domenica 30 luglio 2000

martedì 13 novembre 2001

I libri della settimana

CARCERE / 2

a cura di Lorenza Stroppa

Raffaele Cadamuro

PORDENONE — Nessuna novità nella classifica Nostrani, che vede il riproporsi del libro di Bassetti su Liviano d’Alviano; dell’opera di Ganzer sugli aerei in Comina, che fa da eco in questi giorni alle mille acrobatiche evoluzioni delle Frecce Tricolori sulle spiagge friulane; e del volume su Haider di Zochling, edito dalla casa editrice Goriziana, personaggio che ancora fa parlare i quotidiani del Nordest. Nulla da dire per la classifica Ragazzi, ferma come sempre a Rowling, mentre sugli scaffali del Supermarket vediamo il riproporsi di McGrat, leader in libreria che qui guadagna solo un modesto successo, e la nuova entrata della Sonzogno, Viaggio a Q’Eros, di Elisabeth B. Jenkins. Ne il Ritorno dell’Inca (Sonzogno 1997) la Jenkins ci raccontava la sua esperienza spirituale di incontro con una civiltà antica, gli Inca peruviani; la sua nuova percezione di un mondo diverso, con al centro una natura buona e onnipresente, che fa sentire il suo respiro anche nei quartieri di cemento di New York. La Jenkins, nominata Gran Sacerdotessa ritorna negli Stati Uniti e cerca di mettere in atto la sua missione, quella di costituire un ponte tra due diverse culture. Ma, spaesata dalla città ostile, deciderà di cercare aiuto a Q’Eros, per comprendere di nuovo se stessa e il suo scopo nel mondo.

CLASSIFICA NOSTRANI

1) S. Bassetti, Bartholomeo Liviano d’Alviano, p. 200, L. 55.000, Ellerani, punti 80

2) C. Zochling, Haider, luci ed ombre di una carriera, p. 212, L. 22.000, Goriziana, punti 30

3) P. Ganzer, A la conquista dell’aria, p. 250, L. 35.000, Geap, punti 20.

SAN VITO - Sarà una casualità, ma la polemica sul nuovo carcere da costruire a San Vito riporta di l'attenzione sulle implicazioni locali legate al Castello di Pordenone. L'editore sanvitese Ellerani lo scorso anno pubblicò il libro "Bartholomeo Liviano d'Alviano , unego sior de Pordenon", dell'autore umbro (con lungo passato nostrano) Sandro Bassetti. Un testo che ancora in queste settimane viene presentato in Umbria con cerimonie ufficiali e grossa attenzione di critica, mentre a Pordenone l'idea di una presentazione nella dimora d'Alviano - il Castello - resta un sogno. Anzi, il libro non è stato neppure presentato. E pensare che nel 1508 fu Bartolomeo Liviano a fondare quell'Accademia che richiamò in riva al Noncello i più famosi letterati e musici dell'epoca, con Pietro Edo, Vegenzio "Cimbriaco", Giacomo Zanella e molti altri. Un'accademia che sostituì nel pensiero filosofico lo studio di Padova. Non solo: alla corte del feudatario trovarono onori anche famiglie locali come Gregoris, Mantica, Ricchieri e condottieri come il sanvitese Montico.

«Strana storia, quella dell'unico vero "signore" di Pordenone, con tanto di Bolla dogale - commentano gli Ellerani -. In vita venne trascurato dalla sua terra e fece fortuna a Pordenone; ora è Pordenone a dimenticarlo, mentre in Umbria viene rivalutato. E pensare che invece è un editore pordenonese ad aver creduto al suo valore storico. Spiace vedere così snobbato un personaggio che portò la cultura a Pordenone e fu il vero signore di quel Castello che ora si vuol recuperare proprio nel nome della cultura».

 

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