venerdì 16 marzo 2001

domenica 1 aprile 2001

domenica 8 aprile 2001

Torna alla carica Enio Navonni, in difesa del Bravio

Continua la battaglia per il Bravio: Navonni «interroga» Nardini

Bravio, ora la città si mobilita. Il titolare di Pazzaglia pronto a raccogliere fondi tra i commercianti per realizzare un’opera sui capitani di ventura

Emanuele Lombardini

Emanuele Lombardini

TERNI— Torna alla carica Enio Navonni, in difesa del «Bravio di antiche gesta e tradizioni». L’appassionato di storia medievale, in una lettera- appello ai capigruppo consiliari del Comune di Terni, esprime tutta la sua preoccupazione per lo scarso impegno dell’amministrazione, ed in particolare del comitato di cui è parte attiva, per il ritorno della corsa: «Mi sto convincendo — dice Navonni — che anche per il 2001, chi ha avuto l’incarico di far rinascere la corsa non sta andando al di là di qualche semplice pronunciamento». Nella lettera, Navonni chiede ai capigruppo comunali un impegno «affinché Terni possa avere a disposizione una carta in più per la sua offerta turistica». Navonni allega alla lettera- appello una missiva dello storico Alessandro Bassetti che sta ultimando proprio in questi ultimi giorni un libro su un altro dei protagonisti che del Bravio, Erasmo da Narni detto «Il Gattamelata» e su numerosi capitani umbri e ternani che hanno preso parte alle crociate. Inoltre, a sostegno della tesi che collega Terni alla città di Magonza, Navonni porta anche le ricerche storiche sui rapporti fra Terni e la effettuate da un professore tedesco. «Voglio sperare — dice in un’altra missiva inviata al sindaco — che decidiate di mettere inpratica un vero comitato, anche perché l’interessamento di altre realtà è il modo migliore per accedere ai finanziamenti europei». Sul Bravio ha presentato una interpellanza anche il gruppo consiliare del PdCI.

TERNI— Enio Navonni lo aveva promesso. Non si sarebbe fermato di fronte all'annuncio dell'assessore alla cultura Nardini dell'impossibilità di realizzare il Bravio nei tempi previsti. Ed infatti così è stato, anche se le sollecitazioni in tal senso, giungono all'appassionato di storia medioevale nientemeno che dal Friuli.

In una missiva, Sandro Bassetti, scrittore ternano trapiantato nella provincia di Pordenone, autore di un libro su Bartolomeo d'Alviano e i condottieri ternani annuncia a Navonni di aver contattato il vice ministro degli esteri albanese, Pellumb Xhufi per avere notizie sull'attività del capitano Fulvio Giocosi e di aver fatto lo stesso con l'ambasciata inglese per le vicende del capitano Castelli. Navonni ha immediatamente girato la missiva all'assessore alla cultura Alida Nardini, sollecitandola sul tema della mancanza di fondi, che a detta dell'assessore avrebbe portato al rinvio del Bravio: «Vorrei che lei spiegasse— scrive Navonni — quanto è costato al Comune il mese valentiniano e perché non è stata riservata una parte di soldi anche per il Bravio, rifilando così una cocente delusione a tutta la città»

TERNI— Il Bravio non si fa più, almeno per quest’anno, ma non per questo si placa l’opera di Enio Navonni volta alla riscoperta della storia antica della città di Terni.

In attesa di conoscere risposte concrete dall’assessorato alla cultura del Comune sulle possibilità di realizzare la corsa in tempi brevi, Navonni ha deciso di concentrare la sua attenzione sulle ricerche storico-culturali dalle quali poi creare una rete di scambi culturali e turistici con i paesi vicini e anche con gli stati stranieri che hanno avuto in qualche modo legami con Terni ed i suoi eroi medioevali.

Una cospicua mano in quest’opera, a Navonni la sta dando Sandro Bassetti, storico ternano trapiantato in Friuli, che proprio di recente ha completato una serie di ricerche sui condottieri ternani Fulvio, Drusiano e Francesco Giocosi. Le vicende dei tre capitani di Ventura sono state raccolte da Sandro Bassetti in un manoscritto di ventitré pagine che lo stesso ha inviato a Navonni come spunto dal quale prendere le mosse per la sua battaglia volta a riportare in città quella “Corsa al Bravio” che per un attimo è sembrata sul punto di ritornare trionfalmente in vita. Le pagine del manoscritto costituiranno l’oggetto di un volume che nelle intenzioni di Navonni dovrebbe essere il primo di una collana interamente dedicata ai grandi personaggi ternani del passato. La notizia sta nel fatto che, almeno stavolta, Navonni non dovrà andare lontano per trovare finanziamenti che possono consentirgli di mettere in atto il suo progetto. Il bar Pazzaglia, uno degli esercizi storici della città, si è infatti volontariamente offerto di fare da centro di raccolta per una colletta fra i vari operatori commerciali ternani, dalla quale si spera di ricavare il necessario per editare il primo volume della collana: “Ogni pubblicazione – scrive Navonni in una missiva inviata all’assessore comunale ai servizi sociali. Fabrizio Pacifici – dovrebbe essere l’occasione per incontri e dibattiti di carattere storico-culturale con le rappresentanze municipali delle realtà territoriali coinvolte”. A queste ricerche sulla famiglia Giocosi arriverà presto il contributo del ministro degli esteri albanese, Pellumb Xhufi, che in qualità di storico e docente all’università di Tirana ha confermato l’esistenza di rapporti tra la famiglia ternana e il paese balcanico.

Intanto, sarà presto presentato a Terni il volume che Sandro Bassetti ha dedicato alla figura di Bartolomeo d’Alviano: il prossimo 20 aprile, al circolo culturale “Il drago” si parlerà della figura di questo importante capitano di Ventura. Sull’argomento torna Navonni. “Con la speranza – dice – che possa essere di stimolo alle istituzioni ternane, che potrebbero sfruttarne l’immagine anche in chiave turistica, come sta facendo il comune di Alviano con il museo dedicato al condottiero inaugurato lo scorso anno”.

Navonni chiama in causa l’amministrazione comunale, più volte sollecitata con diverse lettere aperte, ma questa volta stimolata grazie ad un’effigie particolare, quella di Silvestro Spada.

“Il dipinto che ritrae questo condottiero ternano che emigrò nelle Fiandre – dice Navonni – si trova nell’ufficio del sindaco, Paolo Raffaelli, ed esattamente alle spalle del suo tavolo di lavoro. Questo quadro, insieme con le vicende narrate dalla Storia di terni dell’Angeloni, potrebbe essere un’ulteriore spinta a ricominciare il lavoro di squadra che dovrebbe portare al ritorno del Bravio”.

I negativi dell’olio su tela si trovano invece presso la Pinacoteca comunale, recentemente riaperta dopo il trasferimento a Palazzo Gazzoli.

 

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