerta di immobili, visualizzare le
"schede-prodotto", effettuare un dettagliato tour virtuale, prenotare una visita in loco, partecipare alle aste,
ricevere e fornire comunicazioni personalizzate.
Tramite il portale la SEI può
invece ottimizzare la gestione dei prodotti (definizione e manutenzione dei
prodotti in vendita e in vetrina) e dei servizi complementari (definizione e
manutenzione dei nuovi servizi, aste, visite, statistiche e reportistica).
Caratteristica saliente del
portale è quella di consentire l'acquisto di immobili interamente via Internet.
2.4 l'innovazione
2.4.6
Formazione a
distanza
EDLS (Enel Distance Learning System) è la soluzione elaborata da Enel.it per
l’erogazione di servizi di formazione a distanza nell’ambito del Gruppo Enel
(oltre 50.000 utenti) e sul mercato esterno.
Si tratta di una piattaforma
tecnologica satellitare in grado di erogare servizi di formazione flessibili,
disponibili on-line e con contenuti multimediali integrati accessibili via
Internet/Intranet.
I contenuti didattici sono
fruibili in un ambiente informativo aperto, ove ognuno ha la possibilità di
integrare ed affiancare ai contenuti specifici altre informazioni reperite
nella rete.
Per i corsi vengono utilizzati
strumenti telematici asincroni e sincroni. Nei primi l'interazione con gli
altri avviene tramite la posta elettronica o liste di newsgroup, mentre nella seconda, in quella sincrona, si utilizzano chat, videoconferenze e la lavagna
condivisa.
La piattaforma realizzata
consente di:
- erogare
corsi di autoformazione on-line o su prenotazione;
- effettuare
corsi di formazione in aule virtuali;
- condurre
test on-line di self-assesment e
valutazione dell’apprendimento;
- erogare
servizi di “tutoraggio” on-line e off-line
- effettuare
un reporting delle attività formative
L’aula virtuale, in particolare,
è un servizio innovativo completamente integrato nella piattaforma EDLS, ove
gli "studenti" possono interagire in modo sincrono con un docente
remoto dalla propria postazione di lavoro via Internet/Intranet. Le
funzionalità dell’aula virtuale prevedono comunicazione audio, condivisioni di
applicazioni e “lavagna condivisa”, Web
Browsing sincronizzato, possibilità di consultare cataloghi, feedback sulla
qualità della lezione, questionari e test sul livello di apprendimento dei
contenuti esposti.
Web business TV
La Web Business TV è uno dei
progetti di punta di Enel.it nato per soddisfare le nuove esigenze di
comunicazione del Gruppo Enel. La Web Business TV poggia sulla medesima
infrastruttura utilizzata per la formazione a distanza.
Le soluzioni sviluppate
consentono di indirizzare alla totalità degli utenti aziendali, connessi in
Intranet in diverse sedi aziendali, “messaggi” audio-video sia in diretta che
in differita. Ciò consente di:
- strutturare
la comunicazione interna delle aziende per ottimizzare l’efficacia, la
periodicità, la continuità e il coinvolgimento capillare dei dipendenti;
- consentire
scambi di comunicazione tra le aziende;
- agevolare
interventi del Top Management della Holding sulle singole aziende;
- prevedere
l’eventuale trasferimento del modello su ricadute di business.
Il servizio di Broadcasting
previsto viene erogato sia via satellite, sia tramite Internet. Il progetto Web Business TV in Enel ha una copertura
di 1.200 sedi territoriali e la connessione di circa 50.000 postazioni di
lavoro all’interno del Gruppo.
Smart card e public key infrastructure
PKI (Public Key Infrastructure) garantisce la sicurezza delle
transazioni in ambienti per loro natura non protetti, come Internet, a chiunque
abbia necessità di assicurare l’integrità e la riservatezza dei dati e
l’autenticazione certa degli attori di un processo informatico (Pubblica
Amministrazione, banche, assicurazioni, imprese eccetera). Per esigenze di
e-business consente di ottimizzare i processi verso le altre aziende, di
estendere i punti di contatto con la clientela e di snellire e velocizzare i
processi interni.
I principali servizi forniti,
integrati in una unica piattaforma, sono relativi a:
- certificati
digitali gestiti;
- emissione
delle chiavi di accesso;
- revoca
delle chiavi di accesso;
- key backup e recovery;
- rinnovo
automatico;
- cotrollo
automatico delle CRL
- key History;
- supporto
al non ripudio;
- cross certification;
- servizio
di assistenza specializzato, con numero verde nazionale;
- supporto
in modo integrato di diverse piattaforme e ambienti, tra cui NT e Windows 2000,
Web, Posta, SAP e reti private virtuali
Il sistema è integrabile anche
con Smart Card.
L’utilizzo di una Smart Card,
oltre a versatilità e semplicità d’uso e di trasporto, assicura elevati livelli
di sicurezza, nonché capacità elaborativa e di memorizzazione (dati personali,
chiave per firma digitale, autorizzazioni di vario tipo, eventuali informazioni
sanitarie ecc.)
Powerline
Enel.it conducendo la
sperimentazione finale della tecnologia PLC, che consente di utilizzare la rete
elettrica come veicolo per la trasmissione di dati in aggiunta all’erogazione
di energia elettrica.
Questa tecnologia si basa su una
idea non dissimile al multiplexing
delle linee telefoniche: si tratta di trasmettere attraverso i fili di rame
dell'elettricità onde elettromagnetiche che sfruttano delle bande di frequenza
diverse. La portata di questo tipo di trasmissione, tuttavia, a causa di forti
interferenze che si generano, è limitata ad alcuni chilometri. Dunque questa
tecnologia non sostituisce la fibra ottica per le dorsali, ma è usata per lo
smistamento dei dati verso l'utenza residenziale.
Si tratta, quindi, di una
tecnologia abilitante che permetterà alle aziende elettriche di diventare access provider, mettendo a disposizione
dei clienti un “canale” a larga banda (da 1 a 5 Mbp/secondo) che si differenzia
da quelli utilizzati (reti telefoniche, coassiali, wireless), per tre vantaggiose caratteristiche:
1)
non
richiede sostanziali investimenti addizionali;
2)
risolve
a costo zero il problema dell’”ultimo miglio sempre aperto”;
3)
offre
un collegamento che è sempre disponibile, diffuso e ramificato, adatto, quindi,
per gestire le applicazioni di massa emergenti (Internet, demotica).
I segnali che arrivano agli
utenti vanno convertiti usando due soluzioni. La prima, destinata all'utenza
domestica, consiste in un dispositivo di filtro collegato da una parte alla presa
elettrica e dall'altro al personal computer mediante l'interfaccia parallela o
la più efficiente interfaccia USB. L'altra, utilizzata per il collegamento di
Internet a piccole e medie reti locali, viene effettuato con un'interfaccia che
permette il diretto collegamento a cavi di rete Ethernet.
Con questo nuovo strumento il
Gruppo Enel potrà ampliare la propria offerta a nuovi servizi:
- telelettura
automatica dei contatori;
- monitoraggio
dei parametri di esercizio, ovvero della qualità dell’erogazione;
- analisi
dei profili di consumo;
- telegestione
degli elettrodomestici e telecontrollo della loro efficienza (domotica);
- accesso
a Internet, e-commerce e Werb TV;
- telelavoro
e teleformazione;
- realizzazione
di indoor LAN senza cablaggi
aggiuntivi.
I test sul campo vedono coinvolti
clienti residenziali e singoli professionisti in due aree pilota. A valle della
sperimentazione in atto è previsto un periodo di consolidamento e di
industrializzazione della soluzione che dovrebbe concludersi entro la fine
dell'anno.
Piattaforma TLC
Enel.it ha sviluppato per il
gruppo Enel una piattaforma di telecomunicazioni basata su un canale
satellitare a banda larga e un Centro servizi (stazione di Up-link), capace di supportare, mediante la tecnologia Skyplex, trasmissioni
multimediali ad elevata interattività. L’obiettivo della realizzazione è quello
di allestire una vera e propria rete satellitare Enel, grazie alla quale offre
una molteplicità di servizi, quali, ad esempio:
- formazione
a distanza, con fruizione di corsi on-line, off-line e in aula virtuale;
- company TV;
- data Casting;
- paging.
I vantaggi competitivi della
piattaforma SkyplexNet sono principalmente legati alla sua prevista evoluzione,
all’offerta di larghezza di banda su richiesta, al pagamento effettuato sul
consumo (ad esempio per file trasmesso), alla “tecnologia matura” dei terminali
utente quindi disponibili a costi sostenibili, alla capillarità dei terminali
utente e alla potenza del satellite utilizzato (Eutelsat Hotbird V), in grado di
“illuminare” Europa e intero bacino del Mediterraneo.
3.1 conclusioni
3.1.6
Società
innovative e competizione
Gli scenari economici mondiali
hanno subito un processo di evoluzione estremamente rapido che ne ha modificato
molti aspetti, imponendo il cambiamento dei modelli di riferimento consolidati.
Il cambiamento si manifesta su
due dimensioni: un aumento esagerato della velocità dell'evoluzione e la
qualità e quantità delle trasformazioni.
In questo scenario, l'unico modo
per le imprese di restare competitive è l'abilità di rigenerare i propri
obiettivi, le strategie, i processi, reinventare il proprio business.
La globalizzazione dell'economia,
cioè la fusione dei mercati nazionali in un unico immenso mercato dove non
esistono più confini per reperire capitali e lavoro, ma soprattutto dove non
esistono più barriere alla competizione.
La tecnologia, con le sue
continue invenzioni e trasformazioni, produce anch'essa discontinuità e
cambiamenti in ambito economico e sociale.
I consumatori hanno aspettative
diverse, dovute ad una maggiore informazione sui prodotti e servizi, e
richiedendo sempre maggiore qualità e prezzi più bassi. Le aziende si sono
dovute adeguare concentrando una maggiore, o forse esclusiva, attenzione al
consumatore, rispetto a quanto era accaduto nel passato. Prestare attenzione al
consumatore genera competizione tra le imprese: creare continuamente
differenziazione nei propri prodotti e servizi per conquistare una nicchia di
mercato.
La nuova economia si basa sulle
recenti tecnologie dell'informazione e della comunicazione per creare la
competizione globale. La capacità di creare nuove idee e conoscenza è più
importante della capacità di produrre beni e servizi. Anche gli
investitori con i loro capitali sono
alla ricerca di nuove concetti o mezzi per crearli, che non l'ormai obsoleta
acquisizione di mezzi produzione tradizionali.
Nella New Economy le persone
lavorano più con la mente che non con il loro fisico, perché la competizione si
gioca sulla velocità e sulla novità invece che sulla quantità della produzione.
La produzione di massa è anch'essa passata in secondo ordine rispetto al
prodotto o servizio: il consumatore gradisce sempre più personalizzazione e
novità.(32a)
Se le economie di scala (dirette
dalle quattro regole fondamentali che erano: la formazione di oligopoli, la
regolamentazione di standard e prezzi, l'organizzazione del lavoro e la
persuasione di massa) si basavano sulla produzione di massa, il sistema
emergente - che con Internet ha ampliato le possibilità di scelta, annullato le
distanze e permesso un maggior confronto tra le informazioni - non necessita di
un vasto e stabile mercato per ogni prodotto e servizio, ma va verso una
progressiva personalizzazione dei prodotti e dei servizi dando luogo a un nuovo
virtuosismo fatto di maggiori possibilità di scelta, di concorrenza e di
opportunità.
La nuova dinamica che può
definirsi neoschumpeteriana (dall'economista austriaco Joseph Schumpeter),
sostiene che non esiste un equilibrio perfetto nell'economia, perché viene
ad essere in ogni momento spezzato
dall'innovazione e, quindi, non sono concesse pause di rilassamento per
nessuno.(33a)
Il mondo è talmente trasformato
da renderlo paragonabile all'evoluzione che ha sconvolto i nostri avi: il
passaggio dall'era industriale a quella agricola.
Fattori quali la velocità delle
comunicazioni, l'utilizzo capillare dell'informatica, la circolazione delle
informazioni in tempo reale, la flessibilità delle organizzazioni e
l'integrazione di competenze e tecnologie differenti sono alla base delle
continue modifiche in ambito aziendale.
La nuova economia sta forgiando
aziende capaci di reinventare le regole del gioco, responsabilizzare le
persone, migliorare i processi decisionali, sfruttare al meglio le nuove
tecnologie ed aprirsi verso l'esterno, cioè con partner e fornitori.
Pertanto il fenomeno innovazione
ha prodotto grossi mutamenti nell'organizzazione:
-
tecnologici,
migliorando i processi produttivi attraverso nuove metodologie di lavoro;
-
nei
servizi, cogliendo nuove modalità e aggiungendo altro valore nella prestazione;
-
strutturali,
rendendola maggiormente flessibile ed efficiente;
-
nelle
persone, creando o modificando attività lavorative, poteri, abilità,
alimentando le comunicazioni e modificando la cultura per renderla più
sensibile ai cambiamenti repentini;
-
negli
obiettivi, costringendola a mettersi completamente al servizio del cliente.
3.1.7
Mutamento
dell'organizzazione aziendale
Il mercato odierno è pensabile
solo come una immensa rete di interazioni che si succedono in tempi rapidissimi,
tali che anche l'intelletto umano fatica a percepirlo. L'organizzazione
aziendale si adatta, ed assume anch'essa una forma reticolare che, pur nella
sua complessità, restituisce al lavoratore quell'individualità che nel passato
era stata mortificata. Questa individualità può essere espressa come una sorta
di autonomia, generatrice, entro gli obiettivi prefissati, di creatività e
quindi di quell'innovazione diffusa in ogni dove, perfino nelle più normali
procedure operative. L'impresa con la sua struttura snella, flessibile, ove
spesso convivono persone di diverse società, persegue la realizzazione della
sua missione. L'impresa si terziarizza e le "macrosocietà"
contribuiscono con un fronte unico al perseguimento della qualità totale: un prodotto
perfetto, in grado di conseguire sempre maggiori vantaggi competitivi.
Da qui scaturisce la necessità di
accrescere sempre più il valore intrinseco dei prodotti da realizzare: con
servizi personalizzati, in grado di cogliere l'utilità ed il valore che il
cliente desidera. Il cliente è divenuto un vero e proprio committente con il
quale l'azienda intrattiene rapporti personalizzati e culturalmente
significativi. L'impresa diventa una rete di individui che si comportano come
piccoli imprenditori di se stessi, che operano avendo bene in mente gli
obiettivi condivisi, ma soprattutto con la padronanza di riscoprire le proprie
migliori capacità.
Ecco l'importanza di imprimere
una nuova cultura da parte dell'impresa, capace di condizionare in positivo
tutti coloro che vi operano o comunque interagiscano con essa.
La cultura, spesso in passato
messa in disparte dal top management,
viene riscoperta, e da fenomeno prevalentemente storico si trasforma in azione
strategica: caratterizza tutto l'ambiente dell'impresa e fornisce l'indirizzo
verso quegli obiettivi che gli sono propri.
Solo così l'azienda riesce ad
interpretare il mercato globale e ad affrontarlo con quello spirito di
innovazione necessario. Oggi i "collaboratori" dell'impresa sono
lavoratori della conoscenza: le loro attività sono caratterizzate da una
propensione alla creatività ed all'innovazione.
Il cliente torna anch'esso ad
essere al centro della scena e le sue esigenze divengono sempre più sofisticate
dal punto di vista tecnologico e di personalizzazione.
L'aumento delle variabili si
identifica con l'amplificarsi della complessità: varietà, variabilità ed
imprevedibilità degli eventi.
Il moltiplicarsi dei servizi
offerti condizionano il comportamento dell'impresa rendendo inefficaci
qualsiasi previsione o pianificazione tradizionale. Per rispondere
adeguatamente a tali esigenze le imprese si stanno de-verticalizzando nella
struttura, che viene ad essere orizzontale e disarticolata, nel senso che
diminuiscono i livelli gerarchici e si ricorre sempre più all'outsourcing.
La tendenza del fenomeno è ben
descritta dalla metafora della rete: integrazione di autonomia e coordinamento
nel modello organizzativo interno, e gestione dei rapporti e della divisione
del lavoro tra più realtà, verso l'esterno.
La metafora enfatizza acutamente
alcune dimensioni e variabili che ben si coniugano con il fenomeno della
complessità, tra cui: la flessibilità, l'apertura dei confini organizzativi, la
ricerca del giusto mix tra autonomia e coordinamento e la dimensione
relazionale.
3.1.8 Gestione delle
risorse umane
In ogni organizzazione , sia
semplice che complessa, è fondamentale la gestione delle risorse umane, perché
ogni decisione, anche la più banale, si trasmette dal vertice e si diffonde alla base dell'azienda ed ha riflessi
immediati sulle persone. Le decisioni sono gli obiettivi strategici che ogni
collaboratore dell'azienda deve aver ben recepiti e che servono da orientamento
al suo lavoro. La gestione delle risorse umane è finalizzata ad ottenere un
comportamento coerente con le finalità dell'azienda.
La competizione non si gioca più
tra prodotti, ma tra comportamenti
diffusi: il successo è sempre più guidato da una equilibrata gestione
del personale. Le risorse umane sono il vero fattore competitivo che si esplica
attraverso comportamenti diffusi che vengono generati, plasmati da coloro che
ne curano la gestione. I comportamenti diffusi sono le competenze, le
motivazione, i valori di cui sono portatori coloro che lavorano e che
costruiscono giorno dopo giorno l'organizzazione.
E' necessario che, entro le linee
indicate dal top management, si
determini in ogni gruppo di lavoro una leadership:
il primo indica gli obiettivi, il secondo elabora una visione; il top management cerca il consenso, il
leader lo genera; il primo pianifica, il secondo fornisce la rotta; il top management delega e controlla, il
leader genera autoregolamentazione.(33b)
La metafora che coglie meglio
questo aspetto è quella della squadra di calcio e del suo allenatore, come di
seguito evidenziato nella tabella 1.
|
Leadership |
Allenatore |
|
Sentita la
proprietà definisce e persegue il risultato |
Visione delle
partite e del campionato |
|
Contribuisce alla
selezione del personale |
Definisce la
composizione della rosa |
|
Cura il
miglioramento individuale e di gruppo |
Cura il
miglioramento individuale e di squadra |
|
Organizza e
definisce le procedure |
Elabora gli schemi
di gioco |
|
Regola il clima del
gruppo |
Cura lo spogliatoio |
|
Sviluppa una
mentalità competitiva |
Sviluppa una
mentalità vincente |
|
Amministra la
giustizia nel gruppo |
Amministra il
rispetto delle regole |
|
Fornisce formazione
specifica per le singole esigenze |
Valuta successi e
sconfitte per dare suggerimenti |
|
Assegna le
responsabilità |
Sceglie i
"titolari" della squadra |
|
Attua il feedback |
Sostiene e richiama |
(34) Tab.1
3.1.9 Knowledge
management
Le imprese hanno come obiettivo
fondamentale il profitto, attraverso la massimizzazione dei ricavi ed una
riduzione dei costi, ma le scelte che essa opera hanno un impatto elevato nel
raggiungimento di quest’obiettivo.
Le scelte non vengono operate
direttamente dall’azienda, ma, essendo quest'ultima formata di persone, lo fa
tramite i suoi componenti, godendo dei benefici e delle conoscenze dei singoli.
Quindi si può sostenere che il Knowledge Management serva,
principalmente, a fare profitto, poiché aiuta i componenti dell'impresa a
scegliere in modo adeguato come operare.
Il Knowledge management (KM) consiste "nell'insieme di programmi
ed interventi volti a favorire i processi di creazione, memorizzazione e
circolazione della conoscenza, mediante interventi sulle competenze degli
individui, sull'organizzazione del lavoro, ecc."(34a)
Quando prendiamo una decisione la
prima cosa che si fa è analizzare il problema e cercare di ridurlo ai suoi
elementi essenziali: serve non solo per facilitare la comprensione, ma
soprattutto per confrontarlo con la nostra esperienza.
Si tende, cioè, a ridurre la
complessità del problema per facilitarne la comprensione, inquadrandolo nel
proprio bagaglio d’esperienza.
Solo poche persone sono capaci di
associare direttamente un caso ad un altro senza scomporlo ed analizzarlo:
questa specialità viene definita conoscenza episodica. Non è sicuramente la
conoscenza episodica il fondamento del Knowledge
management, ma mettere tutte le persone in azienda nella possibilità di
effettuare la scomposizione del problema nei suoi tratti essenziali e di
confrontarla con la conoscenza acquisita.
Tanto più un caso, ridotto ai
suoi minimi termini, è confrontato con una maggiore conoscenza esplicita (cioè
appresa dai manuali, dalle procedure, dai colleghi, ecc.), da esperienze
passate e dalla conoscenza episodica, tanto più il problema sarà risolto
brillantemente.
Più è ampia la conoscenza che si
può utilizzare come base per analizzare il caso, più sono gli elementi che aiutano
a prendere la decisione migliore.
Nell'impresa questa constatazione
si traduce nella creazione di basi di conoscenza sempre più ampie e che si
avvale anche della conoscenza esplicita apportata da altre persone al suo
interno.
Tutti i processi utili alla
risoluzione di problemi costituiscono un patrimonio aziendale inestimabile, e
come tali vanno conservati.
Per insegnare è più facile
spiegare praticamente come fare, piuttosto che descrivere tutta la teoria del
problema.
Quindi per trasferire conoscenza è
necessario condividere esperienze e modi di fare e non solo fornire
informazioni statiche.
L’essere umano continuamente
prende decisioni, mettendole in pratica e verificando i risultati dei tentativi
effettuati. Sicuramente il sistema è ottimo per imparare, ma aumenta
sensibilmente il numero di variabili da prendere in considerazione e non
permette di focalizzare adeguatamente i problemi.
Non basta avere tante
informazioni a disposizione per avere risultati adeguati, perché le
informazioni sono interpretate dalle persone in base alla loro esperienza,
quindi è necessario una condivisione e diffusione delle modalità di
interpretazione dell'informazione.
La verifica dell'efficacia di una
decisione presa avviene attraverso il monitoraggio ed il collezionamento di
dati ed informazioni, che una volta astratti, vengono trasformati in
conoscenza. La trasformazione si avvale di due processi: la ripetitività e la
deduzione.
Nei modelli
gerarchico-funzionali la diffusione di
conoscenza è ostacolata dalla necessità di mantenere un ruolo da parte delle
persone: non devono divulgare i segreti della propria attività lavorativa
altrimenti rischiano di perdere il proprio ruolo nell'ambito
dell'organizzazione.
Inoltre, la verifica dei processi
di decisione risulta impossibile, perché la dirigenza conosce soltanto gli
input e gli output, ma non le fasi intermedie di lavorazione.(36)
Attenzione ai passi falsi di chi
vuole balzare sul carro del Knowledge
management senza dimenticare l'attuale visione occidentale della conoscenza,
che tiene conto della sola conoscenza esplicita ristretta a pochi individui e
della misurazione e gestione del solo
esistente al momento.
Un'azienda che veramente voglia
lavorare sulla diffusione della conoscenza deve tener conto anche della
conoscenza tacita, di creare nuova conoscenza e, soprattutto, di coinvolgere
tutti in questo processo.
L'organizzazione deve diventare
un essere pensante che impara da sé: una learning
organization.
L’idea di sviluppare le capacità
individuali ad apprendere, ormai è un perno fondamentale di ogni azienda che si
trovi ad affrontare sfide in un mondo del mercato turbolento.
Ma molte organizzazioni sono
abili nell’apprendimento con feedback a subroutine
unica, avendo sviluppato soltanto
altissime capacità di monitorare l’ambiente in base agli obiettivi prefissati.
Mentre il feedback a doppia subroutine
richiede di riconsiderare in continuazione i paradigmi base e le procedure
operative, e lo si ottiene lasciando fluire liberamente l’informazione e la
conoscenza.
Per creare delle vere e proprie learning organization è necessario
possedere le seguenti caratteristiche:
-
prevedere
ed anticipare i mutamenti ambientali per coglierne gli elementi significativi;
-
mettere
continuamente in discussione e, naturalmente, modificare le regole operative ed il paradigma su cui si
basano;
-
far
emergere nuovi orientamenti e modelli organizzativi adeguati;
-
creare
delle strutture in grado di favorire l’apprendimento a doppia subroutine eliminando comportamenti
difensivi e di contrasto che potrebbero sorgere al suo interno.(37)
ENEL.IT:
l'organizzazione e l'innovazione
Premessa
La mia tesi vuole dimostrare come
Enel.it sia un'impresa innovativa, analizzando la parte più nevralgica
dell'impresa, la sua organizzazione.
Ho lavorato per molto tempo in
Enel ed ho partecipato alla sua trasformazione da Ente Pubblico a Società per
azioni: pertanto, ho vissuto la nascita di Enel.it con la sua nuova
organizzazione.
In tal modo non mi è stato
difficile reperire informazioni che in altro modo sarebbe stato impossibile
ottenere. Sono stato un osservatore partecipante privilegiato avendo avuto la
possibilità di sperimentare personalmente l'evoluzione organizzativa della
società: come gli strumenti telematici hanno modificato lo svolgimento delle
attività lavorative, le relazioni personali, gli obiettivi e quant'altro
costituisce l'organizzazione.
Nel tradurre la mia esperienza in
questa tesi, mi sono avvalso, oltre che dell'osservazione e di documentazione
reperita in azienda, di interviste ai miei ex colleghi, attraverso l'utilizzo
di un questionario.
Mission
di Enel.it
Gestisce e sviluppa tutte le
attività informatiche del Gruppo Enel, nonché coglie le opportunità relative al
mercato esterno, fornendo soluzioni innovative e servizi che contribuiscono in
particolare ad un incremento significativo del vantaggio competitivo delle
società del Gruppo. Allinea gli applicativi e le performance ai riferimenti di
mercato in una logica generale di riposizionamento strategico e di valore della
società.(37a)
Obiettivi
strategici
Coerentemente con la mission aziendale gli obiettivi
strategici di Enel.it sono volti al supporto dell’evoluzione del Gruppo con
tecnologie innovative, all’acquisizione di partecipazioni per sviluppo di
competenze, accesso a nuovi business e la valorizzazione sull’esterno
dell’esperienza accumulata all’interno del Gruppo su servizi IT con ampliamento
significativo della quota di fatturato.
I principali obiettivi strategici
sono incentrati su:
innovazione:
- adottando soluzioni
tecniche innovative come fattori abilitanti di nuovi business
- elevando le
conoscenze nel campo delle tecnologie innovative attraverso iniziative quali
progetti speciali (es. PLC);
mercato:
- industrializzando i
prodotti
- supportando
l’evoluzione del Gruppo verso un’entità multiservizio
- crescendo sul
mercato competitivo mediante la vendita di prodotti (es. SAP), servizi (es.
outsourcing e servizi di piattaforma,…);
processo:
- ottimizzando i
livelli di produttività
- migliorando la
qualità dei prodotti e servizi mediante la razionalizzazione dei processi
operativi interni e l’evoluzione organizzativa;
sviluppo economico finanziario:
- incrementando la
redditività aziendale e il fatturato dal mercato esterno
- ottimizzando la
gestione finanziaria attraverso iniziative di riduzione costi e aumento della
competitività e flessibilità operativa;
sviluppo risorse umane:
-
sviluppando
le competenze tecnico professionali e acquisendo nuove skill garantendo un mix adeguato di professionalità coerente con i
principali competitor di mercato e in
grado di garantire il massimo grado di efficacia ed efficienza operativa
mediante attività quali formazione, sviluppo organizzativo e job rotation.
Linee
guida del cambiamento
L'attuale soluzione organizzativa
è in grado di sostenere il raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali,
nonché il consolidamento della società, sia sul piano strutturale che
culturale, e la valorizzazione delle competenze distintive territoriali.
Rispetto al passato, dove erano
prevalenti tematiche tecnologiche e di servizio tipici di una divisione
dedicata ai sistemi informativi, è stata introdotta una discontinuità in quanto
Enel.it si è trovata ad affrontare aspetti connessi con:
- l’ampliamento del perimetro
dove operare, sia sul fronte del mercato (clienti extra gruppo) che
dell’offerta da alimentare attraverso prodotti innovativi (Contact Center,
Internet, SAP, ecc.);
-
la
definizione di un nuovo modello culturale basato su comportamenti
caratteristici di un mercato competitivo;
-
lo
sviluppo di nuove competenze funzionali al raggiungimento delle strategie
aziendali
In questo contesto i temi più
significativi affrontati sono stati quelli relativi al governo della
redditività e all’allungamento della catena del valore per le aree
dell’innovazione, della gestione del mercato e dell’offerta.
Questa trasformazione delle
caratteristiche dell’impresa ha avuto un impatto rilevante sulla struttura dei
processi “core” e quindi sul modello di funzionamento di Enel.it.
L'obiettivo fondamentale del
modello organizzativo è consistito nella capacità di presidiare alcuni processi
fondamentali quali l’innovazione di prodotto, la gestione del prodotto, la
gestione del cliente, le operazioni di business ed il performance monitoring.(40)
L’innovazione
di prodotto
E’ un processo a cui sono
chiamate a contribuire tutte le funzioni aziendali mantenendo però una chiara
identificazione della regia delle attività di innovazione e del governo dei
progetti di sviluppo prodotti, nell’ambito della funzione Architetture e
Tecnologie.
La linea dei progetti di
innovazione è gestita con le metodologie e le tecniche di project management che sono diventate patrimonio professionale
comune in tutte le aree aziendali.
La finalizzazione è invece
diversa in quanto questi progetti si occupano principalmente di temi di
innovazione e sperimentazione tecnologica.
Gestione
del prodotto
Il processo di innovazione
prodotti, realizzato attraverso progetti caratteristici che rilasciano
“soluzioni tecnologiche”, si collega poi direttamente al processo di Product Management che provvede
successivamente a industrializzare, sviluppare e promuovere i nuovi prodotti
sul mercato e sui clienti di riferimento attraverso l’account management (responsabile della realizzazione del piano
vendite, e della gestione e assicurazione
della customer satisfaction) e le
altre aree aziendali.

Fig.7- ciclo di
gestione del prodotto
Gestione
clienti
Considerate le dimensioni e le
specificità, i clienti (o i cluster
di clienti) sono gestiti con un modello organizzativo di Account Management rispetto al quale tutti i processi decisionali,
strategici e gestionali, fanno riferimento.
Il cliente è perciò presidiato
per quanto riguarda:
- la strategia competitiva e le
sue intenzioni di business;
- i suoi bisogni presenti e futuri;
- il sistema competitivo reale di
Enel.it;
- le attese ed il livello di
soddisfazione rispetto ai prodotti e servizi offerti;
- le aree di investimento e di
spesa cui Enel.it è interessata
- la redditività, presente e
futura, del cliente
La modalità di funzionamento del
modello di Account Management
consente di:
- avere una significativa
presenza di Enel.it presso il cliente al fine di capire i bisogni futuri per
sviluppare business e monitorare il livello di soddisfazione;
- disporre di un sistema rapido
ed affidabile di formulazione dell’offerta;
-
avere
un monitoraggio dello stato di avanzamento dei progetti con un sistema di
avviso e di riprogrammazione che consenta di mantenere quanto
contrattualizzato;
- formulare le aspettative ed i
piani per cliente;
-
gestire
la redditività del cliente ed il livello di servizio offerto relativamente a
tutte le fasi della relazione (offerta, progetto, erogazione, fatturazione,
assistenza, ecc.).

Fig.
8- processo
di Account Management
Le
operazioni di business
Le operazioni di business sono
l’insieme delle capacità realizzative di Enel.it finalizzate a produrre la
soddisfazione del cliente ed il valore economico dell’azienda; queste capacità
sono di fatto la somma delle:
- attività di sviluppo, a valle
dell’offerta e fino all’installazione funzionante dell’applicativo, che
costituiscono il generatore di sviluppo di Enel.it
- attività di erogazione servizi
(esercizio e assistenza), che rappresentano una componente significativa della
catena del valore dell’azienda.
Relativamente al tema delle
capacità risultano inoltre rilevanti i due aspetti di integrazione delle
capacità e di gestione di questi progetti di sviluppo delle soluzioni
informatiche.
Le risorse di sviluppo che nel
passato erano allocate in più funzioni aziendali sono, ora, state integrate per
consentire:
- un governo integrato delle
capacità
- l'unificazione di metodi e
strumenti di gestione dei progetti
-
la
creazione di centri di competenza che hanno una reale consistenza ed adeguata
capacità di risorse e costituiscono il punto di presidio di specifiche
tematiche applicative. Sono costituiti in uno specifico ambito territoriale
contribuendo a razionalizzare le attività e valorizzare l’identità
professionale delle risorse. Il loro ruolo è quello di fornire le capacità di
sviluppo per i progetti relativi alle tematiche presidiate.
La gestione di progetti di
sviluppo di soluzioni informatiche è razionalizzata e integrata all’interno di
una struttura di Project Management.
I progetti si differenziano per:
- finalità (da innovazione e
sviluppo a manutenzioni correttive);
- rilevanza economica.
- contenuti (da progetti
interfunzionali e intersocietari a commesse funzionali).
Sulla base del piano dei progetti
di sviluppo definito e sistematicamente aggiornato a livello di programmazione
(master plan) i progetti sono
distinti inoltre in due principali tipologie:
- progetti di tipo orizzontale,
rilevanti economicamente e strategicamente, che coinvolgono differenti
tematiche e centri di competenza, gestiti nella struttura di Project
Management;
- progetti di tipo verticale che
riguardano una specifica tematica e competenza applicativo-tecnologica gestiti
all’interno dei Competence Center.
In entrambi i casi sono coinvolte
le funzioni di Esercizio Sistemi e Customer
Service per permettere un passaggio rapido e funzionale dell’applicazione
dal progetto alla produzione.
L’integrazione delle capacità di
sviluppo in un’unica funzione determina uno snellimento del funzionamento
trasversale dei progetti.
In questo modo l’Account Manager viene ad avere un unico
punto di accesso all’organizzazione interna per definire più agevolmente il
preventivo tecnico di costo e le modalità organizzative di gestione dei
progetti.
Con questo modello di
funzionamento dei progetti si ottengono:
-
modalità
gestionali differenziate tra grandi progetti e piccole/medie commesse;
-
informazione
completa ed evidente delle risorse e competenze coinvolte nei diversi progetti,
sia per l’account management che per
lo sviluppo;
-
visione
chiara dello stato di avanzamento dei singoli progetti (da avviare, in corso,
in fase di conclusione) che consente l’aggiornamento tempestivo e costante del master plan delle attività aziendali.(41)
Performance
monitoring
Per determinare la qualità delle
prestazioni aziendali verso i clienti ed il risultato economico di Enel.it è
fondamentale disporre di un punto di governo e monitoraggio di:
- impegni, attraverso il
consolidamento degli elementi generati dagli Account (contratti, prospect e previsioni) e di eventuali
impegni interni (progetti di ricerca, sperimentazioni, progetti interni);
- capacità, cioè l’insieme di
risorse, prodotti e know how, che
consentono di far fronte agli impegni; sono costituite dalla somma delle
capacità interne e di quelle acquisibili sia per la gestione dei progetti di
sviluppo che per le attività di servizio.
La gestione ottimale della
combinazione tra impegni e capacità influenza in modo particolare le attività
di sviluppo, in quanto la qualità del lavoro sui progetti (che condiziona
l’immagine ed i risultati di redditività) è il risultato dell’integrazione
dinamica tra gli impegni acquisiti e acquisibili dai clienti e l’utilizzo
ottimale delle capacità disponibili e acquisibili.

Fig. 9 modello di
funzionamento Performance monitoring
Le finalità che la struttura
organizzativa deve soddisfare sono i seguenti:
- rafforzare il processo di account management con particolare
riferimento alle attività di pianificazione e sviluppo clienti, program management e monitoraggio della client satisfaction;
- sviluppare presidi
organizzativi sull’offerta commerciale in termini di mercato e sviluppo di
prodotti e servizi (analisi di business, prodotti e servizi, comunicazione);
- pianificare e allineare
costantemente le capacità e le risorse aziendali (di progetto, gestione e
servizio, di tipo interno ed esterno) ai piani di sviluppo clienti e del
mercato;
- integrare e razionalizzare le
attività di sviluppo di soluzioni informatiche allo scopo di avere una gestione
sinergica ed unitaria dei progetti e delle risorse e competenze;
- controllare costantemente il
modello organizzativo territoriale che sia in grado di dare una specifica
identità ai siti territoriali attraverso la valorizzazione delle competenze
presenti sul territorio, e la razionalizzazione dei processi ed attività
svolti;
- realizzare un sistema univoco
di gestione dei progetti che ottimizzi la pianificazione e gestione dei
progetti e dia maggiore visibilità alla Direzione Aziendale;
snellire la struttura
organizzativa attraverso la definizione di ruoli e processi trasversali e lo
sviluppo di opportuni meccanismi di regolazione.(42)
Pertanto lo schema della
struttura organizzativa prevede:
- un'area Commerciale focalizzata
sulle attività di account management e di marketing;
- un'attività di sviluppo inserita
in un’unica funzione Sviluppo e Integrazione Applicazioni, articolata in due
principali macroaree: il Project
Management ed i Centri di Competenza;
- Architetture e Tecnologie come
centro di competenza dell’evoluzione tecnologica e delle strategie di ICT,
rilasciando progetti di natura applicativa;
- una funzione Quality Assurance
con la funzione di Quality Management
e Performance Monitoring;
- una funzione Personale,
Organizzazione e Servizi che governa in modo proattivo i processi di
funzionamento della società;
- le funzioni tradizionali di
Esercizio Sistemi, Amministrazione e Controllo e Acquisti e Appalti.
- una funzione di Customer
Service che garantire il presidio e la gestione dei processi di competenza
quali: assistenza tecnica clienti, gestione sicurezza clienti e network & server Monitoring.(43)

Fig. 10 struttura organizzativa
La
ricerca sul campo
La ricerca sul campo ha lo scopo
di descrivere il fenomeno innovazione in ENEL.it e come questo ha mutato
l'organizzazione.
E' stata condotta nella sola
città di Roma, e principalmente nella sede di Via Carlo Veneziani.
La ricerca, condotta con metodi
qualitativo e quantitativo, è stata svolta, tra l'altro, con l'osservazione
partecipante e attraverso interviste con questionario.
Grazie alla mia passata attività
lavorativa nell'ambito del Gruppo ENEL, non mi è stato difficile reperire
documentazione, a volte anche riservata, inerente la struttura dell'azienda.
Utilissimi sono stati anche i
siti Internet, (43a)e soprattutto
Intranet(43b), dove mi è stato
possibile visionare la documentazione ufficiale ed i vari forum di discussione
aperti, anche con la direzione.
Di non minore importanza sono
stati i colloqui tenuti con i collaboratori dell'area Personale, organizzazione
e servizi e della Quality Management e Performance Monitoring.
L'intervista è strutturata con
questionario standardizzato, cioè con risposte pre-codificate.
Ho preferito la rigidità del
questionario: per l'evidente ampiezza delle persone intervistate, per la
facilità di compilazione e per una più puntuale stima delle correlazioni tra le
variabili statistiche prese in considerazione.
La costruzione del questionario
ha lo scopo di indagare il fenomeno innovazione e come questo ha mutato
l'organizzazione in ENEL.it: ho cercato di desumere quale aspetto
dell'innovazione risulta più evidente nell'immaginario delle persone e se
corrisponda a quello presente in azienda.
Le operazioni di rilevazione dei
dati sono state condotte nel mese di febbraio 2002, dopo aver effettuato alcuni
test di prova.
La numerosità del campione,
avente un margine di errore del 5% e livello di confidenza del 95%, è risultata
pari a circa 206 unità.
Non mi è stato possibile comporre
un campione casuale, che pertanto tecnicamente si configura nei campioni sistematici
non casuali e, precisamente, in quelli a valanga: praticamente ho contattato in
sequenza (a catena) amici e conoscenti delle persone intervistate
precedentemente.
Per poter procedere
operativamente alla disamina dell'organizzazione ho individuato le seguenti
dimensioni:
-
informazione
e comunicazione
-
potere
-
struttura
-
formazione
-
cultura
-
obiettivi
-
tecnologia
-
valori
e motivazioni
-
leadership
Sulla dimensione tecnologia ho
focalizzato maggiormente l'attenzione, dando importanza elevatissima ad
Internet ed agli altri strumenti informatici che, ritengo, siano il motore
dell'innovazione.
La ricerca che ha coinvolto 206
unità, tra dirigenti ed impiegati, è composta da persone di età compresa trai i
19 ed i 60 anni.
Gli intervistati sono circa il
70% maschi ed il restante 30% femmine, in modo tale da rispecchiare la
percentuale dell'universo statistico di ENEL.it.
Inoltre, l'età delle persone
suddivise in tre fasce hanno riprodotto le seguenti percentuali:
|
da 19 a 30 |
da 30 a 50 |
oltre 50 |
|
45% |
40% |
15% |
Tab.2
Infine, per terminare
l'esposizione "anagrafica" ho rilevato:
|
Titolo di studio: |
laurea |
Diploma scuola secondaria |
|
|
35% |
65% |
Tab.3
|
Mansione: |
Dirigente |
Impiegato |
|
|
5% |
95% |
Tab.4
Tali dati sono stati rilevati
dagli organici di struttura e, calcolate le percentuali, ne ho tenuto conto in
proporzione nel campione delle persone intervistate.
Molte delle domande presentano
una scala che ha la struttura di batterie Likert: sono una serie di items con le quali si chiede agli
intervistati di esprimere il proprio grado di accordo all'interno di una serie
predefinita di possibilità. Ho preferito, inoltre, non individuare una zona
centrale della scala, pur considerandola spesso, nei calcoli statistici, un continuum fra gli estremi. La strategia
di rinuncia ad un punto intermedio, nell'intervallo della scala, è stato pensato per forzare gli intervistati a sbilanciarsi, in un senso o
nell'altro, anziché trovare rifugio in una posizione neutrale.(44)
Al termine delle operazioni di
raccolta, ho notato che questa strategia, o è stata poco utile, o ha funzionato
da deterrente, perché le risposte si sono posizionate consistentemente sugli
estremi della scala.
La prima domanda del
questionario, che vuole sondare cosa pensano gli intervistati dell'innovazione,
è una batteria di domande con gradiente di risposta compreso tra 1 e 6. La
serie di items rappresentano tutte
una dimensione del concetto di innovazione, in modo tale da verificare quale di
queste sono predilette dal campione. La domanda formulata è stata "Quale
importanza hanno per Lei i seguenti fattori in un'azienda?", e le
risposte, in percentuale, sono di seguito riportate:
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Sviluppare nuovi servizi non presenti sul
mercato |
0% |
0% |
0% |
5% |
20% |
75% |
|
Sviluppare nuovi processi non ancora
adottati dalla concorrenza |
0% |
0% |
5% |
10% |
25% |
60% |
|
Creare una nuova organizzazione aziendale
non adottata dalla concorrenza |
0% |
0% |
0% |
5% |
25% |
70% |
|
Proporre servizi nuovi per l’azienda, ma già
adottati dalla concorrenza |
5% |
5% |
10% |
20% |
25% |
35% |
|
Proporre nuove soluzioni organizzative per
l’azienda, ma già adottate dalla
concorrenza |
2% |
3% |
10% |
20% |
35% |
30% |
Tab.5
Come si nota i valori percentuali
sono tutti molto alti sul punteggio massimo, ma in particolare, lo sono su:
"Sviluppare nuovi servizi non presenti sul mercato". Per gli
intervistati risulta, quindi, preponderante lo sviluppo di nuovi servizi
affinché un'azienda possa identificarsi come innovativa. Il sesso femminile,
depurato dalla inferiore proporzione di presenza in ENEL.it, è risultato più
aperto all'innovazione, sia in media che nello specifico.
Fig. 11- Innovazione

Alla domanda "Considera la
sua Azienda innovativa?", hanno risposto, per circa un 75%,
"molto", e per quasi la restante parte (21%),
"sufficiente".
Dal campione intervistato risulta
che ENEL.it è vista come una società innovativa.
Ho ritenuto importante
riscontrare negli intervistati se sono presenti differenze sostanziali nella
rappresentazione dell'innovazione rispetto a quella percepita in ENEL.it. La
domanda formulata è stata "La sua impresa ha introdotto delle innovazioni
negli ultimi tre anni? Si, in quale
settore prevalentemente: nei servizi, nei processi, nell’organizzazione e
nessuna". Le frequenze in percentuale sono state:
|
nei servizi |
nei processi |
nell’organizzazione |
nessuna |
|
45% |
35% |
20% |
0% |
Tab. 6
Tale tabella indica che anche in
ENEL.it l'innovazione è presente fortemente in tutti gli ambiti, ma comunque predomina nei servizi/prodotti
prestati.
Verificata sostanzialmente
l'innovatività percepita, come già individuato attraverso l'osservazione fisica
e documentale in azienda, ho proceduto a riscontrare come gli intervistati
"vedono" la loro struttura organizzativa.
Alla domanda "Secondo Lei su
quali criteri è prevalentemente organizzata l’azienda?", hanno risposto
come segue:
|
Per funzione |
Per processi |
Per progetti |
|
5% |
30% |
65% |
Tab. 7
Inoltre, "Lei fa parte di un
gruppo di lavoro stabile che svolge compiti specifici?"
|
|
Si |
|
no |
|
|
Negli ultimi 3 anni |
|
da prima |
|
|
|
|
85% |
|
12% |
3% |
Tab. 8
"La ripartizione delle sue
competenze nel posto di lavoro è stata modificata negli ultimi 3 anni?"
|
No |
|
2% |
|
Si, maggiori competenze |
81% |
|
|
Uguali |
|
17% |
Tab.9
La temporalità nella domanda
(Negli ultimi 3 anni) è stata inserita per verificare che prima della effettiva
"privatizzazione di ENEL", nell'azienda era l'eccezione il lavoro in
team: ora è evidentemente la regola.
"Quanto vari
sono in genere i compiti che deve svolgere?"
|
Poco |
|
|
|
|
molto vari |
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
|
5% |
6% |
4% |
2% |
14% |
69% |
Tab. 10
"Quale
è l’importanza dei seguenti obiettivi riguardo ai cambiamenti nel suo
lavoro?"
|
|
Nessuna |
|
|
|
|
molto |
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
|
Riduzione dei costi |
13% |
9% |
10% |
15% |
22% |
31% |
|
Aumento della velocità nei processi
decisionali |
1% |
1% |
4% |
1% |
21% |
72% |
|
Miglioramento della qualità |
1% |
3% |
5% |
12% |
16% |
63% |
|
Nuovo o migliore utilizzo delle tecnologie
d’informazione e comunicazione |
0% |
0% |
2% |
8% |
12% |
78% |
|
Maggiore motivazione |
4% |
6% |
11% |
16% |
26% |
37% |
|
Migliore utilizzo del know how dei
dipendenti |
0% |
0% |
1% |
8% |
23% |
68% |
Tab. 11
Le risposte evidenziano un enorme
cambiamento dell'organizzazione del lavoro, anche riguardo agli obiettivi che
l'azienda persegue.
Considerando le scale inerenti
alle domande sull'innovazione (Tab. 10) e quella relativa agli obiettivi (Tab.
11) come continue, ho proceduto al calcolo del coefficiente di correlazione che
è risultato di circa 0,98. Il valore molto vicino ad 1 del coefficiente
conferma una buona correlazione tra le variabili. Possiamo affermare che gli
intervistati hanno degli obiettivi che sono congruenti con la loro visione di
azienda innovativa.
Alla domanda: "A quante
iniziative formative (compresa la
formazione a distanza) ha partecipato negli ultimi due anni?", hanno
risposto:
|
Nessuna |
|
una |
|
|
più di una |
|
2% |
|
35% |
|
|
63% |
Tab. 12
Le percentuali dimostrano molta
attenzione al tema della formazione, che risulta oltremodo essere continuativa
nel tempo, come è possibile scorgere dall'elevato valore (63%) di chi ha
effettuato più iniziative formative.
"Quali sono
state le materie oggetto dei corsi?"
|
Informatica
generale |
|
60% |
|
Materie specifiche |
|
4% |
|
Materie a carattere
generale |
36% |
|
Tab. 13
Le materie che hanno destato
maggiore attenzione sono state l'informatica e le altre materie a carattere generale. Tale composizione
sottende che, tenuto conto dei forti mutamenti tecnologici, qualsiasi compito
da svolgere in azienda ha bisogno di una valida istruzione di base.
Le frequenze percentuali di
risposta alla domanda "In caso di cambiamenti nell’organizzazione, Lei è
stato informato del processo di ristrutturazione?" sono così ripartite:
|
Si |
|
|
|
|
Alla conclusione |
|
3% |
|
|
Nella fase di
pianificazione |
12% |
||
|
In tutte le fasi |
|
83% |
|
Tab. 14
Come si può notare la
comunicazione in azienda è molto buona, anche su temi come quelli delle
riorganizzazioni aziendali in cui si tende a coinvolgere il lavoratore solo
alla fine del processo.
Incrociando i dati con quelli
relativi all'innovazione, ho ottenuto un'altissima significatività al test del
Chi quadro (considerato il campione che
non è numeroso, ha pochi valori nulli e frequenze mai troppo piccole)
dimostrando un'alta dipendenza tra le variabili.
|
|
|
|
Considera la sua Azienda innovativa? |
|
||
|
|
|
|
No |
poco |
sufficiente |
molto |
|
Alla conclusione |
|
1 |
1 |
2 |
2 |
|
|
Nella fase di pianificazione |
0 |
2 |
7 |
16 |
||
|
In tutte le fasi |
|
2 |
3 |
41 |
126 |
|
|
No |
|
|
1 |
1 |
1 |
0 |
|
chi2 |
|
40,99 |
|
g.l. |
|
9 |
|
livello significatività |
0,05 |
|
|
livello probabilità |
16,91 |
|
Tab. 15
Una buona correlazione ho
ottenuto, anche, valutando le variabili innovazione e varietà nei compiti
(domanda: "Quanto vari sono in genere i compiti che deve svolgere?").
La varietà dei compiti svolti è indicativa dei nuovi processi in atto
nell'attività lavorativa ed è uno dei cardini della definizione di impresa
innovativa. Pertanto l'alta correlazione identifica che effettivamente è da
configurarsi impresa innovativa, che agisce continuamente mettendo in
discussione il suo operato, e stravolgendo gli standard dei processi che non
sono più in linea con le nuove esigenze.
Coefficiente di correlazione: 0,98
Fig. 12- percentuali gradienti
innovazione - variabilità compiti
Nella
valutazione della tecnologia, ed in particolare di quella informatica, si sono
avuti gradienti altissimi alle due risposte sotto riportate:
"Quale
importanza dà ai seguenti obiettivi con l’impegno delle tecnologie
informatiche?"
|
|
Nessuna |
|
|
|
|
molto |
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Ottimizzazione delle decisioni |
3 |
0 |
2 |
5 |
24 |
66 |
|
Ottimizzazione dei processi |
1 |
1 |
4 |
2 |
7 |
85 |
Tab. 14
La tecnologia aiuta, in concreto,
aspetti fondamentali dell'organizzazione come le decisioni da prendere davanti
a mutamenti improvvisi e l'ottimizzazione dei processi lavorativi che rendono
più snella ed efficiente l'attività dei singoli e del gruppo di lavoro (lavoro
in rete).
Le correlazioni statistiche tra
innovazione, tecnologia e processi, ha riportato un indice pari a circa 0,95:
permettendoci di affermare che questi "temi" in azienda hanno
sicuramente un legame.
Una relazione forte esiste pure
sul fronte degli obiettivi cui l'azienda tende e si è strutturata per dare
risposte convincenti alle esigenze della clientela.
Le tecnologie che, negli ultimi
tre anni, hanno spinto verso l'innovazione possono essere percepiti dalla
tabella sotto indicata:
Quali delle seguenti tecnologie
usa nella sua azienda?
|
|
|
|
Negli ultimi
3 anni |
prima |
mai |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Supporti digitali (organizer,databank) |
40% |
5% |
55% |
|||
|
Computer portatile |
|
|
52% |
4% |
44% |
|
|
Workstation |
|
|
23% |
28% |
49% |
|
|
E-mail |
|
|
|
73% |
27% |
0% |
|
Internet |
|
|
|
97% |
2% |
1% |
|
Reti (LAN, WAN) |
|
|
68% |
32% |
0% |
|
|
Intranet |
|
|
|
100% |
0% |
0% |
|
Extranet |
|
|
|
4% |
0% |
96% |
|
Macchina da scrivere |
|
|
0% |
8% |
92% |
|
|
Registri cartacei |
|
|
1% |
28% |
71% |
|
|
Documentazione cartacea |
|
2% |
76% |
22% |
||
|
Calcolatrice da tavolo |
|
|
0% |
15% |
85% |
|
|
Schedari |
|
|
|
2% |
25% |
73% |
Tab. 15
Si nota che molti strumenti sono
divenuti obsoleti come: le macchine da scrivere, calcolatrici da tavolo,
schedari, ecc.
Un caso particolare è l'utilizzo
di workstation che è quasi rimasto costante. Infatti, le vecchie procedure
ancora utilizzate cominciano lentamente ad essere dismesse, anche con l'uso di
emulatori su personal computer.
Infine, Internet ed Intranet, che
prima avevano rispettivamente un uso modesto o nullo (non esisteva), ora hanno
un utilizzo generalizzato.
Alla domanda:
"Secondo
Lei su quali criteri è prevalentemente strutturata l’azienda per rispondere
agli obiettivi prefissati?"
hanno risposto:
|
Per
funzione |
1% |
|
Per
processi |
5% |
|
Per
progetti |
94% |
Tab. 16
La dipendenza con l'innovazione
ha fornito un chi quadro molto elevato (chi2= 124,63 - livello di
significatività = 0,05 - g.l.=6 - livello di probabilità=12,59), anche se
l'esistenza di alcuni valori nulli hanno prodotto un innalzamento artificioso
dell'indice.
Al quesito "Chi prende le
decisioni nel gruppo di lavoro?" hanno risposto come di seguito
evidenziato:
|
|
Dirigente |
|
|
|
|
gruppo |
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Nella scelta dei membri del gruppo |
3% |
3% |
4% |
12% |
25% |
53% |
|
Nella scelta dei temi da affrontare |
5% |
4% |
11% |
27% |
15% |
38% |
Tab. 17
Le risposte sono state più alte in direzione delle scelte
del gruppo, evidenziando una buona componente di democrazia nella visione che i
collaboratori hanno del capo (confermato anche dalle risposte alla domanda
diretta "Come giudica il Suo capo?").
"Nella scelta dei temi da affrontare" c'è stata
una leggera flessione che, pur rimanendo in direzione del gruppo, si è spalmata
in posizione centrale: indice di una maggiore pressione da parte dei capi sugli
argomenti da trattare.
Il dirigente di ENEL.it promuove la capacità produttiva e la
competitività, organizza, in parte, il lavoro dei collaboratori, infonde
energia e motivazioni al gruppo e ai singoli componenti, riconoscendo, per
quanto possibile, le qualità degli individui.
Cerca, inoltre, di infondere nei collaboratori il senso di
appartenenza all’azienda attraverso la propria leadership.
Tende a vedersi come un attore simbolico capace di far
nascere modelli di significato adeguati allo sviluppo di azioni condivise e
coordinate all'interno dell'azienda. Essendo leader democratico lascia che la
"definizione della situazione" si sviluppi naturalmente, quasi che la
sua influenza non esista. La realtà è modificata in modo sottile, limitandosi a
coinvolgere i collaboratori sugli obiettivi strategici e offrendo, al contempo,
direttive e valori, ma mai costringendo le persone.
L'indice di correlazione, nell'ordine dello 0,97, della
"visione" del capo ha confermato il suo legame tendenziale con
l'innovazione.
Non ci sono state sorprese riguardo al "clima" che
si respira nell'ambiente lavorativo, che anche dall'osservazione, è risultato
talvolta teso e nervoso. La tensione, mai eccessiva, è talvolta stimolante nel
generare la competizione, che è il sale dei continui mutamenti in atto
nell'azienda. Pochi (inferiore all'uno
percento) hanno espresso di trovarsi in un clima freddo e distaccato, che mal
si conforma ad un'azienda che della collaborazione attiva fa il suo cavallo di
battaglia.
Nota conclusiva
Cercherò di non ripercorrere analiticamente le fasi della
ricerca che, forse troppo schematicamente e sinteticamente, ha mostrato come
ENEL.it sia un'azienda che fonda la sua essenza nell'innovazione.
Ho percorso in lungo ed in largo l'organizzazione che, in
ogni sua dimensione, è risultata avere quelle caratteristiche che la pongono
continuamente sulla soglia del cambiamento.
I collaboratori di ENEl.it hanno espresso una visione
dell'azienda che è in sintonia con le migliori società informatiche, dove
esperienza ed innovazione trovano il giusto contributo.
Nella stesura della tesi ho colloquiato con alcuni dirigenti
dell'area Personale ed Organizzazione, che non cito per loro volontà. Molti dei
passi riportati sono frutto di questi colloqui e della documentazione, spesso
riservata, che sono riuscito a reperire.
La società proprio in questo periodo si avvia ad un nuovo
cambiamento dei vertici, che naturalmente si ripercuoterà sull'organizzazione
aziendale.
La speranza di ENEL.it, che ha affrontato un processo di
cambiamento strategico organizzativo attraverso logiche e strumenti tra i più
avanzati, è di proseguire nel suo itinerario fino a divenire un soggetto
innovativo riconosciuto a livello mondiale.
Riferimenti
bibliografici
Libri
|
Battaglia
Francesco, Elementi di metodologia statistica, SEAM Roma, Roma, 1996 |
|
Capucci
Ulderico, Realtà Industriale n. 3/2001 |
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Dennis
P. Curtis, Informatica di base, McGraw-Hill, Milano, 1999 |
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Lombardi
Maurizio, Speciale New Economy su Realtà Industriale n. 3/2001 |
|
Morgan
Gareth, Image, Franco Angeli, Milano, 1997 |
|
Perretti
Fabrizio, L'economia di Internet, ETAS, Milano, 2000 |
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Rifkin
Jeremy, L'era dell'accesso, Mondadori, Milano, 2000 |
|
Shapiro
Carl, Information rules, ETAS, Milano, 1999 |
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Statera
Gianni, La ricerca sociale, SEAM, Roma, 1997 |
Materiale Aziendale
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Documentazione
ENEL SpA, anno 2002 |
|
Documentazione
ENEL.it, P.O.S., anno 2002 |
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Enel.it.
Rapporto sulle attività - anno 2001 |
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Pubblicazione
ENEL, n. 2 - anno 1999 |
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Pubblicazione
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Siti Internet ed Intranet
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Intranews.Enel/Enel_it,
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www.garr.it, aprile
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www.mediamente.rai.it/articoli/20020311a.asp,
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|
www.spbo.unibo.it/orgint/testo.doc,
marzo 2002 |
|
www.webhosting.it,
aprile 2002 |
QUESTIONARIO
(il presente questionario è anonimo)
Nelle sezioni indicate con il simbolo ¬
® ¯ °
± va indicata
una preferenza tra i due estremi indicati nella domanda.
1 sesso M F
2 Anno nascita
inserire l'anno di
nascita
3 Titolo di studio laurea Diploma
scuola secondaria
4 Area di lavoro:
Giuridica
Economica
Amministrativa
Tecnica
5
Mansione:
Dirigente
Impiegato
6 Quale importanza
hanno per Lei i seguenti fattori in un'azienda?
Sviluppare nuovi servizi non
presenti sul mercato ¬ ®
¯ ° ±
Sviluppare nuovi processi non
ancora adottati dalla concorrenza ¬ ®
¯ ° ±
Creare una nuova organizzazione
aziendale non adottata dalla concorrenza ¬ ®
¯ ° ±
Proporre servizi nuovi per l’azienda,
ma già adottati dalla concorrenza ¬ ®
¯ ° ±
Proporre nuove soluzioni organizzative
per l’azienda, ma già adottate dalla
concorrenza ¬ ®
¯ ° ±
7
Considera
la sua Azienda innovativa?
No poco sufficiente molto
8 La sua impresa ha introdotto delle
innovazioni negli ultimi tre anni?
Si, in quale settore
prevalentemente:
nei
servizi
nei
processi
nell’organizzazione
No nessuna
9 Secondo Lei su
quali criteri è prevalentemente strutturata l’azienda per rispondere agli
obiettivi prefissati?
Per funzione
Per processi
Per progetti
10
La
ripartizione delle sue competenze nel posto di lavoro è stata modificata negli
ultimi 3 anni?
No
Si, maggiori competenze
Uguali
11
Quanto
vari sono in genere i compiti che deve svolgere?
Poco vari molto
vari
¬ ®
¯ ° ±
12
Quale
è l’importanza dei seguenti obiettivi riguardo ai cambiamenti nel suo lavoro?
Nessuna molto
Riduzione dei costi ¬ ®
¯ ° ±
Aumento della velocità nei processi
decisionali ¬ ®
¯ ° ±
Miglioramento della qualità ¬ ®
¯ ° ±
Nuovo o migliore utilizzo delle tecnologie
d’informazione e comunicazione ¬ ®
¯ ° ±
Maggiore motivazione ¬ ®
¯ ° ±
Migliore utilizzo del know how dei
dipendenti ¬ ®
¯ ° ±
13
Quale
è l’importanza dei seguenti ostacoli alla realizzazione di cambiamenti nel suo
lavoro?
Nessuna molto
Mancanza
di informazione riguardo
a nuove forme organizzative ¬ ®
¯ ° ±
Lunghi
processi di adattamento ¬ ®
¯ ° ±
Elevati
costi ¬ ®
¯ ° ±
Mancanza
della necessaria qualificazione ¬ ®
¯ ° ±
Management
impegnato in altre priorità ¬ ®
¯ ° ±
Resistenze
interne ¬ ®
¯ ° ±
14
Quali
effetti dovuti a cambiamenti strutturali ha riscontrato negli ultimi 3 anni
(saltare la domanda se non ce ne sono stati)
Riduzione aumento
Efficienza aziendale ¬ ®
¯ ° ±
Gerarchia ¬
® ¯ °
±
Ricorso all'autsorcing ¬ ®
¯ ° ±
Celerità nei processi decisionali ¬ ®
¯ ° ±
15
Di
quanto varia la Sua quantità di lavoro da un giorno all’altro?
Niente molto
¬ ®
¯ ° ±
16
Quale
è l’importanza che assegna alle seguenti forme di flessibilizzazione
dell’orario di lavoro?
Nessuna molto
Occupazione a tempo parziale ¬ ®
¯ ° ±
Occupazione a tempo determinato ¬
® ¯ °
±
Straordinari ¬ ®
¯ ° ±
job
rotation ¬ ®
¯ ° ±
17
Lei
fa parte di un gruppo di lavoro stabile che svolge compiti specifici?
Si
Negli ultimi 3 anni da
prima
No (salta alla domanda
20)
18
La
sua partecipazione è:
Volontaria
Obbligatoria
Un mix delle precedenti
19
Chi
prende le decisioni nel gruppo di lavoro?
Dirigente gruppo
Nella scelta dei membri
del gruppo ¬ ®
¯ ° ±
Nella scelta dei temi da
affrontare ¬ ®
¯ ° ±
20
Secondo
Lei:
Lavoratore Dirigente
Chi stabilisce i tempi dei
progetti in corso ¬ ®
¯ ° ±
Chi ripartisce il lavoro ¬ ®
¯ ° ±
Chi stabilisce il metodo ¬ ®
¯ ° ±
21 Come giudica il Suo capo?
Autocratico
Democratico
Paternalistico
Consultativo
22 Come percepisce il Suo ambiente lavorativo?
Spesso talvolta raramente
Conflittuale
Teso/nervoso
Freddo
e di-
staccato
23 Come esprimerebbe la sua motivazione
nell'esperire i suoi compiti?
demotivato motivato
¬ ®
¯ ° ±
24 Quali delle
seguenti tecnologie usa nella sua azienda?
Negli ultimi
3 anni da
prima non usa
Supporti digitali (organizer,
databank …)
Computer portatile
Workstation
E-mail
Internet
Reti (LAN, WAN)
Intranet
Extranet
Macchina da scrivere
Registri cartacei
Documentazione
cartacea
Calcolatrice da tavolo
Schedari
25
Per
quali finalità usa Internet?
Negli ultimi 3 anni da prima
Ricerca di informazioni generali
Scambio dati (Ftp)
Videoconferenze
Chat
Forum di discussione (Usenet)
Formazione a distanza
Web-TV
26
Quanto
frequentemente usa l’Intranet
Niente molto
¬ ®
¯ ° ±
27
Quale
importanza dà ai seguenti obiettivi con l’impegno delle tecnologie
informatiche?
Nessuna molto
Ottimizzazione
delle decisioni ¬ ®
¯ ° ±
Ottimizzazione
dei processi ¬ ®
¯ ° ±
Miglioramento
della comunicazione ¬
® ¯
° ±
Miglioramento
dell’offerta ¬ ®
¯ ° ±
Integrazione
tra prodotti per
migliorare i servizi ¬ ®
¯ ° ±
28 Quali effetti si hanno dall’applicazione
delle nuove tecnologie informatiche?
Riduzione aumento
Innovazione ¬ ®
¯ ° ±
Efficienza ¬ ®
¯ ° ±
Entità numerica del
personale ¬ ®
¯ ° ±
Comunicazione ¬ ®
¯ ° ±
Formazione ¬ ®
¯ ° ±
29 Quale è l’importanza che assegna alle
seguenti misure per ottenere la necessaria qualificazione del personale
Nessuna molto
Apprendimento
indipendente
dal lavoro prestato ¬ ®
¯ ° ±
Addestramento
da parte dei
colleghi o dirigenti ¬ ®
¯ ° ±
Corsi
aziendali interni ¬ ®
¯ ° ±
Corsi
aziendali esterni ¬ ®
¯ ° ±
Assunzioni
di personale già
qualificate ¬ ®
¯ ° ±
30 A quante iniziative formative (compresa la formazione a distanza) ha partecipato
negli ultimi due anni?
Nessuna
una più
di una
(salta alla domanda
32)
31 Quali sono state le materie oggetto dei
corsi?
Informatica generale
Materie specifiche
Materie a carattere
generale
32 In caso di
cambiamenti nell’organizzazione, Lei è stato informato del processo di
ristrutturazione?
Si
Alla
conclusione
Nella
fase di pianificazione
In
tutte le fasi
No
(1) www.assindan.it/industrianet/documenti_r/r_i_3_2001.doc,L'ingegnerizzazione delle persone come e-strategy per il successo, marzo 2002
(2) Morgan Gareth, 1997, Image, Franco Angeli, Milano
(3) vds. Citazione (1)
(4) www.portalino.it/banks/tesi/rocca/intro.htm, La Banca virtuale tra Old e New Economy, marzo 2002
(5) vds. Citazione (2)
(6) vds. Citazione (2)
(7) www.gest.unipid.it/~tecsisim/gia/evint.doc , marzo 2002
(8) vds. Cit. precedente
(9) Perretti Fabrizio, L'economia di Internet, 2000, ETAS, Milano, pagg. 19-20
(10) www.spbo.unibo.it/orgint/testo.doc, marzo 2002, nota pag. 4
(11) vds. Cit. precedente, pag. 5
(12) vds cit. 10, pagg. 7-11
(13) vds. Cit. 9
(14) www.mappedellarete.net/atlante/historical/historic.htm, marzo 2002
(15) vds. Cit. 10, pag. 20
(16) WAN - Wide Area Network: reti ad estensione continentale o intercontinentale
(17) vds. Cit. 10, pag. 21
(18) Backbone: rete dorsale composta da linee dedicate ad altissima velocità, che collegavano alcuni mainframe nevralgici, disposti sul territorio, a formare una vera e propria struttura portante
(19) vds cit 9, pag. 36
(20) vds cit. 9, pagg.41-42
(20a) Dennis P. Curtis, Informatica di base, McGraw-Hill, Milano, 1999
(21) www.dsc.unibo.it/studenti/tesine/antolini/cap_3.htm, marzo 2002
(22) Shapiro Carl, 1999, Information rules, ETAS, Milano pagg. 125-232
(23) vds Cit. 9, pagg.180-184
(24) www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo/frontiere_di_rete/html/testo_06.htm, marzo 2002
(25) vds Cit. 9, pagg.171-203
(26) www.webhosting.it, aprile 2002
(27) www.itnet.it, aprile 2002
(28) www.next.it, aprile 2002
(29) www.geant.net, aprile 2002
(30) www.garr.it, aprile 2002
(31) www.enel.it, maggio 2002
(32) Enel.it. Rapporto sulle attività - anno 2001
(32a) Rifkin Jeremy, L'era dell'accesso, Mondadori, Milano, 2000
(33a) www.mediamente.rai.it/articoli/20020311a.asp, maggio 2002
(33b) Capucci Ulderico, Realtà Industriale n. 3/2001
(34) Lombardi Maurizio, Speciale New Economy su Realtà Industriale n. 3/2001
(34a) www.portalino.it/banks/tesi/rocca/intro.htm, La Banca virtuale tra Old e New Economy, marzo 2002
(36) www.iged.it/p068.pdf, gennaio 2002
(37) Morgan Gareth, 1997, Image, Franco Angeli, Milano, pag. 116-130
(37a) Pubblicazione ENEL, n. 2 - anno 1999
(40) Pubblicazione ENEL.it, n. 1, anno 2001
(41) Intranews.Enel/Enel_it, gennaio 2002
(42) Documentazione ENEL.it, P.O.S., anno 2002
(43) Documentazione ENEL SpA, anno 2002
(43a) www.enel.it
(43b) intranews.enel
(44) Statera Gianni, La ricerca sociale, SEAM, Roma, 1997
(45) Battaglia Francesco, Elementi di metodologia statistica, SEAM Roma, Roma, 1996