TERNI Mettere insieme un sindaco a far
veleggiare il suo comune verso approdi turistici
significativi, un giornalista famoso che periodicamente vi risiede,
un quotatissimo ingegnere Eni: può venirne fuori Un
ponte, un fiume, un castello.
Il libro sul castelviscardese Monte Rubiaglio, un
tempo Monte dei Monaldeschi.
Enrico patrizi, col voto del 23 aprile ha dovuto
cedere lo scettro di primo cittadino di Castel Viscardo a Marcello
Tomassini. Ma il merito di aver tirato per la
pubblicazione di quella che sarà la nostra bussola per dire di
Monte Rubiaglio gli rimane tutto. A Tomassini gli auguri di buon
lavoro, sperando che potrà farci avere altre notizie su questo
splendido lembo di Umbria. Le divulgheremo.
Gli altri due personaggi? Jader Jacobelli e Sandro Bassetti,
ternano, laureato in ingegneria chimica. Però il famoso
giornalista non scrive ma legge, e sprona lingegnere a
pubblicare le ricerche su Monte Rubiaglio, fatte per sé,
per diletto.
Bassetti batteva la zona del Paglia per lavoro ma
anche alla ricerca di un posto a misura duomo, dove
posarsi un giorno in pensione. Come fu, come non fu, il luogo è
di quelli che incantano, il castello era tornato abitabile:
decisi così di acquistare pressoché lintero
piano nobile. Compreso il fantasma di Giovanni Rinaldo II
Monaldeschi della Cervara, che vi abita dal 6 novembre
1657, da quando fu vittima, in Francia, della regina di Svezia che ne
era stata lamante.
Almeno così si tramanda. Non cè
dubbio, Sandro Bassetti colma una lacuna secolare: la mancanza
di notizie storiche documentate su eventi minori, che
minori non furono. Monaldo Monaldeschi della Cervara, Canonico di san
Pietro in Roma nel 1584 scriveva: Nelle parti del Patrimonio e
dOrvieto, che sono compresi nellantica Hetruria,
succedevano cose degne di memoria; ma perché non vi sono stati
historici, i cui scritti siano in luce, poca notitia se ne puote
havere: benché nelle croniche, et altre scritture
dOrvieto, e daltri luoghi convicini se ne trova notate
molte cose ma per non esser in stampa, et alcuni autori incerti, e
senza nome, non si puote di quelli far continua e chiara narratione.
Per Monte Rubiaglio non è più così. |