L'ALBATROS


Nell’originale, quartine di versi a rima alternata (ABAB).
POESIA
PARAFRASI
Per dilettarsi, sovente, le ciurme
Catturano degli albatri, marini
Grandi uccelli, che seguono, indolenti (1)
Compagni di viaggio, il bastimento
che scivolando va su amari abissi. (2)

E li hanno appena sulla tolda (3) posti
Che questi re dell’azzurro abbandonano,
inetti (4) e vergognosi, ai loro fianchi
miseramente, come remi, inerti
le candide e grandi ali.

Com’è goffo e imbelle questo alato viaggiatore!
Lui, poco fa sì bello, com’è brutto
e comico! Qualcuno con la pipa
il becco qui gli stuzzica; là un altro
L’inferno che volava, zoppicando
Scimmieggia. (5)

Come il principe dei nembi (6) è il Poeta che,
avvezzo alla tempesta, si ride dell’arciere (7)
ma esiliato sulla terra, fra schemi, camminare
non può per le sue ali di gigante.

Spesso, per divertirsi, gli uomini
dell'equipaggio
catturano degli albatri, vasti uccelli dei mari,
che seguono, indolenti compagni di viaggio,
il vascello che scivola sopra gli abissi amari.

Non appena li hanno deposti sulle tavole,
questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi,
miseramente lasciano le grandi ali candide
come remi arrancare strisciando accanto a
loro.

Com'e' impacciato e debole il viaggiatore alato!
Lui, prima così bello, com'e' sgraziato e comico!
Chi gli va stuzzicando il becco con la pipa, chi mima,
zoppicando, lo storpio che volava!


Il poeta assomiglia al principe dei nembi
che pratica la tempesta e se la ride dell'arciere;
esiliato a terra in mezzo agli scherni,
le ali da gigante gli impediscono di camminare.



1. INDOLENTI :pigri Gli albatri hanno un apertura d’ali fino a quattro metri, che conferisce loro un andatura lenta. Probabilmente Baudelaire
li aveva visti durante il viaggio nelle Indie.
2. AMARI ABISSI: (sinestesia) “amari” ha un valore simbolico: il mare, che spesso richiama l’idea di libertà, in quanto vasto e azzurro,
è qui simbolo del baratro e della caduta, per l’immensa profondità dei suoi “abissi”.
3. TOLDA: ponte superiore della nave.
4. INETTO: incapace di reagire. Con le loro grandi ali e piccole zampe palmate, gli albatri sono adatti al cielo e al mare, ma non riescono a sollevarsi
da terra. Come l’albatro sul ponte della nave, così anche il poeta appare inetto nella società borghese che lo tratta con sufficienza e con
irrisione.
5. SCIMMIEGGIA: scimmiotta, fa il verso.
6. PRINCIPE DEI NEMBI: è l’albatro, che è il signore delle nuvole.
7. SI RIDE DELL’ARCIERE: non teme le frecce, che possono raggiungerlo poiché egli vola molto alto. Così il poeta, che si apparta nel suo mondo,
può sentirsi al di sopra della società e dei suoi giudizi.

COMMENTO




E’ la seconda della prima sezione della raccolta “I FIORI DEL MALE” quella che reca come titolo “ NOIA E IDEALE”. L’autore istituisce un paragone tra la condizione
di vita dell’albatro, un uccello marino e quella del poeta. I temi di questa lirica sono essenzialmente due:

• l’albatro è come il poeta, libero e capace da sollevarsi da terra e volare in alto;
• i marinai che stuzzicano l’albatro sono come la gente comune che deride il poeta.
E’ una lirica a quartine con versi a rime alternate. La lirica è composta in due parti:

• la prima con carattere narrativo - descrittivo, presenta l’albatro catturato dai marinai incapace di ribellarsi;
• la seconda contiene il messaggio che l’autore vuole comunicare al lettore, cioè il paragone tra poeta e albatro.

Il poeta come l’uccello è capace di volare con la mente e la fantasia e di sovrastare gli altri uomini, ma è un essere solitario e indifeso quando sta nel suo ambiente.
Quelle qualità rendono il poeta goffo nella banalità dell’esistenza borghese. Nella società borghese, il poeta viene deriso per la sua grandezza.
Il tema è il contrasto tra il poeta e la società. La società nei confronti del poeta si comporta come i marinai verso l’albatro: hanno catturato l’uccello marino,
il re dei cieli, il viaggiatore alato, solo per divertirsi a stuzzicarlo e prenderlo in giro. Il poeta, per cui è prigioniero della società dove lui si sente estraneo
e esiliato, costretto a vivere in un mondo che non gli appartiene, visto che il volo con la fantasia gli viene impedito non gli rimane che zoppicare diventando
ridicolo.

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