Simone Lipari: il lavoro

La sua produzione si può sinteticamente suddividere in due parti: fotografica e cinematografica. La parte Fotografica comprende ritratti, foto paesaggistiche e reportages africani. La parte cinematografica più importante è quasi esclusivamente rivolta ai documentari folkloristici.

I ritratti costituiscono la parte più corposa della sua produzione, lì eseguì durante tutto l'arco della sua vita e se ne trovano in grande quantità nelle famiglie del paese.  Sono ritratti fatti in studio in cui si nota una eccezionale accuratezza nella disposizione delle persone e degli oggetti, nella sapiente disposizione delle luci, nella esecuzione tecnica dello sviluppo e della stampa, nel saper cogliere le migliori e più naturali espressioni dei soggetti fotografati.

Le foto di luoghi e paesaggi anche queste eseguite in varie epoche, sono quelle che ci permettono di rivedere una Terrasini che non c'è più: senza automobili, con le strade in terra battuta, con le case originarie e tutte in armonia di stile fra di loro. In queste immagini si coglie la pace e la tranquillità dei ritmi della vita di allora, si vedono le persone camminare al centro per le vie o ferme a parlare dovunque si incontrassero senza la preoccupazione di schivare le auto come accade al giorno d'oggi.

I reportages africani sono quelli che ha eseguito negli anni tra il 1937 e il 1942 quando aprì lo studio ad Addis Abeba. Ci sono parecchie immagini di quel periodo ritraenti le popolazioni locali con le loro attività lavorative, molti stupendi ritratti di indigeni, alcune foto di animali, e foto dell'esercito italiano con i loro comandanti.

Sappiamo che Lipari in Africa usava la seguente attrezzatura:  apparecchi Leica 35 mm,  Rolleiflex,  Voiglander Bessa scopar,  Virgin 6x9,  junior kodak, voiglander 6x9,  banco ottico 18x24,  banco ottico 13x18 da campagna.

I filmati e i documentari quasi sempre riguardano feste folkloristiche nei paesi siciliani, e si presume che siano stati girati nel periodo tra il 1924 ed il 1945, questa è una parte della sua produzione molto importante, ed è forse quella che gli ha dato più notorietà: infatti ebbe la geniale e altruistica intuizione di riprendere gli avvenimenti della Sicilia e i parenti degli emigrati per poi proiettare questo materiale in America, anche in America riprendeva cerimonie e persone per poi una volta ritornato in Sicilia proiettarli. Questa sua attività giovò tantissimo a creare come egli voleva, un ponte tra la Sicilia e l'America per alleviare la nostalgia degli anziani, e in questo modo diede tanta consolazione e tanta gioia ai familiari che per esigenze di lavoro avevano dovuto separarsi dai loro cari.

Purtroppo dell'immensa produzione cinematografica di Lipari rimane pochissimo.

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