:::La testimonianza di Mascia
Carissimi amici,
non si può rimanere in silenzio quando tutti intorno a te annunciano la gloria di Dio.
Un grido nasce dal profondo, risuona nella tua carne e vibra nelle tue ossa: e ti svuota completamente di te, dei tuoi pregiudizi, del tuo orgoglio, dei tuoi malesseri per fare spazio al Verbo, alla Parola che, abitandoti, chiede di essere trasmessa, condivisa con i fratelli.
"La pace non è mai un edificio solido, costruito compatto una volta per tutte, ma somiglia piuttosto ad una tenda, ad un castello di sabbia, da custodire e da ricostruire sempre con infinita pazienza".
Così è l'uomo.
Una tenda in cammino che trova solo nella precarietà e nella continua disponibilità a "smontarsi e rimontarsi", quell'apertura al nuovo che consente allo Spirito di agire, di plasmare, di creare, di profetizzare.
Il sì del cristiano, il suo essere pellegrino, è profezia. Oltre lo spazio.
La parola chiave è generosità. L'atteggiamento generoso consente lo scambio, il passaggio, il dare e ricevere, l'umiltà - tanto rara oggi - di chiedere.
Se davvero riuscissimo a credere che "C'è più gioia nel dare che nel ricevere", allora questo processo si innescherebbe da solo, travolgerebbe i nostri dubbi e ci inonderebbe di Luce... saremmo andati e avremmo visto.
La fede del cristiano, il suo essere testimone della Verità che ha incontrato, è creazione. Oltre l'esistente.