FONTE: MISNA
RWANDA  11/1/2005 0:29

TRIBUNALI POPOLARI: DEFINITI 60.000 CASI DI GENOCIDIO

Il ministero di Giustizia del Rwanda ha preparato i fascicoli per 60.000 casi di genocidio, destinati a essere giudicati dagli oltre 8.000 tribunali popolari noti col nome di Gacaca (pronuncia ‘Gaciacia’), che dal 15 gennaio prossimo dovrebbero affiancare la magistratura ordinaria nei processi contro decine di migliaia di persone incarcerate con l'accusa di aver partecipato ai massacri del 1994. Lo ha annunciato il direttore dell'unità di supporto legale dei Gacaca voluta dal ministero della Giustizia, Augustin Nkusi, precisando che "tutto ciò che resta da verificare, prima che i Gacaca inizino effettivamente a lavorare, è che le Corti abbiano le attrezzature necessarie per cominciare le udienze". L'apertura delle migliaia di corti tradizionali dislocate nei villaggi - e che daranno la possibilità ai prigionieri, ai sopravvissuti ai massacri di massa di dieci anni fa e ai famigliari delle vittime di confrontarsi pubblicamente davanti ai giudici eletti su base locale - è stata più volte annunciata e poi rimandata. “Stavolta non c'è nessuna ragione per cambiare questa data” aveva assicurato Nkusi tre settimane fa nel dare l'annuncio dell'avvio dei lavori. Dopo due anni di sperimentazione in circa 750 delle oltre novemila giurisdizioni, il sistema dei 'Gacaca' è stato corretto e rivisto dalle autorità con l'obiettivo dichiarato di renderlo più efficace. Nelle intenzioni del governo, le corti popolari dovranno processare i circa 80.000 detenuti in attesa di giudizio che ancora sono ammassati nelle precarie strutture carcerarie del 'Paese delle Mille Colline' con l'accusa di aver preso parte al genocidio. I 'Gacaca' giudicheranno gli imputati di reati minori rispetto a chi ha avuto un ruolo di pianificazione e organizzazione delle stragi del '94, che invece verrà processato dalla magistratura ordinaria o dal Tribunale penale internazionale per i crimini in Rwanda di Arusha (Tanzania). Le associazioni dei sopravvissuti hanno più volte criticato il sistema dei Gacaca per la sua lentezza e remissività. Tra aprile e luglio del 1994, in Rwanda vennero massacrate tra mezzo milione e 800.000 persone per mano degli estremisti hutu; altre migliaia furono poi uccise durante la vendetta tutsi nei mesi successivi.
[MZ]

dal sito www.misna.org