Organizzazione Militare

Storia Istituzioni Sociale Cucina Militare Religione Indice Analitico Riferimenti Storici Home Roma Antica

L'allenamento

Il termine esercizio copre attività molto diverse. L'allenamento era di due tipi: quello praticato individualmente e quello collettivo. Nel primo caso, l'obiettivo era di assicurare al soldato romano la superiorità sul nemico anche nel combattimento corpo a corpo e a mani nude.

I combattenti cominciavano col fare ginnastica, che era praticata o in tenuta sportiva, o con il proprio equipaggiamento, o caricandosi di pesi supplementari. L'allenamento comprendeva anche il nuoto, non di rado, in missione, capitava di dover attraversare fiumi o paludi, e l'equitazione. Poi il soldato passava ad attività più professionali, più militari e, essenzialmente, al maneggio delle armi.

Si allenava schermando contro un palo, il palus. Si abituava a lanciare dardi, frecce e giavellotti, nonché pietre, ma anche a difendersi dal riceverne. Imparava quindi a maneggiare la fionda e utilizzare l'arco.

Una volta che il soldato aveva acquisito un minimo di forza fisica e di destrezza nell'uso della spada e del giavellotto, poteva passare a un secondo livello di esercizio, le attività collettive.

Scopo principale dell'esercizio, infatti, era di imparare ai soldati a manovrare in unità costituite. Data l'enorme importanza di questa attività, questa non veniva lasciata alla buona volontà di ognuno.

I quadri controllavano regolarmente il livello di preparazione delle truppe. Tutte le mattine, essi procedevano all'ispezione: ogni centurione era responsabile della propria unità; un tribuno doveva vegliare su due coorti, e un legato sulla sua legione; questo movimento dà luogo a una valanga di rapporti.

A volte, era un generale che effettuava il giro delle guarnigioni di un settore: esaminava lo stato delle fortificazioni, faceva il conto delle riserve di viveri e verificava i ruoli degli effettivi, e si assicurava che le esercitazioni avvenivano regolarmente.

Alle dipendenze dei quadri (legato-tribuni-centurioni), alcuni graduati erano specializzati nella preparazione dell'esercizio. Normalmente, la presidenza di questa attività era affidata a un evocatus decorato, che svolgeva la funzione di istruttore principale.

Bisognava che ognuno sappesse qual era il suo posto nella formazione di combattimento, dove, quando e come doveva muoversi senza nuocere alla coesione della sua centuria. Le esercitazioni di gruppo consistevano essenzialmente in continui allenamenti di marcia, simulazioni di manovre eseguite in sincronia dai manipoli dietro le insegne che seguivano le indicazioni scandite dalle trombe e dai corni.

I singoli manipoli, e le centurie, si allenavano a eseguire manovre in sincronia come la formazione a testugine in cui tutti i soldati serrati dovevano portare lo scudo sopra le teste e quelli di prima linea tenerlo in modo da formare una barriera, altre manovre per sincronizzare l'apertura o la chiusura delle ranghi, o il contemporaneo assalto in linea con le lance o le spade.

Gli ufficiali facevano realizzare anche simulazioni di battaglia, fanti contro fanti, o contro cavalieri, e vere simulazioni, in cui l'esercito diviso in due riproduceva un autentico scontro campale. E nepure la marina non sfuggiva a questo imperativo; di tanto in tanto, le navi venivano raggruppate e si preparano alla guerra di squadra.

Le esercitazioni avvenivano prevalentemente all'aperto, nella Roma repubblicana nel Campo di Marte (Campus Martius), ma con l'estendersi delle conquiste, e l'inserimento nell'esercito di giovani che abitavano sempre più lontano dall'Urbe, fu necessario trovare nuove soluzioni, e organizzare queste attività sia nelle città di reclutamento sia nei pressi dei campi fissi dove le legioni erano stanziate. Ma avvenivano anche in basiliche (da non confondere con l'attuale significato dato a basilica, termine associato in seguito a luogo di culto), in costruzioni appositamente attrezzate a questo scopo o in anfiteatri. Il terreno per le esercitazioni era affidato a un graduato che portava il titolo di campidoctor, e al suo subordinato, il doctor cobortir.

La scherma, dipende dal talento di un doctor armorum, mentre le evoluzioni della cavalleria richiedono la presenza di scudieri particolarmente competenti, l'exercitator e il magister campi.

Tutta una gerarchia era dunque chiamata a controllare lo svolgimento delle esercitazioni.

Design by  Flavio Nitoglia ©