"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"

 Europa

Rimini addio. Cl non c’è più

Bisognerà cominciare a riflettere su quello che sta succedendo dentro Comunione e liberazione. Il problema, sia chiaro, non sono i fischi alla Binetti o la contestazione a Rutelli: ognuno applaude o fischia chi crede e i politici a queste cose ci devono fare il callo. Il problema, e l’accoglienza da stadio a Berlusconi ne è solo uno degli indicatori, è che il movimento sembra aver perso l’anima. Il dubbio, purtroppo occorre dirlo, è che Cl intesa come realtà ecclesiale che spesso è stata segno di contraddizione nella comunità cristiana ma mai è stata una presenza vuota o banale, non sia sopravvissuta al suo fondatore e capo carismatico, a don Giussani. La platea del Meeting, alla fine, ha reso questa impressione: quella di un movimento smarrito, nervoso , pronto a evocare fantasmatici infiltrati, claques al soldo di chissà chi. Un’assemblea facile agli sbandamenti fino all’autolesionismo, che oscura il Meeting e i suoi ospiti e i suoi contenuti con le proprie ondate emotive. Che reagisce sempre con la pancia (come ha detto uno dei suoi capi nel tentativo di ridimensionare i fischi alla Binetti) e alla fi- ne ne resta prigioniera. Talmente alla ricerca di un leader da finire per osannare, com’è successo ieri, uno che non è nemmeno un ateo devoto alla Pera o alla Ferrara, un più o meno credibile difensore dei valori in cui Cl ha sempre creduto. No, ieri il Meeting è impazzito per Berlusconi. Che gli mostrava la nuca per far vedere com’è venuto bene il trapianto, che raccontava del suo bellissimo giocattolo il vulcano artificiale, che annunciava che il Milan non comprerà Ronaldo: per inciso, proprio al Meeting, una volta il Cavaliere disse che il Milan non avrebbe comprato Nesta, poi qualche giorno dopo lo comprò. Ognuno applaude chi gli pare, ma bisognerebbe almeno che si capisse perché.

 testo integrale tratto da  "Europa" -  26 agosto 2006