Il Vaticano dà il via al valzer dei papabili
Il cardinale Ratzinger ammette: Wojtila sta molto male. E già si prepara la successione
Giovanni Paolo II Il prossimo concistoro, tra 20 giorni, si trasformerà in un pre-conclave


 di MIMMO DE CILLIS *


ROMA
Il papa sta molto male: pregate per lui»: le parole del cardinale Joseph Ratzinger al settimanale tedesco Bunte pesano come macigni in un momento in cui la curia romana e tutta la cristianità trattengono il fiato per le condizioni di salute di Giovanni Paolo II. Apparso particolarmente stanco e provato domenica scorsa, nell'ultima uscita pubblica in cui dalla finestra del Palazzo apostolico ha nominato 31 nuovi cardinali, Wojtyla è atteso da un mese denso di eventi e celebrazioni di interesse universale, in cui sarà chiamato a un vero tour de force come pochi altri nella storia del suo stesso regno. Si comincia il 5 ottobre con la canonizzazione dei beati Comboni e Janssen (fondatori degli ordini missionari comboniani e verbiti); il 7 l'annunciato pellegrinaggio a Pompei per la conclusione dell'anno del rosario; il 16 sarà la volta di liturgie, festa e udienze per la storica data dei 25 anni di pontificato; il 19 la grande celebrazione per la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta a San Pietro e, per finire, il 21 ottobre il concistoro con i nuovi cardinali. Insomma un calendario ricco di appuntamenti che significano ulteriore stress e stanchezza per un papa già divorato dal morbo di Parkinson e in evidente calo fisico. Dopo il mese di agosto - quando i medici che hanno in cura Wojtyla avevano in qualche modo preannunciato un lieve peggioramento delle sue condizioni, per consentire al fisico del vecchio papa una disintossicazione dal cocktail di farmaci somministratogli ormai da tempo - ci si aspettava una ripresa in settembre. Ma il miglioramento non c'è stato: anzi, la crescente fragilità del papa si è manifestata nel viaggio in Slovacchia all'inizio del mese, quando ha avuto bisogno di aiuto per leggere le sue omelie. E si è giunti fino a fargli saltare l'udienza generale la scorsa settimana (evento rarissimo) per quelli che il Vaticano ha definito «problemi intestinali». Intanto la preoccupazione nei corridoi della curia è salita alle stelle: il colpo di scena dell'improvvisa anticipazione della nomina dei nuovi cardinali e del concistoro, previsto in un primo momento il prossimo anno, ha fatto scattare campanelli d'allarme un po' ovunque. Le parole pronunciate da uno dei suoi più valenti generali, un cardinale Ratzinger commosso e addolorato, non fanno che confermare le paure dei fedeli che hanno visto Wojtyla barcollare, parlare e sorreggersi il viso a fatica durante l'Angelus di domenica scorsa. «Dobbiamo pregare per lui», ha sottolineato il cardinale tedesco, notando che il papa «pretende troppo dal suo stato di salute e quanto sta accadendo (cioè l'aggravarsi delle sue condizioni) dipende molto probabilmente da questo».

Intanto gli ambienti curiali vanno in sempre maggiore fibrillazione: il concistoro (la riunione di tutti i membri del collegio cardinalizio) annunciato fra venti giorni diventa un vero e proprio pre-conclave, in cui fra le berrette rosse cominceranno le consultazioni per la successione al soglio pontificio. Nel massimo amore e rispetto per un papa ancora vivo, ma nella certezza che occorre muoversi per tempo per poter giocare le proprie carte. Il valzer dei papabili, fra cordate, candidati, outsider e «grandi elettori», è ormai bello e cominciato.

* Lettera 22

 testo integrale tratto da "Il Manifesto" - 1 ottobre 2003